Milan, gambe a Genova e testa al mercato

di Giulio Mola

DUE GIORNI di totale relax prima di ricominciare come qualsiasi lavoratore al rientro dopo il weekend. Con le gambe in campo e con la testa al mercato, con il Trofeo Berlusconi in tasca ma senza Oddo, Ambrosini, Gattuso, Pirlo e Inzaghi, che torneranno a Milanello giovedì, dopo aver giocato l’amichevole che l’Italia disputerà a Budapest con l’Ungheria. Così si ripresentano i rossoneri all’inizio della settimana che porta diritti al debutto di ‘fuoco’ del nuovo campionato, domenica a Marassi. Sfida da preparare con grande attenzione, anche se per i prossimi tre giorni Ancelotti dovrà lavorare senza cinque punti fermi del suo «albero di Natale». Una situazione non idilliaca, anche perché il tecnico rossonero dovrà fare i conti anche con le non perfette condizioni fisiche di Kakà , che ha saltato per precauzione il Trofeo Berlusconi (noie muscolari) e con un Ronaldo ancora a mezzo servizio, la sua presenza contro i Grifoni è a fortissimo rischio. Anche per questo motivo in via Turati non hanno gradito la convocazione di Pippo Inzaghi in Nazionale per una gara amichevole (mugugni della dirigenza ma nessuna protesta ufficiale, ndr). Dal punto di vista fisico, comunque, la squadra continua a fare progressi anche se dovrà ancora scrollarsi di dosso un po’ dei carichi di lavoro estivi.
Mentre Ancelotti è sul campo per impartire lezioni tattiche, si attendono sviluppi sul caso Emerson (foto Ansa). Il summit di mercato venerdì notte in un ristorante milanese con i vertici del club sembra aver dato buoni risultati, se è vero che a fine cena Galliani e Braida si sono così congedati da Berlusconi: «Stia tranquillo presidente, entro l’inizio del campionato le portiamo il centrocampista brasiliano». Forse già nei prossimi giorni. Per questo la dirigenza continua a marcare stretto il Real. Un pressing costante, con l’intermediario Bronzetti volato nuovamente a Madrid: ufficialmente per trattare col club la cessione alla Roma di Cicinho, in realtà per convincere il presidente delle merengues, Calderon, a cedere il centrocampista brasiliano ai rossoneri per cinque milioni di euro. Si annuncia una partita a scacchi delicatissima, con il Milan che dovrà trovare le argomentazioni giuste per far tornare il dirigente sui suoi passi dopo la clamorosa e inattesa retromarcia di martedì notte. Impresa non semplicissima, anche perché il Real non ha ancora digerito il no per Kakà, il cui acquisto era stato sbandierato ai quattro venti da Calderon durante la campagna elettorale per la presidenza del club.

Collegamenti sponsorizzati


2 Commenti a “Milan, gambe a Genova e testa al mercato”

  1. ALEX C. scrive:

    Gentile Mola, la situazione della rosa del Milan è emblematica per la gestione dei vivai della squadre italiane. La direzione che il calcio italiano sta seguendo è opposta alla salvaguardia dei nostri giovani e del futuro delle nazionali italiane. Una colonia brasiliana al Milan, una argentina all’Inter e cosi via. Se qualcosa di buono Moggi ci ha lasciato a noi juventini, oggi è sotto gli occhi di tutti: tanti giovani talenti italiani che nulla hanno da invidiare a Sudamericani & co.
    Secondo Lei, ci sarà sempre meno spazio, nel nostro campionato, per i talenti made in Italy?
    Grazie e buon lavoro.

  2. lino scrive:

    Caro Mola, ma davvero la Juve non prende più nessuno? Su Gilardino non hai più avuto notizie? Questo ragazzo è sempre più chiuso poveretto. E su Fernando Meira dello Stoccarda, su Gilberto Silva e Zokora? Grazie, ciao.

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il loggin.