Marianna Hofer: “Sono innocente”

di GIULIO MOLA

SONO SETTIMANE importanti per Marianna Hofer, intrappolata da otto mesi in una oscura vicenda di doping che da allora la tiene lontana dai campi di gioco e impegnata in una durissima battaglia legale, propro lei, prossima alla laurea in giurisprudenza.
Fra undici giorni, infatti, davanti alla Caf si discuterà il ricorso presentato dall’ex fantasista della Fiammamonza contro i due anni di squalifica inflittale lo scorso 5 gennaio dalla Commissione Antidoping. L’ennesima, ma probabilmente non ultima tappa di un processo sportivo cominciato il 7 giugno del 2006, quando alla calciatrice fu comunicata la positività alla cocaina.

Dopo l’estate, poi, ci furono le controanalisi; quindi, il 17 ottobre, l’audizione davanti alla Procura Antidoping che un mese dopo dopo portò alla richiesta di due anni di squalifica. Se anche la Corte di Appello Federale dovesse dare un verdetto negativo, la Hofer e i suoi legali si rivolgerebbero prima al Giudice di ultima istanza (istituito nel 2004) e infine, eventualmente, al Tas.

MARIANNA Hofer, lei sta scontando una squalifica di due anni per doping. Cosa è successo?

“Il primo maggio dello scorso anno, al termine di Fiamma Monza-Torino, mi sottoposi ad un controllo antidoping, come di routine. Dopo un mese mi fu comunicato la positività al benzoylecgonine, un metabolite della cocaina”.

Un’accusa mica da poco per una calciatrice…

“Infatti chiesi ai funzionari del Coni: “Ma è sicuro, o vi siete sbagliati?” Avevo la coscienza a posto, poi il mio avvocato mi chiese di ricordarmi quello che avevo fatto la sera prima…”.
E lei cosa raccontò?

“Ero stata ad una festa dove c’era gente che fumava la cocaina in una stanza molto piccola, ma non avrei mai immaginato che questo mi avesse potuto comportare dei problemi. E poi sarei stata una stupida ad giocare il giorno dopo, la verità è che non ho mai fatto uso di cocaina”.

Ha cercato di dimostrarlo?

“Sì, ma ci sono elementi di fatto e di diritto che la parte inquirente non ha voluto tenere in considerazione. Così è passata la responsabilità oggettiva, per cui la violazione della normativa equivale alla colpevolezza e dovevo essere io a dimostrare la mia mancanza di colpa. Però mi arrabbio, perché in una norma del diritto internazionale se è l’atleta che si deve discolpare ci deve essere un criterio di probabilità, non di certezza. Io ho portato dei dati che non escludono nè l’assunzione da fumo passivo nè quella volontaria. Secondo il diritto sportivo l’atleta avrebbe dalla sua parte il “principio della probabilità”".

Dunque, le sue prove non sono valse a nulla?

“Io ho portato un tossicologo e la relativa perizia, ma non è servito. Anzi, sono stata condannata a due anni proprio in base alla mia stessa tesi difensiva. E’ sconcertante. Nel loro provvedimento dicono che durante quella festa mi sarei dovuta alzare e andar via oppure avrei dovuto far smettere quelle persone che assumevano cocaina. Dal punto di vista morale tutto questo ci può strare, ma mi sembra esagerato. Non dico che non mi dovevano dare niente, ma la pena doveva essere proporzionata. Ma evidentemente le regole non valgono per tutti”.

A cosa si riferisce?

“C’è la credibilità dei professionisti che è diversa rispetto alla mia che sono una dilettante, e questo è sconcertante. Mi fa sorridere perché credono all’eccezionalità di chi come Bachini dice di aver assunto la cocaina una sola volta, e non ritrovano lo stesso carattere di eccezionalità nel fatto che io fossi ad una festa dove girava la cocaina. Per non parlare di Mutu: diceva che usava la cocaina per migliorare prestazioni sessuali e non sportive. Nella motivazione in cui gli hanno dato sei mesi c’è scritto che ci deve essere la giusta proporzione, per non rovinare la carriera di chi è già affermatro…Facile fare i forti con i deboli e viceversa, purtroppo con noi dilettanti nessuno apre bocca”.

Adesso cosa farà?

“Il ricorso alla Caf, sperando in una maggiore obiettività: non voglio nè buonismo nè comprensione, ma giustizia. E poi non capisco tutto il tempo passato per il primo grado di giudizio, ben otto mesi. Io mi ero autosospesa per sette mesi credendo che tutto si sarebbe risolto più rapidamente e sapete cosa mi dissero alla Commissione Antidoping? Che nel frattempo avrei potuto giocare. Così di fatto la squalifica è diventata di due anni e 7 mesi, e al danno si è aggiunta la beffa”.

E dura stare così a lungo lontana dai campi di gioco…

“Per fortuna non vivo di solo calcio, anche se è una passione che coltivo da bambina. E spero ancora di tornare a giocare, prima o poi. Ma potrei fare altro: volevo vincere uno scudetto e ci sono riuscita adesso il mio obiettivo è l’Olimpiade invernale del 2010. già, ho avuto proposte dal curling e dal bob, vedremo…”.

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8 Commenti a “Marianna Hofer: “Sono innocente””

  1. renato scrive:

    Prima di oggi non conoscevo la signora Marianna HOFER.La sua posizione dove si trova oggi,non mi sembra giusta,mi spiego.Se è vero che è stata controllata positiva mi sembra giusto che debba avere il diritto di difendersi chiedendo la controanalisi come tutti quei grandi sportivi sospettati di dopping.L’hanno chiesto tutti tranne Lance AMSTRONG perchè lui ha “forse” fregato il TOUR DE FRANCE per moltissimi anni.Adesso abbiamo il caso LANDIS in sospeso perchè la controanalisi si è avverata di nuovo positiva.Allora dico, perchè non diamo la possibilità a questa donna di fare questa sacrosanta controanalisi per attestare la sua onestà sul piano sportivo e anzitutto ristabilire la sua dignità personale.In FRANCIA è stato stabilito che 6.000 persone (non fumatori) muiono di cancro ogni anno a causa del tabagismo passivo.Allora chiedo ” perchè non è stata presa in considerazione la dichiarazione di Marianna HOFER su quella serata di tabagismo passivo?”.Sono stato calciatore per 30 anni e condivido con lei che non abbiamo lo stesso trattamento fra dilettanti e professionisti.La signora ha ragione di fare ricorso al TAR e non posso che incoraggiarla.

  2. GUIDO scrive:

    carissimo sig. mola,
    perche’ non proibire le alzate di tono che vi sono in tv? sento molti adetti ai “lavori” usare il termine “questa settimana e’ stata dura” che deve dire il pensionato che prende 500 euro al mese? “sono sotto pressione daglia articoli sul giornale” perche’ questi sigg. sono entrati in questo mondo in fondo anche se uno non l’ha provato puo’ immaginarselo questo mondo i paparazzi esistono da una vita, forse l’operaio che si alza alle 4 per andare al lavoro poi ritorna alle 22 di sera non e’ sotto pressione? gradirei cosi’ saro’ sicuro che questa mia venga letta, una risposta oppure la legga al”processo di biscardi” anzi dica al sig. biscardi , quando si accorge che i toni si alzano di togliere il microfono e far allontanare colui che sgarra anche perche’ da casa non si capisce niente tanto vale che questi “sigg.”, per me caffoni nei nostri confronti si chiariscano atelecamere spente. la ringrazio dell’attenzione e le auguro buo lavoro.
    sono un pensionato da e.1000 mi sento privileggiato.

  3. Giulio Mola scrive:

    Gentile signor Guido,
    sono totalmente d’accordo con lei per quel che riguarda i toni esagerati (per non dire esasperati) usati nel corso di trasmissioni televisive. Purtroppo, però, non tutti gli opinionisti, i politici o gli ex giocatori sono uguali; e soprattutto, non sempre c’è il rispetto nei confronti di chi sta esprimendo un’opinione diversa dalla tua. Quanto al Processo, non invidio il delicato compito di Aldo Biscardi, che spesso deve fare l’equilibrista per riportare il dibattito su toni moderati. La saluto.
    Giulio Mola

  4. GUIDO scrive:

    la ringrazio per la risposta e le rinvio i mie più sinceri auguri di buon lavoro
    guido

  5. Fabrizio scrive:

    Caro Signor Mola volevo sapere da Lei se sono vere queste voci di mercato che porterebberro Dida al Barcellona.In caso di questa cessione da parte del Milan di Dida,il Milan chi prenderebbe come portiere.Buffon?Desidero una risposta.Grazie.Buona sera Signor Mola.

  6. MARI scrive:

    leggo solo ora il commento di renato,le controanalisi sono un diritto e son state effettuate..ma alla fine dovrò star ferma fino a dicembre..e poi mi dicon che non c’è disparità di trattamenti..

  7. Eva scrive:

    …decisamente sconcertante il lungo protrarsi della sentenza riguardante l’atleta Marianna Hofer.In merito vorrei dire che la giustizia Italiana è uno dei peggiori organi che operano quotidianamente e in modo pessimo, il nostro Paese.
    Riescono ad ingrandire, danneggiare il volto e l’operato di una persona solo quando il caso non richiderebbe procedure cosi’ lunghe ed indignose;
    quando vengono commessi reati REALI (furti,omicidi,vallettopoli e quant’altro), si parla di processi che cadono in prescrizione dopo alcuni anni, di scarcerazioni pressocchè immediate, o ancora peggio di riconoscimento di immediata innocenza.
    E così tanto per citare un nome celeberrimo, Kate Moss, che ha fatto della cocaina la sua campagna fotografica piu’ apprezzata dal mondo intero,conquistando tutte le riviste e televisioni, come testimonial di non so quante ditte di abbigliamento e cosmesi……..
    la Hofer sta pagando decisamente piu’ del dovuto, e se ci fosse una giustizia, dovrebbe essere risargita per il danno d’immagine che ha ricevuto.

  8. Mari scrive:

    Ringrazio per la solidrietà, e resto sconcertata che oggi per Flachi siano stati chiesti 16 mesi, premetto niente di personale con e contro di lui,ma a me han fatto passare l’inferno e mi han fatto passera per chissà quale persona per sanzionarmi con 18mesi e nessuno sconto sul periodo già scontato..cmq grazie..

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