Archivio di Agosto 2007

Spiegateci un poco

Venerdì 10 Agosto 2007

Tempo fa Peppino Caldarola, già dalemiano direttore dell’Unità, persona di intelligenza sopraffina, aveva dichiarato di sentirsi “a casa” con l’unico, vero, partito socialista in Italia, vale a dire lo Sdi di Enrico Boselli. Adesso, scrive un bel pezzo per l’Unità e si iscrive al Pd. Tutto merito dell’arrivo di Veltroni, pare di capire. Ma i contenuti dove sono? Oppure si persevera nell’aderire a un partito solo per una persona? Aiuto, vogliamo capire. Sono trent’anni che ci occupiamo di politica da mattina a sera, ma, evidentemente, siamo un po’ lenti di comprendonio…

Ma guarda che cosa scopre il professor Cacciari!

Venerdì 10 Agosto 2007

Da una notizia d’agenzia:

‘’Ma quale Partito democratico? Per com’è iniziato, questo processo sta scontando gravissimi limiti. C’è il rischio di una deriva demagogica e plebiscitaria'’. Massimo Cacciari, con un intervento sul ‘Riformista’ diretto da Paolo Franchi in edicola domani, traccia un bilancio dell’inizio dell’avventura del Pd. ‘’Altro che stimolo - scrive - il mio vuol essere un aut aut. ‘’Stiamo arrivando al traguardo dell’elezione del segretario e dell’assemblea costituente del Pd - avverte il sindaco di Venezia - senza aver affrontato davvero e risolto le grandi questioni politiche'’.

Ah! Ma guarda un po’. Vuoi vedere che si stanno accorgendo dell’operazione di puro potere rappresentato dal Partito democratico? Non era meglio fare una belle federazione delle forze pregressiste? O, più semplicemente, allearsi escludendo i vari estremismi di centro e di sinistra?

Tormentone

Mercoledì 8 Agosto 2007

Ci risiamo. Torna la favoletta (brutta) del Grande Centro. Ma ve l’iimmginate un partito che mette assieme, tra gli altri, Mastella e Di Pietro? Una cosa da ridere anche se non raggiunge le vette di comicità del Partito democratico che annaspa, perde pezzi, cerca un’impossibile sintesi. Eppure, anche Sinistra democratica non è che faccia ben sperare per le sorti della gauche italiana. Una parte sempre più consistente pare che vada con Rifondazione e Diliberto. Sì, avete capito bene. Quelli che fanno i ministri e che poi scendono in piazza contro il governo. Altro che ‘partiti di lotta e di governo’. Quelli, cari miei, erano slogan seri. Ora, invece, questi acutissimi agit prop vanno a manifestare contro se stessi. Ma vi rendete conto?! Meglio sarebbe uscire dall’esecutivo, allora. Meglio sarebbe appoggiare ‘dall’esterno’. Meglio sarebbe imparare a far politica. Forse.

Veltroni, occhio…

Domenica 5 Agosto 2007

Dunque, sfida tv fra Veltroni e Bindi. Fossi nel sindaco di Roma starei attento, molto attento. La Rosy è tipa tosta, mica chiacchiere. E la Binetti (cattolicissima, sempre pronta a inchinarsi alla Chiesa) ha scelto lui e non lei. Occhio, Veltroni, ché la partita si fa dura…