Per gli sportivi italiani,
avvezzi ormai da decenni al Totocalcio, le
scommesse a quota fissa non rappresentano certo
un duro ostacolo "culturale" da superare. Anche
il tradizionale Totocalcio, infatti, è una
scommessa, ma al Totalizzatore: vale a dire che
dall'intero ammontare delle puntate effettuate
dagli scommettitori viene separata una parte
destinata al montepremi. I vari vincitori
dovranno quindi dividersi una somma che non solo
non conoscono al momento della puntata, ma che
non è neanche immaginabile al verificarsi
dell'esito positivo della stessa, poiché
l'importo di vincita dipenderà sempre
dall'abilità o meno degli altri scommettitori e
soprattutto dal numero di tutti coloro che
avranno totalizzato 12, 13 o 14 punti.
Il fascino delle scommesse a quota
fissa, invece, è rappresentato proprio dal fatto
che lo scommettitore conosce già in anticipo
l'ammontare dell'eventuale vincita, che sarà
ovviamente commisurata al tipo di giocata
effettuata e soprattutto alle quote sui cui si è
puntato: è, in sostanza, il prodotto tra la
puntata e la quota scelta. La quota, infatti,
non rappresenta altro che la percentuale di
probabilità che si verifichi o meno un dato
evento, magari rappresentato proprio dai cari,
vecchi segni "1", "X" e "2": quanto più è alta
tale percentuale, tanto più bassa sarà la
relativa quota sulla quale si potrà scommettere.
Trattandosi di una semplice
moltiplicazione, il calcolo delle vincite nelle
scommesse a quota fissa è quanto mai semplice:
un'eventuale puntata di 10 euro su un segno "1"
alla quota di 1,50 darebbe infatti una vincita
totale di 15 euro (10 euro x 1,50 = 15 euro);
una di 10 euro su una quota a 3,00 darebbe vita,
in caso di esito positivo della scommessa, ad
una vincita di 30 euro (10 euro x 3,00 = 30
euro). Naturalmente, oltre alle cosiddette
scommesse "singole", sono consentite anche
scommesse "multiple", nelle quali il giocatore
"lega" più eventi in un unico ticket. Anche in
questo caso, l'importo predeterminato di vincita
in caso di esito positivo di tutti gli eventi
oggetto della scommessa, sarà dato dal prodotto
tra la puntata e le quote scelte. Ad esempio; 10
euro puntati sulle tre quote 1,50, 2,50 e 3,70
daranno vita ad una vincita totale di 138,75
euro, sempre comprensiva dei 10 euro scommessi
(10 euro x 1,50 x 2,50 x 3,70 = 138,75 euro).
Anche nel tennis, le scommesse si
dividono in … scommesse "antepost"; …
scommesse "sulle partite".
Scommesse
"antepost"
Sono quelle nelle quali,
prima dell'inizio dell'evento, occorre indicare
un vincitore finale. E nel tennis sono
essenzialmente di due tipi:
"Vincente
torneo": il/la tennista o la coppia che si
classifica al primo posto nel torneo;
"Passaggio di turno a squadre": la
squadra che si qualifica al turno successivo
(scommessa, ovviamente, di quasi esclusiva
pertinenza della Coppa Davis maschile e della
Fed Cup femminile).
Scommesse "sulle
partite"
Sono quelle nelle quali si deve
indicare il vincitore o il punteggio finale di
un singolo match. E possono essere di tre tipi:
"Vincente partita": il/la tennista (o la
coppia) che vince l'incontro;
"Set
betting": il risultato finale dell'incontro
espresso in set;
"Testa a testa con
handicap": il/la tennista (o la coppia) che
vince l'incontro dato un handicap prestabilito
al/alla favorito/a.
Scendendo più nel
dettaglio, si può vedere come, oltre al calcio,
i tradizionali segni "1" e "2" si adattano
perfettamente anche al tennis che, essendo sport
che non prevede il pareggio, non usa ovviamente
il segno "X". Nella specialità "Vincente
partita" del tennis i segni "1" e "2" indicano
infatti la vittoria dell'uno/a o dell'altro/a
tennista (dell'una o dell'altra coppia nel caso
del doppio), indicati convenzionalmente dai
quotisti come se giocassero l'uno/a "in casa" e
l'altro/a "fuori casa".
Nella specialità
"Testa a testa con handicap" si deve indovinare
invece il/la tennista che vincerà l'incontro,
tenendo però conto del fatto che al/la
favorito/a è stato assegnato un handicap
relativo al numero dei set che, ai fini delle
scommesse andrà sottratto dal risultato in
termini di set conseguito sul campo. Se per
il match al meglio dei 5 set Federer-Nadal al
tennista svizzero è stato assegnato un handicap
di 2,5 set, il risultato della scommessa sarà
rappresentato dal segno "1" soltanto se Federer
vincerà l'incontro per 3 set a 0. Il risultato
della scommessa sarà invece "2" se Nadal vincerà
addirittura l'incontro o anche un solo set.
Altra specialità di scommessa è quella
del "Set betting", nella quale occorre indicare
il risultato dell'incontro espresso in set,
ricordando sempre che i tennisti vengono
convenzionalmente indicati come se giocassero
l'uno/a "in casa" e l'altro/a "fuori casa". Gli
eventi finali possibili sono: … 2-0, 2-1, 1-2
o 0-2 se si tratta di un incontro al meglio dei
3 set; … 3-0, 3-1, 3-2, 2-3, 1-3 o 0-3 se si
tratta di un incontro al meglio dei 5 set.
Sull'onda del successo ottenuto presso
gli scommettitori dalla specialità "Set betting"
(che di fatto obbliga il giocatore ad un
pronostico decisamente più difficile rispetto a
quello del "Vincente partita", che punta ad
indicare il semplice vincitore di un match, a
prescindere dal punteggio finale), di recente è
nata anche la specialità "Risultato esatto", che
si compone soltanto di due eventi: … si; …
no. In questa specialità, occorre indicare
dato un punteggio finale espresso in set e
scelto dai quotisti se l'evento si verificherà o
meno. Ad esempio, in un match al meglio dei 3
set, di fronte ad una "proposta" dei quotisti di
una vittoria per 2 set a 0 (risultato esatto di
"2-0") di Federer (indicato come primo tennista,
e quindi "in casa") su Nadal (indicato come
secondo tennista, e quindi "in trasferta"), lo
scommettitore potrà scegliere la quota per il
"si", oppure quella per il "no", che racchiuderà
tutti gli altri risultati finali possibili,
compresa ovviamente l'eventuale vittoria di
Nadal con qualsiasi punteggio. Anche un
eventuale successo di Federer per 2 set a 1
vedrebbe come vincenti le scommesse sul
"no". |