Quarto riassunto - dal post n.151 al n.221

 
7 Agosto 2007 Articolo di Giovanni Di Natale
Author mug

Stefano Grazia scrive:
5 Aprile 2007 alle 23:19
C’ERA UNA VOLTA UN BLOG ….
(Riassunto di Genitori & Figli, il Blog più cliccato del sito di Ubaldo Scanagatta)
Trovo quasi paradossale, una sorta anzi di castigo da girone dantesco, che sia io, The Ubaldo’s Nightmare e il piú grande grafomane della Storia del Blog, a dover sintetizzare oltre 200 posts e il lavoro sarebbe gravoso anche eliminando completamente i miei che sono 70.
Dovendo riassumere per chi fosse stato attirato solo di recente nei paraggi di questo blog, e nell’impossibilitá di compendiare anche solo gli interventi piú originali e tralasciando tutti i miei che sono piú ripetitivi, credo sia saggio rimandare ai precedenti riassunti ai POST Nº 70, 121 e 150. Ma qualcosa si puó comunque fare e questa volta useró un approccio diverso:
DI COSA SI TRATTA:
traendo spunto da un articolo del condirettore di Match Point,Stefano semeraro,e da una considerazione di Chris Lewis, alcuni appassionati di tennis, genitori e non, dissertavano tranquillamente sull’argomento Genitori, figli e Tennis vs Scuola. Dopo il Post Nº37 la loro vita non sarebbe stata mai piú la stessa.
ISTRUZIONI PER L’USO:
dopo aver digitato www.ubaldoscanagatta.com o http://www.blogquotidiani.net/tennis/
ciccare a destra sull’argomento Genitori & Figli (per l’esattezza: genitori-figli-scuola e/o Tennis (3)
Compariranno nella Schermata tre Titoli:
A)J.McEnroe:”Devo tutto a mio padre” Etc
B)Tuo figlio chiede:batterò mai Federer? Etc

C)Bambini prodigio con racchetta

Per quanto tutti e tre meritino di essere letti, il Blog Attivo è quello in coda all’articolo di Semeraro: il terzo, il C, quello a fondo pagina: Bambini Prodigio.
Ciccare su Continua o Commenti.Una volta che appaiono tutti i Commenti, fare un SELECT ALL (Seleziona Tutto) e poi un COPIA e INCOLLA su una pagina di Word preparata in precedenza. MAGIA: appariranno tutti i Commenti con indicato il Numero (e non capisco perché ció non sia possibile anche sul Blog). Ció permetterá a chi si mette in contatto con noi in questo momento di andare a a leggersi alcuni Post che veramente lo meritano e a chi segue il blog fin dall’inizio di andare a rileggersi chi ha scritto cosa.Comunque, rilegato, il Blog non fa la sua brutta figura nello Scaffale del Tennis, nella vostra libreria, magari di fianco alle collezioni di Match Point, Tennis Italiano e 0-Quindici.
E DUNQUE PREVIOUSLY ON GENITORI & FIGLI:
Molto succintamente possiamo sintetizzare asetticamente che nel corso del Blog sono emerse, come naturale, posizioni diverse con i Sostenitori della Teoria del Lasciare che il Talento Emerga da Solo e i Sostenitori che il Talento debba essere alimentato. In entrambe le fazioni abbiamo integralisti e moderati con correnti trasversali che pescano nell’una e nell’altra teoria.Fra le Teorie che si sono imposte per originalità o profondità dobbiamo citare senz’altro :
1)la TEORIA DEL PRECOCISMO NATURALE e DEL PRECOCISMO INNATURALE, dottamente nonché brillantemente esposta da QUINZI Padre nel PostNº98
2)LA TEORIA DELL’OVERACHIEVEMENT riportata da GRAZIA, il noto settimanale femminile,riportata nel Post Nª115
3)LA TEORIA DEL CHI VIVE SPERANDO,MUORE CAGANDO rilanciata da GRAZIA, Stefano, espressa in diversi post dal Chairman per acclamazione (c’era solo Francesco che per di piú è un collega) di questo blog
4)E soprattutto LA TEORIA DELLA MIELINA, secondo cui la Mappa del Talento altro non sarebbe che la Mappa della Mielina, teoria scientificamente riconosciuta e riportata in questi giorni da un eccellente articolo sul NY TIMES indicatoci dall’ancora più eccellente Angelica nel blog 126, e tradotta piú o meno letteralmente da STGR nei Post Nª129
DUNQUE:
1)La Teoria del Precocismo dice che se un Genitore si trova oggettivamente di fronte a un Figlio Fenomeno Vero è piú giustificato di altri a investire tempo e denaro pur essendo ben consapevole che “del doman non v’è certezza”
2) LA TEORIA DELL’OVERACHIEVEMENT dice che non è vero che a sovraccaricare di impegni bambini e adolescenti si creino dei disadattati, ANZI gli si evita di diventare dei drogati, se non altro di TV e Play Station.
3)LA TEORIA DEL CHI VIVE SPERANDO,MUORE CAGANDO recita che si, va bene tutto, ma non sta mica scritto che chi ha talento improvvisamente si svegli ed abbia un epifania del tipo IN HOC SIGNO VINCIS
4)Cosa dice invece la Teoria della Mielina? Che stimulando ripetutamente un nervo (facendo per esempio ripetere e ripetere un dritto perfettamente impostato si sviluppa intorno a quel dato nervo una sostanza che lo isola, come un nastro da elettricista, e così facendo migliora la qualità e la velocità dell’impulso. Da cui la Formula secondo cui il TALENTO sarebbe: Deliberate Practice+Time=Myelin=TALENT
dove il Deliberate practice sarebbe l’allenamento impostato sulla tecnica concentrandosi senza posa sul migliorare le proprie debolezze. Lo stesso articolo individuava anche un’altra formula, complementare e basata sull’osservazione di quella fucina di campioni russi che è lo Spartak Club di Mosca e cioè:Genitori Motivati + Bambini presi in età precoce + Insegnamento Rigoroso della Tecnica + Disciplina Spartana = Talento
Dopo le Formule piú o meno Scientifiche, credo sia doveroso citare gli INTERVENTI ILLUSTRI, cioè gli interventi di chi veramente parte in causa, o come Genitore o come Maestro e Coach:
Fulvio Fognini, padre del futuro top 100, ci racconta i chiaroscuri della scelta agonistica rispetto a quella scolastica nei posts 4,10 e 22;
Luca Quinzi, padre del Fenomeno Gianluigi Quinzi, ci illustra la Giornata Tipo del Figlio nel Blog Nº103;Mamma Ma stellone, madre di Giulia Mastellone,fortissima Under 14, ci racconta le sue esperienze nei posts 85 e 94;
Francesco Brancato ci racconta spesso troppo brevemente di sua figlia Francesca,una delle migliori Under 10 della penisola
Giuseppe Zito, padre di uno dei migliori Under 16,e infine il giovane Maestro Igor Parodi, seguace di Bertino e sostenitore strenuo della filosofia PTR, nei post 68 e 86 racconta il suo percorso (da sorvegliato speciale federale under 14 alla crisi di rigetto fino alla redenzione nel Coaching e relativa epifania con il PTR). Da Ultimo BUT NOT LAST, ovviamente il piú illustre di tutti, il padrone di casa: Ubaldo Scanagatta, che ci ha messo a disposizione il suo salotto e che ogni tanto trova anche il tempo di intervenire e con raro coraggio e sensibilitá condivide i suoi patemi di addetto ai lavori e padre. Particolarmente interessanti e pregni di sensibilitá il primo e l’ultimo dei suoi posts (Nº3 e Nº217).Ma non credo di far torto a nessuno se affermo con sicurezza che il cuore, la forza, il nocciolo duro di questo Blog viene dal blogger alla Marcos o alla Anto, per citare i due che lo hanno sostenuto con amore all’inizio non sapendo, gli incauti, che un mostro (e cioè chi scrive) si aggirava ancora ignaro nell’ombra…E come loro altri che si sono alternati con minore o maggiore frequenza…Alcuni di questi POSTS dovrebbero essere di obbligatoria lettura a chi si affaccia per la prima volta: di Anto il Nª 9 e 145; di Marcos il Nª2 , il 16, il 78, il 106 e il 124; di Gianni il Nº14, 60 e 69 (e se qualcuno sa dove è scomparso Gianni, lo richiami al suo dovere: i suoi commenti erano troppo interessanti per rassegnarci al farne a meno), di Franca il 55 (Lasciateli crescere, sono bambini!!!), di Roberto l’88 e il 137… E a questo punto, dopo avervi ancora ricordato che i Precedenti PREVIOUSLY ON GENITORI & FIGLI li potete trovare ai Post Nº 70,121 e 150) possiamo cominciare direttamente dall’ultimo Riepilogo : che “la condizione di vita sia determinante per emergere” trova concordi diversi attori di questo blog, da Giovanni Di Natale ad Anto passando per il redivivo Ubaldo e anche Marcos che peró ammonisce sul rischio per i bambini di imparare solo a gestire i problemi che ti pone il campo e l’avversario e di crescere nella disperazione di non riuscire ad ottenere quel successo che magari con l’aiuto di genitori imprevidenti si erano posti come unico obiettivo. N una lucida analisi Roberto identificava il motivo del “nulla di nulla” nel fatto che “per anni siamo stati una nazione tennisticamente sottosviluppata dal punto di vista tecnico: non avevamo più il “software”, il “know-how” aggiornato. Eravamo una nazione arretrata, quasi come gli stati africani citati nell’articolo del NY Times.” E ci eravamo in pratica lasciati con Heraimo che si chiedeva: “che senso ha perdere il sonno la notte perchè i nostri figli che fanno sport si perdono l’istruzione scolastica?” visto che il mondo del lavoro premierebbe non chi ha studiato di più ma chi sa destreggiarsi meglio.La scelta di fare sport agonistico allora rimarrebbe “ancora quella più etica e “istruttiva” in quanto sul campo non ci sono raccomandazioni, sotterfugi e furbizie, sei tu contro il tuo avversario in una sfida onesta e corretta .Entrando finalmente in DIRETTA, e cioè dal Blog 151 in poi, Marcos in pratica rispondeva: Nati non foste a viver come bruti, nemmeno con in mano la racchetta(Da nessuna parte c’è scritto che per aver successo nello sport si debba sotterrare la propria dignità in infamanti pratiche di vassallaggio, in meschini rapporti esclusivamente d’interesse, o si debba consigliare al figlio di star lontano dai libri, per non perdere il proprio tempo in istruzione.L’istruzione non serve solo ad assicurarsi (e non lo assicura) un buon posto di lavoro da grandi: l’istruzione serve (e manco così approfondita), proprio per evitare di cedere alle turpi lusinghe d’un successo effimero, che sfiora solo per un attimo una minoranza di cui il mondo non può che vergognarsi o per essere in grado di sopportare le soavi lusinghe d’un successo ottenuto grazie solo alla propria intelligenza, capacità di applicazione o personalissimo talento nel fare qualche cosa.Non c’è alcun bisogno, a mio parere, che un ragazzo che promette bene nel tennis si tormenti sui libri di greco, di latino o di matematica…ma c’è bisogno che questo ragazzo colmi a scuola tutte le più semplici lacune tra cui si nasce, per non doversi poi pentire di non essere in grado di instaurare un profondo rapporto con altri, che non siano il coach, la pallina o la scarpa da tennis.Il peso dell’ignoranza, prima o poi si fa sentire…soprattutto se hai successo. non sono così rari gli esempi di buoni/grandi tennisti che, al termine della loro carriera, hanno deciso di rimettersi a studiare: può andar bene anche un diploma farlocco…anche da qui si può ripartire, se ti vien voglia. e la voglia viene, per solito…perchè è una necessità. E’ la necessità dell’uomo che ha avuto la straordinaria occasione di conoscere il mondo, quando si rende conto di non averlo capito del tutto.E il tennista viaggia molto!In un altro post di elevato spessore tecnico il Maestro Igor Parodi ci illustra La metodologia Munchkin/ PTR scritta da Bertino,che nonostante alcune sfumature, non mi sembra poi molto diversa da quanto s’insegna nelle grandi Academies in Florida o California o a Mosca allo Spartak Club ( la fase sensibile della tecnica è tra i 9-10 ed i 14 anni,) Anche se Bertino, interpellato da Igor, pare abbia detto non credere “nelle accademy,perchè per quanti soldi possano chiedere, sono sempre in perdita.Eppoi creano dei disadattati.Credo invece nei TEAM di Maestri” Come se fosse facile trovarlo, il Team di Maestri, è il commento di Stefano Grazia e non solo. Ma dove Igor segna dei punti è quando esclama :”NON BISOGNA AVERE FRETTA STEFANO!Bisogna fare un passo per volta ,non bisogna essere forti a 8 anni,ma a 22-23 anni,hai tutto il tempo.”I bambini sono come delle batterie,fino ai 14 anni vanno caricate,non esaurite….”.E mentre a un certo punto divampa in un’altra area del BLOG la discussione sui Genitori Maleducati SE NON PROPRIO DELINQUENTI, il vostro Chairman ha la pensata di creare un CROSSOVER che nei posts 164-168 analizza le varie posizioni partendo da quella dell’Anti Nadal Vincenzo Torzillo (“i genitori non devono rompere….e stare a casa!!! ” a quelle piú pacate di Francesco invita tutti a non generalizzare, a non condannare indiscriminatamente, e a non dimenticare che “in questo sport senza la presenza ed i sacrifici dei genitori non si va da nessuna parte” spalleggiato dal desaparecido Ubaldo che conclude: “Riguardo ai genitori sono convinto che ce ne siano stati di pessimi, altro che, ma penso anche che un genitore normale _ e per normale intendo uno molto equilibrato senza una passione smodata per uno sport _ difficilmente sarà il padre di un figlio campione. A meno che il figlio sia cresciuto a due passi da un campo di tennis, di un circolo, e abbia passato lì tutta la sua infanzia, anzichè giocare ai cowboy (quello succedeva ai miei tempi), alla playstation (oggi…)” e si dichiara d’accordo con me, Stefano Grazia, quando affermo che il mestiere del Genitore é il piú difficile al mondo e ve n’é uno solo ancora piú difficile, quello del genitore di un figlio tennista…Si ritrova trascinato in questo blog magari a sua insaputa anche quella fine penna di VIERI PERONCINI che nel post Nº165 disserta sulla presunzione “di questi presunti campioncini (che poi) si sciolgono come neve al sole al semplice trovarsi sotto di qualche game contro avversari meno titolati (???) ma noncuranti di trovarsi di fronte a cotante promesse,” e dei loro “ deliranti genitori che all’atto di una sconfitta non preventivata (e quando mai, se sono imbattibili e non sbagliano mai?) mostrano i pugni al piccolo sibilando tra i denti “Hai perso? Vedrai cosa ti succede a casa!” per concludere con la constatazione degli uni e degli altri di una certa tendenza al cheating, fregare i punti. E “ certo non è cosa che faccia bene. Non nel senso decoubertiniano dell’intendere lo sport, ma per altri due motivi. Uno psicologico, in quanto l’abitudine a prendere scorciatoie non può aiutare nei momenti di difficoltà (vedi lo sciogliersi come neve al sole, sopra) e non serve contro avversari altrettanto agguerriti, preparati e determinati a non farsi prendere per il naso. Uno squisitamente tecnico, ossia che il considerare sempre con infinita tolleranza i propri colpi e soprattutto ai propri errori non è stimolo al miglioramento dei colpi di base e non aiuta, come si dice, a dare una dimensione al campo” Chi conosce Vieri Peroncini dovrebbe pregarlo di frequentare un po’ di piú il Nostro Blog che comunque acquista nuovi Attori: Carlo che con un onirico post (il 170)cerca di “farci riflettere sul fatto che il destino di un campione dello sport non è fatto di sole luci, che l’adoperarsi in ogni modo per spingere il futuro del proprio figlio in quella direzione non è giustificabile col fatto “che è per il suo bene”, Dani che forte della propria esperienza di fortunato genitore di cotanta figlia non crede nel Precocismo nè innaturale nè innaturale,e soprattutto ATTI che con 4 interventi uno più azzeccato dell’altro analizza brillantemente differenti aspetti del Pianeta Junior Tennis, dagli aspetti più pratici ( leggi le Assurdità del Tesseramento FIT già notate dal Vostro Chairman Furioso) all’abuso che si fa nella Penisola del termine Fenomeno soprattutto da parte dei Coaches spesso premurosi solo di carpire la buona fede e il portafoglio dell’ingenuo genitore, e inoltre esplorando la congenita mancanza del senso di prospettiva,che spesso sconfina nell’antisportività, di “noi genitori” e non contento spingendosi ad avanzare alcune ipotesi sulla ormai proverbiale più tarda maturazione dei nostri atleti rispetto a quelli degli altri paesi. Ma è nel suo ultimo post, il N°212, che Atti affonda il pugnale identificando nella mentalità provinciale delle nostre SAT e dei nostri Circoli la ragione del nostro attuale degrado.Dando per scontato che i Buoni Coaches non siano prerogativa di questo o quel paese, il Nostro si lancia nella differenza fra Academies e SAT: E ALLORA CONCLUDE ATTI: “Per esempio organizzare 1 volta alla settimana un allenamento con 3-4 ragazzi a turno nei vari circoli, porterebbe certamente molti risultati con sforzi minimi (il problema è, che quasi tutti i maestri rifiutano di condividere/accettare i metodi di insegnamento degli altri).Raduni regionali a parte (e anche qui ci sarebbe da dire) i ragazzi crescono all’interno del circolo, il loro mondo, cresciuti con la consapevolezza che tanto c’è tempo, e che non serve tutto e subito, ma che si puo’ arrivare poco per volta, ma ripeto : piu’ aspetti piu’ è difficile cambiare passo !”E mentre quel narciso vanesio di un Chairman invece si dava all’Aneddotica con riferimenti un po’ improbabili allo Sci per spiegare che non vuoi fallire senza esser sicuro di aver dato il 120% e ancora che l’abito, o meglio la tuta da sci, non fa il monaco né il bravo sciatore e quindi tantomeno il tennista, scatenando il bonario entusiasmo di Marcos che gli regalava una perla delle sue:…quando uno è libero dentro (ed un figlio di tanto padre lo è), non v’è marchio che possa asservirlo!, SENZA OMBRA DI DUBBIO il pezzo forte dell’ultima parte del Blog diventava il Reportage o DIARIO DI BORDO AMERICANO di Gabrì che da Bradenton raccontava, molto apprezzata soprattutto da Atti e Filippo Laghi, la prima giornata (colma di ansie, emozioni, stress e piccole delusioni) di un Easter Camp alla Bollettieri Academy. Da questo spunto partiva inoltre la possibile comparazione delle scelte di vita e di carriera di due dei nostri migliori Juniores, uno ospitato al Centro di Tirrenia e l’altro che invece ha deciso di starsene ad allenarsi in Florida La riflessione come al solito brillante di Giovanni Di Natale poneva in risalto una anomalia di Tirrenia perchè il Centro è bellissimo, ” ti allena, ti migliora, ma non ti segue…. E’ perfetto per chi ha già un coach al seguito… chi non lo ha può allenarsi con Furlan (anche questo è perfetto), ma poi dovrebbe girare da solo nei tornei o ingaggiare uno sparring… ”
PER CONCLUDERE oltre al già citato Ritorno dell’Ubaldo Prodigo SI SEGNALANO:
1)Le Training Schedules di alcuni minitennisti: nei post 156, 159 e 184 nell’ordine Stefano Grazia, Francesco e Dani aggiungono le loro Sessioni d’allenamento (o meglio quella dei loro Figli/e alla Giornata Tipo di Quinzi Jr;
2)la traduzione di un Intervista a Robert Lansdorp,il Guru dei Coach della West Coast, nel POST Nº 160;3)e infine ancora Marcos quando scrive:”senza arrivare agli estremi di spartana o siberiana memoria…un bel viaggetto in autobus, talvolta, fa molto meglio di dieci ore di esercizio sul servizio slice” e “Siccome però, sia il suv che l’autobus devono fare i conti col traffico, consiglio ai ragazzi, quando avranno l’età sufficiente, di recarsi al circolo con la bici e la racchetta a tracolla” Cito in dirittura d’arrivo come al solito il nostro Filosofo per chiudere come si suol dire il cerchio perché quando Carlo citando Vic Braden scrive “che si diventa tanto più forti nello sport quanto maggiore è il disagio che ti spinge alla competizione, per cui paradossalmente, nella speranza che diventino dei campioni, ccorrerebbe fare dei propri figli dei disadattati che possano cercare nello sport motivo di riscatto. Purtroppo non sempre diventare campioni significa crescere come uomini, si finisce spesso per rimanere eterni bambini, per cui credo che ci si dovrebbe chiedere se stiamo veramente facendo il bene dei nostri figli.” mi ha ricordato quanto Marcos aveva giá scritto nel suo POSTforse piú bello, il Nº2 :Certo che se per sfondare nel tennis è necessario sfondare le famiglie, allora i prossimi campioni saranno probabilmente figli di genitori irresponsabili.
Mi sembra un buon punto di ripartenza per tutto il nostro Blog.
Grazie a tutti per la pazienza, con affetto Stefano
STATS;
Ubaldo 16
St Grazia 71
Anto 19
Marcos 22
Gabrí 3
Igor P 6
Franca Par 1
Al 1
Luca 1
Freddo 4
Fulvio Fog 4
zorromancino 1
gianni 5
anna 1
mcflame 2
mirco 2
alice 1
francesco 8
giuserppe zito 3
maurizio 1
teti 1
gabrí 4
mamma mastellone 2
roberto 8
gio92 4
quinzi 2
biciomac 1
rita 1
angelica 1
giodinat 2
heraimo 3
filippo laghi 2
roberto p 2
carlo 3
maria teresa 1
atti 4
ivan802 1
dani 2
laura92 3
Veri Peroncini 1
TOT: 220
DONNE: Angelica, Anna, Maria Teresa, Franca, Alice. Raimonda (exMastellone)Stefania Grazia (mia sorella!), Gabrí (mia Moglie!), Rita, Laura92

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