Passeri decimati, è colpa dei corvidi

di Andrea Calzolari, 48 anni, Bologna
In riferimento all’articolo del 3-11-06 “Chi li ha visti?” vorrei esprimere la mia opinione in merito. Abito sull’Appennino Tosco-Emiliano, dove l’habitat è sempre quello di 50 anni fa, quindi passeri, ballerine e gardellini erano in abbondanza fino allo scorso anno. Quest’anno mi sono ritrovato con un’invasione di ghiandaie, gazze e taccole, quest’ultime molto furbe, al punto di guardare sotto ogni tegola dei tetti alla ricerca di nidi di passeri, e quando ne trovano uno distruggono le uova oppure i piccoli. Non sono in linea con la sig.ra Nadia Caselli che non vede i corvidi come principale causa della sparizione dei passeri, per me è la principale.
Inoltre, se è vero che non sono stati immessi corvidi sul nostro territtorio (sono scettico), non viene da domandarsi perché hanno avuto un’evoluzione cosi rapida in 2 anni? Mio suocero ha un podere sui colli bolognesi, habitat perfetto per passeri, e anche lui ha notato le stesse cose sopra descritte. Vorrei invitare la Lipu ad approfondire piu dettagliatamente il flagello corvidi, che oltre ai passeri distruggono anche i frutteti.

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1 Commento a “Passeri decimati, è colpa dei corvidi”

  1. jone scrive:

    Bravo, era ora che qualcuno ne parlasse, cominciavo a pensare che nessuno si preoccupasse di questo fatto. Anch’io ho pensato la stessa cosa, e mi meraviglio che non venga approfondita dagli enti predisposti la ragione della decimazione dei passeri. Forse perchè hanno preso le cose troppo alla leggera, nel liberare gazze e taccole nel territorio, non pensando al risultato ottenuto. Speriamo sia meglio e si faccia qualcosa in futuro.

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