Archivio di Ottobre 2007

Adieu

Sabato 13 Ottobre 2007

Eccoci, sta per cominciare l’inizio della fine. Il Pci-Pds-Ds, da domani sera, non esisterà più. Non è durato nemmeno cent’anni, essendo stato fondato nel 1921 a Livorno. Ora, avremo un partito “iper-post”, fatto di comunisti e diccì. Le due Chiese di una volta. Che hanno impedito la “normalità” dell’Italia. Davvero: domani si fa la Storia. Peccato il brutto finale. A noi piacciono tanto i lieti fine…

Quasi ci siamo…

Venerdì 12 Ottobre 2007

Il tourbillon è quasi finito. Tra poco sapremo delle magnifiche sorti e progressive del Partito democratico. Vedremo ’sto miracolo di aggregazione tanto strombazzato dai vertici di Ds e Margherita che cosa sarà. Per ora sappiamo che ci sono due presidenti del Consiglio. Uno reale: Prodi Romano. L’altro virtuale: Veltroni Walter. Poi sappiamo anche che c’è Berlusconi in cima ai sondaggi con un tale vantaggio sul centrosinistra che potrebbe governare per cent’anni senza colpo ferire. Poi sappiamo che il grillismo, malattia senile del qualunquismo, ha preso una forza enorme da gente che, in linea di massima, votava a sinistra. Poi sappiamo che ci sono ministri che, il 20 ottobre, andranno a manifestare contro il governo di cui fanno parte (i “comunisti” mangiano pane e volpe tutti i giorni). Poi sappiamo che ci sono personaggi che insultano Rita Levi Montalcini. E poi sappiamo che, andando avanti così, altro che cittadini stufi…

Sostiene Sandra

Giovedì 11 Ottobre 2007

Sostiene Sandra Bonsanti, un tempo giornalista, ora presidente dell’associazione “Libertà e giustizia”: “Il Partito democratico è la sola possibilità che abbiamo di contrastare con forza la forza una destra che ha fatto molto male a questo paese e che rifarebbe cose analoghe o ancora peggiori se tornasse a governare'’. E come no! Lo vediamo in questi giorni come faccia bene. Alla Lega. A Forza Italia. A Grillo. Ad An. Complimenti davvero. Quando si dice l’essere geniali. Una domanda alla leader di LeG: ci vuole illuminare su chi è il premier? Noi credevamo Prodi. Ma, in questi giorni, ci sembra di aver capito che è Veltroni. Un premier reale, un premier virtuale. E Berlusconi gode (alla grande).

Nervosetti

Martedì 9 Ottobre 2007

Attaccano a ogni pie’ sospinto la Bindi. La accusano di aver usato toni politicamente non corretti, mentre Letta è stato “bravo”. E’ evidente che i veltroniani sono nervosetti. Li capiamo. Dovessi rivelarsi un flop la partecipazione alle primarie già vinte dal sindaco di Roma (e flop vuol dire dal milione in giù di elettori) sarebbe un disastro per questo progetto di Piddì. Il nervosismo è dimostrato anche dal fatto che sia il Partito socialista che la Cosa Rossa vengono dipinti con toni da operetta. Da una parte, secondo i sostenitori del Piddì, ci sarebbero i craxiani del tempo che fu e dall’altra dei pericolosi cosacchi. La politica fatta a slogan. Troppo facile, cambiate registro e pensate a costruire un vero partito riformista e progressista.

Sarà una coincidenza…

Lunedì 8 Ottobre 2007

Narrano che stia succedendo qualcosa al “Riformista”, vale a dire nel giornale della sinistra pensante, libertario, e, nomina sunt eccetera, riformista. Il direttore Paolo Franchi ha replicato, con una durezza per lui insolita, a una serie di ‘rumors’ sul suo giornale. Leggete il pezzo di stamane, vale la pena. Certo, le lamentele iniziarono alcuni mesi fa. Il primo a dire che le cose non andavano per il verso giusto fu Antonio Polito, oggi parlamentare della Margherita e magna pars nella costruzione del Piddì, già fondatore del foglio arancione. Poi, poco giorni fa una assai poco convincente missiva di Peppino Caldarola che annunciava la fine della sua collaborazione. Sì, quel Caldarola già dalemiano di ferro (espressione che, a nostro avviso, non è un marchio d’infamia), poi polemico con la nascita del Pd, poi ancora entusiasta della rinascita del partito socialista grazie a Boselli e Angius, poi folgorato da Veltroni e rientrato, in pochi nanosecondi, nel Partito democratico. Altre critiche erano arrivate da Goffredo Bettini, il politico più intelligente della formazione centrista che nascerà il 14 novembre. Per farla breve: gli attacchi arrivano tutti da quella parte. Sarà un caso? Oppure gli inventori del Pd mal gradiscono chi, nella sinistra, dissente dalle magnifiche sorti e progressive dell’unione tra post comunisti e post democristiani?