Per l’Aifa i medici si fidano troppo dell’industria. Le multinazionali del farmaco curano la formazione dei camici bianchi

(ANSA) - ROMA, 22 MAG -I medici italiani si affidano ancora troppo alle industrie farmaceutiche per le informazioni utili nella pratica clinica, basti pensare che secondo una recente indagine mediamente ciascun medico di medicina generale riceve 11 visite di rappresentanti farmaceutici a settimana e molti ritengono attendibile l’informazione da questi ricevuta.
E’ quanto dichiarato sulla rivista PLoS Medicine da Antonio Addis, Nello Martini, Pietro Dri dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che presentano i risultati del primo anno di uso dell’e-learning per la formazione continua in medicina (EECM), resa disponibile ai medici dal Marzo 2005: in un anno 19.340 medici si sono volontariamente iscritti ad ECCE (il 7,8% di tutti i medici), quasi uno su 4 (22,9%) erano medici di famiglia. Per fornire una corretta e utile informazione ai medici negli anni scorsi l’AIFA ha messo a punto un programma per rendere disponibili in lingua italiana informazioni sui farmaci indipendenti ma basate unicamente sull’evidence based medicine, traducendo in Italiano e distribuendo gratuitamente ai medici ‘Clinical Evidence’, un compendio delle migliori evidenze disponibili per il trattamento delle patologie piu’ comuni. In associazione a cio’ l’Agenzia Italiana del Farmaco ha finanziato l’EECM per dare formazione via internet ad accesso libero ai medici e in modo facilmente fruibile con vignette in cui il medico interagisce e viene coinvolto in un ‘caso clinico’. Tra Marzo 2005 e Febbraio 2006, si legge su PLoS Medicine, dei 19.340 dottori iscrittisi ad ECCE circa il 93% ha completato almeno una vignetta. L’eta’ media dei medici utenti dell’e-learning era di 50 anni e oltre la meta’ di loro (52%) erano di aree rurali. Nell’uso dell’ECCE si e’ riscontrata variabilita’ regionale: l’ECCE ha riscosso maggiore successo in Sardegna che ha fatto registrare il piu’ alto tasso di utilizzo (9,87% di tutti i medici residenti), minore in Campania (3,9%). Complessivamente sono state completate 215.412 vignette e dati 292.058 crediti, mentre il numero medio di vignette completate per medico e’ stato di 13,75, per una media di 16,22 crediti. Le vignette piu’ ’seguite’ erano su appendicite, fibrillazione atriale, herpes zoster, avvelenamento da paracetamolo, lombalgia. Il numero di accessi al sistema, concludono gli esperti AIFA sulla rivista, dimostra che risponde alle reali necessita’ dei medici, ma ancora pochi (solo il 7,8%) ne hanno usufruito, anche perche’ l’iniziativa e’ stata finora poco pubblicizzata. (ANSA).

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