Archivio di Dicembre 2006

L’ambigua e contestata eredita’ di Pinochet

Lunedì 11 Dicembre 2006

Caro De Carlo,
e’ la prima volta che le scrivo e il motivo e’ che essendo sempre d’accordo con lei non ritengo opportuno farle perdere del tempo per farglielo sapere. Ma questa volta le chiedo un chiarimento. Ho letto il suo ‘’coccodrillo'’ (si dice cosi?) su Pinochet e sono rimasto perplesso sul suo esordio: tiranno o benefattore?
Scusi perche’ benefattore? Un dittatore che sopprime la democrazia, seppur a tempo determinato, puo’ essere un benefattore?
Cordialita’,
M. Devoto

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Si, caro Devoto, si possono provocare benefici effetti sia pure con mezzi sbagliati. Quelli di Pinochet erano chiaramente ripugnanti, ma l’avere scongiurato in Cile un regime marxleninista andato al potere - non va dimenticato - democraticamente, ha scongiurato che il piu’ europeo degli Stati latinoamericani andasse incontro a un destino cubano, cioe’ alla miseria generalizzata accompagnata dal totalitarismo istituzionale.
Fra i tanti golpisti sudamericani Pinochet si e’ distinto, se non in brutalita’, certamente per intelligenza. Non appena conquistato il potere, ha lasciato agli economisti il compito di occuparsi di economia. I quali per lumi si sono rivolti al padre del liberismo americano, quel Milton Friedman ispiratore anche di Ronald Reagan.
Gli effetti, appunto benefici, si sono prodotti. Il Cile ha segnato una crescita impetuosa e, quando il dittatore ha giudicato maturo il ritorno alla democrazia, si e’ fatto da parte. Il che conferma una vecchia regola: le dittature di destra sono reversibili, possono cioe’ terminare motu proprio. Quelle di sinistra per la loro natura ideologica sono irreversibili, possono cioe’ terminare in forza di eventi traumatici. Esempi delle prime: Argentina, Grecia, Spagna, Cile. Esempi delle seconde l’Urss e i Paesi dell’est europeo.

Entrate fiscali in aumento. Di chi il merito?

Mercoledì 6 Dicembre 2006

Caro De Carlo,
ha letto che a fine 2006 le entrate fiscali saranno dell’11 per cento superiori a quelle del 2005?Lo ha annunciato trionfalmente Visco, dando a intendere che il merito e’ del governo in carica. Una bella faccia tosta. Anche gli studenti di economia al primo anno di universita’ sanno che gli effetti di una certa politica economica si rivelano a distanza di nove mesi, un anno. E se cosi’ e’ la conclusione e’ una sola: il merito va ascritto al governo precedente, a quello dell’odiato Berlusca.
Cosa ne pensa?
G. Perfetti, Milano

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Penso che lei abbia ragione. E penso che dovremmo anche chiederci come sia stato possibile questo successo. Visto che Visco non se lo chiede, proviamoci noi: l’odiato Berlusca, come lei dice, pur fra tante difficolta’ aveva messo in moto un circolo virtuoso, non ancora la ripresa, ma almeno un accenno di ripresa.
Per una controprova, vediamo quali saranno fra un anno i risultati dell’azione di questo governo. Le entrate fiscali aumenteranno ancora o si contrarranno? Nel primo caso vorra’ dire che avremo prodotto piu’ ricchezza. Nel secondo che la stangata l’ha invece ridotta.
Speriamo in bene!