Buoni propositi

Leggete questa strabiliante notizia d’agenzia:

La ricetta di rinnovamento della Pubblica Amministrazione per il Partito democratico passa attraverso dieci obiettivi: qualità (attraverso la misurazione della qualità dei servizi resi); trasparenza (da perseguire attraverso strumenti di ascolto e di rendicontazione delle attività svolte); efficienza gestionale (ovvero la razionalizzazione delle strutture dei compiti e costi degli apparati, la
continua innovazione di processo e di prodotto sul modello ‘privatistico’); management pubblico
(cioè la creazione di una dirigenza forte e autonoma, sottoposta a valutazione obiettiva e non allo spoils system); riforma della contrattazione collettiva (da perseguire attraverso l’assunzione di ruolo di vera controparte da parte delle amministrazioni e da una migliore utilizzazione della contrattazione decentrata); valorizzazione del merito con l’introduzione di un sistema premiante del lavoro; razionalizzazione normativa; formazione; autonomia e sviluppo locale (coerentemente al Titolo V della Costituzione); sussidiarietà orizzontale.

Insomma, per capirsi: il Pd vorrebbe che la Pubblica Amministrazione funzionasse. Che rivoluzione copernicana! Pensate avesse detto il contrario…

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