Dossier sulla Cina

Gentile Cesare De Carlo,
sono Maria Tarducci, una studentessa di Studi internazionali( scienze politiche ) di Firenze.
Da poco ho iniziato a frequentare Un corso di Storia e politica dell’Asia orientale, e proprio oggi ho ritrovato e letto il suo articolo( “E il dialogo partì al tavolo da Ping pong”), nel dossier di luglio/agosto 2006 allegato a ” Il Giorno”, ” Il Resto del Carlino” e ” La Nazione”..
Avrei piacere se potesse segnalarmi riferimenti bibliografici o elettronici per una maggiore ed approfondita analisi della storia ed attualità odierna cinese, specialmente da un punto di vista di tutela dei diritti umani .
Nella speranza di non risultare invadente ,
cordiali saluti.
Maria Tarducci.

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Credo proprio che non avrà alcun problema a documentarsi. Basta andare sui siti di New York Times o Washington Post o Time magazine, tanto per citare alcuni noti giornali americani. O affidarsi al famoso, preziosissimo motore di ricerca Google. Quell’apertura diplomatica fu talmente sensazionale da far scorrere fiumi di commenti, reportage, ricostruzioni, speculazioni.
Ne fu protagonista, come lei sa, Nixon la cui eredità politica oggi viene rivalutata. Era ora. Non era giusto che il presidente americano venisse ricordato solo per il Watergate. Fra i suoi meriti c’è anzitutto la fine dell’impegno americano in Vietnam, gestito poi malissimo dal suo successore Gerald Ford, e in secondo luogo c’è l’avvio della normalizzazione delle relazioni con la Cina comunista in funzione antisovietica.
Oggi, trenta e più anni dopo, l’Unione Sovietica non esiste più. E la Cina è diventata un gigante dell’economia di mercato: un paradosso, considerando che il suo miracolo economico rimane calato in un sistema monolitico e totalitario. E la domanda più ricorrente fra i sinologi è: sino a quando reggerà il paradosso voluto da Deng?

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