I peccati del comunismo italiano

SENTI RINCO APRIBENE LE ORECCHIE E SOPRATTUTTO LEGGI ATTENTAMENTE……….
La sinistra nega, la destra tace per evitare di essere “presa in giro” sul solito argomento “comunismo” morto e sepolto. Risultato? Quasi nessuno in Italia conosce fatti cui l’11 settembre in confronto è una bazzecola. Tutto quello che leggerete qui non è un film fanta-horror, è la realtà, ogni affermazione è precisa e senza alcuna esagerazione ed esiste una tale quantità di prove da tappare la bocca a qualsiasi negazionista. Con la recentissima pubblicazione di documenti ufficiali, finora coperti da segreto, sono venute a galla cose incredibili, l’intera storia del PCI (che ora si chiama DS, ma i cui dirigenti sono rimasti tutti i medesimi) deve essere completamente riscritta. Soprattutto perchè è la storia di chi oggi occupa tutti i posti di potere e ci governa. E’ una storia che arriva fino ai giorni nostri.

Il PCI ha ricevuto per decenni, ogni anno dagli anni ‘40 sino al 1991, fiumi sterminati di finanziamenti illeciti da Mosca. I magistrati sovietici hanno accertato che il KGB, il servizio segreto sovietico, ha versato negli anni ben oltre 230 miliardi di lire (probabilmente di più) al Partito Comunista Italiano, il quale è stato il più finanziato in assoluto tra i partiti comunisti europei. Il denaro passava dall’Ambasciata sovietica a Roma e veniva consegnato dalle spie del KGB direttamente nelle mani dei dirigenti comunisti. Armando Cossutta (nel PCI dal ‘43 e tuttora al governo) fu tra i principali corrieri di denaro. Denaro che era sporco di sangue! In Unione Sovietica il popolo moriva di fame e a milioni nei lager, ogni resistenza veniva soffocata nel sangue, proprio dal KGB, la polizia segreta. I finanziamenti al PCI erano una piccola parte dell’intero gioco. A questi si deve aggiungere l’immensa rete di appalti, tangenti, corruzione, operata per decenni, tra imprese e cooperative rosse italiane e l’Unione Sovietica, la quale aveva nei suoi piani il sostegno non solo al partito comunista, ma anche all’intero mondo imprenditoriale ad essa legato. Inutile dire che i dirigenti comunisti italiani erano perfettamente a conoscenza di quanto compiuto dai loro alleati del KGB. Come i magistrati italiani erano perfettamente a conoscenza dei finanziamenti illeciti dei partiti e delle imprese rosse, pure i sassi sapevano che i partiti ricevevano finanziamenti illeciti e che il PCI fosse di gran lunga il più finanziato. Il Partito Socialista di Craxi riceveva una somma irrisoria confrontata a quella del PCI. Quando nel ‘91 l’Unione Sovietica crollò, i lager (Gulag) vennero chiusi (nel ‘91!), il fiume di miliardi insanguinati da Mosca cessò e dopo pochi mesi scoppiò Tangentopoli. Il fatto che l’unico a salvarsi fu proprio il partito che era stato alla base di 50 anni di tutta la corruzione politica e imprenditoriale italiana non è un caso. Negli anni il PCI aveva piazzato i propri uomini nella magistratura e gli fu facile insabbiare tutto. L’unico magistrato che aveva deciso di indagare sul PCI fu Giovanni Falcone, ma morì durante le indagini, proprio pochi giorni prima di partire per Mosca, dove doveva incontrarsi con i suoi colleghi magistrati sovietici, i quali avevano accertato le somme inviate al PCI. Nessun altro magistrato continuò le sue indagini sul PCI.

Il Patto di Varsavia fu un’alleanza militare tra Unione Sovietica, Bulgaria, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia, Germania Est, Romania e Albania. L’Unione Sovietica aveva il comando unificato e supremo di tutte le forze armate e il controllo completo dei servizi segreti dei paesi subordinati. I piani militari del Patto sono stati svelati a Gennaio 2006 e prevedevano l’invasione dell’intera Europa, partendo dalla Germania Occidentale e l’Italia, con l’impiego di armi nucleari e la complicità, dietro le linee europee, di tutti i partiti comunisti occidentali, tra cui al primo posto il Partito Comunista Italiano, nonchè dei gruppi terroristici. I piani di invasione non erano eventuali o difensivi, ma offensivi e specifici. Si è progettato concretamente per decenni di invadere l’Europa. I piani sono stati aggiornati di anno in anno sino al 1990 ed erano precisi fin nei minimi particolari. Sono state svolte esercitazioni militari specifiche, sono stati posizionati una quantità enorme di missili nucleari, carri armati, aerei, navi, sommergibili nucleari e truppe, è stata spesa una quantità incredibile di denaro (un terzo del PIL dell’URSS veniva impiegato per questo folle progetto). Denaro che l’URSS prendeva dall’esportazione di petrolio. La causa del crollo economico dell’URSS fu che gli Stati Uniti chiesero all’alleata Arabia Saudita di aumentare la produzione facendo crollare i prezzi nel 1986. Questo evento, insieme agli immensi costi militari, fece crollare l’Unione Sovietica e i suoi folli progetti di conquista.

All’interno dei partiti comunisti europei, nei decenni, il KGB, il servizio segreto sovietico, aveva piazzato una rete di spie sterminata (2000 permanenti solo in Italia) e poteva contare su bande armate clandestine. Il Partito Comunista Italiano ha avuto per decenni un esercito clandestino di 130.000 uomini armati in modo militare (bombe, mitragliatrici, fucili, mine anticarro, etc.). Questi militanti seguivano corsi specializzati in Cecoslovacchia e Cuba e corsi di perfezionamento a Mosca. I corsi prevedevano sia l’addestramento militare (sabotaggio, innesco bombe, uso di mitra, etc.) sia quello politico (spionaggio, disinformazione, propaganda). Ancora oggi vengono dissotterrate basi e nascondigli del KGB in Italia, pieni di esplosivi, armi e apparecchiature radio-trasmittenti militari.
Il KGB fu l’artefice di grandissima parte degli attentati terroristici che insanguinarono l’Europa negli anni ‘70 e ‘80; solo in Italia gli attentati a politici, magistrati, militari, giornalisti, imprenditori furono più di 20.000! Le Brigate Rosse erano controllate, addestrate e finanziate dal KGB. Gli interessi di Mosca erano quelli di destabilizzare i governi europei per facilitare l’invasione militare programmata sin dal 1955. Moro fu sequestrato per avere i piani della difesa militare italiana, piani che servivano a Mosca, non certo ai sindacalisti delle Brigate Rosse.

Il PCI, fino al 1991, era controllato direttamente dal PCUS, il partito comunista sovietico, che gli inviava fiumi di miliardi di finanziamenti illeciti e al suo interno erano presenti spie sovietiche del KGB e del GRU, il servizio segreto sovietico militare, ancora più segreto del KGB.

La Commissione parlamentare Mitrokhin nel 2006 ha stabilito che l’attentato al Papa Giovanni Paolo II nel 1981 fu organizzato dal KGB. L’uomo alle spalle del killer Alì Agca è infatti la spia bulgara Antonov, manovrata dal KGB. Le conclusioni a cui la Commissione è giunta hanno provocato un’enorme attenzione della stampa e televisione internazionale. Sono stati realizzati migliaia di articoli e centinaia di interviste televisive. In Italia neppure mezza parola! Di più, i servizi segreti sovietici hanno cercato di uccidere il presidente della Commissione, Paolo Guzzanti (senatore di Forza Italia, padre di Sabina e Corrado Guzzanti; che, per inciso, è francamente incredibile come possano stare così tenacemente dalla parte dei comunisti dopo le scoperte e persino l’attentato al padre!). Neanche l’attentato delle spie sovietiche al senatore è una notizia di cui i media italiani parlano……..FATTI UN ESAME DI COSCIENZA HOMBRE…..
leonidaredisparta@libero.it

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Credo che nessuno fra coloro che seguono questa rubrica nell’hombre possa identificare il sottoscritto.
Sul comunismo e sui suoi patetici epigoni in circolazione ormai quasi solo in Italia ho scritto molto e di più.
La lettera di Leonidaredisparta è un riassunto dei peccati capitali di quella fallimentare ideologia e delle complicità italiane nei crimini orditi dalla patria del socialismo reale (come una volta era chiamata l’Urss). La pubblico per intero perchè a ricordarli non si sbaglia mai. E chissà che qualcuno, a distanza di decenni, non venga sfiorato dal dubbio.

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