Richards, storia del tennista “trans”
Prima era Dick poi divenne Renée
Voleva giocare l’US Open
“A 40 anni non si batte Evert e Austin”
Il figlio Nick la chiama papà
Un po’ di quiz-sfiz per voi

 
7 Febbraio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

n.b.Nessuno ha notato le classifiche Atp e Wta fra le pagine qui a destra? E gli albi d’oro con curiosità dei tornei di questa settimana e della prossima? Grazie a Comuniello e Di Natale si migliora, si migliora…
di Ubaldo Scanagatta

La dottoressa Renee Richards divenne famosa dopo un’operazione chirurgica che da uomo la trasformò in una donna e una lunga battaglia legale per poter disputare l’US Open di tennis.
Trent’anni dopo, a 72 anni, l’ex Mr.Dick Raskind, ex ottimo tennista di college americano nonché noto oftalmologo _ a lungo amica di Martina Navratilova (di cui fu anche coach) _ come dottoressa Renee Richards ha ancora uno studio medico. Vive un’ora a nord di New York, un cottage di tre stanze, senza aver mai trovato un uomo che l’amasse. Il viso sempre più spigoloso, una rada chioma rossastra, 189 cm d’altezza che muove con fare mascolino, vive con una donna, “la mia assistente”, Arleen, di 60 anni (divorziata da 30: “Semplici amiche, nessuna storia romantica fra noi”), e un gigantesco San Bernardo. In salotto soltanto foto vestita da donna, inclusa quella del suo ingresso nella Eastern Hall of Fame.
“Non mi piace, qui, avere foto di me uomo. Ho distrutto quasi tutte quelle di Dick con la barba…”. In camera da letto invece ci sono. Sia quelle di Dick bell’uomo in uniforme da ufficiale di marina, sia quelle di Renee già donna di mezz’età. E anche con suo padre: “Che si è sempre rifiutato di considerarmi donna anche quando indossavo le gonne”.
Non voleva essere un rivoluzionario, Dick-Renee. Ma nel ’76, partecipando a un torneo dilettante femminile, più d’un’avversaria protestò. Aveva passato i 40 anni ma serviva con una tale violenza…Venne fuori tutto, ammise d’essere un ex uomo. L’anno dopo si iscrisse all’US Open, la federtennis USA cercò di impedirglielo. Lei, in tribunale, conquistò il diritto a giocare. Nella sua autobiografia, vendutissima (“No way Renee: The second half of my notorious life”), Dick-Renee scrive della sorella maggiore che “mi spinse il pene nel corpo dicendomi ‘ora sei una bambina’, della madre psichiatra che ‘occasionalmente mi vestiva da donna’, degli ormoni ‘presi per farmi crescere il seno’”.
Eppure Dick si sarebbe anche sposato, avrebbe avuto un figlio, tre anni prima di cambiare sesso. Oggi il figlio, Nick, agente immobiliare a Manhattan, un’infanzia travagliata e pessimo studente (a 13 anni scappò in Giamaica), continua a chiamarla papà: “Ho già una mamma e lui (he) è mio padre. Se mio padre da elefante si fosse tramutato in dromedario (sic), resterebbe sempre mio padre…”.
Stupisce che Renee sia conservatrice: “La decisione del CIO di accettare che i transessuali competano è molto stupida. Io chiesi di giocare all’US Open…ma avevo 40 anni. Chris Evert e Tracy Austin avevano 20 anni di meno, non avevo alcuna chance…”. Sui Pacs: “Le coppie omo dovrebbero godere degli stessi benefici delle etero, ma per sposarsi ci vuole un uomo e una donna: come una spina e una presa elettrica”. Aggiunge: “Non mi sono mai pentita dell’operazione, non l’avessi fatta mi sarei suicidata. Ma è meglio essere un uomo che ha il 100 per cento delle proprie funzioni piuttosto che una transessuale…cioè una donna incompleta”. A tennis non gioca più, le ginocchia non reggono: “Gioco a golf, da 12 anni, ma nonostante io sia stata ancora atletica non miglioro. Da ragazzo non avevo mai giocato. E’ come se volessi ritornare uomo. Non potrei…”

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21 Commenti a “Richards, storia del tennista “trans”
Prima era Dick poi divenne Renée
Voleva giocare l’US Open
“A 40 anni non si batte Evert e Austin”
Il figlio Nick la chiama papà
Un po’ di quiz-sfiz per voi”

  1. Giovanni Di Natale scrive:

    Storia incredibile. La ignoravo totalmente. Mi è piaciuta così tanto che mi è venuta la curiosità di vedere cosa fece Renee Richards a quegli Us Open. Anno 1977, il nostro “uomo”, ormai 42enne, venne sconfitto al primo turno dalla numero 3 Virginia Wade. In doppio, però, arrivò in finale in coppia con Bettyann Stuart. Persero 6-1 7-6 contro Martina Navratilova e Betty Stove.

  2. Ubaldo Scanagatta scrive:

    E chi era Betty Ann Stuart? Perchè divenne famosa? Quale parte del suo corpo fu immortalata, dove e perchè? Chi ha sposato? Un bravo a chi risponde a questi quesiti! ubs

  3. marcos scrive:

    io nutro dubbi sul sesso originario di una famosissima tennista attuale: non li esprimo pubblicamente chè si tratta di argomento che entra pesantemente nella sfera personale ed intima di una persona.

    un dubbio del genere l’avete anche voi?

    marcos

  4. marcos scrive:

    so che betty ann, con il contributo di phil dent, mise al mondo taylor.
    so che s’è sposata un paio di volte e che, forse, qualcuno raccontava che da giovinetta preferiva coccole femminili…ma non mi fido delle voci di spogliatoio!

    la parte del corpo immortalata: non so!

    ubaldo ne sa una più del diavolo!

    raccontaci, dai…

    marcos

  5. max pachora scrive:

    Betty Ann (Grubb) Stuart ha sposato Phil Dent ed è la mamma di Taylor Dent. Se non ricordo male si presentò con il numero di telefono scritto sulle mutandine, ma non ricordo dove e quando.

  6. Giovanni Di Natale scrive:

    Provo a rispondere a tappe… Ha sposato Phil Dent (ex pro australiano), con il quale ha avuto Taylor (attuale pro)… per il resto sto indagando…

  7. Giovanni Di Natale scrive:

    concludo la mia prova a tappe… Si presentò con dei mutandoni (sotto al vestitino) sul campo 3 di Wimbledon (1979). Sull’indumento c’era scritto “watch it”. Naturalmente fece scalpore. Pare che sia stato frutto di uno scherzo di un amico e che lei li abbia indossati soltanto perchè era distratta… ma io ci credo poco…

  8. marino scrive:

    io so solo che Betty Ann Stuart ha sposato phil dent ed è la madre di taylor.
    sulla parte del corpo immortalata sono impreparato. mi sa che dovrò ristudiarmi 500 anni di tennis ;-)
    saluti

  9. marino scrive:

    e comunque, ritornando sull’affaire Renée Richards, è un peccato che storie come questa restino isolate al circuito dei tennivori e poco (o per nulla) raccontate attraverso un ancora potente mezzo come la tv.
    da gay (e vicino a realtà di tennisti - e sportivi in generale - GLBT) posso tranquillamente affermare che darebbero un senso ancora maggiore al tennis, come sport in grado di formare le personalità più che in altri casi.

  10. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Allora…bravo a Giovanni di Natale, il Tom Ponzi del tennis. Anche se cercare via Google non dovrebbe valere…Però io c’ero, quelle…mutande e quella scritta le ricordo bene, perchè Betty Ann non era una gran tennista ma era una bellissima donna, e a quei tempo quelle sensuali erano poche _ altro quesito, facile facile a proposito: chi era Ann White, perchè divenne famosa, chi trova una foto capirà…_ e allora posso assicurarvi che sì, non era un tanga…ma nemmeno un mutandone come dice Giovanni che (ahilui) non le ha viste. Per il resto tutto vero, salvo la panzana che le avesse messe senza accorgersene. Fu la foto del giorno, non ci fu tabloid che ce la risparmiò. Mi ha deluso Max Pachora…da lui mi aspettavo di più. Anche se ha messo quel Grubb…è più preparato sulle tenniste orientali. A marcos una bacchettata sulle dita, come fanno ancora oggi i prof a Oxford. Instillare curiosità malsane non si fa…ci dica almeno la nazionalità, se non le iniziali! E magari ci orientiamo senza incorrere in querele per diffamazione.
    Ho visto oggi su un sito americano che propongono un sondaggio: chi è più forte Andy Roddick o James Blake? E chi sarà avanti in classifica a fine anno? Certo intriga più gli americani di noi…e magari c’è chi ne farà una questione razziale, però già che ci siete se volete sbizzarrirvi…ciao, ubs

  11. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Marino, perdona l’ignoranza, ma che significa quella sigla GLBT?
    Chissà perchè oggi sono in vena di…quiz. C’è stato un periodo in cui sette delle prime 10 tenniste del mondo erano (dichiaratamente o manifestamente) gay? Vi ricordate quando e chi erano?

  12. marino scrive:

    GLBT = Gay Lesbian Bisexual Transgendered
    in merito al quiz, non lo so proprio, anche perché mettendo insieme quelle note a me, forse non fanno 7: Navratilova, Novotna, Martinez, Mauresmo, G. Fernandez, Tarabini… chi manca?

  13. marino scrive:

    in merito ad ann white, e questa volta io c’ero (anche se ho visto solo le foto all’epoca), è entrata in campo nel 1985 a wimbledon con una tuta bianca della pony, bellissima, era su tutti i giornali.
    non ricordo se fosse bella di volto, però aveva un corpo che quella tuta se la poteva permettere, eccome ;-)

  14. Giovanni Di Natale scrive:

    Cavolo… ora mi tocca capire chi è Tom Ponzi… la mia ignoranza non ha limiti, così come le risorse presenti sul web… ora mi applico…

  15. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Se non sai chi è Tom Ponzi…saprai certo di suo figlio…

  16. marcos scrive:

    ahia!
    maestro! ma che metodi sono…’nnaggia a te: domani avrei dovuto giocare un doppio; dopo questa bacchettata, probabilmente, andrò al cinema.

    ho un dubbio su a.

    notte!

    marcos

  17. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Marcos, due bacchettate: sul media guide di tenniste il cui cognome comincia per A sono solo due (e, pigroni andate a vederle voi)e nessuna delle due mi pare indiziabile. Con nomi di battesimo invece ce ne sono troppe, ana, amelie, anastasia, anabel, alicia, ashley, , anna, akiko, alona,annalena, agnieswka, aravane, alberta, anastasiya, Alexandra, aiko …insomma sei scorretto!

  18. angelica scrive:

    C’e’ anche una giocatrice il cui nome e cognome inizia con A e che qualche dubbio, almeno a veder le foto, puoi farlo venire.
    Non la trovi sul sito della WTA ma su quello della FedCup.
    La nazione iniza per U

  19. Domenico scrive:

    Akgul Amanmuradova, Uzbekistan, non può che suscitare dubbi…
    vedere per credere!
    http://www.sonyericssonwtatour.com/3/global/photos_rx/Amanmuradova_8192_rx.jpg

    http://www.hindu.com/2003/11/09/images/2003110906621701.jpg

    c’è però il piccolo particolare che non è affatto famosa, anche se a inizio anno ha rischiato di battere la Santangelo…
    Quindi per quanto riguarda il dubbio di Marcos, non può essere lei… e se si riferisce alla ben più famosa top player A. M., io personalmente non ho alcun dubbio, per me è donna e basta, per quanto mascolina.

    Chi sono le sette tenniste omosessuali dichiarate su dieci top ten? Mi sembra strano che ci sia la Tarabini, siamo sicuri che sia mai stata top ten?

  20. nicole scrive:

    che articolo orrendo..si vuole per forza dare un immagine triste e impietosa di questa persona..scanagatta sei messo male

  21. nicole scrive:

    ad ogni modo la richards si contraddice prima dice che se non si fosse operata si sarebbe uccisa e poi che una trans è una donna incompleta..io sono una trans operata non mi sento affatto una donna incompleta,sono una donna ricca del mio percorso speciale rispetto a quello di qualsialsi altra donna..sono percorsi,vite e storie diverse quelli delle donne biologiche e i nostri ma non centra nulla essere donne incomplete.pensare questo significa non amarsi e non aver capito nulla della propria vita.io gioco a tennis e faccio i tornei.le trans una volta operate possono partecipare alle competizioni sportive femminili.Lo dice il CIO e lo dice la legge di tutti i Paesi civilizzati(italia compresa).

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