Inter, Di Natale è l’alternativa a Mancini

di Giulio Mola

IL CENTROCAMPO dell’Inter perde i pezzi e l’emergenza si fa sempre più allarmente. Ed anche se il dg dei nerazzurri, Paolillo esclude un ritorno sul mercato («A gennaio restiamo così, non possiamo comprare qualcuno ad ogni infortunio. Inoltre il budget è già stato fissato»), Mancini chiede un rinforzo.

Ecco perché in via Durini, nonostante le smentite, hanno cominciato a guardarsi intorno: il sogno è Diarra, 26enne maliano del Real Madrid, più volte visionato da Suarez. Irraggiungibile sembra Pinzi (ha prolungato con l’Udinese), più facile da raggiungere è Cigarini del Parma, concreto è anche l’obiettivo Sissoko del Liverpool (piace alla Juventus). L’outsider si chiama Maduro, gioca nell’Ajax ed è in scadenza di contratto.

Branca e Oriali ne parleranno con gli olandesi a gennaio, quando le due squadre si incroceranno a Dubai. In prospettiva futura si lavora per accontentare Mancini su due fronti: per il dopo Figo si punta sul giallorosso Mancini, in alternativa il club dirotterà su Di Natale (l’Udinese chiede 8 milioni) che la Roma vorrebbe proprio al posto del brasiliano.

E poi si cerca l’erede di Materazzi, e il primo nome della lista è quello di Chiellini che sta discutendo l’adeguamento contrattuale con la Juventus. A proposito dei bianconeri: in gran segreto il ds Secco sta trattando con il Barcellona lo scambio Zebina (più conguaglio)-Deco.

Mutu e Vucinic sono obiettivi di mercato del Real Madrid. Dopo le prime indiscrezioni “italiane”, la conferma arriva da “Marca”. Secondo il quotidiano, difficile che la Fiorentina si privi del rumeno, ma qualora fosse disponibile richiederebbe al Real 17 milioni più Diarrà, che però guadagna troppo (oltre 5 milioni all’anno) per quelli che sono i tetti d’ingaggio fissati dai Della Valle. Più facile che il club viola chieda in cambio uno fra Gago e Higuain, già seguiti in passato da Corvino.

Si muove anche il Milan: Galliani vorrebbe subito Zambrotta, ma ieri il terzino ha ribadito che prima vuole «vincere qualcosa di importante con il Barcellona». E poi sono in vista affari con il Palermo: sotto osservazione Simplicio e Amauri, con la Juventus a disturbare le manovre.

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9 Commenti a “Inter, Di Natale è l’alternativa a Mancini”

  1. Paolo scrive:

    Ieri al Processo di Biscardi l’ho sentita dire che L’inter non ha un gioco…
    Ci sono tre possibilità:
    a) vuole compiacere il suo vecchio amico-padrone Moggi
    b) odia profondamente Roberto Mancini
    c) capisce pochissimo di calcio
    In ogni caso è meglio che lei si occupi solo di calciomercato!

  2. giulio scrive:

    Gentile (?) signor Paolo,
    non è mio costume censurare le mail e quindi Le rispondo. Solo per educazione. Mi spiace, ma le sue “possibilità” non trovano riscontro, almeno due. Primo: sono fiero e orgoglioso di essere un giornalista indipendente e di poter esprimere giudizi e non ho mai avuto amici-padroni. Semmai nemici, quelli sì, quelli che non vogliono sentirsi dire la verità in faccia. Secondo: ho ammirato Roberto Mancini da giocatore e lo rispetto da allenatore, però la Roma di Spalletti mi diverte di più e non possono essere di certo le sue parole a farmi cambiare idea. Terzo: magari non capisco nulla di calcio, però aspetto che siano i miei datori di lavoro a dirmi di occuparmi solo di calciomercato. Non una persona che scrive solo per offendere o insinuare…La saluto. E abbia un po’ più di rispetto per le idee altrui, ci sono problemi più seri nella vita.
    Giulio Mola

  3. Paolo scrive:

    Il fatto che il gioco della Roma la diverta di più rappresenta un’opinione assolutamente rispettabile (ci macherebbe!) e io stesso considero oggettivo che i giallorossi siano in grado di esprimere il gioco più spettacolare d’Italia.
    Ma lunedì sera lei ha detto ben altra cosa.
    Affermando che l’Inter (squadra prima in campionato e nel girone di Champions) non ha un gioco, secondo me, lei ha voluto soprattutto essere fortemente provocatorio nei confronti di Mancini davanti a milioni di telespettatori.
    E a me è venuto spontaneo risponderle direttamente in maniera altrettanto provocatoria…
    Buon lavoro
    Paolo

  4. vita scrive:

    mi dispiace mola,perchè la considero un bravo giornalista,ma lei si vede che tifa per la roma.
    l’inter come squadra esprime un altro gioco ,perchè ha giocatore differenti dalla roma.

  5. giulio scrive:

    Gentile Vita,
    come un qualsiasi sportivo anche io ho delle simpatie, e ammetto che da anni seguo la Roma con particolare interesse. Mi creda però, questo non mi condiziona nei giudizi che restano sempre imparziali, o almeno così penso che siano. Se ha avuto modo di seguirmi negli ultimi mesi, ho spesso criticato i giallorossi per lo strano modo di gestire le partite (l’ultima volta dopo il pari rocambolesco con il Napoli), così come li ho esaltati in altre occasioni. E sono d’accordo con lei quando dice che l’Inter ha un gioco diverso, soprattutto ha più campioni della Roma. Il mio compito è quello di giudicare o se preferisce commentare. Non di tifare per questa o quella squadra. La saluto
    Giulio Mola

  6. Stefano Cicero scrive:

    Buona domenica e buon lavoro signor Mola, le acuse nei suoi confronti sono gratutite e infondate, le trattative di cui le ci mette al corrente quasi sempre vanno o buon fine o quantomen sono veritiere. Fatta questa precisazione, volevo chiederle se è vero che Ronaldnho stavolta è davvero ad un passo dal milan e se è vero che lui preferisce noi al chelsea. Volevo inoltre chiederle se tra gennaio e giugno è possibile che il milan prenda Breno zambrotta e canini. Grazie per le risposte, la saluto rinnovandoLe la mia stima. Stefano 88

  7. giulio scrive:

    Gentile signor Stefano,
    la ringrazio per le sue belle parole. la sua mail mi dà l’opportunità di ribadire che la materia del calciomercato è delicata e difficile al tempo stesso, e se fossi un mago in grado di azzeccare tutti gli acquisti o le cessioni forse farei un altro mestiere. Chi conosce il calciomercato sa bene che quel che è certo o probabile oggi, può essere capovolto domani. Il mio dovere è quello di aggiornare voi lettori, si può anche sbagliare ma l’importante è spiegare. E anche metterci la faccia. Solo chi NON lavora, può dire che NON sbaglia mai. Per quel che riguarda i suoi quesiti, la mia sensazione è che per vedere Ronaldinho in maglia rossonera bisognerà pazientare fino a giugno. E stesso discorso vale per Zambrotta. Canini è stato seguito in passato ma è stato parecchio discontinuo anche a causa di brutti infortuni. La saluto e grazie ancora.
    Giulio Mola

  8. Francesco scrive:

    Lei mi fa ridere.
    Va in quella trasmissione a sparlare dell’Inter e poi dice che i suoi sono commenti, giudizi.
    Ma quali erano i suoi giudizi critici quando c’era quella squadra che rubava grazie a certi arbitri e lo sapevano( e lo vedevano ) pure i muri.
    Quale è stato il suo commento per le partite con l’Udinese o il Parma quando Cannavaro faceva sfracelli degli avversari?
    Mi fa rivedere qualcosa dei suoi commenti di quei giorni?
    Magari mi sorprenderò scoprendo che allora c’era un giornalista puro, uno di quelli che non s’accompagnava a quella specie di potere.
    Uno alla quale poter dare credibilità anche adesso.
    Nel frattempo…………….Vada da Biscardi, assieme a quella pletora di sfigati che rosicano contro l’Inter.
    Magari ritrova Sposini coi suoi commenti da giornalista vero. O quelli squallidi moviolisti che contornavano quel poveraccio cacciato con disonore da LA7

  9. francesco scrive:

    Solo per dirLe che la conduzione delle trasmissioni sportive di TV7 è tutta improntata ad un anti-interismo evidentissimo, si spazia dal moggiano Brambati alla conduttrice di cui non ricordo nemmeno il nome, passando per tutti gli altri: non so come possano parteciparvi persone come i fratelli Ferri e Bellugi. A noi interisti però va benissimo perchè tutto ciò significa che i successi ddell’ Inter di Moratti e di Mancini, non vanno giù a tante, tantissime persone. Abbiate pazienza ancora per un pò di anni e soffrite come abiamo sofferto noi in tanti e lunghi anni. Auguri di Buone Feste allonsegna dell’obbiettività.
    francesco visentini da Crema.

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