Archivio di Marzo 2007

Famiglia naturale e messa in latino

Martedì 13 Marzo 2007

Caro De Carlo,
…come mai mai (scusi la ripetizione) lei si occupa dei rapporti fra Stato e Chiesa? Mi sorge il sospetto che anche lei sia un ruiniano (da Ruini che se non sbaglio è modenese come lei).
…in ogni caso la voglio mettere alla prova: desidero sentire il suo parere sulla recente pronuncia di Benedetto XVI sulla famiglia naturale e sulla messa in latino. Non le sembra che il Papa stia esagerando? Non le sembra che dovrebbe smettere di occuparsi dei fatti degli altri?
Spetta al singolo, cioè al cittadino, decidere come e con chi vivere e anche avere una liturgia comprensibile, cioè nella lingua parlata e non nell’incomprensibile latino?
Spero che mi risponda.
B. Franchi, Roma
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E perché dovrei non risponderle? Punto primo: sì, sono un ruiniano e non perché il cardinale da poco pensionato sia di Modena, ma perché dice cose che condivido, da credente e non da baciapantofole. Punto secondo: il Papa ha tutto il diritto di difendere la famiglia cattolica che è quella basata sul matrimonio e non sulla semplice convivenza o sullo stesso sesso. Punto terzo: allo stesso modo lei, da cittadino, ha tutto il diritto di vivere come meglio crede e con chi crede, ma se il suo stile di vita urta i precetti della Chiesa non può pretenderne la tolleranza. Punto quarto: il Papa non ha chiesto l’abolizione del volgare e il ritorno al latino nelle funzioni religiose, ma si è augurato che il latino – all’occorrenza – non venga dimenticato.
E’ troppo? Non mi pare.

Liberalizzare le droghe leggere?

Martedì 13 Marzo 2007

…Amato proprio qui a Firenze ha detto cose molto giuste. I giovani vanno educati, persuasi, guidati a dire di no alla droga. Ricordiamo la campagna promossa a suo tempo da Nancy Reagan negli Usa. Il suo sloga era: just say no. Ebbene anche i giovani italiani debbono dire di no alla droga.
F.P., Firenze

…Finalmente un ministro che ha capito: altro che permissivismo, la droga va combattuta con tutti i mezzi a disposizione dello Stato e con una istruzione pilotata nelle scuole… Mi meraviglia che un ministro che dice queste cose faccia parte dello sgangherato governo che ci ritroviamo.
Annibale Gregari, Milano
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Sì, ricordo la campagna di Nancy Reagan. Accadde circa vent’anni fa. Ma i giovani americani smisero presto di dire di no.
Il commercio della droga continua alla grande. L’interdizione alle frontiere, la lotta della Dea dentro e fuori gli Usa, la repressione dello spaccio nelle strade, nelle scuole, nei luoghi di lavoro non sono sufficienti. Bisogna prenderne atto e ricordarsi anche che, per quanto riguarda gli Stati Uniti, due terzi dei condannati nelle prigioni sono per reati di droga.
E allora perché non rifarsi alla lezione del proibizionismo?
So bene che la droga è molto più devastante dell’alcool. Ma se interdizione e dissuasione non bastano, bisognerà pensare a una qualche forma di legalizzazione almeno delle droghe leggere. Legalizzazione non vuol dire liberalizzazione delle droghe. Ne consentirebbe però il controllo e soprattutto porterebbe con sé un crollo della minicriminalità legata allo spaccio.
Molti non sono d’accordo. Lo so bene. Ma perché non parlarne?

Soldati o assistenti sociali?

Sabato 10 Marzo 2007

Caro De Carlo,
mi vuole o mi può spiegare perché noi italiani dobbiamo sempre farci compatire? Avrà notato che Blair ci aveva chiesto non tanto di inviare più soldati in Afganistan, dove quei tagliagole dei talebani vogliono tornare al potere con gran gioia dei loro connazionali, suppongo, quanto di partecipare all’operazione Achille nel sud dell’Afganistan. Il nostro ineffabile D’Alema gli ha risposto che di soldati in Afganistan ne abbiamo già abbastanza…
…finge di non capire che il problema non è di quantità ma di qualità…
Forse mi sbaglio, ma mi sembra che i nostri soldati laggiù facciano gli assistenti sociali. E invece dovrebbero combattere perché una volta tornati al potere i talebani riaprirebbero le basi di Al Qaeda. E Al Qaeda è una minaccia per tutti, non solo per gli americani e i britannici.
Beatrice F., Rovigo
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Non ho nulla da aggiungere. Analisi purtroppo fedele. Ma con comunisti, postcomunisti, veterocomunisti, neocomunisti al governo che cosa ci si può aspettare?

C’è anche chi non si rassegna

Sabato 10 Marzo 2007

Sig. De Carlo, sono uno dei più assidui lettori dei suoi commenti sul
quotidiano “ La Nazione”. Ammiro e condivido da sempre i suoi interventi,
perché lei è uno dei pochi difensori del pensiero occidentale in Italia,
dove sembra che la cultura della sinistra radicale-pacifista sia dura a
morire.
Sig. Luciano e-mail: mlqdxt@tin.it
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Grazie per il suo messaggio. In genere, come lei saprà, chi è d’accordo non scrive. Ma chi lo fa vuol dimostrare anche partecipazione. E questa è la cosa più importante per contrastare pigrizia mentale e rassegnazione.

Il ‘’Prete'’ di Cristicchi

Sabato 10 Marzo 2007

Alenu1@tin.it
mi fa pervenire questa comunicazione presa dal sito dei Radicali. Riguarda – mi scrive – ‘’un brano di Simone Cristicchi, il vincitore del festival di Sanremo, di fatto semiclandestino. Il brano in questione si intitola “Prete”, e si commenta da solo’’.
Prete
Di Simone Cristicchi
Mi ricordo da bambino mi portavano alla messa,
ed io seguivo la funzione con un’aria un po’ perplessa…
il prete stava in piedi sull’altare col microfono
spiegava i passi del Vangelo con tono monotono
col tempo e con la scusa di giocare all’oratorio
mi infilarono nel mucchio catechismo obbligatorio
perché non sta bene, non puoi essere diverso,
emarginato come pecora smarrita dentro a un bosco…
al di fuori del contesto…
inginocchiati per bene, adesso dì le preghierine
non dubitare mai dell’esistenza del Signore,
lascia stare le tue fantasie sessuali di bambino,
quante volte ti sei masturbato il pistolino?
Il prete in molti casi è un uomo molto presuntuoso,
nonostante l’apparenza di un sorriso zuccheroso,
crede di essere il depositario di una verità assoluta,
ad ogni tua obiezione, lui rigira la frittata!
Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia.
La bugia più grande della storia.
La storia della Chiesa è seminata di violenza, di soprusi,
la Santa Inquisizione è prepotenza,
e poi genuflessioni collettive dei politici,
salvezza delle anime, la rendita degli immobili
ma quanti begli affari fate con il Giubileo
e quanti bei miliardi che sta alzando Padre Pio
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle tonnellate di oro e delle vostre banche,
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle chiese piene d’oro e delle banche…
Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia.
Perdonate questo sfogo troppo anti-clericale,
in fondo ognuno è libero di scegliersi la sua prigione,
libero di farsi abbindolare, ipnotizzare,
dal papa, dal Guru, dal capo spirituale
ma la cosa deprimente e che mi butta giù
è vedere quella folla alla Giornata della Gioventù,
la mia sola religione è vocazione per il dubbio , IO
non crederò a qualsiasi cosa dica un
Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia
PRETE!