Sarà una coincidenza…

Narrano che stia succedendo qualcosa al “Riformista”, vale a dire nel giornale della sinistra pensante, libertario, e, nomina sunt eccetera, riformista. Il direttore Paolo Franchi ha replicato, con una durezza per lui insolita, a una serie di ‘rumors’ sul suo giornale. Leggete il pezzo di stamane, vale la pena. Certo, le lamentele iniziarono alcuni mesi fa. Il primo a dire che le cose non andavano per il verso giusto fu Antonio Polito, oggi parlamentare della Margherita e magna pars nella costruzione del Piddì, già fondatore del foglio arancione. Poi, poco giorni fa una assai poco convincente missiva di Peppino Caldarola che annunciava la fine della sua collaborazione. Sì, quel Caldarola già dalemiano di ferro (espressione che, a nostro avviso, non è un marchio d’infamia), poi polemico con la nascita del Pd, poi ancora entusiasta della rinascita del partito socialista grazie a Boselli e Angius, poi folgorato da Veltroni e rientrato, in pochi nanosecondi, nel Partito democratico. Altre critiche erano arrivate da Goffredo Bettini, il politico più intelligente della formazione centrista che nascerà il 14 novembre. Per farla breve: gli attacchi arrivano tutti da quella parte. Sarà un caso? Oppure gli inventori del Pd mal gradiscono chi, nella sinistra, dissente dalle magnifiche sorti e progressive dell’unione tra post comunisti e post democristiani?

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