La Turchia e l’Europa

Caro De Carlo,
sono rimasto inorridito nel leggere che in Turchia sono state sgozzate quelle persone per il solo fatto di avere pubblicato la Bibbia e altri libri ‘’infedeli’’. E mi chiedo come sia possibile ipotizzare che un giorno la Turchia entri a far parte dell’Unione Europea.
Non mi sembra davvero che un Paese islamico, governato da una classe dirigente islamica, imbevuto di fanatismo anticristiano e dunque antioccidentale, possa essere compatibile con i sistemi liberali, tolleranti, democratici, rispettosi dei diritti civili come quelli che - grazie al cielo - abbiamo qui nell’Europa occidentale.
Se una cosa del genere fosse accaduta da noi, le ripercussioni sarebbero state enormi. Non mi risulta che in Turchia ci siano state forti condanne o particolari reazioni di sdegno.
Non mi firmo per intero per evitare grane.
M. F.

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La prudenza non e’ mai troppa. Ma battute a parte, non mi sembra che in Turchia siano mancate le condanne per quell’efferato delitto avvenuto in una remota regione dell’Anatolia.
Il governo di Erdogan ha reagito con energia. Ha arrestato gli assassini e ha fatto di tutto per placare le apprensioni della Germania (uno degli sgozzati era un tedesco). Dalla Germania in particolare dipendono le possibilita’ di associazione della Turchia all’Ue.
Capisco che a molti non basti. Capisco i dubbi e i timori di un’associazione definita contronatura, essendo troppe profonde le differenze di cultura, mentalita’, costumi fra l’Asia Minore e l’Europa. Ma la classe dirigente turca e’ da tempo occidentalizzata. La societa’ e’ laica, nel senso che per volere di Ataturk soggiace al principio costituzionale della separazione fra sfera politica e sfera religiosa. E inoltre va tenuta presente una considerazione geopolitica.
Dia un’occhiata alla carte geografica e un’altra alla storia della Turchia. Si accorgera’ allora che quello turco e’ un popolo fiero, erede di un impero, dotato di un esercito che nella Nato passa per uno dei piu’ efficienti. Si ricordera’ anche che i turchi non sono arabi.
Se un giorno la Turchia – Dio non voglia – respinta dall’Europa si votasse a un fondamentalismo di tipo iraniano, sarebbero guai per l’intera Europa.
Si’. Sento gia’ l’obiezione: questo e’ un ricatto.
Risposta: no, non lo e’. Il mancato ingresso della Turchia in Europa sarebbe un’occasione storica perduta. Per entrambi: per la Turchia che si vedrebbe risospinta verso il Medio Oriente e per l’Europa che chiuderebbe la porta a un Paese ansioso di europeizzarsi.

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