E in prospettiva rispunta il nucleare

Da anni sottotraccia, la questione del nucleare torna con prepotenza nell’agenda politica. C’è chi come buona parte della Cdl chiede una scelta netta a favore dell’atomo e chi vuole intanto riaprire alla ricerca e poi, semmai, fare scelte ulteriori. In questo senso va il governo, Prodi, Bersani e Letta in primis, che punta a tenere aperta una opzione tecnologica sui cosiddetti reattori di nuova generazione. Che il nucleare _ per le sue emissioni quasi nulle _ sia utile nella lotta ai cambiamenti clmatici è cosa indubbia, la particolarità italiana è che chi lo propugna è in prima fila nella polemica revanscista e un pò surreale sui cambiamenti climatici. E’ insomma spesso un negazionista. Il che per i partigiani italiani del nucleare, che non se ne rendono pienamente conto, è e sarà un grosso problema, anche perchè senza la spinta della lotta ai cambiamenti climatici il futuro dell’atomo, anche di quello di nuova generazione, è un pò più in salita essendo i nodi di costi e scorie ancora in larga parte irrisolti.

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1 Commento a “E in prospettiva rispunta il nucleare”

  1. Andrea scrive:

    E’ possibile che non si possa pensare ad uno schema del tipo:

    lasciamo le fonti fossili al terzo mondo, usiamo noi il nucleare -> evitiamo il ricatto di tiranni e investiamo in ricerca -> avremo un modo migliore per sfruttare il sole.

    Se si interrompe la catena, non si arrivera’ da nessuna parte!

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