I senatori a vita hanno sempre giovato al Paese?

Gentile giornalista Cesare De Carlo
A proposito del suo trafiletto sul Carlino di oggi, Le citerò le parole della Littizzetto: “Maroni dice che i senatori a vita non devono votare; ma si, poveretti, sono solo ex Presidenti della Repubblica, Premi Nobel, …..”
E chi dice che non sono stati eletti? I Presidenti della Repubblica, Andreotti, Colombo, Scalfaro, ecc, sono stati eletti varie volte, prima dal popolo, e poi dalle camere riunite.
Anacronismo tutto italiano, dice Lei. Ma è sicuro che se si estendesse questa usanza a tutti i paesi sarebbe un male. Non sono forse persone che hanno o una grandissima esperienza o del grandissimo merito? Almeno quelle che ho nominato più la Rita Levi Montalcini?
Si vede proprio che la passione politica impedisce di ragionare correttamente, mi scusi. Cordialmente
Guido Fano
Professore ordinario
Università di Bologna

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Caro Professore,
le sarei grato se avendo del tempo mi spiegasse perche’ gli ex capi dello Stato e gli ex capi di governo che in questa loro veste hanno servito la cosa pubblica e dunque hanno fatto solo il loro dovere debbono necessariamente godere di un supplementare vitalizio pubblico, sedendo in Senato e condizionando, come e’ avvenuto prima con Berlusconi e ora per Prodi, la politica nazionale per la quale non hanno alcun mandato popolare.
Se le altre democrazie, fra le quali la piu’ vecchia e sperimentata (quella americana), non conoscono questo istituto ottocentesco o se ne sono sbarazzati, un motivo ci deve pur essere stato. Non trova?
E poi e’ sicuro che i succitati Andreotti, Colombo, Scalfaro abbiano sempre fatto il bene del Paese? Mi lasci aggiungere anche Agnelli, uomo sicuramente affascinante e di grande classe ma disastroso imprenditore.

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