Parliamo lingue diverse

di Roberto Aldrovandi, 50 anni, Budrio (Bo)

A prescindere da ogni opinione sul V-day di Beppe Grillo: centinaia di migliaia di cittadini vanno in piazza, e lanciano il seguente messaggio “basta con politici inamovibili, con i pregiudicati in parlamento, con i vergognosi privilegi in spregio a quanti faticano a sbarcare il lunario…il giorno seguente D’Alema,laconico risponde “invece di lanciare messaggi violenti, i cittadini dovrebbero collaborare per ovviare alla fragilità delle istituzioni….” e via discorrendo nel solito politichese ermetico. Se qualcuno aveva bisogno della prova di come ormai il distacco fra i cittadini-sudditi e la casta dei politici sia abissale ed incolmabile, eccola! Ormai, noi gente comune, ci sentiamo come doveva sentirsi la plebe di Francia prima della grande rivoluzione: l’arroganza dei privilegiati nei confronti della miseria di chi non lo era, provocherà il collasso del sistema, ed oggi, con l’antica nobiltà sostituita nella nostra pseudodemocrazia dalla casta dei privilegiati della politica, mi sembra che ci si stia andando nella stessa direzione

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