Lavavetri e irresponsabilità governativa

Caro De Carlo,

complimenti per i suoi scritti sul “Giorno”, suscitano sempre il mio interesse.
In questo ultimo periodo sono venute alla luce diverse notizie piuttosto interessanti dal mio punto di vista.Per cominciare ci sono le dichiarazioni di Prodi su Hamas;
la comunità ebraica italiana non ha certo preso bene le parole del presidente del Consiglio e la signora Livni ministro degli Esteri dello Stato di Israele ha reagito duramente.
Ora, la mia opinione personale è assolutamente in linea con quanto detto dalla signora Livni, però il fatto ridicolo è come possa Prodi tendere in qualche modo la mano ad Hamas, un movimento votato dal popolo, non lo nego,(anche il partito nazista di Hitler fu votato dal popolo…) ma terrorista spalleggiato da Siria e Iran che non riconosce Israele e vuole la sua distruzione.
Un’altra notizia riguarda il ministro Amato che dice di volersi ispirare alla tolleranza zero resa famosa da Rudolph Giuliani a New York.. Anche in questo caso il governo mi fa ridere (purtroppo però anche i criminali si metteranno a ridere…), in Italia non si avrà mai una politica severa, anzi giusta, con i criminali, ovvero misure adeguate al tipo di reato (Huntsville/Texas insegna…), ma con qualsiasi governo, non solo con Prodi.
L’ultima questione è interna all’Amministrazione Bush, ovvero le dimissioni di Karl Rove.Che influenze si avranno adesso? Tra due anni usciranno dei libri di Rove che riguarderanno anche la politica dei Repubblicani oggi al comando, saranno rischiosi, sveleranno particolari sconosciuti e situazioni segrete?

Grazie per l’attenzione,

Cordiali saluti,

Magni Marco.

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Law and order, dicono gli americani. E ci provano. Ma quando lo slogan viene intonato dal gabinetto Prodi fa scappar da ridere. Non per una preconcetta avversione all’attuale sgangherata coalizione di maggioranza, ma perchè quella stessa maggioranza è composta in buona parte da coloro che hanno fatto di tutto per ignorare la prima (la legge) e per indebolire il secondo (l’ordine pubblico). Ora sembrano avere un soprassalto. La gente è esasperata dalla crescente criminalità e dalla diminuita sicurezza soprattutto nelle grandi città. E allora qualcuno dei loro sindaci se la prende con i lavavetri. A questo punto le risate diventano sghignazzate.
La minaccia non viene dai lavavetri extracomunitari che raccolgono un paio di euro al giorno. Viene dalla irresponsabile politica immigratoria del governo italiano, il quale in nome del buonismo cattocomunista ora intende abolire i presidi istituiti dalla legge Bossi-Fini.
Se apriamo le porte agli illegali, non meravigliamoci poi dell’illegalità dei loro comportamenti. E se per caso una volta catturati, condannati e imprigionati, vengono rimessi in circolazione dalla solita amnistia buonista non meravigliamoci se la criminalità aumenta.
Altro che tolleranza zero!
Quanto alle dimissioni di Karl Rove, non credo che il teorico dei neocon abbia in serbo grandi rivelazioni. Conterrà probabilmente conferme sul capitolo più controverso dell’amministrazione Bush, l’Iraq, e del perchè il presidente si sia lasciato convincere a una guerra che avrebbe potuto evitare solo che la Cia fosse stata in grado di far fuori Saddam Hussein.
Ma questo è il punto. La Cia ereditata dai democratici è l’ombra di quella di una volta (e anche una volta non era un granchè). Ricordo che una decina di anni fa, durante un viaggio in Giappone, l’allora presidente Clinton venne in sala stampa. Si mise a parlare con giornalisti al seguito. E confessò di non avere le idee chiare su come eliminare Saddam Hussein. Mister President – gli dissi scherzando – visto che i suoi servizi segreti non ce la fanno, perchè non si rivolge alla mafia italiana? in un paio di settimane risolverebbe il problema. Rise e rispose: mi ci lasci pensare.

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