Scommesse. Salta fuori Murray.
Ma anche Andy non fa nomi.
Bella forza così son buoni tutti.
E ora un ex mafioso pentito fa l’identikit del tennista “baro”

 
10 Ottobre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Il Regno (è) Unito nel betting, la denuncia anonima, l’ipocrisia, l’omertà. Eppure qualcuno che accetta di farsi corrompere ci sarà. O no? Il Comitato dell’Integrità. Proibiti telefonini e palmari nelle players-lounges e spogliatoi?

“Tutti sappiamo che nel tennis maschile ci sono casi di partite truccate…barare è facile, un paio di doppi falli negli ultimi games e il gioco è fatto. E’ spiacevole, difficilissimo da provare, ma è così”.
Così parlò non Zarathustra, ma il ventenne scozzese Andy Murray, n.18 Atp (ex n.8) intervistato a Metz dalla BBC. La promessa del tennis britannico ha spiegato: “C’è chi viaggia ogni settimana da un torneo all’altro. Chi è eliminato al primo turno e prende circa 2500 euro non ce la fa a pagare i conti. Una carriera dura 10 o 12 anni, bisogna guadagnare il più possibile per sopravvivere se non sei forte”.
La denuncia di Murray segue di pochi giorni quelle dell’altro “Brit”, Tim Henman, ex n.4 Atp, e d’un altro inglese. Arvind Parmar, avvicinato da un “brutto ceffo che mi aveva chiesto di perdere apposta una partita. Scappò, stavo per prenderlo a schiaffi”. Vuol quasi passare da eroe, lui che sul momento si guardò bene dal denunciare il tipo, da segnalarlo. Insomma è proprio il Regno Unito…delle scommesse, la patria storica del betting. Ma è anche il Regno delll’ipocrisia, mi pare. Invece un belga, Elseneer (anche lui ritiratosi come gli ultimi tre), fu contattato addirittura negli spogliatoi di Wimbledon da un tipaccio “perché perdessi con Potito Starace”. Come aveva fatto a entrarci?
Tante denunce, molta omertà. Un match Davydenko-Arguello sospeso da Bet&Fair per un accumulo inspiegabile di puntate insolite (il russo, favorito ma ritiratosi, deve ancora essere ascoltato). Ma nessuna prova, nessun imputato ufficiale nonostante una lista di 138 incontri definiti sospetti e consegnati all’Atp da un gruppo di bookmakers riuniti da una sigla comune, un’altra di 31 partite proveniente dalla stessa fonte.
Tre le tipologie-base di combine: a) il favorito perde volutamente; b) il favorito volutamente perde all’inizio, attende la modifica delle quote on line, si riprende, vince e passa alla cassa (o per lui qualcuno del suo entourage). c) qualcuno ben introdotto, fisioterapista, coach, amico, manager sa che un giocatore ha un problema e si ritirerà, perderà.
Venerdì a Londra _ dove ieri si svolgeva il processo a un mito del galoppo britannico, Kieren Fallon, sei volte miglior jockey d’Inghilterra sospettato di aver perso 27 corse volutamente _ si troveranno riuniti i boss di ATP, WTA, ITF (la federazione internazionale) con Bill Babcock “portavoce” dei 4 Slam: “Lo scopo è costituire un Integrity Comittee per l’onestà del tennis e studiare le misure per frenare il fenomeno della corruzione, dei match truccati, delle scommesse illegali, unificando i regolamenti dei vari circuiti”.
Alla riunione parteciperanno i responsabili della British Horse-Racing (“Nel mondo dell’ippica ne sanno più di noi …”) e dell’International Cricket Congress, resi esperti dal caso di corruzione di cui fu protagonista anni fa un famoso campione sudafricano di cricket. Fra le misure in discussione la proibizione _ oltre all’accesso ai computer portatili sugli spalti _ di telefonini, palmari, Blackberry, a giocatori, accompagnatori, addetti ai lavori negli spogliatoi, nelle sale giocatori (oggi zeppe di computer fino all’inverosimile). E’ già al lavoro una…“Intelligence”, un gruppo investigativo. Anche il lavoro d’un giornalista on line su siti internet finirà sotto la lente di ingrandimento.

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55 Commenti a “Scommesse. Salta fuori Murray.
Ma anche Andy non fa nomi.
Bella forza così son buoni tutti.
E ora un ex mafioso pentito fa l’identikit del tennista “baro””

  1. Stefano Grazia scrive:

    mi sembrate un po’ troppo severi con Murray…cosa avrà detto mai di stratosferico? Non è che abbia convocato una conferenza stampa sul tema: A domanda del giornalista avrà risposto, mantenendosi sul vago proprio perchè se non hai le prove, come ci insegni su questo blog, non puoi fare i nomi…Meglio però dirlo, se sai che può succedere, piuttosto che starsene zitti, che si sappia che il problema c’è, altrimenti è nascondere la testa sotto la sabbia come lo struzzo…In più è più facile che queste cose,così come i giocatori, le sappiano giornalisti e organizzatori di tornei e anche loro negli ultimi anni hanno fatto finta di non vedere?
    Più che altro l’Effetto Rimbalzo di questo scandalo potrebbe influire sull’utilizzare certi tornei come preparazione: partecipo al tal torneo per allenarmi per un torneo più importante, quindi se perdo non me ne frega niente e nemmeno mi tiro il collo su tutte le palle etc etc Ma adesso? Che se perdo col N°87 magari poi dicono che era tutto combinato?
    E ancora:
    Quando Agassi migliaia d’anni fa perse da Luke Dual Hand Jensen perse davvero o regalò qualche punto ATP all’amico/sparring partner? E soprattutto, poteva farlo o no, visto che sicuramente non lo fece per denaro?

  2. Stefano scrive:

    Al contrario di quanto sostiene Ubaldo credo che l’intervento di Murray, seppur timido e non esplicativo, sia in ogni caso da apprezzare. D’altra parte è l’unico giocatore in attività che fino ad ora ha avuto il coraggio di parlare del problema, e questo non può che essere un buon passo avanti.

    Rimango poi dell’idea che si stia ingigantendo il problema più di quanto non lo sia. A mio avviso ridurre ai minimi termini il betting fraudolento è piuttosto semplice, basta introdurre una o due norme. Per esempio non consentire puntate singole nei primi turni dei tornei, ma solo puntate multiple, poichè è evidentemente più difficile truccare tre incontri contemporaneamente piuttosto che uno solo.
    Altra possibilità è quella di limitare l’ammontare delle scommesse nei primi turni dei tornei minori ad un ammontare prestabilito, senza poi dare la possibilità di coprirsi durante lo svolgimento dell’incontro.
    Certo, sono norme che ledono qualche interesse, ma d’altra parte la coperta è corta e comunque la tiri prendi freddo.

  3. Enzo Cherici scrive:

    Mah..l’argomento è delicatissimo. Non voglio fare il Ponzio Pilato, anche se mi rendo conto che rischio di apparire tale, ma in questo caso mi sento di condividere parte delle cose scritte da Ubaldo, ma anche le cose scritte da Stefano Grazia ad esempio.
    Alla fine di tutto, il problema resta di difficilissima soluzione. Vietare le scommesse, magari solo nei tornei minori? La storia ci ha insegnato che ogni forma di proibizionismo serve ad amplificare, non a risolvere i problemi. Il problema, grande come una montagna, è quello di “dimostrare” che un match è stato falsato. Come si fa?
    Io la butto là, ma credo che trattandosi di un’attività criminale in piena regola - anche se legata al mondo dello sport - l’unico sistema per tentare almeno di sconfiggere questo fenomeno è quello di ricorrere agli infiltrati. Esatto. Proprio come nelle indagini di Polizia destinate ai temi più scottanti. D’altra parte, anche in questo caso siamo in presenza di una forma di corruzione. Altri sistemi, ugualmente efficaci, francamente non ne vedo o almeno non mi vengono in mente. Poi se avete idee migliori, prontissimo a rimangiarmi tutto :-)

  4. stoppardi scrive:

    mi schiero anche io con i due stefano
    se uno tace e fa lo gnorri la scampa se uno ammette che esiste un problema si cuzza dell’ipocrita…???
    NO caro Ubaldo…NON tutti sono buoni così…

    purtroppo funziona così in tutto il mondo sportivo…quante volte nel calcio calciatori e dirigenti parlano di poteri occulti ma SENZA mai fare un nome uno???
    bisogna avere le prove x denunciare i corrotti…
    almeno nel tennis uno puo’ rifiutare di lasciarsi comprare…nel calcio o fai parte del “sistema” o sei fuori…

    purtroppo il dio soldo comanda sempre e comunque …lo spirito sportivo è invece morto e sepolto….

    e gli scandali nel mondo sportivo sono all’ordine del giorno…dal tennis alla spy story in F1 passando x la jones che rende le medaglie olimpiche al moggi ospite in tv a aprlare di calcio…

    verrebbe da disilludersi…anche perchè le prime vittime siamo noi tifosi che assistiamo e crediamo allo spettacolo sportivo, che ci animiamo, disperiamo ,esultiamo….e poi…puff…abbiamo barato…non è come hai creduto…

    una bella M…A

  5. Fede80 scrive:

    Murray in buona sostanza ha affermato che è quasi normale che un giocatore mediocre si venda qualche partita per una pura questione economica……oh!finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno!il tennis è uno sport dove si può guadagnare molto, se 6 forte, ma se 6 scarso, il discorso cambia completamente,Tra viaggi in giro per il mondo, alberghi, coach, credo che diversi tennisti (la maggioranza direi), davvero non guadagnino più di tanto:e questa situazione magari può essere accettata da un giovane che muove i primi passi, ma se poi non riesce a sfondare?se a 30 anni è ancora a vivacchiare per i Challenger?è
    normale che qualcuno inizi a pensare al dopo tennis……..Comunque dovrebbero esserci più Murray in giro,perchè è giusto parlare di queste cose, è giusto che la gente si svegli!

  6. Colin scrive:

    Io non capisco tutta questa sorpresa sul Problema delle Scommesse…Ma davvero credevate che fino all’anno scorso(quando non se ne parlava nemmeno minimamente)tutto era liscio,regolare,onesto?Secondo voi Giornalisti,Medici,Fisioterapisti,insomma tutta la gente che gira attorno al Pianeta tennis,non sapeva?E secondo voi qualcuno di questi non ne ha mai approffitato per guadagnarsi qualche extra..
    Murray,come Henman ecc,hanno detto quello che per qualsiasi Bettingaro(mi piace definirlo così)è cosa strarisupatu..Voglio dire Federer è ovvio che non si venderà mai una partita,ne oggi e ne mai,che bisogno ne avrebbe?Ma tutta quella schiera di scarsi o scarsissimo giocatori che Dio solo sa come hanno fatto ad approdare al circuito come fanno ad andare avanti???Anche con questi Trucchetti,che ripeto,ormai esistono,e se non si cambia il Concetto delle Classifiche e dei Punti(anche se è parecchio difficile),rimarranno!E da quanto ho capito l’Atp questa cosa non l’ha proprio capita,visto che in Pratica obbliga a giocare il + possibile!Un Saluto

  7. egizio scrive:

    Bè Ubaldo, Murray è semplicemente uno che ha il coraggio di parlare, mica un eroe… Sicuramente non sarà lui il predestinato a cambiare questo mondo marcio… Fare i nomi, abbiamo visto tutti cosa comporta. Voglio solo ricordare cosa successe al povero Zeman dal ‘98 in poi… Ebbi la fortuna e l’onore di intervistare Murray nel 2004, quando era ancora 450 del mondo. Lui è un “cavallo di razza” ed è un vero piacere parlare con lui. Il problema dell’omertà non è certo il suo, secondo me, ma di tutti quelli che, al contrario suo, non dicono quello che tutti sanno. Tanto per riagganciarmi al tema Capriati, lei col suo “grido”, ha esternato cosa ha veramente dentro, forse anche nel disperato tentativo di farsi aiutare da qualcuno. Ma quanta gente, in periodi bui della propria esistenza, non ha pensato almeno una volta, più o meno intensamente, di farla veramente finita?? Concordo con il pensiero di Stefano Grazia e Stefano.

  8. anto scrive:

    Ultime news: l’atp sanzionerà pesantemente chi entro 48 ore dal momento in cui sarà stato avvicinato per presunte combine non denuncierà il fatto alle autorità competenti. Ps meglio tardi che mai.

  9. john john scrive:

    esiste un regolamento che proibisce tassativamente ai tennisti di scommettere su qualsiasi match?
    se esiste, perchè non renderlo più duro con una pena come la radiazione?
    ma i nostri atleti citati, a parte qualche blanda scusa, come si stanno tutelando, cosa rischiano e come possono dimostrare di essere innocenti, oppure no?

  10. gia scrive:

    a proposito di murray, è un caso che abbia parlato a metz, (prima o dopo) non so, quando nella finale robredo perde il primo set a 0 e poi praticamente lo surclassa nel secondo e nel terzo?

  11. Luigi Ansaloni scrive:

    Ma come fa un giocatore a fare i nomi? Cioè, qualcuno me lo spieghi. Se arriva Murray (dato che è il protagonista dell’articolo) e dice “Io so per certo che tizio quando giocava contro sempronio si è venduto la partita”, me lo spiegata come fa a provarlo? Su cosa si baserebbe la sua accusa? Su voci? Su illazioni? Su sentito dire?

    Ci vorrebbe qualcuno, in quel caso veramente coraggioso, che in conferenza stampa o al suo giornalista di fiducia dica “Si, mi son venduto la partita” oppure “si, ho pagato per vincere la partita”. Oppure le care vecchie intercettazioni telefoniche e così via..

    Ma per favore, non spariamo addosso giudizi del tipo “sono tutti bravi a parlare così”…

  12. sara casini scrive:

    murray avrebbe dovuto fare dei nomi ai giornali e beccarsi una bella querela?
    il problema è sapere se ci sono giocatori, murray incluso,
    che siano disposto a raccontare quello che sanno agli organi inquirenti, io ne dubito.

  13. giorgio scrive:

    Scusate, ma mi spiegate cosa c’è di sconvolgente in quello che ha detto Murray?
    Prima dite che ha detto quello che sanno tutti, poi dite che ce ne vorrebbe di gente come lui. Come no? Avremmo proprio bisogno di gente che dice che c’è la mafia ma non ha il coraggio di fare mezzo nome.

    Se quella di vendere i match è una pratica risaputa da tempo, perchè il coraggioso Murray si è svegliato solo oggi?
    Troppo facile sparare nel mucchio e dire che a vendersi le partite sono quelli scarsi (e come la mettiamo con Davydenko?). Certo, perchè lui quando giocava i challengers era sicuro di sfondare e di diventare un top player. Secondo la logica che Murray denuncia, quella della carriera breve, non si capisce perchè lui dovrebbe essere stato immune da certi proposte indecenti.

    Mentre Murray dice quello che tutti “sapevano” ma che nessuno, fino ad oggi, ha avuto il coraggio di denunciare (compreso il probo Murray), ci sono altri giocatori, come Roddick e Isner, che ieri hanno detto di non aver mai avuto alcun sentore del fenomeno del match-fixing, prima del caso Davydenko, ma questo ovviamente non fa notizia.
    Molto meglio, dal punto di vista mediatico, fare come Murray, che “denunciando” il marcio, assume agli occhi dell’opinione pubblica l’immagine del top player che ha il coraggio di parlare.

    Ricordo, infine, che nel famigerato articolo del Journal du Dimanche, si faceva riferimento ad un’inchiesta (classée sans suite) riguardo un certo Brad Gilbert, coach di Andy Murray.

  14. Gianluca scrive:

    Murray è solo uno che ha il coraggio di parlare…ma cosa avrà mai detto di così sconvolgente? cose ovvie e scontate, che ormai soo risapute da un pò di tempo..d’accordo con ubaldo..d’accordissimo anzi..e poi colin..mio dio..tutti quegli scarsissimi giocatori che Dio solo sa come sono arrivati nel circuito…nn sarai un pelo esagerato?? mah…

  15. thomas yancey scrive:

    Qualsiasi attività umana viene praticata per diletto o per ottenere un profitto. Alcune si iniziano per puro divertimento e rimangono uno svago. Altre si cominciano perché piacciono e poi diventano anche una fonte di guadagno. Altre ancora sono in parte o per niente gradite, ma vengono svolte per bisogno. La massima parte delle professioni di alto livello e tutti gli sport professionistici appartengono alla sequenza temporale “piacere – guadagno”.
    Lo svolgimento di tali attività implica una serrata competizione con concorrenti, rivali e avversari a qualunque titolo. Si configura pertanto indubbiamente come una guerra simulata. Anche se, molto spesso in modo metaforico e talvolta reale, le vittime non mancano mai.
    La condotta della guerra si fonda sull’inganno. La simulazione è la via del successo. Bisogna scoprire i piani del nemico e costringerlo a rivelare se stesso. Sono alcune regole basilari di ogni combattimento, note fin dai tempi di Sun Tzu. L’esperienza ci dice che alcuni mettono in pratica queste regole in modo ammissibile: l’avvocato che non svela le sue carte e cerca di conoscere i piani della controparte; l’imprenditore che tenta di carpire le intenzioni della concorrenza per anticiparle; la squadra sportiva che vuole conoscere i segreti della formazione avversaria. Altri invece si comportano in modo banditesco, violando ogni regola per sottomettere gli avversari e trionfare.
    Nell’ambito sportivo non passa giorno senza che si discuta di illeciti. Atletica, ciclismo, calcio sono da tempo nell’occhio del ciclone. Da mesi è sul banco la questione dello spionaggio della “McLaren Mercedes” ai danni della “Ferrari”. Come si è particolarmente rinvigorita negli ultimi tempi la preoccupazione che il tennis sia inquinato da doping e incontri truccati.
    Il discrimine fra ammissibile e inammissibile, fra lecito e illecito, è talvolta sottile. Soprattutto quando le regole non sono chiare o non esiste la volontà precisa di attuarle immancabilmente. Occorrerebbe almeno che i poteri investigativi e giudicanti fossero concretamente separati dagli enti organizzativi e attivi nella pratica delle attività. Ma l’ambiguità resta, ed è enorme. Come sono incommensurabili gli interessi economici che vengono sollecitati dalle attività sportive.
    Desidero perciò proporre una riflessione. Ammettiamo senza concedere, solo per pura ipotesi, che un tennista di vertice assoluto, uno fra i primi due, venisse trovato positivo al doping senza ombra di dubbio. Quale sarebbe allora la reazione di coloro che hanno investito capitali enormi sull’atleta? Come si comporterebbe chi è preposto alla vigilanza e alla sanzione?
    Ho la mia opinione in proposito, naturalmente. Non posso però fare a meno di affermare che verità e giustizia sono parole troppo spesso senza senso per l’umanità. Confido solo nel tempo, l’unica dimensione che smaschera e rivela. Sperando che non occorra troppo… tempo.

  16. Daniele Flavi scrive:

    Per rimanere in tema una bella agenzia “calda calda” dell’ex malavitoso ingaggiato dall’ATP….”Il fenomeno crescerà”: E se lo dice lui è da crederci?

    Buenos Aires, 10 ott. - (Adnkronos) - ”Impossibile evitare che
    i match di tennis vengano truccati, impossibile fermare le
    scommesse”. Anche la mafia si arrende: contro le partite
    addomesticate, ultima piaga del tennis mondiale, non c’e’ rimedio.
    Cosi’ dice Michael J. Franzese, il pentito del ‘clan Colombo’ a cui
    l’ATP ha chiesto un aiuto. ”Impossibile fermare la corrente”, dice
    al quotidiano argentino ‘Ole” ‘l’esperto’, che ha assunto l’incarico
    a marzo, quando ha tenuto una sorta di seminario a cui hanno preso
    parte diversi giocatori. La situazione appare gia’ compromessa.
    ”L’unica strategia -dice- e’ quella di informare e di educare: tutti
    devono sapere che verranno presi provvedimenti severi nei confronti
    delle persone coinvolte”.

    Franzese fornisce l’identikit del tennista-baro: ”Ha una
    situazione poco stabile, magari indebitato. E’ uno disposto a vendersi
    una partita per 20.000 dollari. E’ piu’ probabile che questo accada in
    match di secondo piano, dove c’e’ poco pubblico. Una volta che si
    entra nel circolo vizioso, non se ne esce piu”’.
    Franzese e’ a disposizione dei giocatori, che
    possono chiedere consigli e informazioni. ”I russi -prosegue- mi
    hanno detto che erano molto preoccupati. Sono entrato in contatto con
    alcuni giocatori russi di hockey che militano nella NHL. Le loro
    famiglie sono rimaste a casa e in alcuni casi sono state oggetto di
    estorsione. Direi che si tratta di crimine organizzato, ma le vittime
    negheranno sempre: sanno cosa succederebbe se parlassero”.

    Difficile fermare la valanga. Anzi, e’ piu’ probabile che la
    situazione peggiori. ”Il fenomeno crescera’ perche’ viviamo in una
    comunita’ globale, e’ sufficiente un computer con accesso al web… Ai
    miei tempi, dovevo incontrare un allibratore o andare a Las
    Vegas…”.

  17. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Per quanto riguarda il modo di difendersi dei tennisti italiani tirati in ballo da benneteau e dalla stampa francese, uscirà su Spazio Tennis un’intervista da me realizzata con Luzzi ieri mattina, ma di cui ancora non ho la registrazione. Questi 5 nostri rappresentanti semplicemente hanno dei conti con cui scommettono su poker, casinò online, ecc.. e i conti possono essere controllati quindi credo che tra poco verranno scagionati anche mediaticamente. In seguito immagino querele verso i media francesi che ritengo più che giusitificate. Infine non vorrei essere nei panni di benneteau settimana prossima quando incontrerà sia Braccio che Luzzi..

  18. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Vedo che il mio titolo (volutamente provocatorio), più che l’articolo, ha suscitato vibrate reazioni, molto delle quali assai critiche.
    Io osservo soltanto 1) guarda caso tutte queste “rivelazioni” arrivano dall’Inghilterra, da giocatori britannici, o da tennisti stranieri avvicinati a Wimbledon, al Queen’s etc…2) Non è un caso, tutt’altro. Sospetto che essendo le principali agenzie di bookmakers impiantate in G:B, il Regno delle Scommesse, sia i giornali (che sanno di avere un’audience ampia e particolarmente interessata) che la BBC e il resto, stimolino più che in altri Paesi le “rivelazioni” che…alla fine non rivelano granchè. Fanno effetto tanto più in quanto vengono da personaggi popolarissimi, noti in Inghilterra e (un po’ meno) nel mondo: l’ha detto Henman, l’ha detto Murray…3) Benissimo che arrivino queste denunce _ e da questi nomoni Brit _ se contribuiscono in qualche modo a mettere il fenomeno in primo piano. E’ chiaro che in parte ci riescono. 4) Meno bene che qualcuno dica sono stato avvicinato, sono stato contattato, gli avrei tirato un pugno in faccia, ma non solo quel pugno non glielo ha tirato(istigazione alla violenza da parte di Scanagatta?) ma non si è preso nemmeno la briga _ a quanto si sa _ di segnalare quell’individuo che pure lo aveva affrontato al Queen’s, mica nel metrò? 5) Meno bene anche, visto che è vox populi e che tutti a detta di Murray paiono saperlo, che non ci sia un cane che non solo non faccia una pubblica denuncia (e vabbè, deve stare attento, si può prendere una querela se non ha prove) , ma non abbia contribuito a far fermare una sola persona in un qualunque torneo, o quantomeno a segnalarla a chi di dovere 6) Nessuno ha visto, nessuno ha sentito, nessuno ha pensato? Non dico mica che i tennisti debbano trasformarsi in squallidi delatori del prossimo però (a parte che semmai lo farebbero per salvare l’integrittà del loro sport) da lì a fare i Ponzio Pilato ce ne corre 7) A quel tizio russo che io, su segnalazione di Riccardo Bisti che ci lavorava alle spalle, segnalai prima a Nicola Arzani e poi con Nicola all’ufficio stampa FIT che lo aveva accreditato (perchè questo si era detto “amico” di Alex Metreveli e aveva presentato non so più quali credenziali) è successo qualcosa? (su questo Blog, basta andare al mese di maggio nell’archivio e trovare il racconto che fece scalpore)? Qualcuno ha preso il suo nome, si è investigato per chi lavorasse? A me non risulta. Ma magari sono io all’oscuro, quando sarebbe stato bene invece farlo sapere, nome, cognome, organizzazione, per vedere di acchiappare anche qualche altro pesce, Non vorrei essere stato l’unico al mondo a aver fatto fermare qualcuno in una sala stampa !!! O in un torneo. 8) L’Atp ha fornito un numero di telefono al quale i giocatori possono chiamare ogni volta che presumano che ci sia qualcosa da segnalare: l’avranno fatto? Se non l’hanno fatto sono correi, perchè non è possibile che certe facce che non hanno niente a che vedere con il tennis non si notino soprattutto se ti avvicinano per farti proposte indecenti. O sono correi anche quando, al contrario, sono facce che tutti conoscono quelle di chi ti viene a proporre combines (il preparatore di quello, l’amico di quell’altro), o lo stesso giocatore avversario. Ragazzi, se tutti dicono che ci sono combines ci sarà pure qualcuno che le proporrà…o no? E allora io non dico che quelli che respingono le profferte debbano andare a raccontarlee ai quattro venti, ai giornali, ma a quel numero di telefono sì, per Bacco. Se qualcuno, uno, due, tre sui 128 ammessi ad uno Slam, lo avesse fatto _ e personalmente ne dubito almeno per la stragrande maggioranza dei casi _ a quelle facce note, sarebbe forse arrivato qualche avvertimento e magari l’avrebbero piantata subito lì nel timore di sanzioni, sputtanamento etcetera. O si crede che due giocatori che si fossero eventualmente accordati fra loro per un match, ne riparlino soltanto tra loro due, e non ricadano in tentazione con un terzo, un quarto, un quinto giocatore cui…far (o far fare) due doppi falli negli ultimi games? Come mi ha detto Alberto Castellani in questo blog qualche post fa, se tutti i tennisti avessero subito detto di no a facce sconosciute come a facce note, il fenomeno sarebbe morto nell’arco di un paio di mesi.
    9) E allora proprio perchè io debbo presumere l’innocenza dei più, è mai possiile che chi abbia proposto combines o avesse manifestato l’intenzione di proporle (scommettitore organizzato o diorganizzato, giocatore o accompagnatore di giocatore) abbia trovato sempre tennisti immediatamente disposti a lasciarsi corrompere? Io non credo. Non lo credo proprio. Ergo quelli che hanno risposto picche, che magari si sono indignati, hanno la responsabilità, la colpa, gravissima ai miei occhi tanto più si rendevano conto del dilagare del fenomeno, di non aver aperto bocca, di non aver messo (se non pubblicamente almeno privatamente…e non mi dite che non c’era il sistema per farlo!) all’indice gli elementi inquinatori e inquinanti di questi sistema truffaldino. 10) Quanto all’ex mafioso Franzese, di cui cortesemente il sempre attento Daniele Flavi ci ha trasmesso quest’ultima testimonianza, lui sulla base della sua variegata e ricca esperienza si rifà sempre ai mafiosi come lui che approcciano i giocatori (e. ammonisce, finiranno un giorno per ricattarli: statene alla larga), e questa è senz’altro una parte cospicua del problema. Franzese fa il suo, ma ha l’aria di trascurare invece gli accordi diretti fra i giocatori che (fino a che qualcuno di quelli che li rifiuta non li smaschererà) saranno quelli più facili da nascondere per il fatto che coinvolgono soltanto i protagonisti dell’accordo.
    Ciò anche se magari questi accordi diretti avranno ripercussioni economiche meno importanti, essendone a conoscenza soltanto i due clan dei giocatori stessi….
    11) Il punto è che se uno ha deciso di giocare sporco talvolta gioca sporchissimo (perchè è un vero mascalzone, perchè è vicino alla pensione e ha poco da perdere, perchè è disperato…i perchè sono più di mille). Se uno dei due clan, addirittura all’insaputa delll’altro, decide di informare un’organizzazione mafiosa, rischia di più (e di essere beccato e di essere un domani ricattato) ma sa di assicurarsi anche un profitto molto più cospicuo. più gente gioca, più somme una grossa organizzazione investe, più grossa sarà la fetta di torta che gli potrà toccare grazie a quella scommessa …radiocomandata e artatamente gonfiata. 12) Potrà sembrare ingiusto, ma soltanto gli onesti possono smascherare i disonesti. Devono sentire il coraggio civile di farlo. Anche esponendosi un poco se necessario.

  19. Il_Gelataio scrive:

    Appunto….che senso ha vietare computer sugli spalti dei tornei di tennis, da casa posso seguire in contemporanea e in diretta tutti i tornei ATP e WTA e scommettere online nello stesso tempo.

  20. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Alessandro Nidzegorecew io sono ben lieto di far da cassa di risonanza al tuo sito che tu promuovi con qualche insistenza (mi auguro che sebbene io non sia mai intervenuto nel tuo sito ci sia qualche reciprocità…) però vorrei ribadire quanto ho già affermato più volte. I giornali francesi (in cui semmai Le Journal de Dimanche ha dato uno spazio dieci volte superiore all’Equipe che ha messo un trafiletto…, non va fatto di ogni erba un fascio, c’è qualcuno che abbia accennato a questa distinzione?) hanno sostenuto che cinque giocatori italiani sono depositari di un conto privato su un sito di scommesse. Nessuno dei giocatori, a quanto mi risulta l’ha smentito. Anzi lo hanno tutti confermato. Punto. Poi tutti i giocatori hanno detto di giocare e/o scommettere a poker, alla roulette, su altri sport etcetera e non sul tennis. Peraltro ho qui davanti a me il pezzo del Le Journal de Dimanche _ tu ce l’hai? _ e il giiornale francese non l’ha scritto altro che nel virgolettato di una lettera scritta dal signor Gayle Bradshaw, vicepresidente ATP, il quale ha sostenuto per scritto in una lettera inviata all’ESSA (fino a prova contraria..), che alcuni tennisti italiani scommettevano anche sul tennis, motivo per cui consigliava alla ESSA di allargare l’inchiesta su altri tennisti italiani. inchiesta poi condotta al termine della quale gli altri tennisti italiani sono risultati completamente estranei aille sue illazioni. Questo va detto per amor di verità, altrimenti si trae in inganno chiunque legga. E io con Luzzi avevo parlato, gli avevo spiegato, lui aveva risposto, basta andare a leggere qualche post fa qui sopra. Non vedo come le cose possano essere cambiate da allora. Con simpatia Ubaldo

  21. Luigi Ansaloni scrive:

    Ubaldo, scusa se mi permetto…quando dico che è stato scoperto il segreto di Pulcinella, con questo fatto delle scommesse, è perchè TUTTI nell’ambiente sapevano che questo era un problema serio e molto, troppo sottovalutato. Nessuno fin’ora ne aveva parlato, e chi azzardava qualche ipotesi poco simpatica (anche nel tuo blog, mi devi scusare se lo dico) era messo a tacere senza particolari problemi.Ovviamente ti capisco: senza prove è fin troppo facile (e vigliacco) accusare tizio o caio, e ti devo dare anche atto che hai spinto tutti noi a contattarti privatamente per parlare di questo problema che, si vede, ti sta a cuore, sia da giornalista ma sopratutto da buon appassionato di tennis. Ma, ripeto, che c’erano cose che non quadravano si sapeva, si vedeva, era di una evidenza incredibile. E ne erano tutti a conoscenza. Quindi, almeno per me, lo scoppio di “Tennispopoli” ( o come caspita si chiama) non è una sorpresa.

  22. giorgio scrive:

    Aggiungerei al dettagliato e ben articolato post di Ubaldo, la premessa che ha portato a questo scandalo e che dimostra la totale correità dei vari tennisti: il fatto che tutto questo caos abbia inizio, esclusivamente, con la DENUNCIA di Betfair! Non con quella di un giocatore pentito o con le affermazioni illuminanti dell’Henman e del Murray della situazione.

    A mio avviso, non va dimenticato che se oggi si parla di 138 partite sospette, di gente che ha conti on-line (per giocare a poker, come no?), di altri che sono stati avvicinati da brutti ceffi, rifiutando (ci mancherebbe!) qualsiasi proposta, lo si deve SOLO ad un agenzia di betting exchange che avrebbe potuto far finta di niente (come ha fatto in altre occasioni), ed incassare le commissioni di un’enorme mole di scommesse.

  23. carla scrive:

    In questo periodo tennistico ricco di ombre scure causa il toto nero, volevo segnalare il ritorno al tennis (dopo la parentesi della coppa davis) di un grande anche se giovane che ho avuto anche la fortuna di conoscere. J. Johansson che ha appena vinto a Stoccolma con Berlocq 7-6 (1) 6-2.

  24. mauro scrive:

    “Soldi….mani protese sguardi ingordi…..” diceva in una canzone sigla di un “Fantastico” il buon Zero. In tutti gli sport dove si scommette c’è il rischio di “combine”, figuriamoci in uno sport individuale come il tennis, che si gioca tutte le settimane, dove addirittura si può scommettere sui set vinti e si può puntare anche nei torneini challenger. Quindi è stata scoperta l’acqua calda.

  25. anto scrive:

    Ubaldo, forse puoi rispondere a questa domanda, è vero che dal momento dello scoppio dello scandalo degli incontri truccati, le varie società di scomesse on line e non, abbiano perso introiti quantificabili nel 20% del totale delle scommesse raccolte nelle settimane precedenti? E le stesse società stiano facendo fortissime pressioni sui vertici atp, rei di aver nasconto tutto sotto lo zerbino? E poi una chicca in negativo tanto per cambiare per quanto concerne il tennis di casa nostra. Dopo l’atp di Palermo chiuso nel 2007, al 90% nel 2008 non si disputerà più nemmeno il wta di Palermo, a causa della fuga degli sponsor, in primis la regione Sicilia. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu di questa soppressione dei tornei in Italia, proprio ora che il tennis sta tirando come sport, e mi piacerebbe anche leggere un parere del tuo amico Cino. Ciao grazie Ubaldo x la tua disponibilità.

  26. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Perdonami Ubaldo, ma non mi sembra di pubblicizzare il mio blog con insistenza; sono stati altri utenti a citarlo riportando il link come giusto che sia.. niente di più. Ma ovviamente non accadrà più, non c’è problema (come potrai comunque vedere chiunque scriva nel mio blog, Teenisteen, Tennisbest, riceve pubblicità reciproca come dici tu). Oggi l’ho segnalato perchè credevo potesse interessare ai lettori la visione di Luzzi sulla cosa perché, ti assicuro, è nero. Non posso qui ripetere le parole che ha esternato anche in diretta radio, quindi non credo che per lui la cosa sia finita qui! Anzi, Benneteau nel prossimo challenger francese…vabbè qui mi fermo. Lo stesso Bracciali sarà con Luzzi probabilmente in questo challenger (scusate non ricordo la città) francese e ho l’impressione che gliene diranno quattro, se non cinque.. Io non ho l’articolo sotto mano, ma tu mi insegni data la tua esperienza che una notizia data in questo modo, seppur non verificata e magari anche smentita, crea voci, rumours, e qualcuno può interpetare il tutto come: qualche giocatore italiano si è venduto le partite..questo mi sembra ovvio..come mi sembra ovvio che Federico non abbia gradito..

    ps nel mio blog c’è il link a questo sito..

  27. Colin scrive:

    Sulla questione Betting,si dovrebbe fare una distinzione:Rango del Torneo(nella mia anche se breve esperienza Tennistica\Bettistica,la granparte delle “presunte” combine si verificavano i tornei di Medio Basso Livello,raramente qualche “segnale” si è avuto in Tornei quali Masters Series o o Grande Slam)!In questo periodo ormai si vedono “Biscotti” dappertutto…Oggi ad Esempio nel Torneo Femminile di Mosca,nell’incontro tra la Dementieva e Patty Schnyder sono circolate quote pazzesche..La Dementieva Un Set Avanti e pari nel Secondo Set veniva data a 4,che è una quota assolutamente assurda..Leggendo le Quote ed il Movimento del Denaro(e delle quote stesso che si muovevano senza senso),si sarebbe potuto arrivare a facili conclusioni…Invece la Partita si è conclusa com’era prevedibile ad Inizio Partita(e non nel corso della Partita,almeno guardando le quote)ovvero con una Vittoria in 2 Set della Dementieva!Tutto questo giro per dire,che in questo momento un pò tutti siamo colpiti dalla ” Psicosi del Biscotto”,vediamo Biscotti un pò ovunque…Io molte delle 100 e passa partite sospette le ho seguite(sui vari Livescore dei Tornei,o quando era possibile in Diretta Televisiva) e la granparte erano partite magari strane,con andamenti non regolari,ma sostanzialmente pulite…Da quello che ho potuto vedere io,le partite davvero “strane” nell’ultimo anno saranno state una decina(io per definirle strane seguo alcuni criteri ovvero:Denaro Movimentato in quel match(Ovviamente facendo una proporzione con il Livello del Torneo,voglio dire ad esempio, se al 1° Turno di Acapulco su una partita si arriva ad avere 5 Milioni di Euro di “Scommesse Abbinate” mentre negli altri Tornei di stesso Livello a stento si arriva a 2 Milioni,qualcosa di strano su quella partita può esserci…)Variazioni Importanti delle Quote Prematch,Storia Bettistica dei Giocatori che sono impegnati in una data partita ed altri ancora!Per quanto riguarda l’ultimo dei “miei parametri” è abbastanza ovvio,sopratutto per chi fa Betting,che ci sono dei Giocatori che hanno una certa “presenza” in Partite strane!

  28. Fabio P. scrive:

    Per quanto riguarda i giocatori italiani che hanno un conto su questi siti …
    O sono onesti … o sono veramente stupidi !
    Dopotutto avrebbero potuto far aprire il conto ad un amico …

  29. giorgio scrive:

    Caro Alessandro, Benneteau ha solo detto che non era la prima volta che sentiva rumors riguardanti i tennisti italiani.

    Magari Julien era a conoscenza della questione lucky losers, che da qualche tempo vengono sorteggiati, quantomeno negli slam. Mi sembra che ci fosse un italiano direttamente implicato. Al fine di evitare polemiche strumentali e ridicoli episodi di giustizia sommaria da parte di Luzzi (Bracciali forse tenterà le quali, visto che è il 7.mo ALT) in quel di Andrezieux, riporto il link del famigerato articolo del Journal du Dimanche:

    http://www.lejdd.fr/cmc/sport/200739/atp-des-joueurs-italiens-dans-le-viseur-_59990.html

  30. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Per Alessandro…ho avuto una pessima giornata per un sacco di casini imprevisti. Domani sera saprò quando mi dovrò sottoporre ad una operazione chirurgica la settimana prossima (niente di grave, ma insomma…). Ti chiedo scusa e per favore domani mandami il link alla tua intervista con Luzzi. ciao. Poi quando sarà sistemato il nuovo assetto grafico (e magari pure prima, metterò il link al tuo sito).

  31. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Segnalo sulla rubrica MiniRassegna stampa di ottobre due pezzi sulle scomesse di Gianni Clerici e Stefano Semeraro.

  32. marcos scrive:

    dell’articolo postato da giorgio, che ringrazio, fa soprattutto specie che in francia ci indichino come transalpini e che le scommesse si chiamino paris.

  33. marcos scrive:

    semeraro e l’enorme gianni spiegano al grande pubblico quel che il pubblico di questo blog aveva già compreso. è un bene che anche la stampa cartacea si occupi del tema.

    sono meno scandalizzato dal fatto che i tennisti si esercitino nella difesa della categoria: se mai conoscessero qualche nome, sarebbe devastante anche per loro decidere di farlo pubblicamente.

    sia gianni che semeraro individuano nell’exchange uno strumento in più per il malaffare legato alle scommesse.

  34. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    x Giorgio, so benissimo che il discorso Luzzi-Benneteau non dovrebbe esistere, sia per quanto scritto nell’articolo sia per altri motivi suddetti da vari utenti. Io riportavo solo il fatto che Luzzi e Bracciali fossero molto arrabbiati con il francese.. tutto qui..domani in serata vi scriverò esattamente le parole di Luzzi. Purtroppo solo domani prenderò la registrazione e non vorrei fare citazioni errate.. posso comunque dirvi una cosa fondamentale del discorso di Federico, e cioè che la questione scommesse è brutta e grave, ma che la vera piaga di questo sport è il doping…a presto.ciao a tutti

  35. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    e comunque, scusate la dimenticanza.. aggiungo che i rumours purtroppo a volte fanno notizia.. ricordate qando segnalai che il caso Djokovic era in realtà attribuibile a Tipsarevic. Pensate che non ci siano persone che non abbiano letto questa sorta di rettifica? pensate che non ci siano persone che possano pensare che Djokovic non ha denunciato quanto “non” accadutogli? e non credete dunque che io, Federico Luzzi, possa arrabbiarmi e molto se anche una sola persona nel mondo possa pensare che trucco gli incontri? Io sarei nero..

  36. giorgio scrive:

    Alessandro, perchè ti ostini a fare confusione? Cosa c’entra il presunto scambio di persona Djokovic-Tips con l’inchiesta di Atp-Essa nei confronti dei nostri giocatori? Il giornale du dimanche e Benneteau hanno semplicemente riportato e commentato l’investigazione in atto. Qui non si sta parlando di un’affermazione estemporanea di Murray….ma di fatti concreti.

    Sicuramente non sarà un conto su interwetten.com a scoperchiare il marcio che c’è nel tennis, ma concorderai sul fatto che bisogna essere non poco ingenui per aprire un conto a proprio nome su un sito, che si occupa principalmente di scommesse sportive. Insomma, a volte i rumors ce li andiamo a cercare……

  37. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Scusami Giorgio ma tu non riesci a capire di cosa sto parlando.. il mio era un parallelo, avrei potuto fare qualsiasi esempio come quello su Rignano Flaminio di questi giorni.. che è emblematico..sono esempi di mala informazione. io sto solo dicendo che luzzi è arrabbiato con benneteau, perchè continui a vederlo come un mio giudizio contro i media francesi???? non capisco dove vedi la confusione, è tutto più che chiaro..

  38. daniele flavi scrive:

    Il discorso scommesse inizia a coinvolgere i giocatori piu’ forti…leggete, di seguito, le dichiarazioni di Nadal sullo scozzese…oggi per mie problemi tecnici probabilmente non riusciro’ adaggiornare la rassegna stampa…

    “NON SONO CERTO PIU’ ASINO DI LUI, EPPURE NON VEDO CORRUZIONE”

    Madrid, 11 ott. - (Adnkronos) - “Le parole di Murray? Non sono
    certo piu’ asino di lui, eppure non mi pare che ci siano partite
    truccate”. Il tennista spagnolo Rafael Nadal, su Marca, risponde a
    Andy Murray, smentendo le affermazioni rilasciate ieri dallo scozzese,
    secondo cui piu’ o meno tutti i tennisti del circuito Atp sarebbero a
    conoscenza dell’esistenza di partite truccate.

  39. fulvio scrive:

    non sono assolutamente daccordo col sig flavi.i giocatori atp hanno bene altre cose da pensare che non alle partite truccate,se poi qualcuno di loro cerca di arottondare lo stipendio,spero ne paghi le conseguenze.
    riguardo a quel che dice andy ,siccome lo conosco molto bene,penso sia solo un suo pensiero e non una affermazione ufficiale,secondo me ha sbagliato la forma e i tempi: sai qualcosa?
    bene nome cognome e n° di telefono.è bello farsi brillanti agli occhi di tutti,ma se non se ne viene a capo della cosa la sua boutade rimane una goccia di acqua in un oceano!

  40. fulvio scrive:

    ps non vorrei che adesso venisse fuori che proprio lui si è venduto la partita giocata con mio figlio…..rsrsrsrsrsrsrs

  41. giorgio scrive:

    OK, adesso sono io che non capisco. Se parli di mala informazione, mi sembra abbastanza ovvio che ti riferisca ai media francesi. Oppure Benneteau è un organo di informazione?
    Su una cosa siamo d’accordo. E’ tutto più che chiaro…..purtroppo.

    Tu scrivi:”Non credete dunque che io, Federico Luzzi, possa arrabbiarmi e molto se anche una sola persona nel mondo possa pensare che trucco gli incontri?”
    Io ti chiedo: E’ Benneteau a parlare espressamente di scommesse sul tennis! effettuate dai nostri, o si tratta del vicepresidente ATP?

    Magari domani ci dirai che Braccio e Luzzi ce l’hanno con Benneteau per motivi che esulano dallo scandalo scommesse. Permettimi di dubitare che la loro rabbia non sia conseguente all’articolo di cui sopra. Poi che la vera piaga sia il doping (come dice Luzzi), è un altro discorso, che nulla c’entra con questo scandalo e che, soprattutto, non diminuisce in alcun modo la portata di questo scandalo.

  42. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    X Giorgio e poi chiuderei qui la discussione per non annoiare troppo. Divido in punti per renderti più chiaro il tutto.
    1) Nell’articolo in sè del giornale francese non ci sono accuse, ok, ma il titolo e il sottotitolo sono chiari: Giocatori Italiani nel mirino! poi inizi a leggere il sottotiolo che recita dopo i giocatori russi, tra cui davydenko, ecc, ecc.. ora se questa non è cattiva informazione che cosa è? Ora ditemi che questo articolo non mette in cattiva luce i giocatori italiani e che non dovrebbero prendersela. Gli studi dimostrano che sono pochissime le persone che leggono un articolo intero, ma che molti leggono solo titoli e sottotitoli. E crearli ad hoc è scorretto. Lavoro in questo campo da abbastanza tempo per capirne tutti i trucchetti..
    2) Io ho parlato più volte con Luzzi di questo argomento, non capisco perchè non ti fidi di quello che riporto.
    3) Mi sembra che le tue frasi siano abbastanza maligne nei miei confornti e non ne capisco il motivo. Non so se sto parlando con un collega o meno, ma mi sembra che tu mi stia trattando come uno che scrive senza sapere, quando sto scrivendo giornalmente dell’argomento e raccogliendo dichiarazioni da settimane. Ognuno ha le sue opinioni ma la saccenza che dimostri è fastidiosa, lasciatelo dire.

    Ripeto il solo titolo del giornale francese è assolutamente criticabile..

  43. giorgio scrive:

    Caro Fulvio, ci ha già pensato Baccini, nel suo blog, a fare la tua stessa provocazione:
    “Insinuazione per insinuazione, perché non chiedere conto al signor Murray, allora, della sconfitta al primo turno rimediata da Fognini a Montreal?”

    Peccato per Baccini, che fosse un secondo turno :D
    Ma d’altronde in federazione sono talmente abituati a questi exploit sul veloce, che a volte posso fare confusione

  44. thomas yancey scrive:

    Nadal afferma che Murray ha esagerato. Secondo lo spagnolo non ci sono incontri truccati nel tennis. Sorge spontanea la domanda: a chi giova tutto questo “cancan”?

  45. anto scrive:

    Accidenti, l’atp ha reintegrato uno come Puerta, roba da squalificarlo a vita, e molti si meravigliano dell’assoluto immobilismo di quest’organo? Per quanto concerne i giocatori italiani con conto on line, non credo che se hanno scommesso sull’ippica hanno qualcosa da temere, però i rumors su Volandri che negli ultimi mesi sono girati, lasciano un pelino perplessi. E poi Elsneer che dichiara che gli hanno offerto 100000 capesante per lasciar vincere l’avellinese Starace, lascia un pelino perplessi. Comunque fino che non ci sono condanne sono tutti innocenti come dicono a Poggioreale, io intanto non scommetto più sul tennis, cosa che dovrebbero fare in molti……

  46. anto scrive:

    Ho appena letto l’intervista rilasciata in esclusiva da Federico Luzzi ad Alessandro Nidzegorecew veramente interessante. Ho l’impressione che il francese Benettau farà la fine di Zidane se incontra Luzzi!

  47. Stefano Grazia scrive:

    Thomas, ma del resto secondo Nadal non c’è neanche doping nel mondo del tennis,no?

  48. giorgio scrive:

    Alessandro, non c’è nulla di personale nei tuoi confronti. Anzi consulto il tuo blog quasi con cadenza quotidiana.

    Quello che non mi torna è la foga con cui cerchi di giustificare talune affermazioni dei nostri e alcune accuse abbastanze gratuite. Ti fossi limitato a riportare alcune loro affermazioni, non saresti stato vittima del mio atteggiamento “saccente”

    Leggo adesso il tuo pezzo, e già nella tua introduzione (”chiarire a tutti gli ascoltatori….le accuse che arrivano dai titoli di alcuni media francesi e dal tennista Benneteau”) si vuole puntare il dito contro la mezza frase detta da Benneteau (in 30° riga non nel titolo), frase che non era stata ripresa da alcuna agenzia di stampa. Ti posso garantire che prima del tuo post delle 17.05 di ieri, nessuno in questo blog (tranne chi era andato a cercare l’articole del JDD) era a conoscenza della frase di Benneteau. Ho fatto una ricerca veloce su alcuni forum stranieri, che da mesi si occupano della questione, e non ho trovato alcuna traccia delle affermazioni di Benneteau.

    Quindi siccome (tu mi insegni) sono pochissime le persone che leggono un articolo intero, non ha alcun senso questo accanimento nei confronti del tennista francese. L’accostamente a Davydenko è inevitabile ogni volta che si parla di questo argomento, e lo fa qualsiasi organo di informazione. Puoi tranquillamente verificare come in TUTTI gli articoli di qualsiasi giornale che si è occupato di questa storia (BBC, Daily Telegraph, Times, Le monde, JDD, Olè, Marca, Gazzetta), il riferimento al match di Davydenko ci sia SEMPRE. Possibile che tutti facciano cattiva informazione?

    Leggo:”ci hanno inserito nel titolo che sembrava riguardare le scommesse truccate per poi scrivere che non scommettevamo”. Io non sono un giornalista, ma penso che sarebbe stato d’uopo da parte tua chiedere conto a Luzzi di un’affermazione così falsa.
    Luzzi ci vuole far credere che dall’articolo si evincerebbe la sua totale estraneità da questa faccenda. Ma come? Nell’articolo si parla di un supplemento di indagine nei confonti di quanti sono titolari di conto on line, con richiesta di coordianate bancarie, indirizzi mail e quant’altro.

    Come te anch’io seguo molto da vicino questa vicenda, e proprio per questo mi dà fastidio che qualcuno (non parlo di te, sia chiaro) cerchi di mistificare la realtà, approfittando dell’ignoranza altrui, dove per ignoranza si intende la scarsa conoscenza della materia.

    Secondo me la cosa più interessante della tua intervista a Federico, è il passo in cui dice, parafrasando Murray, che l’esistenza di partite truccate è nota a tutti, limitatamente, però, ai grandi tornei. Insomma, come Murray, lui è a conoscenza di fatti che però non lo riguardano, in quanto si svolgono in tornei che non lo vedono protagonista. Curioso, no?
    Tutti (tranne Nadal) sanno di match truccati, ovviamente giocati in tornei a cui non si è soliti partecipare…..

  49. giorgio scrive:

    Ecco la reazione di Davydenko che, rispondendo a Murray, dice: “It was folly of him to say it”. E’ STATA UNA FOLLIA!

    Nell’articolo della BBC, che riporto, si accenna anche alla presa di posizione di Nadal, che già tutti conoscete

    —–
    Davydenko attacks Murray’s claims

    Nikolay Davydenko has criticised Andy Murray for claiming that “everyone knows corruption goes on” in tennis.

    Davydenko’s defeat by Martin Vassallo Arguello is currently being investigated by tennis bosses in the wake of irregular gambling patterns.

    The Russian, who denies any wrongdoing, said: “It was folly of him to say it.”

    Rafael Nadal also dismissed the claim, saying: “I doubt Murray knows more than anyone else - he’s gone overboard and there are no fixed games.”

    The world number two added: “I’ve been in all the meetings, I see what goes on on the circuit just like him and I’m not so stupid as to not know what is going on.”

    Murray told the BBC that matches on the men’s ATP Tour wre being thrown and that all players were aware of it.

    The ATP responded by telling players they have 48 hours to tell the governing body if they are approached to throw a match or risk punishment if they fail to do so

    ——

  50. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Giorgio, su una questione hai ragione. Ho sbagliato a riportare “alcune dichiarazioni avvalorate da Benneteau” come cappello perchè erano parole di Luzzi. Ho scritto il pezzo abbastanza velocemente e su questo hai ragione. L’informazione fa il suo lavoro, che spesso non è proprio esente da critiche. Scrivere il nome degli italiani accanto al caso Davydenko e col titoli “nel mirino” è ovvio che crea confusione, visto che, comunque sia, si tratta di cose diverse molto tra loro.
    L’intervista è durata poco e non ho avuto modo di fare determinate domande poiché sono la seconda voce in quella trasmissione, ma questo è un altro discorso.. l’accanimento verso Benneteau non è mio, è di Luzzi e io l’ho riportato giornalisticamente, senza poter e voler approfondire ulteriormente visto che eravamo in diretta ed erano già partiti due “coglione”..
    In linea di massimo caro Giorgio mi sembra sterile continuare ad accanirci sulle sottigliezze, anche perchè mi sembra che i punti fondamentali siano due emersi da questa intervista: 1) le partite truccate sono note tra i giocatori, ed è vero che non ci sorprendiamo, ma è anche vero che cominciano a dirlo in molti. 2) il doping è certamente problema principale e tralasciato (Puerta!!)

    Spero di aver chiarito tutto e spero soprattutto di poter tornare a parlare presto di rovescio lungolinea, diritto a sventaglio e servizio vincente, invece che di doping, scommesse e tutto il resto..

    Un saluto a Giorgio e a tutti gli utenti..

    ps a farci la lotta tra appassionati di tennis saremmo stupidi, no? siamo così pochi che dovremmo sempre lottare nella stessa direzione..

    Alessandro Nizegorodcew

  51. giorgio scrive:

    Continua Davydenko:

    “If Murray says that he knows, that means that he gambles himself,” Davydenko said after reaching the quarterfinals of the Kremlin Cup. “Because people who start talking out loud have their fears disappear. And they know that if they speak out loud it means that they are free, they have not done it.”

    DAVYDENKO:”Se Murray sa qualcosa, vuol dire che in qualche modo ne è coinvolto. La gente che alza la voce, lo fa per diradare i sospetti su se stessi”

    MURRAY:”I’m not going to name names,” Murray said Thursday. “I’ve just spoken to quite a lot of the players about that, and there’s obviously something that needs to be addressed.”

    Murray continua a non fare nomi, e si limita a dire di aver parlato dell’argomento con molti giocatori, ribadendo che qualcosa va fatta

    DAVYDENKO:”Since Murray was describing in details how it all goes on, it means that he went deep into it,” the fourth-ranked Russian said. “As if he was never involved in it, but he knows how it all works in details. It was folly of him to say this.”

  52. giorgio scrive:

    …………..

    Davydenko continua ad insinuare sospetti su come Murray possa essere a conoscenza di certi dettagli, non essendo mai stato coinvolto in certe faccende

    Nel prosieguo dell’intervista Nikolay rivela di aver avuto un incontro con alcuni officials dell’ATP in quel di Francoforte, riguardo il celeberrimo match di Sopot:

    “I had a meeting in Frankfurt after the Davis Cup (semifinals), and ATP delays (the decision). One day it will be over. They keep on investigating”

    L’Atp, quindi, continua ad indagare, mentre l’augurio di Davydenko è che un giorno sarà tutto finito (ndr, speriamo che quel giorno non sia troppo lontano)

  53. marcos scrive:

    per facilitare la lettura dei commenti a questo articolo, vi agevolo il link dell’intervista di alessandro a luzzi:

    http://spaziotennis.sport-blog.it/?p=351

  54. Q. Fabio Massimo scrive:

    E’ divertente pensare che sarà vietato portare computer portatili negli stadi di tennis (e giornalisti?..e i fotografi?).Soprattutto sarà divertente spiegare a SONY ERICSSON (sponsor del Tour Femminile) che non si potranno più usare i telefonini di ultima generazione. Sarà facile approcciare uno sponsor di TLC (Vodafone?) spiegando che però non potrà usare la sua tecnologia innovativa nel site del Torneo. Bell’idea, ma l’avete detto ad Etienne?

  55. Avec Double Cordage scrive:

    rispondendo alla domanda di Thomas Yancey - 11 Ottobre 2007 alle 18:18 - a chi giova tutto questo “cancan”?

    in prima line probabilmente giova alle società di online betting.

    Io prima di questa storia nenache sapevo che si potesse scommettere sul tennis, magari a Wimbledon si, ma sulla partita di primo turno del challenger di Stettino? Poi ho scoperto che su quei siti di scommesse si possono vedere anche le partite, grazie anche alle informazioni di questo blog e di Riccardo Bisti, per fortuna che su bet365 non ci vuole credito, sugli altri invece bisogna mettere nuna decina di euro in un credito, anche se non bisogna giocarseli, io sono un anti-scommettitore quindi lo streaming su quei siti non lo vedrò. Ma grazie al commmento di marcos del 13.10. nel topic “TV: eventi da mostrare in chiaro” ho scoperto una fonte alternativa di streaming dove seguire il toneo di Vienna, e cosi sono finalmente riuscito a seguire la cronaca di una partita di tennis, che era da non so quanto tempo che non ne vedevo. Io non ho neanche la tv (tanto è solo propaganda lottizzata, considerando poi che annualmente 700 millioni di euro in contributi statali vanno all’editoria è anche più chiaro perchè certe cose non funzionano, ma vediamo di non tergiversare troppo) figurarsi l’antenna parabolica o sky.

    Questa cosa delle scommesse sul tennis mi ha fatto pensare che se in italia negli anni 60-70-80 non ci fosse stato il Totocalcio magari adesso denominare il giornalismo sportivo in giornalismo calcistico darebbe fastidio a qualcuno, invece mi sa che passerebbe inosservata la cosa. Obbiettivamente un bel numero di testate avrebbero bisogno di cambiare nome: Gazzetta Del Calciomercato e Calcio, Corriere Del Calcio, Tutto Calcio con F1, Domenica Calcistica, Rai Serie A e Serie B etc. etc. etc.

    per fotuna che c’è la rete e ogniuno può seguire quello che gli pare, io l’interruzzione per pioggia nella finale del torneo di Bangkok…

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