Perche’ bombardare la Somalia?

Caro De Carlo,
ha visto che gli americani hanno bombardato anche la Somalia? Che c’entrano gli americani con la Somalia? Non le sembra che dovrebbero pensare piu’ ai fatti propri che a quelli degli altri?
Attendo una sua risposta, anche perche’ pur non concordando sempre con lei, sono un suo fedele lettore.
Cordialita’,
Domenico Rivolti

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Caro Rivolti,
nel breve e circoscritto intervento in Somalia gli americani pensavano esattamente ai fatti loro. Ricorda gli attentati alle loro ambasciate in Kenia e Tanzania, avvenuti nel 1998 e la strage di Rangers a Mogadiscio nel 1994?
Ebbene i responsabili di quegli atti di terrorismo si trovavano nel luogo che gli aerei americani hanno bombardato. Molti di loro sono stati uccisi. Almeno cosi pare.
In attesa di conferme, ritengo opportuno notare che l’intervento era stato autorizzato dal governo somalo, per il quale il governo americano aveva tutto il diritto di farlo. Il nemico e’ infatti comune. Il governo somalo, l’unico riconosciuto dall’Onu, era stato rovesciato dal radicalismo delle Corte islamiche. Le quali erano dirette da elementi di Al Qaeda venuti in Somalia per approfittare del caos e imporre un regime di tipo talebano. Scopo dichiarato: esportare la guerra santa nella vicina e cristiana Etiopia. Logico che questa si sia mossa preventivamente e con l’appoggio dei regolari somali abbia cacciato le Corti islamiche da Mogadiscio e dal resto del Paese.
Le ricordo anche che all’indomani degli attentati in Kenia e Tanzania il presidente Bill Clinton aveva promesso: daremo la caccia ai terroristi, non importa quanto ci metteremo, li troveremo e li puniremo. E’ esattamente quello che ha fatto, nove anni dopo, il suo successore alla Casa Bianca, George Bush.

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