Dialoghi e inciuci

C’è chi fonda un partito. Chi un altro. Chi si riunisce. Chi sbadiglia. Chi è in fibrillazione. Ma un dato è certo: siamo di fronte a una gigantesca riorganizzazione della politica italiana. Con esiti tutti da capire. E chi fa finta di sapere tutto, mente spudoratamente. Un dato solo pare certo: qualcuno vuole bloccare il “dialogo” che non è inciucio, ma una necessità fondamentale per riscrivere le regole del gioco. E su questo D’Alema ha perfettamente ragione.

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2 Commenti a “Dialoghi e inciuci”

  1. vasco scrive:

    Quella che inizia domani è la settimana dell’inciucio: si comincia lunedì con l’incontro Fini-Veltroni e si finisce venerdì con Berlusca-Veltroni.
    Tutti felici e inciucioni!

  2. Pierluigi Poggi scrive:

    L’inciucio è l’ennesima provocazione per cercare di avere una maggioranza schiacciante, cosa che sarebbe di per sè positiva per riuscire a governare se ci fosse anche un obiettivo che assilla più di un italiano.
    Fino ad ora si parla solo di alleanze e di oppositori, mai che qualcuno dica in modo deciso che vuole tagliare il costo della Politica ( privilegi, numero di deputati, costi del Quirinale e di ex Presidenti, riduzione di auto ed aerei blu, riduzione delle Provincie ecc.). Se non si abbattono gli sprechi, il debito pubblico continuerà ad aumentare, le tasse non si potranno ridurre, l’amministrazione pubblica sarà sempre più ingombrante e l’imprenditoria ed i migliori cervelli se ne andranno da altre parti.

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