Segnalo post super-interessante n.81
Categoria genitori, figli,scuola
Cercansi bambini-prodigio

 
27 Febbraio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Volete avere un’idea di come funzionino certe Academies, di quanto costino negli Stati Uniti e altrove, di quali spese e sacrifici debba affrontare un genitore, di quale tipo di scelta converrebbe fare, volete avere un’idea su due dei giovani più promettenti del panorma giovanile (anzi giovanilissimo) italiano, Miccini e Quinzi? Vi consiglio di andare a dare un’occhiata a quanto indico qui sopra con il titolo. Ho trovato davvero stimolanti tutti i post dal n.70 in poi (anche quelli precedenti, ma se non avete voglia o tempo… Se vi fatica leggere tutto, intorno al post n.70 c’è un riassunto di quanto è stato detto nei primi 70 post (compresi quelli scritti a più riprese da papà Fognini), poi se l’argomento vi attira _ premesso che Stefano Grazia che ha fatto tantissime esperienze in questo campo vi ragguaglia su molti aspetti e ha preannunciato un altro intervento molto qualificato e a breve di… _ chiederò al papà di Quinzi che ho avuto occasione di conoscere e anche alla mamma di Giulia Mastellone che è la ragazzina giunta in finale alla lambertenghi e recente finalista a 12 anni dei campionati toscani di quarta categoria, se vogliano intervenire per descrivere le loro esperienze certo significative (da bollettieri, al Matchball di Firenze. al Ct firenze per Giulia, al Parioli per Quinzi con Magnelli e altri) Altri interventi di genitori, e magari maestri di giovani allievi, sono i benvenuti, credo che possa servire ad orientare le proprie decisioni

p.s. Per favore andate a rispondere con i vostri commenti in quella categoria, genitori-figli,scuola, e bambini-prodigio di 4 anni con racchetta e non qua, altrimenti la discussione si sperde e si frantuma…

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3 Commenti a “Segnalo post super-interessante n.81
Categoria genitori, figli,scuola
Cercansi bambini-prodigio

  1. stefano grazia scrive:

    ma dove continuiamo? qui o sul precedente? Sarei anch’io curioso di sentire Gianluca Quinzi con cui son stato a dena un paio di volte al Gio di Bradenton e che a dire il vero ho cercato di coinvolgere scrivendogli (ma temo abbia cambiato email), Credo possa essere interessante per tutti. Mia moglie é in saltuaruio contatto con Mamma Mastellone, conosciuta a un torneo estivo l’anno scorso, e mi dice che lei é un po’ meno entusiasta di noi sull’Academy (alla fine,dice, la soluzione migliore é il Coach Privato)e sarebbe interessante avere anche la sua opinione.
    A parte questo, volevo segnalare che alle ore 17.20 su FOTO DEL GIORNO del Corriere.it compare la shilouette,riconoscibilissima,di Andreas Seppi a Dubai…che risponda a un tiro del tedesco Schuettler, come recita la didascalia, mi sembra invece improbabile perché é evidente che ha appena effettuato un servizio, ma vabbé…

  2. Ubaldo Scanagatta scrive:

    No, continuate sul precedente, altrimenti ci si sperde…diquesto ti farò io un copia e incolla, anche se finirà sfalsato come tempi…

  3. Mamma Mastellone.... scrive:

    Sicuramente neanche l’america di Bollettieri è la soluzione ideale per chi ha un figlio volenteroso che si vuole cimentare nel mondo del tennis ad un certo livello.L’Accademia è un grosso business gestito per la maggior parte da sud americani il che vuol dire disorganizzazione totale, mancanza di coordinamento fra amministrazione e insegnanti.Se uno pensa di frequentare l’accademia da puro sconosciuto rimane un numero come tanti e l’insegnamento se pur di livello rimane spersonalizzato, se invece si conosce qualcuno o si hanno tanti soldi la questione è radicalmente diversa. I maestri sono altamente qualificati ed hanno tutta la professionalità americana quindi sono pagati bene ma lavorano con grande entusiasmo ed efficienza: in campo anche alle sei di mattina, sabato e domenica, niente telefonino durante le lezioni e sopratutto una cura della tecnica che in Italia difficilmente ho trovato. Li’ si costruiscono perfettamente le basi del giocatore.In Italia per quanto riguarda la nostra esperienza al Match Ball si cerca il giocatore già fatto, già specializzato (è più facile!!)e ci si butta a capofitto ad allenarlo per farsi poi lustro con i suoi successi. Ma allenare un giocatore è un conto e costruirlo è un altra cosa. Un noto direttore tecnico di una accademia qui di Firenze mi spiegava che una ragazzina fino ai quindici anni si deve “specializzare” cioè deve essere come una macchina che piano piano si riempe di benzina così che verso i 15 16 anni è in grado di camminare da sola. Ecco dove sta il nodo della questione!Chi mette la benzina??!Da Bollettieri questo lavoro di specializzazione (sempre con le dovute conoscenze o soldi) è garantito, qui ho i miei dubbi. Se il giocatore ha talento in qualche modo riesce a venire fuori anche qui in Italia ma i tempi si allungano e si corre il rischio di perderlo per strada. La soluzione?….ancora devo trovarla

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