Commenti a: Scoprii Jennifer grazie a Pistolesi!“Quello lì non sa fare le volee”.Jim Evert: “A 9 anni è meglio perfino di mia figlia Chris” http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 16:49:26 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: pibla http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29769 pibla Thu, 11 Oct 2007 15:04:11 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29769 Sarà pure banale dirlo, ma questi aneddoti raccontati da Cino Marchese sono straordinari!!! Mi raccomando non ci fermiamo proprio ora che ci stiamo avvicinando alla pausa invernale... Sarà pure banale dirlo, ma questi aneddoti raccontati da Cino Marchese sono straordinari!!!
Mi raccomando non ci fermiamo proprio ora che ci stiamo avvicinando alla pausa invernale…

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Di: Nikolik http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29746 Nikolik Thu, 11 Oct 2007 07:03:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29746 L'interrogativo posto da Roberto sul colpo di Pistolesi uscito di poco ed il bel commento di Thomas sull'evento accidentale, privo di finalità, che può però comportare nuovi e differenti vantaggi, pur se apparentemente negativo, mi fanno ritornare alla mente un film divertente di qualche anno fa che affrontava, pur con minore consapevolezza e profondità, le stesse tematiche: Sliding Doors. L’interrogativo posto da Roberto sul colpo di Pistolesi uscito di poco ed il bel commento di Thomas sull’evento accidentale, privo di finalità, che può però comportare nuovi e differenti vantaggi, pur se apparentemente negativo, mi fanno ritornare alla mente un film divertente di qualche anno fa che affrontava, pur con minore consapevolezza e profondità, le stesse tematiche: Sliding Doors.

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Di: thomas yancey http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29679 thomas yancey Wed, 10 Oct 2007 08:23:01 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29679 Se Pistolesi non avesse sbagliato la volée decisiva nel primo set contro Sundstrom la sua carriera sarebbe cambiata? Il tennis è una metafora della boxe. Uno di quegli incontri che continuano quasi fino allo sfinimento, ripresa dopo ripresa, ganci, diretti, colpi a vuoto, niente di stabilito, nulla di certo, i cambi di campo come il gong, e poi ancora il gong, e ancora… E tu e il tuo avversario così simili, praticamente uguali: è impossibile non capire che il vero avversario sei tu stesso. Il vecchio detto secondo il quale un coraggioso grosso uomo batterà sempre un coraggioso piccolo uomo è stato sovente smentito. Perché esiste il Caso: evento accidentale, privo di finalità. Questo fatto fortuito genera quel che accade concretamente, ciò che dunque non può più non essere, o non può più essere altrimenti. Tale evento ha dunque il carattere di verità, mentre la possibilità è una soluzione soltanto talvolta vera. La volée di Pistolesi era una possibilità che si è dimostrata falsa, generando ciò che è diventato inevitabile. La vera domanda è dunque un’altra: quanto è accaduto ha comportato nuovi e differenti vantaggi a Pistolesi? Penso di sì. Perché l’indispensabile adattamento a quella realtà ha richiesto la ricerca di altre possibilità, che si sono dimostrate finalmente vere e positive. Se Pistolesi non avesse sbagliato la volée decisiva nel primo set contro Sundstrom la sua carriera sarebbe cambiata?
Il tennis è una metafora della boxe. Uno di quegli incontri che continuano quasi fino allo sfinimento, ripresa dopo ripresa, ganci, diretti, colpi a vuoto, niente di stabilito, nulla di certo, i cambi di campo come il gong, e poi ancora il gong, e ancora… E tu e il tuo avversario così simili, praticamente uguali: è impossibile non capire che il vero avversario sei tu stesso.
Il vecchio detto secondo il quale un coraggioso grosso uomo batterà sempre un coraggioso piccolo uomo è stato sovente smentito. Perché esiste il Caso: evento accidentale, privo di finalità.
Questo fatto fortuito genera quel che accade concretamente, ciò che dunque non può più non essere, o non può più essere altrimenti. Tale evento ha dunque il carattere di verità, mentre la possibilità è una soluzione soltanto talvolta vera.
La volée di Pistolesi era una possibilità che si è dimostrata falsa, generando ciò che è diventato inevitabile. La vera domanda è dunque un’altra: quanto è accaduto ha comportato nuovi e differenti vantaggi a Pistolesi? Penso di sì. Perché l’indispensabile adattamento a quella realtà ha richiesto la ricerca di altre possibilità, che si sono dimostrate finalmente vere e positive.

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Di: remo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29678 remo Wed, 10 Oct 2007 08:17:17 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29678 Mi riallaccio ai miei commenti fatti sul post precedente (quello firmato da Ubaldo) dove mi chiedevo se la gestione della ragazza da parte dei genitori e di chi le stava intorno sia stata la migliore per evitarle ciò che sta provando adesso. Ribadisco che la mia era una domanda posta senza nulla sapere di papà Stefano, di Evert e quant'altro. Però, uno che esordisce con la frase: "ho una figlia di 9 anni che tra qualche anno le metterà in fila tutte", anche se poi è risultato essere (quasi) la verità, non mi sembra il massimo a livello di educazione e di gestione del successo. Ma magari mi sbaglio. Mi riallaccio ai miei commenti fatti sul post precedente (quello firmato da Ubaldo) dove mi chiedevo se la gestione della ragazza da parte dei genitori e di chi le stava intorno sia stata la migliore per evitarle ciò che sta provando adesso. Ribadisco che la mia era una domanda posta senza nulla sapere di papà Stefano, di Evert e quant’altro. Però, uno che esordisce con la frase: “ho una figlia di 9 anni che tra qualche anno le metterà in fila tutte”, anche se poi è risultato essere (quasi) la verità, non mi sembra il massimo a livello di educazione e di gestione del successo. Ma magari mi sbaglio.

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Di: roberto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29662 roberto Tue, 09 Oct 2007 22:19:42 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29662 Purtroppo il buon Claudio le voleé non le ha mai più imparate. E pensare che prometteva benissimo. In quello stesso 1985, Claudio, ancora juniores, ebbe la wild card per il tabellone principale al Foro. Pescò un top ten, lo svedese Henrik Sundstrom, un atleta dal gran fisico, colpi pesanti, carichi di top spin e notevole rovescio a una mano (cosa rara fra gli svedesi). Match in sessione serale, grande curiosità per la giovane promessa "de Monteverde", centrale esaurito. Claudio non sente per nulla l'emozione, parte deciso, gioca il suo tennis di corri e tira con grande determinazione e notevole precisione. L'altro è sorpreso, sbaglia qualcosa, e la partita resta in equilibrio fino al tie break. Il Foro è una bolgia (per farvi capire, è come se oggi Trevisan stesse facendo match pari con Fernando Gonzales...). Claudio si esalta, gioca due dritti a sventaglio eccezionali (quello lo aveva...) e si procura un set point con il servizio a disposizione. Il pubblico attende in religioso silenzio. Claudio mette la prima a uscire, da sinistra e, udite udite, la segue a rete, per prendere di sorpresa l'avversario! Sul set point! Ma il servizio è buono, e Sundstrom, in affanno, gioca una rispostina in back, senza peso, alta sopra la rete. Claudio si avventa, incredulo, sulla facile volée di dritto, ma nella foga eccede nell'apertura e perde il controllo del colpo. La palla, con l'avversario immobile e rassegnato, esce lunga di un dito. Non posso dimenticare la penosa lentezza con cui il giudice di linea alzò il braccio per chiamare l'out... Claudio si dispera, perde concentrazione, forza troppo i colpi e si imballa, mentre l'altro, scampato il pericolo, si ricorda di essere il n. 6 del mondo e il match non ha più storia. 76 61. Mi sono sempre chiesto: chissà, se quella palla fosse rimasta dentro, forse la carriera di Claudio sarebbe stata diversa? Purtroppo il buon Claudio le voleé non le ha mai più imparate.
E pensare che prometteva benissimo. In quello stesso 1985, Claudio, ancora juniores, ebbe la wild card per il tabellone principale al Foro. Pescò un top ten, lo svedese Henrik Sundstrom, un atleta dal gran fisico, colpi pesanti, carichi di top spin e notevole rovescio a una mano (cosa rara fra gli svedesi).
Match in sessione serale, grande curiosità per la giovane promessa “de Monteverde”, centrale esaurito. Claudio non sente per nulla l’emozione, parte deciso, gioca il suo tennis di corri e tira con grande determinazione e notevole precisione. L’altro è sorpreso, sbaglia qualcosa, e la partita resta in equilibrio fino al tie break. Il Foro è una bolgia (per farvi capire, è come se oggi Trevisan stesse facendo match pari con Fernando Gonzales…). Claudio si esalta, gioca due dritti a sventaglio eccezionali (quello lo aveva…) e si procura un set point con il servizio a disposizione.
Il pubblico attende in religioso silenzio. Claudio mette la prima a uscire, da sinistra e, udite udite, la segue a rete, per prendere di sorpresa l’avversario! Sul set point! Ma il servizio è buono, e Sundstrom, in affanno, gioca una rispostina in back, senza peso, alta sopra la rete. Claudio si avventa, incredulo, sulla facile volée di dritto, ma nella foga eccede nell’apertura e perde il controllo del colpo. La palla, con l’avversario immobile e rassegnato, esce lunga di un dito.
Non posso dimenticare la penosa lentezza con cui il giudice di linea alzò il braccio per chiamare l’out…
Claudio si dispera, perde concentrazione, forza troppo i colpi e si imballa, mentre l’altro, scampato il pericolo, si ricorda di essere il n. 6 del mondo e il match non ha più storia. 76 61.
Mi sono sempre chiesto: chissà, se quella palla fosse rimasta dentro, forse la carriera di Claudio sarebbe stata diversa?

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Di: giorgio http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29651 giorgio Tue, 09 Oct 2007 18:45:45 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29651 Strepitoso Cino. Col povero Pistolesi, vittima sacrificale :D Strepitoso Cino. Col povero Pistolesi, vittima sacrificale :D

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Di: john john http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29645 john john Tue, 09 Oct 2007 16:23:36 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1010#comment-29645 se non ricordo male il vecchio cino era anche una sorta di manager della lafont e curava per questa azienda i rapporti con gli aussies alexander e dent, qualche ricordo in proposito su questi due atleti o su quello che era l'industria magliaria italiana dell'epoca, strapotente e unica? se non ricordo male il vecchio cino era anche una sorta di manager della lafont e curava per questa azienda i rapporti con gli aussies alexander e dent, qualche ricordo in proposito su questi due atleti o su quello che era l’industria magliaria italiana dell’epoca, strapotente e unica?

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