Gp Spagna: Il vero flop è stato lasciare la pole alla Renault

Diceva Moggi del povero Zeman nelle ormai famosissime intercettazioni: a quello lì dobbiamo dargli una legnata. Ora, Briatore è un buon amico di Lucianone e non lo nega: deve aver deciso di imitarlo. Non al telefono, ma in pista: la Renault di Flavione e di Alonso ha infatti rifilato una tremenda legnata alla Rossa di Schumi.

Inutile girarci attorno: nel momento decisivo, la superiorità che la Ferrari pareva aver acquisito è svanita. Ancora dopo le qualifiche, dominate dal campione del mondo in carica, al box del Cavallino si respirava ottimismo a pieni polmoni: la gara sarebbe stata diversa, ovviamente a vantaggio del tedesco. Bene: anzi, male. Era una illusione ottica.

Nella domenica catalana, almeno una Renault, quella di Fernando, era tranquillamente più veloce della ‘248’. Di poco, per carità: ma, per la gioia di centotrentamila spettatori, il Matador ha preso il largo subito, ristabilendo le gerarchie che il Nurburgring, molto più di Imola, sembrava aver cappottato.

Nemmeno ha avuto bisogno, il Duca di Oviedo, di un Fisichella in formato tappo gigante. Cosa non ha funzionato, sulla macchina di Schumi? C’è un particolare che valga come spiegazione per questa… retromarcia? Scomodare le gomme, eterno alibi in caso di sconfitta, è una comoda tentazione: ma è più onesto supporre che il problema sia di dimensione più ampia.

E’ stato un peccato di presunzione, tanto per essere chiari, rinunciare alla pole del sabato: Alonso non è mica un pivellino. Ha la fame di un leone: dategli un dito e lui si prenderà un braccio. In breve: se Schumi in qualifica avesse imbarcato meno benzina, sarebbe partito davanti a tutti. E in tal caso, forse, la storia sarebbe stata differente: in termini assoluti, le prestazioni di Renault e Ferrari non erano troppo lontane .

Naturalmente, sbagliando s’impara e magari domani s’impera. La lotta continua: aritmeticamente parlando, Michelone ha perso appena un paio di punti. Senza gli autogol di Malesia e Australia, il campionato sarebbe in perfetto equilibrio. Ma non è perso: però qui una telefonata di Moggi non serve. Bisogna restituire la legnata a Montecarlo, fra due settimane.

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