Commenti a: Nalbandian un vero disastro Tursunov vero “animal” per MaradonaRussia,2-1, ora è strafavorita http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=89 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 18:27:30 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=89#comment-102 marcos Sat, 02 Dec 2006 23:28:15 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=89#comment-102 da parigi di quest'anno, tursunov è entrato prepotentemente nella sfera dei miei preferiti. perse al terzo dalla nalba, ma per i primi due non lo fece respirare. ho avuto, poi, occasione di rivederlo, anche sull'erba, e mi sono fatto l'idea che il ragazzo non avrà problemi ad entrare stabilmente nei 10. prima lo consideravo un pò alla stregua di mirnyi, per portare un esempio: un omone in grado di annientare per brevi tratti le aspirazioni dei propri avversari: servizione, drittaccio e punto. tursunov, ora, quando ha bisogno, lavora la palla anche con una certa sagacia e, non di rado, taglia il rovescio sia in fase d'attacco che in fase difensiva: l'esplosione dei colpi rimane il suo punto decisivo, ma le due debolezze (testa ed unico rovescio), che lo frenavano, paiono superate. anche il suo compagno youzhny ha compiuto passi in avanti notevoli: l'uomo, che avrebbe potuto essere ricordato (a fine carriera) come colui che oltre i quarti non se ne parlava proprio, ha trovato a new york la strada per credere ciecamente nei suoi mezzi, che sono tanti. kolay stesso, che sembrava destinato ad un'ottima carriera fondata sulla costanza dei risultati, grazie alla perfetta geometria del suo gioco, pare sia stato toccato dalla dea bendata (senzaltro russa): questanno ha mostrato dei livelli di gioco elevatissimi, in grado di mettere in pericolo perfino il secondo posto della classifica. marat: non si commenta, si ama. se, dopo quest'apologia del tennis russo, l'argentina porterà a casa la coppa davis, mi chiuderò in laico silenzio per una settimana intera. buonadomenica ubaldo! marcos da parigi di quest’anno, tursunov è entrato prepotentemente nella sfera dei miei preferiti. perse al terzo dalla nalba, ma per i primi due non lo fece respirare. ho avuto, poi, occasione di rivederlo, anche sull’erba, e mi sono fatto l’idea che il ragazzo non avrà problemi ad entrare stabilmente nei 10.
prima lo consideravo un pò alla stregua di mirnyi, per portare un esempio: un omone in grado di annientare per brevi tratti le aspirazioni dei propri avversari: servizione, drittaccio e punto.
tursunov, ora, quando ha bisogno, lavora la palla anche con una certa sagacia e, non di rado, taglia il rovescio sia in fase d’attacco che in fase difensiva: l’esplosione dei colpi rimane il suo punto decisivo, ma le due debolezze (testa ed unico rovescio), che lo frenavano, paiono superate.

anche il suo compagno youzhny ha compiuto passi in avanti notevoli: l’uomo, che avrebbe potuto essere ricordato (a fine carriera) come colui che oltre i quarti non se ne parlava proprio, ha trovato a new york la strada per credere ciecamente nei suoi mezzi, che sono tanti.

kolay stesso, che sembrava destinato ad un’ottima carriera fondata sulla costanza dei risultati, grazie alla perfetta geometria del suo gioco, pare sia stato toccato dalla dea bendata (senzaltro russa): questanno ha mostrato dei livelli di gioco elevatissimi, in grado di mettere in pericolo perfino il secondo posto della classifica.

marat: non si commenta, si ama.

se, dopo quest’apologia del tennis russo, l’argentina porterà a casa la coppa davis, mi chiuderò in laico silenzio per una settimana intera.

buonadomenica ubaldo!

marcos

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