Commenti a: Tutti aggrappati alla Schiavone.Quattro giorni per due turnie per dieci bocciati su undici.E io non pretendo un n.1! http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 18:24:21 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Emiliano Faeti http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39981 Emiliano Faeti Sat, 19 Jan 2008 06:20:47 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39981 Analisi perfetta Rino, sei sempre il migliore. Il sito della FIT scriveva con toni trionfalistici delle vittorie di Cipolla nel Challenger di Noumea e di quella di Azzaro in un futures nell'El Salvador. Si parla sempre di crescita e rinascita eppure... è dal 2001 che in Davis siamo in serie B (1 anno in C) e intanto vedo la piccola Croazia che sforna giocatori in continuazione: Ljubicic, Ancic e ultimo Cilic che agli Open d'Australia ha appena preso a pallate Gonzalez numero 7 del mondo e finalista lo scorso anno. C'è tanto da essere ottimisti?? E non parlo solo di Davis Analisi perfetta Rino, sei sempre il migliore. Il sito della FIT scriveva con toni trionfalistici delle vittorie di Cipolla nel Challenger di Noumea e di quella di Azzaro in un futures nell’El Salvador. Si parla sempre di crescita e rinascita eppure… è dal 2001 che in Davis siamo in serie B (1 anno in C) e intanto vedo la piccola Croazia che sforna giocatori in continuazione: Ljubicic, Ancic e ultimo Cilic che agli Open d’Australia ha appena preso a pallate Gonzalez numero 7 del mondo e finalista lo scorso anno.
C’è tanto da essere ottimisti?? E non parlo solo di Davis

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Di: Mario http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39811 Mario Fri, 18 Jan 2008 10:17:36 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39811 Io credo che la componente "volontà" giochi un ruolo determinante. Non è possibile definire i nostri giocatori tout court inadatti a questi terreni; io ne farei più una questione di mentalià. Ragazzi abituati a giocare sulla terracotta e sazi di un leggera popolarità che il master di Roma ha regalato nel 2007. Passi avanti confermati per pochi attimi a Parigi e poi....poi nulla più...è calato il sipario. La volontà di migliorare il gioco sul veloce,l'impegno di allenarsi per raggiungere dei risultati su quelle superfici manca,manca totalmente. Com'è possibile che un giocatore,dotato fisicamente come Volandri, non abbia preparato un servizio più potente?....mah....la volontà e la determinazione per cercare di imporsi su quei campi nei nostri sono nulle,almeno a mio avviso. p.s. Ciao Rino, sei grandissimo! Io credo che la componente “volontà” giochi un ruolo determinante. Non è possibile definire i nostri giocatori tout court inadatti a questi terreni; io ne farei più una questione di mentalià. Ragazzi abituati a giocare sulla terracotta e sazi di un leggera popolarità che il master di Roma ha regalato nel 2007. Passi avanti confermati per pochi attimi a Parigi e poi….poi nulla più…è calato il sipario. La volontà di migliorare il gioco sul veloce,l’impegno di allenarsi per raggiungere dei risultati su quelle superfici manca,manca totalmente. Com’è possibile che un giocatore,dotato fisicamente come Volandri, non abbia preparato un servizio più potente?….mah….la volontà e la determinazione per cercare di imporsi su quei campi nei nostri sono nulle,almeno a mio avviso.
p.s. Ciao Rino, sei grandissimo!

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Di: romano http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39780 romano Thu, 17 Jan 2008 23:37:18 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39780 Ho due figli 10 e 12 anni. Fanno la sat da 4 anni circa e in alcuni anni il corso era composto da 12 16 alievi con due maestri che a volte si portano anche il cellulare in campo. Morale spesso facevano delle lunghe americane ( avete prente il gioco con metà per campo in fila indiana che dopo aver colpito la palla si deve correre dalla parte opposta ). Sono finito con il pagare un sacco di lezioni private e se voglio un campo per giocare con loro o per farli giocare con dei loro coetanei nei fine settimana devo prenotare con almeno 4-5 giorni di anticipo pagando in questi mesi invernali 16 euro all'ora, se poi ci mettete anche il maestro la cifra raddoppia. Io non gioco a tennis ma ho fatto molti altri sport atletica, calcio , boxe, equitazione e un minimo conosco la ginnastica di base. Un giorno succede questo. Per punizione tutti gli alievi dovevano fare tre giri di campo ( il perimetro era formato da due campi in sintetico più un corridoio in mezzo che è quasi un terzo campo ) mi lasciava meravigliato vedere che nessuno aveva una corsa impostata, e che nessuno sapeva un minimo di regoli sulla respirazione. Tutti strisciavano i piedi e dopo poco erano scoppiati con il fiato. Per bambini delle elemtari ho capito che a scuola danno per scontato le basi e al tennis pensano che altri lo facciano. Morale nessuno lo fà, il giorno dopo o portato i miei nel parco e gli ho spiegato un minimo sulla respirazione e sulle falcate della corsa. Torno in silenzio e contiuno a leggervi con interesse e vi ringrazio per l'attenzione. ciao/romano Ho due figli 10 e 12 anni.
Fanno la sat da 4 anni circa e in alcuni anni il corso era composto da 12 16 alievi con due maestri che a volte si portano anche il cellulare in campo.
Morale spesso facevano delle lunghe americane ( avete prente il gioco con metà per campo in fila indiana che dopo aver colpito la palla si deve correre dalla parte opposta ).
Sono finito con il pagare un sacco di lezioni private e se voglio un campo per giocare con loro o per farli giocare con dei loro coetanei nei fine settimana devo prenotare con almeno 4-5 giorni di anticipo pagando in questi mesi invernali 16 euro all’ora, se poi ci mettete anche il maestro la cifra raddoppia.
Io non gioco a tennis ma ho fatto molti altri sport atletica, calcio , boxe, equitazione e un minimo conosco la ginnastica di base.
Un giorno succede questo.
Per punizione tutti gli alievi dovevano fare tre giri di campo ( il perimetro era formato da due campi in sintetico più un corridoio in mezzo che è quasi un terzo campo ) mi lasciava meravigliato vedere che nessuno aveva una corsa impostata, e che nessuno sapeva un minimo di regoli sulla respirazione. Tutti strisciavano i piedi e dopo poco erano scoppiati con il fiato.
Per bambini delle elemtari ho capito che a scuola danno per scontato le basi e al tennis pensano che altri lo facciano. Morale nessuno lo fà, il giorno dopo o portato i miei nel parco e gli ho spiegato un minimo sulla respirazione e sulle falcate della corsa.

Torno in silenzio e contiuno a leggervi con interesse e vi ringrazio per l’attenzione.

ciao/romano

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Di: albi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39765 albi Thu, 17 Jan 2008 21:11:45 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39765 Caro Roberto la mia era una piccola provocazione dettata dallo sconforto che mi prende, non credo solo me, di fronte ai risultati dei nostri "eroi" della racchetta. Per quel che riguarda il tuo discorso sulle differenze tra lo sci e il tennis sottoscrivo tutto perchè proprio il discorso sui tecnici secondo me è fondamentale. Caro Roberto la mia era una piccola provocazione dettata dallo sconforto che mi prende, non credo solo me, di fronte ai risultati dei nostri “eroi” della racchetta.
Per quel che riguarda il tuo discorso sulle differenze tra lo sci e il tennis sottoscrivo tutto perchè proprio il discorso sui tecnici secondo me è fondamentale.

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Di: pibla http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39736 pibla Thu, 17 Jan 2008 18:50:07 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39736 Ha ragione Roberto.....e poi......più campi per tutti, più campi per tutti, più campi per tutti!!!! ovviamente così lo dico scherzando, però davvero due cosine semlici semplici per cominciare, quella che dice Roberto sui tecnici e quella che dicono in tantissimi, tra cui io, sul creare una maggiore facilitazione all'accesso ai campi per i giovanissimi, in modo da far penetrare il tennis nel tessuto degli sport praticati dai bambini, senza che i loro genitori, almeno inizialmente ,si debbano sbattere troppo o spendere troppi soldi, a me non sembrerebbero un'impresa sovrumana cercare almeno di realizzare queste due cosine, o no???? Ha ragione Roberto…..e poi……più campi per tutti, più campi per tutti, più campi per tutti!!!! ovviamente così lo dico scherzando, però davvero due cosine semlici semplici per cominciare, quella che dice Roberto sui tecnici e quella che dicono in tantissimi, tra cui io, sul creare una maggiore facilitazione all’accesso ai campi per i giovanissimi, in modo da far penetrare il tennis nel tessuto degli sport praticati dai bambini, senza che i loro genitori, almeno inizialmente ,si debbano sbattere troppo o spendere troppi soldi, a me non sembrerebbero un’impresa sovrumana cercare almeno di realizzare queste due cosine, o no????

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Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39725 Roberto Commentucci Thu, 17 Jan 2008 17:59:49 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39725 Caro albi, non sono sicuro che il paragone con lo sci possa essere calzante. Lo sci ha una diffusione, a livello mondiale, una base di praticanti, infinitamente minore rispetto a quella che ha il tennis. Il tennis è uno sport autenticamente globale, con una enorme base di praticanti. Si gioca a tutte le latitudini. E la competizione, inevitabilmente, è più elevata che non nello sci. E quindi vincere nel tennis è più difficile che vincere nello sci, questo è innegabile. Concesse le necessarie attenuanti al nostro movimento tennistico, tuttavia, occorre riconoscere che nello sci il nostro paese ha una grande tradizione. Esiste una "scuola" italiana di sci, così come esiste una scuola austriaca, una scuola svizzera eccetera. Abbiamo avuto campioni illustri, abbiamo moltissimi praticanti, buoni maestri di base e si, abbiamo anche degli ottimi tecnici, che si formano sempre negli ambienti dove esiste cultura sportiva e tradizione. Nel tennis invece non vi è quasi nulla di tutto questo. La storia ci insegna che non siamo un paese con tradizioni tennistiche. Non esiste una "scuola italiana" nel tennis, mentre è universalmente riconosciuto che esiste una scuola spagnola, una scuola francese, una scuola americana, una scuola ceka, una scuola australiana (oggi i canguri sono un po' in ribasso, ma hanno molti giovani promettenti). Insomma non facciamo parte dei paesi che hanno tradizioni tennistiche consolidate. E siccome siamo pur sempre la 7a potenza industriale del mondo, non si può pretendere che da noi nascano tennisti con le motivazioni profonde e lo spirito di sacrificio dei giovani che provengono dai paesi dell'est europeo, o magari dalla cina paesi che una federazione tennis non ce l'hanno, ma che hanno però consolidate tradizioni sportive e un materiale umano di prim'ordine, con un'ottima base atletica. Quindi dobbiamo guardare ad ovest, non a est, per colmare il nostro gap di cultura, tradizione e conoscenze. E forse potremmo iniziare andando a copiare i migliori. Forse la FIT, prima ancora di cercare di produrre dei giocatori, farebbe meglio a cercare di formare un discreto numero di buoni coach, disposti a viaggiare, e di preparatori specializzati. E forse mandare un po' di tecnici giovani, e motivata, a studiare presso le migliori realtà straniere potrebbe essere un buon modo di spendere il denaro pubblico. Caro albi, non sono sicuro che il paragone con lo sci possa essere calzante. Lo sci ha una diffusione, a livello mondiale, una base di praticanti, infinitamente minore rispetto a quella che ha il tennis. Il tennis è uno sport autenticamente globale, con una enorme base di praticanti. Si gioca a tutte le latitudini. E la competizione, inevitabilmente, è più elevata che non nello sci. E quindi vincere nel tennis è più difficile che vincere nello sci, questo è innegabile.
Concesse le necessarie attenuanti al nostro movimento tennistico, tuttavia, occorre riconoscere che nello sci il nostro paese ha una grande tradizione. Esiste una “scuola” italiana di sci, così come esiste una scuola austriaca, una scuola svizzera eccetera. Abbiamo avuto campioni illustri, abbiamo moltissimi praticanti, buoni maestri di base e si, abbiamo anche degli ottimi tecnici, che si formano sempre negli ambienti dove esiste cultura sportiva e tradizione.
Nel tennis invece non vi è quasi nulla di tutto questo. La storia ci insegna che non siamo un paese con tradizioni tennistiche. Non esiste una “scuola italiana” nel tennis, mentre è universalmente riconosciuto che esiste una scuola spagnola, una scuola francese, una scuola americana, una scuola ceka, una scuola australiana (oggi i canguri sono un po’ in ribasso, ma hanno molti giovani promettenti). Insomma non facciamo parte dei paesi che hanno tradizioni tennistiche consolidate. E siccome siamo pur sempre la 7a potenza industriale del mondo, non si può pretendere che da noi nascano tennisti con le motivazioni profonde e lo spirito di sacrificio dei giovani che provengono dai paesi dell’est europeo, o magari dalla cina paesi che una federazione tennis non ce l’hanno, ma che hanno però consolidate tradizioni sportive e un materiale umano di prim’ordine, con un’ottima base atletica. Quindi dobbiamo guardare ad ovest, non a est, per colmare il nostro gap di cultura, tradizione e conoscenze. E forse potremmo iniziare andando a copiare i migliori.
Forse la FIT, prima ancora di cercare di produrre dei giocatori, farebbe meglio a cercare di formare un discreto numero di buoni coach, disposti a viaggiare, e di preparatori specializzati. E forse mandare un po’ di tecnici giovani, e motivata, a studiare presso le migliori realtà straniere potrebbe essere un buon modo di spendere il denaro pubblico.

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Di: Enrico86 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39707 Enrico86 Thu, 17 Jan 2008 16:56:14 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39707 Bravo albi! hai proprio ragione! Prendiamo tre tornei challenger e facciamo un bel torneo Atp a metà strada. Costa soldi, fatica, impegno, ma si parte da questo! Altro che farsi sfuggire di mano anche Palermo dopo tutti gli altri! Eppure la Federazione in tal senso potrebbe e dovrebbe dare una mano. Guarda caso siamo uno dei paesi con più tornei challenger e contemporaneamente uno dei più rappresentati nelle posizioni che gravitano tra la 100esima e la 200esima, posizioni, non a caso, a livello di torneo challenger. Bravo albi! hai proprio ragione! Prendiamo tre tornei challenger e facciamo un bel torneo Atp a metà strada. Costa soldi, fatica, impegno, ma si parte da questo! Altro che farsi sfuggire di mano anche Palermo dopo tutti gli altri! Eppure la Federazione in tal senso potrebbe e dovrebbe dare una mano. Guarda caso siamo uno dei paesi con più tornei challenger e contemporaneamente uno dei più rappresentati nelle posizioni che gravitano tra la 100esima e la 200esima, posizioni, non a caso, a livello di torneo challenger.

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Di: Marcelus Edberg Wallace http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39706 Marcelus Edberg Wallace Thu, 17 Jan 2008 16:54:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39706 Dove si vede che anche gli Stati Uniti, pure in crisi e con pochi giocatori, qualificano al terzo turno quasi tutta la pattuglia, compreso Spadea. Basta confronti, però. Sono avvilito. Dove si vede che anche gli Stati Uniti, pure in crisi e con pochi giocatori, qualificano al terzo turno quasi tutta la pattuglia, compreso Spadea.
Basta confronti, però. Sono avvilito.

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Di: albi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39699 albi Thu, 17 Jan 2008 16:40:47 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39699 6 Francia, 5 USA, 4 Spagna, 3 Russia, 2 Serbia, 2 Argentina, 2 Croazia, 1 Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Cile, Australia, Cipro, Germania queste sono le nazioni con i rispettivi atleti presenti al terzo turno degli Australian Open nel tabellone maschile...non mi sembra (ahinoi) di vedere il nome Italia. Qualcuno a fatto l'esempio della FISI, ma lì ci sono pochi soldi, pochi sponsor, ma ottimi tecnici e gli atleti sanno che l'unica cosa che conta sono i risultati in coppa del mondo, ecco forse la soluzione è vietare la partecipazione ai challenger agli atleti che abbiano compiuto i 22/23 anni. 6 Francia, 5 USA, 4 Spagna, 3 Russia, 2 Serbia, 2 Argentina, 2 Croazia, 1 Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Cile, Australia, Cipro, Germania queste sono le nazioni con i rispettivi atleti presenti al terzo turno degli Australian Open nel tabellone maschile…non mi sembra (ahinoi) di vedere il nome Italia.
Qualcuno a fatto l’esempio della FISI, ma lì ci sono pochi soldi, pochi sponsor, ma ottimi tecnici e gli atleti sanno che l’unica cosa che conta sono i risultati in coppa del mondo, ecco forse la soluzione è vietare la partecipazione ai challenger agli atleti che abbiano compiuto i 22/23 anni.

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Di: Enrico86 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39696 Enrico86 Thu, 17 Jan 2008 16:24:27 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1301#comment-39696 Secondo me Baccini continua a fare l'avvocato delle cause perse, detto con rispetto per un giornalista che apprezzo da anni. Se Baccini chiama "fans di Tommasi" coloro che concordano con lui, sbaglia di grosso: innanzitutto Tommasi parla di risultati degli italiani negli Slam, nei Masters Series, Tier I, Coppa Davis e Baccini risponde giudicando il movimento dall'aumento dei tesserati. Ora, il parametro di Tommasi mi sembra più giusto, mentre la Fit, per bocca di Baccini, usa parametri in base alle stagioni, nel 2006 bastò la Fed Cup (quasi quasi anche per il tennis maschile...), nel 2007 è bastato l'aumento di iscritti. Per il 2008 che parametro useremo per capire che il nostro tennis "sta godendo di ottima salute"? Vorrei portare qualche esempio lampante: i miei amici che seguono il tennis in modo più approssimativo spesso mi chiedono come mai gli italiani non vincono mai nulla; non certo li ho sentiti esclamare: "è stato un bell'anno questo per il tennis azzurro!". Ma cosa gli rispondo? Che non si vince niente, ma che ci sono più persone dentro ai circoli? Quegli stessi miei amici, lo scorso anno, visto Volandri arrivare in semifinale a Roma mi hanno immediatamente chiesto di venire al Foro nel 2008. Da allora ne hanno più riparlato di tennis? Magari dicendo che Federer è un fenomeno, non certo dicendo "ma che bravi 'sti italiani". E sempre gli stessi miei amici che oltre al tennis seguono in modo approssimativo anche lo sci, tanto per fare un esempio, nel frattempo hanno imparato i nomi della Karbon, di Moelgg, di Rocca, di Blardone. E la Fisi non ha avuto il boom di iscritti, anzi versa in cattive condizioni economiche. Eppure tutti i talenti che aveva non li ha persi, consegnando il Bracciali di turno a un cecoslovacco qualsiasi (L'EMBLEMA DEI TANTI ERRORI COMMESSI DALLA FIT E CHE CI PORTEREMO DIETRO PER ANNI, SPERANDO CHE NELLE RETROVIE NON SE STIANO COMMETTENDO ALTRETTANTI). Ma sono fiducioso, ricordandosi sempre però che non è solo un discorso di una ruota che gira e che non si ferma mai sull'Italia. Forza Francesca, stanotte all'una siamo tutti con te!! Secondo me Baccini continua a fare l’avvocato delle cause perse, detto con rispetto per un giornalista che apprezzo da anni. Se Baccini chiama “fans di Tommasi” coloro che concordano con lui, sbaglia di grosso: innanzitutto Tommasi parla di risultati degli italiani negli Slam, nei Masters Series, Tier I, Coppa Davis e Baccini risponde giudicando il movimento dall’aumento dei tesserati. Ora, il parametro di Tommasi mi sembra più giusto, mentre la Fit, per bocca di Baccini, usa parametri in base alle stagioni, nel 2006 bastò la Fed Cup (quasi quasi anche per il tennis maschile…), nel 2007 è bastato l’aumento di iscritti. Per il 2008 che parametro useremo per capire che il nostro tennis “sta godendo di ottima salute”?
Vorrei portare qualche esempio lampante: i miei amici che seguono il tennis in modo più approssimativo spesso mi chiedono come mai gli italiani non vincono mai nulla; non certo li ho sentiti esclamare: “è stato un bell’anno questo per il tennis azzurro!”. Ma cosa gli rispondo? Che non si vince niente, ma che ci sono più persone dentro ai circoli?
Quegli stessi miei amici, lo scorso anno, visto Volandri arrivare in semifinale a Roma mi hanno immediatamente chiesto di venire al Foro nel 2008. Da allora ne hanno più riparlato di tennis? Magari dicendo che Federer è un fenomeno, non certo dicendo “ma che bravi ’sti italiani”.
E sempre gli stessi miei amici che oltre al tennis seguono in modo approssimativo anche lo sci, tanto per fare un esempio, nel frattempo hanno imparato i nomi della Karbon, di Moelgg, di Rocca, di Blardone. E la Fisi non ha avuto il boom di iscritti, anzi versa in cattive condizioni economiche. Eppure tutti i talenti che aveva non li ha persi, consegnando il Bracciali di turno a un cecoslovacco qualsiasi (L’EMBLEMA DEI TANTI ERRORI COMMESSI DALLA FIT E CHE CI PORTEREMO DIETRO PER ANNI, SPERANDO CHE NELLE RETROVIE NON SE STIANO COMMETTENDO ALTRETTANTI).
Ma sono fiducioso, ricordandosi sempre però che non è solo un discorso di una ruota che gira e che non si ferma mai sull’Italia.
Forza Francesca, stanotte all’una siamo tutti con te!!

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