Sesto riassunto - dal post n.251 al n.319

 
7 Agosto 2007 Articolo di Giovanni Di Natale
Author mug

stefano grazia scrive:
20 Aprile 2007 alle 12:57
PREVIOUSLY ON GENITORI & FIGLI (1-317)
(riassunti precedenti ai post Nº 70, 121,150, 221,250)
Mentre rimango anch’io in attesa di una risposta di Fulvio (che invito a non preoccuparsi degfli errori di battitura altrimenti…dovremmo andare a casa tutti!) al quesito azzeccatissimo posto da Gio92, non so se certo di farvi cosa grata ma conscio che qualcuno deve fare anche il lavoro sporco,vi invio il solito RIASSUNTO PER IL VIANDANTE CHE SI TROVASSE A PASSARE PER CASO:
DI COSA SI TRATTA:traendo spunto da un articolo del condirettore di Match Point,Stefano Semeraro,e da una considerazione di Chris Lewis, alcuni appassionati di tennis, genitori e non, dissertavano tranquillamente sull’argomento Genitori, figli e Tennis vs Scuola. Dopo il Post Nº37 la loro vita non sarebbe stata mai piú la stessa. Il Blog GENITORI & FIGLI è divenuta la palestra o la scusa per la disanima del tennis italiano e non e per scherzare sui fatti della vita.
Continuo a consigliare un SELEZIONA TUTTO, e poi un COPIA e INCOLLA su su una pagina di Word preparata in precedenza. MAGIA: appariranno tutti i Commenti con indicato il Numero. I precedenti riassunti ai POST Nº 70, 121,150 e 221(quest’ultimo ripetuto al 250) mentre il RIASSUNTO DEL SUBBLOG con le considerazioni di CHRIS LEWIS, runner up a Wimbledon nell’84,.lo trovate al Nº 237.Non potendo ogni volta riassumere dall’inizio, consiglio caldamente di andarseli a rileggere per comprendere l’essenza del Blog e la Psicologia dei suoi protagonisti. Lo so, è una lunga e tortuosa via che tempra e premia solo il vero appassionato, l’unico degno di inviare i suoi post…ancora e sempre, come nel Tennis giocato:NO PAIN,NO GAIN. Molto rapidamente,comunque: sono diverse le Teorie formulate nel corso del Blog:
1. Teoria che il Talento debba essere alimentato se non indirizzato (da cui prende il via la Teoria della Mielina (un eccellente articolo sul NY TIMES indicatoci dall’ancora più eccellente Angelica nel blog 126, e tradotta piú o meno letteralmente da STGR nei Post Nª129) la cui Formula si esprime cosí: Deliberate Practice+Time=Myelin=TALENT
2. Teoria dello Spartak Mosca o Alternativa del Talento, complementare alla Teoria della Mielina: Genitori Motivati + Bambini presi in età precoce + Insegnamento Rigoroso della Tecnica + Disciplina Spartana = Talento (sempre Blog Nº129)
3. la TEORIA DEL PRECOCISMO NATURALE e DEL PRECOCISMO INNATURALE, dottamente nonché brillantemente esposta da QUINZI Padre nel Post Nº 98 e sulla quale dissente a tutto campo in varie parti del blog l’irriducibile Marcos
4. LA TEORIA DELL’OVERACHIEVEMENT letta da Grazia su GRAZIA, il noto settimanale femminile, riportata nel Post Nª 115
5. Teoria del Genitore Invidioso o dell’Inversamente Proporzionale (fra Campione e Genitore: piú il Primo ha successo, piú l’Altro è stato irresponsabile-perché l’ha fatto cominciare prima, non l’ha mai fatto andare a scuola, ci ha speso un sacco di soldi,l’ha portato in America…
6. Teoria del Coach Invidioso o del “Genitori:…a casa!”,che ne abbiamo abbastanza di gente come Mike Agassi,Peter Graf, Richard Williams o Yuri Sharapov che di tennis non ne hanno mai capito niente e che poi sfornano dei Nª1 e poi magari la gente comincia a pensare male
7. Teoria del Lasciare che il Talento Emerga da Solo che ha in Marcos il suo Alfiere(e in contrappunto la Teoria bolognese del “chi vive sperando, muore cagando” che ha nel vs Vice Chairman uno dei sostenitori
8. Teoria del” Meno Vinci da Junior ,Meglio è “(poiché vincere consuma, ossia esaurisce anzitempo quella fame di vittoria che ognuno, in diversa misura, possiede) riportata da Carlo dopo averla udita da un Tecnico Federale
9. Teoria del Doman non v’è certezza, esposta la prima volta da Lorenzo Il Magnifico e poi via via da Quinzi Padre, Fulvio Fognini, Stefar ,Atti e Others e su cui tutti piú o meno concordano al che Atti giustamente dice: e allora che stiamo qui a dire ?
10. La Teoria FAMA=FAME e cioè che la “condizione di vita sia determinante per emergere” trova concordi diversi attori di questo blog, da Giovanni Di Natale ad Anto passando per il redivivo Ubaldo e anche Marcos sia pur con alcuni distinguo.
11. La TEORIA O FAVOLETTA MORALE DEL MULO E DEL CAVALLO esposta dal vostro Chairman in uno dei suoi non rari deliri grafomani (blog Nº278,ultime righe)
Il BLOG si concentra inoltre da un lato sulle MANCANZE della Federazione Italiana esposte impietosamente soprattutto da Roberto e Atti e dall’altro sul Mondo delle GRANDI ACADEMIES AMERICANE di cui Gabri,moglie di Stefano razia e Madre di Nicholas, invia un ritratto preciso attraverso un DIARIO DI BORDO (cfr POSTS Nº 201-210 e 11-214-232-234-241-248-9,258-282 e 283).Nel SubBolog che partiva dalle domande della figlia di Chris Lewis al suo papá, a un certo punto UBALDO scriveva “La mia domanda finale, se tuo figlio ti chiede di iscriverlo a una scuola più facile tu che fai?” E’ a questa domanda che in fondotentano di rispondere i GRAZIA al completo documentando il viaggio in Florida con l’intenzione di mettere Nicholas in una OTTIMA SCUOLA di Bradenton e fargli frequentare quasi part time la Bollettieri Academy nell’After School. Missione abortita perché la “condicio sine qua non” richiesta dall’IMG Academies era di frequentare la SCUOLA DENTRO L’ACADEMY, una scuola con orari e programmi modificati (nel senso di ridotti)in modo da permettere una maggior dedizione agli allenamenti. Stessa cosa succede alla EVERT. E quindi The Grazias sono di nuovo daccapo dinanzi a un futuro incerto che vira dall’Angola a Rick Macci passando addirittura per la Pat Cash Academy in Australia. Dai resoconti di Gabrí da Bradenton partiva inoltre l’interessante spunto sulla possibile comparazione delle scelte di vita e di carriera di due dei nostri migliori Juniores, uno ospitato al Centro di Tirrenia e l’altro che invece ha deciso di starsene ad allenarsi in Florida La riflessione come al solito brillante di Giovanni Di Natale poneva in risalto una anomalia di Tirrenia perchè il Centro è bellissimo, ” ti allena, ti migliora, ma non ti segue…. E’ perfetto per chi ha già un coach al seguito… chi non lo ha può allenarsi con Furlan (anche questo è perfetto), ma poi dovrebbe girare da solo nei tornei o ingaggiare uno sparring… ”. Nel frattempo Miccini a Bradenton in 2 settimane incrociava le racchette con Vaidisova, Sharapova, Mirny, Stepanek …un’esperienza impossibile al di fuori della Bollettieri, come osservava il padre. Ma si discute anche sulle intemperanze dei Genitori, piú frequentemente degli Altri ma qualche volta anche noi. E mentre StGr spezza una lancia a favore di Yuri Sharapov nel provocatorio Post Nº231 (EBBENE SI LO CONFESSO: YURI SHARAPOV È IL MIO IDOLO)a cui Atti risponde nel Post Nª254,Vieri Peroncini e Ubaldo raccontano di quella volta che non sono riusciti a trattenersi di fronte al Genitore Maleducato e Intimidatorio e poi,pur consapevoli d’aver fatto la cosa giusta, son rimasti con il sapore di fiele in bocca. Anche Atti detto ormai Anti nel senso di AntiFenomeno, riporta altri gustosi episodi dell’Italietta dei Campanili. StGr dice cha ad Utopia “dovrebbe essere una festa: io che tifo mio figlio, il papà dell’altro che tifa il suo, e poi tutti e due insieme in pizzeria” ma In The Real World suggerisce,in occasione del prossimo torneo di portarlo al Circolo e poi andarsene, “vietato assistere, così evitiamo di dargli pressione ed evitiamo di dover sentire l’impulso ad impartire lezioni morali… E racconta quel che fanno da Bollettieri nei Matches pomeridiani: i Genitori fuori, non possono intervenire, i Bambini devono imparare a sbrigarsela da soli. Anche se un po’ di supervisione da parte del Coach/Arbitro secondo lui non guasterebbe… L’argomento sta molto a cuore a Marcos che scrive: “riprendendo quel che dice Atti: il tennis è lo specchio della nostra società aggiunge: dentro ci si trova di tutto, dal bello al brutto, dal fresco al marcio, dal destro al mancino.(…)in un circolo di tennis, il “leader dei genitori”…per solito, è il padre del bimbo più promettente: tutti vogliono giocare con lui, tutti vogliono confrontarsi, tutti si inventano cene, weekend, amichevoli e quantaltro per frequentarsi.il caso, in questo caso, interviene con prepotenza: se il padre del bimbo più promettente è un tipo come noi, allora tutti gli altri padri, anche durante i tornei, a cui, comunque, si partecipa insieme, non si permetteranno di comportarsi come (nei casi descritti) da atti, ma si atterrà al modello positivo, anche involontariamente suggerito dal comportamento dal padre del nostro bimbo migliore.Se, invece, il padre di questo bimbo è uno che si comporta come (nei casi) suddetti, allora anche tutti gli altri padri si comporteranno così.
Heraimo è depresso non solo perché la Figlia ha perso ma anche perché Fulvio Fognini non scrive piú. Fortunatamente per lui (e per tutti noi) Fulvio riprende a scriverci raccontando a grande richiesta le sue esperienze di Genitore al seguito del Figlio Predestinato (cfr Posts Nº288 e 307,311,315)che si confrontava coi vari Djokovic e Murray,mica spugnette, raccontando gustosi aneddoti su chi le suonava a chi nel mondo Junior e illustrando a tutti il Sic Transit Gloria Mundi (Trohn, chi era costui?) Fulvio Fognini mette in guardia dai pericoli del CATTIVO MAESTRO o del GRANDE TENTATORE il che ci ricorda che qualche Post prima Maria Teresa cambiando Coach aveva stimolato la discussione su LA SEPARAZIONE come un insostituibile fattore di crescita,ma anche sul malcostume del cambiare coach solo perché i risultati tardano a venire. Si legga il BLOG Nº229 che riporta l’articolo LA PAROLA ALLO PSICOLOGO:IL MAESTRO SELVAGGIO. Non è un Maestro Selvaggio l’Ottimo Maestro Rumeno di Francesca Brancato il cui orgoglioso papá ci racconta ogni tanto le gesta, che raccomanda “sin dalle età più precoci,tornei ,partite ed ancora partite,non tanto per il risultato,ma per incontare giocatori sempre più forti con l’obiettivo di forgiare il carattere”.E sul Carattere dei nostri Junior concordano Raimonda Ma stelloni e Atti: i Coetanei Stranieri vengono per vincere, i Nostri per Partecipare e Divertirsi. E StGr(che sarei poi io) ricorda un intervista di Safin, niente meno:Chi è più tosto mentalmente vince. (Because tennis, everybody has). A questo punto il Blog prende una piega intimista: da un lato Heraimo è depresso perché la Figlia ha perso un match: roba da poco, direte voi, ma come ci poniamo noi Genitori di fronte alla Sconfitta? E non la Nostra ma quella dei nostri pargoli che è spesso ancora piú dura da digerire: noi,in fondo, abbiamo le spalle robuste, ma loro…? Da qui si apre un Dibattito sul significato della Vittoria e sulle Great Expectations, dickensiane o meno, dei Genitori. Marcos dice che bisogna entrare nell’ottica, e che il meglio per un genitore sarebbe non farsi aspettative: impossibile.Il meglio per un figlio sarebbe avere un genitore (mamma e/o papà) senza aspettative per il suo futuro di tennista.L’unica certezza è che il tempo ed i denari spesi per avviare un figlio al tennis sono, comunque, spesi al meglio: si tratta, infatti, di giocare insieme per tanti anni.” A questo punti profondamente commossi, tutti raccontano le loro esperienze e in particolare il giá accennato STEFAR, Dirigente aziendale,libero professionista e Maestro federale da molti anni a tempo perso,con Moglie Maestra,Cognato ex Pro top 200,Figlio che ha vinto 10 tornei su 13 Under 10 senza essere peró -ci tiene a precisare forse per non far arrabbiare Atti, un fenomeno- che si presenta nel Blog Nº 290 e si candida a nuovo Chairman del Blog con una serie d’interventi molto interessanti e molto schietti al limite della brutalitá. Ma in pratica anche lui concorda con il Partito della Mielina (cioè di chi dice che prima cominci e meglio è).In una serie di interventi dal ritmo incalzante, snocciolando dati e sciabolando sentenze, Stefar immette nuova linfa vitale al Blog che con un sussulto si distacca dalle vicende della Famiglia Grazia per affrontare temi piú generali. Stefar sostiene che i Fenomeni sono due per nazione e solo i 3,4 migliori dovrebbero andare nelle Academies e consiglia ai genitori di risparmiare tempo e denaro che non è sempre necessario fare km per allenarsi bene. Ma Atti ribadisce che “in molti circoli, l’attività agonistica dei ragazzi, spesso conta ZERO, o come mi disse un ex giocatore attuale gestore di un altro circolo” la scuola agonistica è solo un costo per i circoli !!”. Mentre il Coach Carlo Polidori consiglia a tutti di semplificare, Stefar che forse frainteso ha scatenato le reazioni di Atti,Gio92 e Fulvio che trovano troppo drastiche le sue convinzioni, introduce il concetto TARGET ORIENTED e pur non escludendo a priori la possibilitá di diventare un top 100 a bambini che a 10 aa non sono ancora dei Fenomeni (arridaje, dice Atti), insiste spietato ma onesto:Purtroppo per diventare un campione ci sono delle pre-condizioni dalle quali non si puo’ prescindere ,tipo:
-iniziare precocemente
- attitudini atletiche
- attitudini mentali
- famiglia sportiva
- vicinanza agli impianti
- dedizione totale
- forte passione
- incontri con tecnici di valore
- etc etc
Giova ricordare oltre alla Teoria della Mielina, che il Maestro Igor sull’argiomento ammoniva:”NON BISOGNA AVERE FRETTA STEFANO!Bisogna fare un passo per volta ,non bisogna essere forti a 8 anni,ma a 22-23 anni,hai tutto il tempo.”I bambini sono come delle batterie,fino ai 14 anni vanno caricate,non esaurite….”. A questo punto posso anche aggiungere, qui nel Riassunto, che Gabe Jaramillo, il Direttore Sportivo della Img/Bollettieri Academy ha ripetuto piú volte a mia moglie nelle due sett a Pasqua che per fare un Giocatore di Tennis ci vogliono 10 anni di duro lavoro per mettere insieme 10.000 ore di tennis. Se cominci a 13 anni arriverai a piena maturazione a 22-23 anni…A Marcos piace invece che Stefar ad ogni partita faccia rispondere su un Foglio di Valutazione con un criterio da 1 a 10 ad alcune domande fra cui “hai provato piacere a giocare?” e conclude stupenda domanda, stefar…continua così! Io,StGr, ho qualche dubbio sulla sinceritá del bambino che scrive quello che sa far piacere al papá:10 !e concordo piú con Atti quando annota, “il dilemma di noi Italiani : lo facciamo allenare di piu’ perchè lo vogliamo noi o perché gli piace e vuole migliorarsi ?Mentre probabilmente YURI aveva un unico dilemma : come faccio a mantenere Maria dal Nick ? e Maria ci dava dentro perché l’alternativa era…. tornare in Siberia !!Ecco la differenza, noi vorremo essere certi che ns. figlio\a condividesse al 100% le ns. convizioni, mentre a quell’età, spesso cambiano idea e umore ogni 5 minuti, solo che poverini non possiamo ne vogliamo stressarli, e speriamo che domani sia un altro giorno, intanto il tempo passa e gli altri, nel frattempo, ci danno dentro senza troppo … filosofeggiare !!! (Quegli Stronzi! NdStGr).Ritornando sul tecnico Atti pone un prezioso quesito su cui sia Fulvio che Stefar concordano nella risposta e cioè che “per i maschietti giocare i tornei di 3° e 4° cat è deleterio perchè: in quelle categorie si cerca solo di mandare di la la palla,non importa nè come nè dove,pallonetti,back,palle senza ‘’vita’’ insomma tutto il contrario di quello che un bravo professionista ti insegna. “ Diverso il discorso per le Bimbe:” si ai tornei di 3°,ma subito pronte a passare ai tornei open,dove il livello è senzaltro migliore” consigliando poi a quelli che ne hanno la possibilità (economica) di giocare tornei Eta e Itf per confrontare il livello del proprio ragazzo con quelli più bravi del mondo.
Rimangono inespressi alcuni antichi interrogativi riguardanti anche il Ruolo del Genitore: è giusto insistere, spingere il proprio figlio, illudersi, “sognare, partire…morire forse” . Soprattutto quand’è che uno puó accettare il definitivo verdetto e cioè che-Dio e Atti mi perdonino- suo Figlio Non è un Fenomeno? StGr-e scusate se mi autocito-scriveva:”dai 3 ai 12 anni ti devo aiutare io (genitore, coach) per portarti a un certo livello, il migliore possibile e non importa anche se non vinci un torneo, perdi sempre, hai carenze fisiche mentali e comportamentali: c’è tempo per correggerle;dopo i 12-13 dipende da te: devi cominciare a vincere che non significa vincerle tutte ma vincerne qualcuna, devi cominciare a farmi vedere se sei Mulo o Cavallo, se messo al tappeto ti rialzi, se sei un Guerriero o un Modello, un Campione o un Attore che impersona il ruolo del Campione, se hai il Carattere o sei un Fighetto, se hai il Cuore o sei un Mollaccione, se hai il Winning Instict o se ti Caghi Addosso, insomma soprattutto se hai THE FIRE INSIDE…Dopo i 12-13 anni devi essere tu, Figlio Mio, a farmi vedere qualcosa, ad indicarmi la via, a meritarti il mio aiuto…” e filosofeggia (?) sulla differenza fra PUNIZIONE e PREMIO. Suo Figlio non verrá mai punito se perde una partita o un torneo,viene semmai punito se si comporta male, ma deve anche essere chiaro che se vuole il PREMIO la partita o il Torneo se lo deve vincere. Non si scappa: cosí é lo sport, cosí é la vita… Carlo che ha imparato a giocare a tennis sulla strada ed è un Guerriero del Court, si chiede se a fare di te un Campione non sia proprio la consapevolezza della enorme differenza che invece c’è tra vittoria e sconfitta? STEFAR dice di considerare vittoria e sconfitta due intruse ma forse non sa che sta giá traducendo, arbitrariamente o artisticamente, un brano tratto da una poesia di Kipling, If, brano che campeggia all’ingresso degli Spogliatoi di Wimbledon e che recita:Che tu possa trattare Vittoria e sconfitta,those impostors, allo stesso modo. Non è male l’idea di considerarle “intruse” ma l’idea originale è di trattarle proprio come “impostors”. A questo punto s’impone un corollario di definizioni piú o meno celebri:
Winning is not the most important thing is everything (Vince Lombardi)
Penso che il tennis sia lo sport piu’ difficile e piu’ democratico del mondo .
nel senso che-se non vinci non vai avanti e non ci sono santi ne’ raccomandazioni-o preclusioni per cui vincere e’ QUASI tutto. (…) e soprattutto SAPER PERDERE non solo nel senso sportivo e umano ma anche nel senso che a tennis si perde continuamente (federer e’ imbattibile…. e perde e ci sforma 5 volte l’anno o 2 volte la settimana!!), e che bisogna comprendere che si puo’ e si deve perdere per migliorare e imparare e perche’ ci sono anche gli altri…anzi l’altro (Maxholds)
Stefano Grazia:
• Non é importante vincere, non è importante perdere, quel che conta è l’aver ben combattuto
• L’importante non è vincere ma giocare per vincere, poi se vinci,festeggiamo, se perdi avendo dato il tuo personal best festeggiamo
• si perde, si vince, e domani c’è un altro torneo
Per concludere poi more solito con la penna intinta nell’ambrosia di Marcos: “sconfitta e vittoria sono i tocchi destri e sinistri di un pendolo infinito, che segna solo per ventiquattrore un orario sempre diverso, ma che per il resto della vita segna sempre le stesse ore: passato il primo giorno, si impara a riconoscerle prima che avvengano, seppur sembrino sempre diverse. si è sempre sorpresi dal primo tulipano, quando ancora la primavera è fredda, anche se ne hai conosciute tante… di primavere.
il tulipano è solo uno dei mille segnali che annunciano l’arrivo della primavera, così la sconfitta e la vittoria sono solo due delle mille compagne di una vita dedicata al tennis, ma anche di una vita solo dedicata a se stessi. non le ritengo delle intruse, esattamente come non lo è il tubo delle dunlop, che, fin da quando son piccolo, abita nella mia casa.non v’è l’una senza l’altra, non v’è l’una senza me, non v’è l’altra senza me, non v’è gioia senza tristezza, non c’è vittoria senza sconfitta e senza me.si rincorrono quotidianamente, sin dai primi sorsi del latte materno, ed il bimbo ancor muto le riconosce e le amministra, con il riso o con il pianto. l’intruso, semmai, sono io…in un mondo in cui sconfitta e vittoria non hanno bisogno di me per perpetuarsi. la differenza tra l’una e l’altra sta solo nel sapore della lacrima che sulla mia gota s’asciugherà.
E mentre tiriamo fuori i fazzoletti e cominciamo ad axciugarci le furtive lacrime,alla fine continua ad aleggiare su tutto il Blog l’Inquietante Interrogativo del Tennis Parent: Chi siamo? Che cosa facciamo? Da dove veniamo? E soprattutto dove cavolo andremo mai a finire continuamdo di questo passo?

Collegamenti sponsorizzati


I commenti sono disabilitati.