Solo 15 ministri in Francia

Caro Dott. De Carlo,
sappiamo che scrivendoLe sfondiamo una porta aperta. Sappiamo cioè che Lei è sicuramente d’accordo con quanto stiamo per dire. Ma la rabbia ci impone di cercare conforto…
…Abbiamo seguito le elezioni francesi. Beati loro! Hanno voltato pagina. Ha vinto la Francia che vuole disintossicarsi dal socialismo.
E noi italiani? Noi siamo governati da coloro che sono stati sconfessati dalla storia e che dovrebbero andare a nascondersi anziché pontificare dalla televisione.
…Ma la cosa che desta la maggiore invidia sono la composizione del nuovo governo e la rapidità d’azione del nuovo presidente Sarkozy. Quindici ministri e quindici sottosegretari. Trenta in tutto.
E noi italiani? Noi ne abbiamo 108.
…Lasciamo stare i risultati. Ci limitiamo a notare che Sarkozy, a differenza del nostro capo di governo, dimostra un profondo rispetto per il denaro pubblico. E dimostra anche un vivo senso di rinnovamento e un profondo rispetto per il ruolo della donna. La metà del suo gabinetto è formato da donne.
E noi italiani? Noi continuiamo ad avere i nostri vecchi arnesi imposti dalle segreterie dei partiti, superpagati, superinefficienti, inaffondabili.
Mah!…
Giorgio, Matteo, Federico

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Sì con me sfondate una porta aperta. Mi unisco alla vostra invidia.

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