Sprechi e demagogia nell’Italia irriformabile

Ho letto con interesse la sua riflessione su gaz/sud- del 6-7-2007-.
Il linguaggio di Spogli ha il difetto della chiarezza! Condivido!
Lei cita Massimo D’alema,dicendo che ha accusato il colpo e quindi
impossibilitato a ribattere!Oggi,buona parte dei politici che ci
rappresentano ,sono anche loro impossibilitati a rispondere.

Si parla, si parla ……..” Bisogna ridurre le spese della politica; ridurre il
numero dei parlamentari; eliminare le inutili istituzioni delle
Provincie ( vedi Riotta e Fini T.V. 7- ore 23,00-del 6/7/07)….
Ad oggi alla prova dei fatti SOLO DEMAGOGIA”-…..
Il sottoscritto, tempo fa,aveva, in una sua E-MAIL-,indirizzata a politici di diversa
estrazione, SUGGERITO di ridursi BIPARTISAN il 50% degli emolumenti per
3 anni da parte delle ISTITUZIONI CENTRALI,E PERIFERICHE.
Tale iniziativa,a parere dello scrivente avrebbe fatto risorgere nella gente,
quel senso indispensabile di FIDUCIA DI CUi UN POPOLO HA BISOGNO,
credere con fiducia nelle istituzioni e negli uomini che le
rappresentano, seriamente e con entusiasmo.

P.S. Dai politici a cui è stata indirizzata la mia E-MAIL, PUBBLICATA SUCCESSIVAMENTE DAL “Quotidiano di Sicilia”, non ho mai ricevuto risposta alcuna;l’appello è
caduto nel vuoto piu’ DESOLANTE.
Sarei interessato se crede ,conoscere
la sua opinione in merito.
Messina li 7/luglio/2007.
Distinti saluti
Dott. Aldo Martino.

*** *** ***

Caro Dottor Martino,
il lato piu’ ammirevole e in un certo senso commovente della sua lettera e’ la speranza che, nonostante tutto, qualcosa possa cambiare.
Vorrei tanto essere smentito, ma – visto che chiede la mia opinione – le diro’ che no, per almeno ancora un decennio in questa Italia vecchia disastrata, arretrata, ingovernabile non cambiera’ nulla. Le nostre istituzioni rimarranno quello che sono, e cioe’ le piu’ inefficienti, pletoriche, costose dell’intera Europa. E sa perche’? Perche’ allo stato attuale l’Italia e’ assolutamente irriformabile.
Non e’ riformabile per diversi motivi, il piu’ negativo dei quali e’ la legge elettorale. Ricorda il referendum del 1993? Votammo all’83 per cento contro il proporzionale e dunque per l’adozione del maggioritario. Ci presero in giro, in sede di traduzione in legge della volonta’ popolare, con il Mattarellum che aumento’ e non diminui’ il numero dei partiti. Poi ci si mise Berlusconi che contro i suoi interessi e per far piacera a Casini reintrodusse il proporzionale, il cosiddetto Porcellum. Con il bel risultato di perdere le elezioni e portare in parlamento 23 partiti (record mondiale). Ora si riparla di referendum e di riforma.
Ebbene credo che il referendum non si fara’ e che la riforma parlamentare sara’ un’altra presa in giro. Nessuno dei piccoli partiti firmera’ mai il proprio suicidio. E dunque il potere di ricatto dei nani nei confronti dei grandi (si fa per dire) continuera’ inalterato.
Altro motivo: i sindacati. Altro che difesa del lavoratore! I sindacati sono diventati gli interpreti degli interessi di chi il lavoro gia’ ce l’ha, statali in primo luogo. E si disinteressano dei giovani, che il lavoro non l’hanno o sono precari sino all’eta’ matura. Le loro pensioni, quando sara’ il momento, saranno da fame. E a proposito di pensioni non innalzando l’eta’ lavorativa nel 2050 – secondo i calcoli – su sette lavoratori ci saranno dieci pensionati. Il che vuol dire che i primi non saranno in grado di mantenere i secondi. Ma non sento alcun allarme. I burocrati del sindacalismo faticano sugli scaloni, quando invece con pochi scalini raggiungerebbero il buon senso. E intanto tutti diventiamo piu’ poveri.

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