Commenti a: “Aggiungi un posto a tavola”Goolagong numero 1…31 anni dopo! http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 16:46:27 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: remo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37995 remo Wed, 02 Jan 2008 15:14:06 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37995 Per quanto mi riguarda, grazie del contributo. Un pizzico d'invidia per il tuo prolungato soggiorno australiano e il pieno apprezzamento in merito al coraggio delle tue opinioni; molto (troppo?) spesso la "correttezza politica" è un facile paravento dietro il quale nascondere ipocrisia e convenienza. Per quanto mi riguarda, grazie del contributo. Un pizzico d’invidia per il tuo prolungato soggiorno australiano e il pieno apprezzamento in merito al coraggio delle tue opinioni; molto (troppo?) spesso la “correttezza politica” è un facile paravento dietro il quale nascondere ipocrisia e convenienza.

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Di: stefano grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37775 stefano grazia Mon, 31 Dec 2007 10:35:35 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37775 C'e un bellissimo film australiano (The Rabbit Fence)sugli aborigeni e racconta una storia vera, di come negli anni 30 gli inglesi cercarono di integrare con la forza gli aborigeni strappando i figli alle famiglie e facendoli crescere in una sorta di scuole dove venivano scolarizzati e gli veniva insegnato un mestiere...E il film racconta della fuga di tre bambine che si fanno migliaia di chilometri nel deserto australiano per ritornare a casa... Cio' detto, per non scivolare nel facile politically correct, bisogna anche sapere che il 90% degli aborigeni rifiuta l'integrazione il che e' un loro diritto e fin qui tutto bene ma la maggior parte vive ai margini delle grandi citta' come homeless e facile preda dell'alcol ...Lo chiamano il Popolo Invisibile e in effetti nel mio soggiorno australiano di 7 settimane l'anno scorso ne ho visti solo quattro!!! E siamo stati perfino ad Ayers Rock! Sull'argomento leggere anche Down Under (tradotto con Un Paese Bruciato Dal Sole) di Bill Bryson, uno scrittore famoso per i suoi libri di viaggio, dove si comprende che aldi la' della facile retorica (e delle colpe indubbie del passato) il popolo aborigeno e' condannato all'autoestinzione cosi' come i pellerossa americani... Parlavo con le Guide ad Ayers Rock e palpavo il loro disagio nel trattare l'argomento: sulla carta e' facile distinguere il bene dal male e dire cosa si deve e cosa non si deve fare... Gli Aborigeni vogliono essere lasciati in pace ed e' giusto lasciarli in pace, al loro modo di vivere,ai loro riti, ai loro ritmi...Fin qui tutto ok, Poi nella realta' e' ovvio...mortalita' infantile elevata, cosa ti succede se hai un infezione" se hai un appendicite? Poi possiamo continuare tutti i nostri bei discorsi dalle poltrone di casa o delle nostre scrivanie e sentirci tutti migliori ma la verita' e' che i dinosauri a un certo punto si sono estinti, e' la legge dell'evoluzione: chi non si adatta si estingue... E alla fine noi tutti con l'aborigeno o con l'amazzone o con l'indiano delle riserve ci stiamo a parlare 5 minuti,facciamo uh oh ah,e poi,a meno di non essere bruce chatwin, ce ne andiamo per la nostra strada perche' vogliamo vedere il challenger in streaming,altroche'... Prima di essere preso a pernacchie pero' ribadisco:Io mi vanto di non essere razzista proprio perche' non vedo il colore, ma proprio per questo non fascio nemmeno di tutta erba un fascio: cosi' come non amo tutti i bianchi,allo stesso modo non e' che perche' uno e' rosso o nero o bianco o giallo o verde gli devo dare subito un attestato di stima e simpatia...Io non vedo il colore, vedo la persona, se ci posso parlare o no, se ci posso diventare amico o no...vivo e lascio vivere ma alla fine scelgo per starci insieme chi ha le mie stesse affinita' elettive... Addirittura poi,si sa,io non vedo la nazionalita' (non vedo perche' dovrei tifare uno SOLO perche' e' italiano...lo tifo perche' mi piace come persona o come gioco e poi eventualmente scopro che e' anche italiano...) ma per ritornare agli aborigeni, si, a me piacciono Evonne e Cathy perche' sono aborigeni che non sono rimaste ancorate al passato ma hanno saputo guardare avanti...mi piace l'aborigeno che decide di andare a scuola o di mandarci i suoi figli, magari mantenendo viva la memoria e rimanendo orgogliosi di cio' che erano e sono state, ma comunque facendo un piccolo passo verso il futuro...Rispetto eventualmente l'aborigeno che decide di vivere da solo nell'Outback nutrendosi di bacche e lucertoli rifiutando ogni contatto con l'uomo bianco ma non l'aborigeno che rifiuta la civilta' e vive pero' ai margini mendicando e ubriacandosi dando di tutto questo la colpa all'uomo bianco che venne a rubargli la terra trecento anni fa...certo, ne hanno commessi di crimini ed errori (e The Rabbit Fence racconta solo l'ultimo dei tanti, fatto nella buona fede ottusa della cristianizzazione) ma ora diamoci un taglio e guardiamo avanti...lo so, e' unpolitically correct, ma io la penso cosi'.E mi scuso se senza volere ho offeso la sensibilita' di qualcuno. C’e un bellissimo film australiano (The Rabbit Fence)sugli aborigeni e racconta una storia vera, di come negli anni 30 gli inglesi cercarono di integrare con la forza gli aborigeni strappando i figli alle famiglie e facendoli crescere in una sorta di scuole dove venivano scolarizzati e gli veniva insegnato un mestiere…E il film racconta della fuga di tre bambine che si fanno migliaia di chilometri nel deserto australiano per ritornare a casa…
Cio’ detto, per non scivolare nel facile politically correct, bisogna anche sapere che il 90% degli aborigeni rifiuta l’integrazione il che e’ un loro diritto e fin qui tutto bene ma la maggior parte vive ai margini delle grandi citta’ come homeless e facile preda dell’alcol …Lo chiamano il Popolo Invisibile e in effetti nel mio soggiorno australiano di 7 settimane l’anno scorso ne ho visti solo quattro!!! E siamo stati perfino ad Ayers Rock!
Sull’argomento leggere anche Down Under (tradotto con Un Paese Bruciato Dal Sole) di Bill Bryson, uno scrittore famoso per i suoi libri di viaggio, dove si comprende che aldi la’ della facile retorica (e delle colpe indubbie del passato) il popolo aborigeno e’ condannato all’autoestinzione cosi’ come i pellerossa americani… Parlavo con le Guide ad Ayers Rock e palpavo il loro disagio nel trattare l’argomento: sulla carta e’ facile distinguere il bene dal male e dire cosa si deve e cosa non si deve fare… Gli Aborigeni vogliono essere lasciati in pace ed e’ giusto lasciarli in pace, al loro modo di vivere,ai loro riti, ai loro ritmi…Fin qui tutto ok, Poi nella realta’ e’ ovvio…mortalita’ infantile elevata, cosa ti succede se hai un infezione” se hai un appendicite? Poi possiamo continuare tutti i nostri bei discorsi dalle poltrone di casa o delle nostre scrivanie e sentirci tutti migliori ma la verita’ e’ che i dinosauri a un certo punto si sono estinti, e’ la legge dell’evoluzione: chi non si adatta si estingue… E alla fine noi tutti con l’aborigeno o con l’amazzone o con l’indiano delle riserve ci stiamo a parlare 5 minuti,facciamo uh oh ah,e poi,a meno di non essere bruce chatwin, ce ne andiamo per la nostra strada perche’ vogliamo vedere il challenger in streaming,altroche’… Prima di essere preso a pernacchie pero’ ribadisco:Io mi vanto di non essere razzista proprio perche’ non vedo il colore, ma proprio per questo non fascio nemmeno di tutta erba un fascio: cosi’ come non amo tutti i bianchi,allo stesso modo non e’ che perche’ uno e’ rosso o nero o bianco o giallo o verde gli devo dare subito un attestato di stima e simpatia…Io non vedo il colore, vedo la persona, se ci posso parlare o no, se ci posso diventare amico o no…vivo e lascio vivere ma alla fine scelgo per starci insieme chi ha le mie stesse affinita’ elettive… Addirittura poi,si sa,io non vedo la nazionalita’ (non vedo perche’ dovrei tifare uno SOLO perche’ e’ italiano…lo tifo perche’ mi piace come persona o come gioco e poi eventualmente scopro che e’ anche italiano…) ma per ritornare agli aborigeni, si, a me piacciono Evonne e Cathy perche’ sono aborigeni che non sono rimaste ancorate al passato ma hanno saputo guardare avanti…mi piace l’aborigeno che decide di andare a scuola o di mandarci i suoi figli, magari mantenendo viva la memoria e rimanendo orgogliosi di cio’ che erano e sono state, ma comunque facendo un piccolo passo verso il futuro…Rispetto eventualmente l’aborigeno che decide di vivere da solo nell’Outback nutrendosi di bacche e lucertoli rifiutando ogni contatto con l’uomo bianco ma non l’aborigeno che rifiuta la civilta’ e vive pero’ ai margini mendicando e ubriacandosi dando di tutto questo la colpa all’uomo bianco che venne a rubargli la terra trecento anni fa…certo, ne hanno commessi di crimini ed errori (e The Rabbit Fence racconta solo l’ultimo dei tanti, fatto nella buona fede ottusa della cristianizzazione) ma ora diamoci un taglio e guardiamo avanti…lo so, e’ unpolitically correct, ma io la penso cosi’.E mi scuso se senza volere ho offeso la sensibilita’ di qualcuno.

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Di: remo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37698 remo Sun, 30 Dec 2007 13:19:03 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37698 Per Marcos: grazie per la puntualizzazione relativa al termine aborigeno che io ho confuso con il concetto di razza. Faccio ammenda. Per Luca: ricordi perfettamente. Nel 1971 era numero 3 del seeding e battè la King (2) in semifinale e la Smith-Court (1) in finale; nove anni dopo era numero 4 e sconfisse la Austin (3) in semi e la Evert (2, che aveva a sua volta battuto la numero 1 Navratilova) in finale. Per la cronaca Evonne vene insignita del titolo di numero 1 mondiale alla fine del 1971, quando ancora però non c'era il computer. Per Karlovic80: grazie del contributo relativo alla Freeman e agli aborigeni. Per Marcos: grazie per la puntualizzazione relativa al termine aborigeno che io ho confuso con il concetto di razza. Faccio ammenda.
Per Luca: ricordi perfettamente. Nel 1971 era numero 3 del seeding e battè la King (2) in semifinale e la Smith-Court (1) in finale; nove anni dopo era numero 4 e sconfisse la Austin (3) in semi e la Evert (2, che aveva a sua volta battuto la numero 1 Navratilova) in finale. Per la cronaca Evonne vene insignita del titolo di numero 1 mondiale alla fine del 1971, quando ancora però non c’era il computer.
Per Karlovic80: grazie del contributo relativo alla Freeman e agli aborigeni.

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Di: angelica http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37621 angelica Sat, 29 Dec 2007 16:43:25 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37621 la cerimonia di apertura delle olimpiadi di Sydney e' stata una delle piu' belle in assoluto: Cathy Freeman che accende il fuoco olimpico appoggiando la torcia sull'acqua e' stato un momento cosi' emozianante che solo a ripensarci mi ritornano i brividi. Secondo me Evonne Goolagon e' stata importante per tutti quei ragazzi aborigini che hanno visto nello sport un possibilita' per emergere. Probabilemente senza Goolangon non ci sarebbe stata neanche una Cathy Freeman la cerimonia di apertura delle olimpiadi di Sydney e’ stata una delle piu’ belle in assoluto: Cathy Freeman che accende il fuoco olimpico appoggiando la torcia sull’acqua e’ stato un momento cosi’ emozianante che solo a ripensarci mi ritornano i brividi.

Secondo me Evonne Goolagon e’ stata importante per tutti quei ragazzi aborigini che hanno visto nello sport un possibilita’ per emergere.
Probabilemente senza Goolangon non ci sarebbe stata neanche una Cathy Freeman

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Di: karlovic 80 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37613 karlovic 80 Sat, 29 Dec 2007 15:48:20 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37613 Della Freeman ho un ricordo bellissimo datato 1994. In quell'anno,Cathy vinse i 400 piani ai giochi del Commonwealth in Canada,e fece il giro d'onore impugniando 2 bandiere,quella ufficiale(con la croce del sud)e quella dei KOORI(la bandiera simbolo degli aborigeni australiani). Con quel suo gesto istintivo,voleva dire la sua, in quanto al rapporto tra abitanti autoctoni e bianchi,sul ruolo degli aborigeni all'interno della società australiana contemporanea. Un dibattito che coinvolge le elite sia culturale che politica,impegniate a definire e ridefinire(attraverso analisi storiche e scelte normative)l'essenza dell'identità nazionale australiana. Della Freeman ho un ricordo bellissimo datato 1994.
In quell’anno,Cathy vinse i 400 piani ai giochi del Commonwealth in Canada,e fece il giro d’onore impugniando 2 bandiere,quella ufficiale(con la croce del sud)e quella dei KOORI(la bandiera simbolo degli aborigeni australiani).
Con quel suo gesto istintivo,voleva dire la sua, in quanto al rapporto tra abitanti autoctoni e bianchi,sul ruolo degli aborigeni all’interno della società australiana contemporanea.
Un dibattito che coinvolge le elite sia culturale che politica,impegniate a definire e ridefinire(attraverso analisi storiche e scelte normative)l’essenza dell’identità nazionale australiana.

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Di: Giovanni Di Natale http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37609 Giovanni Di Natale Sat, 29 Dec 2007 15:08:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37609 Karlovic probabilmente è come dici tu. Ma io sono del partito de "Ha ragione chi c'è". La Freeman a quelle Olimpiadi era in condizioni strepitose. Era il suo appuntamento con la storia. Sentito, cercato. Una magia iniziata con il calore della fiamma olimpica e chiusa sul podio di Sidney, davanti al mondo, davanti a tutti. Lei, aborigena, padrona dell'Australia intera. Per la prima volta. Penso che la storia della Freeman possa valere un gran libro, ma bisognerebbe saperne certamente di più di quanto non sappia io. Karlovic probabilmente è come dici tu. Ma io sono del partito de “Ha ragione chi c’è”. La Freeman a quelle Olimpiadi era in condizioni strepitose. Era il suo appuntamento con la storia. Sentito, cercato. Una magia iniziata con il calore della fiamma olimpica e chiusa sul podio di Sidney, davanti al mondo, davanti a tutti. Lei, aborigena, padrona dell’Australia intera. Per la prima volta. Penso che la storia della Freeman possa valere un gran libro, ma bisognerebbe saperne certamente di più di quanto non sappia io.

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Di: luca http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37608 luca Sat, 29 Dec 2007 15:07:09 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37608 Non vorrei sbagliarmi, ma la Goolagong aveva fatto fuori la Evert a Wimbledon '80 e la Smith Court nello stesso torneo nei primi anni '70. Se non è no.1 una tennista di quel livello....Onore al merito Non vorrei sbagliarmi, ma la Goolagong aveva fatto fuori la Evert a Wimbledon ‘80 e la Smith Court nello stesso torneo nei primi anni ‘70. Se non è no.1 una tennista di quel livello….Onore al merito

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Di: karlovic 80 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37607 karlovic 80 Sat, 29 Dec 2007 14:53:38 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37607 @ giovanni di natale. Non voglio sminuire la Freeman,che certamente nel 2000 era la più forte di tutte,infatti vinse l'oro. Ma vinse perche si era ritirata a 29 anni Marie-José Perec(ai mondiali di atene dove era la favorita n°1 e tra l'altro vinse cathy). La Perec,provò il rientro a sidney,ma i problemi fisici e la lontananza dalle gare,la fecero cambiare idea. A mio avviso,la Perec al massimo a sydney(è vero la francese 32enne contro i 27 anni dell'aborigena)avrebbe vinto la medaglia d'oro,ne sono certo. @ giovanni di natale.

Non voglio sminuire la Freeman,che certamente nel 2000 era la più forte di tutte,infatti vinse l’oro.
Ma vinse perche si era ritirata a 29 anni Marie-José Perec(ai mondiali di atene dove era la favorita n°1 e tra l’altro vinse cathy).
La Perec,provò il rientro a sidney,ma i problemi fisici e la lontananza dalle gare,la fecero cambiare idea.
A mio avviso,la Perec al massimo a sydney(è vero la francese 32enne contro i 27 anni dell’aborigena)avrebbe vinto la medaglia d’oro,ne sono certo.

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Di: karlovic 80 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37604 karlovic 80 Sat, 29 Dec 2007 14:12:14 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37604 @ marcos. Forse parli di Cathy Freeman,vincitrice dell'oro olimpico(nei 400 metri piani) a Sydney 2000 e di 2 titoli mondiali(atene 97 e siviglia 99),oltre ad un argento olimpico(atlanta 96). La Freeman è il simbolo dell'integrazione razziale tra gli indigeni e il resto della popolazione aussie. In assoluto é stata la prima aborigena a vincere un titolo olimpico,ed é stata anche l'unico caso finora di ultimo tedoforo a vincere il titolo nella stessa edizione dei giochi. Personalmente seguo molto anche l'atletica. @ marcos.

Forse parli di Cathy Freeman,vincitrice dell’oro olimpico(nei 400 metri piani) a Sydney 2000 e di 2 titoli mondiali(atene 97 e siviglia 99),oltre ad un argento olimpico(atlanta 96).
La Freeman è il simbolo dell’integrazione razziale tra gli indigeni e il resto della popolazione aussie.
In assoluto é stata la prima aborigena a vincere un titolo olimpico,ed é stata anche l’unico caso finora di ultimo tedoforo a vincere il titolo nella stessa edizione dei giochi.
Personalmente seguo molto anche l’atletica.

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Di: Giovanni Di Natale http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37603 Giovanni Di Natale Sat, 29 Dec 2007 13:58:53 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1221#comment-37603 Caro Marcos qui stuzzichi la mia passione per l'atletica. Sicuramente posso affermare che la mezzofondista Cathy Freeman è stata la prima aborigena ad accendere il fuoco olimpico, tutto nella cerimonia di apertura di Sidney 2000. Una scelta a sorpresa per quella che era la più forte atleta al mondo sui 400 metri piani... una Federer del giro di pista. Caro Marcos qui stuzzichi la mia passione per l’atletica. Sicuramente posso affermare che la mezzofondista Cathy Freeman è stata la prima aborigena ad accendere il fuoco olimpico, tutto nella cerimonia di apertura di Sidney 2000. Una scelta a sorpresa per quella che era la più forte atleta al mondo sui 400 metri piani… una Federer del giro di pista.

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