Sabato niente scuola

di Daniele Mazzoni, 41 anni, Budrio
Un gruppo di genitori (31 famiglie) di bambini frequentanti la quinta classe della scuola primaria di secondo grado (scuola elementare) è venuto a conoscenza che dall’anno scolastico 2006 - 2007 nella scuola secondaria di primo grado “Quirico Filopanti” è stata tolta la possibilità di scegliere, fra gli altri, il modello orario composto da trenta ore di lezione suddivise in cinque gornate, dal lunedì _ al venerdì _ con servizio mensa. Per 31 famiglie ci sono invece ragioni per riproporre il modelo orario soppresso anche nel 2007 - 2008 che darebbe la possibilità di avere il sabato libero:
1) Nel comune di Budrio sono ormai la maggioranza le famiglie con entrambi gentiori lavoratori che non hanno origini locali. Questo comporta l’assenza di figure come i nonni che possono supplire quando i genitori sono al lavoro. Inoltre a questo si aggiunge la pressante richiesta di tempo-scuola evidenziata dalla richiesta di posti nido, dalla crescente domamdna di posti nella scuola materna che ha costretto il comune a prendere un educatore per aprire un ulteriorie classe al Menarini, da un aumento delle richieste di pre, post scuola e campi estivi, dall’orario di apertura scuole infanzia molto ampio, dal fatto che la maggioranza degli alunni della scuola primaria è iscritta al tempo pieno a 40 ore.
2) La possibilità per i genitori di poter stare con i figli per l’intera giornata del sabato per poter approfondire la cultura extrascolastica in maniera da nond elegare alla cuola totalmente la funzione educiativa.
3) La vita sociale e professionale tende ad articolarsi sul ritmo dei cinque giorni e quindi anche la scuola dovrebbe adeguarsi come negli altri paesi europei ( sabato libero).

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2 Commenti a “Sabato niente scuola”

  1. Angela Marchi scrive:

    Riporto l’esperienza di noi abitanti del comune di Sasso Marconi.

    Dopo lunghe battaglie e dietro raccolta di firme di genitori, due anni fa l’amministrazione scolastica delle scuole medie ha deciso di intraprendere un biennio di sperimentazione applicando l’orario su 5 giorni settimanali.

    Per il prossimo anno scolastico (2007/2008), il consiglio dei docenti ha deciso di eliminare totalmente questa possibilita’ , reintroducendo il vecchio orario basato su 6 giorni.
    Stupisce l’assoluta arbitrarieta’ di questa decisione che nega qualsiasi possibilita’ di replica ai genitori che cosi’ fortemente si erano impegnati e danneggia i ragazzi e le loro esigenze.
    Il consiglio dei docenti adduce una mancanza di produttivita’ da parte dei ragazzi e una stanchezza dovuta all’accorciamento della settimana scolastica.
    Premettendo che i ragazzi provengono da una consuetudine scolastica di 5 anni basata sulla settimana corta, gli svantaggi di questa decisione sono molteplici:
    - un solo giorno di riposo invece di due, quindi meno possibilita’ di ripresa
    - chi pratica sport a livelli agonistici che ormai per consuetudine prevedono le gare il sabato,
    - le famiglie con genitori separati, i quali si vedono dimezzato il tempo da passare insieme ai figli.

    Stupisce e amareggia l’atteggiamento del dirigente scolastico, il quale invita a cercare alternative in altre scuole.
    Stupisce e amareggia la mancanza di dialogo tra scuola e famiglia.
    Stupisce e amareggia la mancanza di sensibilita’ per il ruolo educativo e formativo dei genitori.

  2. luisa palladini scrive:

    Mi trovo nella situazione della Sig.ra Marchi, visto che mia figlia Anna dovrebbe frequentare l’anno prox la prima media a Sasso Marconi. Ho un’altra figlia che attualmente frequenta il primo anno della stessa scuola e per la quale la settimana scolastica si articola e continuerà ad articolarsi anche per i prox 2 anni, su 5 giorni. Mi chiedo perchè il dirigente scolastico abbia addotto come giustificazione al ritorno ai 6 gg il fatto che così i ragazzi acquisirebbero una migliore preparazione…allora perchè non modificare l’orario di tutte le classi? Mia figlia maggiore avrà una preparazione meno buona solo perchè è nata un anno prima? NOn capisco. Alla riunione il dirigente scolastico ha detto proprio come dice la Sig.ra Marchi “…se non vi va bene ci sono altre scuole che offrono altri orari…”. Devo dire che io ci sono rimasta malissimo…è il modo di confrontarsi con chi usufruisce del servizio scuola? Per la nostra famiglia sarà difficile gestire la situazione, anche dal punto di vista pratico visto che abitiamo relativamente lontano dalla scuola ma mi rendo conto che è una situazione particolare.
    Nel resto dell’Unione Europea la scuola su 5 gg settimanali è una realtà da tanto tempo…possibile che qui da noi si continui a pretendere 6 giorni? Non è che questa opzione della settimana lunga è stata ripristinata per favorire l’introduzione di nuovo personale docente o non docente nella scuola…non so me lo chiedo. Alla vita delle famiglie non pensa mai nessuno! Vorrei che capissero che i bambini hanno anche bisogno di stare con noi genitori..che mia figlia se ne stia a casa sola i pomeriggi lavorativi durante la settimana a guardare la tv sul divano dopo che ha fatto un’ora e mezzo di compiti non mi sembra un gran beneficio nemmeno per lei!

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