Contrappasso e pernacchie
Caro Dottore,
leggo oggi dell’infortunio occorso in Reggio Emilia a Otello MONTANARI. Vorrei dirgli che, come lui, partigiano, rispondeva pernacchie ai Tedeschi i quali, prima di giustiziare dieci civili inermi e innocenti per ogni loro commilitone ucciso a tradimento, chiedevano ai responsabili di costituirsi, dando generalmente due ore di tempo prima delle esecuzioni, così ieri i suoi colleghi risposero pernacchie a lui che, nel generoso tentativo di ripulire la Resistenza, intonò il “Chi sa parli”, e oggi i “neofascisti” dei Centri Sociali hanno risposto ancora pernacchie a lui che chiedeva solo un minuto di silenzio per onorare i suoi morti. Ma forse non conosce la legge del Contrappasso, imposta da un impietoso Dio dell’umorismo universale.
Cordiali saluti
FABIO UCCELLI
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Chi di pernacchia ferisce, di pernacchia perisce.