Commenti a: Bambini prodigio con racchettaCercansi fenomeni di 4 anni http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 15:47:11 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Stefano Grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23715 Stefano Grazia Wed, 08 Aug 2007 18:00:10 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23715 un commento dall'africa sul doping e sul ritorno al dilettantesimo proposto da Clerici e Signora Scanagatta...Dice Stefano: veramente, da quel che ne so, il DOPING nel ciclismo spopola soprattutto fra gli Amatori e per una sermplice ragione: che non c'é l'esame antidoping! un commento dall’africa sul doping e sul ritorno al dilettantesimo proposto da Clerici e Signora Scanagatta…Dice Stefano: veramente, da quel che ne so, il DOPING nel ciclismo spopola soprattutto fra gli Amatori e per una sermplice ragione: che non c’é l’esame antidoping!

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Di: Stefano Grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23706 Stefano Grazia Wed, 08 Aug 2007 16:44:12 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23706 Sono Gabri la moglie di Stefano Grazia che al momento é a Luanda senza un computer collegato a provider autorizzato ai blog di internet. Gli avevo mandato in copia gli ultimi interventi e dul caso Virgili mi scrive: "Perché non chiedere l'Opinione del Prof Salvatore Buzzelli, Preparatore Atletico alla Bologna Tennis Academy ( che dirige con Cesare Zavoli). In fondo chi meglio di lui, addetto ai lavori e autore di un DVD dal titolo LA PREPARAZIONE ATLETICA DEL TENNISTA e di numerosi articoli in un'epoca in cui il Preparatore Atletico nel tennis era ancora visto se non come un marziano come una componente superflua...Prof, se ci leggi batti un colpo!" Sono Gabri la moglie di Stefano Grazia che al momento é a Luanda senza un computer collegato a provider autorizzato ai blog di internet. Gli avevo mandato in copia gli ultimi interventi e dul caso Virgili mi scrive: “Perché non chiedere l’Opinione del Prof Salvatore Buzzelli, Preparatore Atletico alla Bologna Tennis Academy ( che dirige con Cesare Zavoli). In fondo chi meglio di lui, addetto ai lavori e autore di un DVD dal titolo LA PREPARAZIONE ATLETICA DEL TENNISTA e di numerosi articoli in un’epoca in cui il Preparatore Atletico nel tennis era ancora visto se non come un marziano come una componente superflua…Prof, se ci leggi batti un colpo!”

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Di: heraimo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23677 heraimo Wed, 08 Aug 2007 07:08:43 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23677 Sono perfettamente d'accordo con flexible ma la sua considerazione è tanto vera quanto inutile. Non credo che ci sia qualche genitore sano di mente che abbia in testa come modello Sampras o Federer per i propri figli aspiranti agonisti. Credo che su una cosa tutti siano d'accordo: il fenomeno solo Dio può darcelo. Quindi resta la gran massa dei campioni, che purtroppo nel tennis gran massa non è! Come al solito è una questione di prospettiva: l'altro giorno al nostro circolo è venuto un ex giocatore che è stato numero 400 della classifica mondiale e veniva additato come un extraterrestre poi se parli con gli addetti ai lavori ti dicono che se sei il numero 200 non ti togli nemmeno le spese...allora quali obiettivi bisogna darsi? Sono perfettamente d’accordo con flexible ma la sua considerazione è tanto vera quanto inutile. Non credo che ci sia qualche genitore sano di mente che abbia in testa come modello Sampras o Federer per i propri figli aspiranti agonisti. Credo che su una cosa tutti siano d’accordo: il fenomeno solo Dio può darcelo. Quindi resta la gran massa dei campioni, che purtroppo nel tennis gran massa non è! Come al solito è una questione di prospettiva: l’altro giorno al nostro circolo è venuto un ex giocatore che è stato numero 400 della classifica mondiale e veniva additato come un extraterrestre poi se parli con gli addetti ai lavori ti dicono che se sei il numero 200 non ti togli nemmeno le spese…allora quali obiettivi bisogna darsi?

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Di: thomas yancey http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23392 thomas yancey Fri, 03 Aug 2007 06:44:41 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23392 Gentile Ubaldo, considerata la tua decisione di pubblicare l'articolo di Clerici sulla home page, allora mi pare giusto e opportuno trasferire i post di heraimo, Nicola, flexible e il mio da questa pagina a quella. Ti ringrazio per l'attenzione. Gentile Ubaldo, considerata la tua decisione di pubblicare l’articolo di Clerici sulla home page, allora mi pare giusto e opportuno trasferire i post di heraimo, Nicola, flexible e il mio da questa pagina a quella. Ti ringrazio per l’attenzione.

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Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23372 Ubaldo Scanagatta Fri, 03 Aug 2007 00:14:46 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23372 E se pubblicassi l'articolo di Clerici? Ora lo faccio sulla home page. E se pubblicassi l’articolo di Clerici? Ora lo faccio sulla home page.

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Di: flexible http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23350 flexible Thu, 02 Aug 2007 16:14:09 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23350 ok la metto giù cruda. e credetemi, so cosa dico. agassi, sampras, fererer, borg ecc, avrebbero vinto slams anche se avessero cominciato a giocare a 14 anni. Gaudenzi, Volandri, ma anche rosset o stephaneck nemmeno se avessero cominciato a 2. Punto. è triste ma è così. la dico meglio, becker avrebbe vinto wimbledon a 17 pure se avesse cominciato a 18, ecco. ok la metto giù cruda. e credetemi, so cosa dico. agassi, sampras, fererer, borg ecc, avrebbero vinto slams anche se avessero cominciato a giocare a 14 anni. Gaudenzi, Volandri, ma anche rosset o stephaneck nemmeno se avessero cominciato a 2. Punto. è triste ma è così.
la dico meglio, becker avrebbe vinto wimbledon a 17 pure se avesse cominciato a 18, ecco.

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Di: thomas yancey http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23277 thomas yancey Wed, 01 Aug 2007 12:52:49 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23277 Lo sport professionistico richiama in tutto il mondo folle oceaniche: baseball, football americano, boxe, corse automobilistiche negli Stati Uniti, calcio e rugby in Europa, per non parlare delle discipline atletiche ad oriente del Vecchio Continente. Tralasciando una quantità impressionante di sport cosiddetti minori, come il tennis o il velismo. Il giro di affari che ruota intorno a queste pratiche è fatto di cifre astronomiche, ben superiore a quello che possano vantare tutti gli altri tipi di spettacolo messi insieme. In Italia, le vicende della “Formula Uno” e delle gare motociclistiche agitano le domeniche di milioni di appassionati. I campionati mondiali del 2006 e l’immensa gioia che la vittoria della squadra nazionale ha suscitato negli italiani hanno dimostrato ancora una volta che il calcio riveste un’importanza emotiva enorme per grandissima parte della nostra gente. D’altronde, non si poteva pensare che l’esistenza di tre quotidiani sportivi, di pagine e pagine dedicate al calcio su qualsiasi giornale edito in Italia, di trasmissioni televisive quotidiane poggiate sul pallone, fossero un consumo imposto. Si tratta semplicemente di un’offerta rispondente alla domanda. Questa è la realtà, ed è futile qualsiasi giudizio di valore nel merito. Mio padre era solito ripetere che neanche i preti celebrano messe in suffragio senza essere pagati. Si può ragionevolmente pensare che i protagonisti a qualunque titolo di attività di tale rilevanza economica come quelle sportive svolgano la loro opera per diletto? E che i disonesti fra loro non tentino di primeggiare ad ogni costo? Certo, magari fa bene all’anima parlare ogni tanto di quanto potrebbe essere migliore un mondo con maggiore uguaglianza nella distribuzione dei beni primari: coscienza del proprio valore, diritti e libertà, opportunità e potere, reddito e ricchezza. Con una quantità maggiore di questi beni, gli individui potrebbero garantirsi, in sede teorica, un più ampio successo nel raggiungere i propri fini. Ma discutere di giustizia sociale è un tipo di riflessione simile a quella sull’esistenza di Dio: lascia il tempo che trova, perché si infrange contro il legno storto dell’umanità. La massima parte della specie umana non è guidata dall'intelligenza e dunque dalla logica, ma dalla ferocia e dal conseguente bisogno di prevalere a qualsiasi costo. Il mondo non può essere governato da individui intelligenti, ma da esseri feroci. Gli uomini dotati di capacità intellettive sono davvero parte infinitesimale a confronto della gran quantità di persone con poca intelligenza ma con forte propensione a sopraffare i propri simili. Per quale strana ragione? Semplicemente perché (ammesso che sia concepibile) un mondo governato da esseri intelligenti consentirebbe la sopravvivenza anche dei deboli di qualsiasi genere. Ma la Natura, nostra madre matrigna, si occupa della riproduzione della specie, selezionando duramente la razza umana. Questa nostra genitrice prevede dunque giusto la nascita di pochi esseri intelligenti, ma solo per garantire che i feroci non sbilancino totalmente l'equilibrio, spingendo gli effetti dei loro comportamenti fino alla completa distruzione. In sostanza, la rara intelligenza serve soltanto a riequilibrare situazioni che potrebbero degenerare drasticamente fino a mettere a repentaglio la sopravvivenza della specie umana. Ma il predominio è comunque destinato ai più feroci, sempre supportati ovviamente dal grande esercito di cani stupidi e crudeli che di fatto costituisce la gran quantità della popolazione umana. Si potrà anche ritenere questa una triste realtà, ma non si può nulla di fronte all'evidenza. Un individuo dotato di intelligenza non si rammarica dei fatti, giusti o meno che siano. In fondo, l’autentica povertà è la mancanza di consapevolezza. Lo sport professionistico richiama in tutto il mondo folle oceaniche: baseball, football americano, boxe, corse automobilistiche negli Stati Uniti, calcio e rugby in Europa, per non parlare delle discipline atletiche ad oriente del Vecchio Continente. Tralasciando una quantità impressionante di sport cosiddetti minori, come il tennis o il velismo. Il giro di affari che ruota intorno a queste pratiche è fatto di cifre astronomiche, ben superiore a quello che possano vantare tutti gli altri tipi di spettacolo messi insieme.
In Italia, le vicende della “Formula Uno” e delle gare motociclistiche agitano le domeniche di milioni di appassionati. I campionati mondiali del 2006 e l’immensa gioia che la vittoria della squadra nazionale ha suscitato negli italiani hanno dimostrato ancora una volta che il calcio riveste un’importanza emotiva enorme per grandissima parte della nostra gente. D’altronde, non si poteva pensare che l’esistenza di tre quotidiani sportivi, di pagine e pagine dedicate al calcio su qualsiasi giornale edito in Italia, di trasmissioni televisive quotidiane poggiate sul pallone, fossero un consumo imposto. Si tratta semplicemente di un’offerta rispondente alla domanda.
Questa è la realtà, ed è futile qualsiasi giudizio di valore nel merito.
Mio padre era solito ripetere che neanche i preti celebrano messe in suffragio senza essere pagati. Si può ragionevolmente pensare che i protagonisti a qualunque titolo di attività di tale rilevanza economica come quelle sportive svolgano la loro opera per diletto? E che i disonesti fra loro non tentino di primeggiare ad ogni costo?
Certo, magari fa bene all’anima parlare ogni tanto di quanto potrebbe essere migliore un mondo con maggiore uguaglianza nella distribuzione dei beni primari: coscienza del proprio valore, diritti e libertà, opportunità e potere, reddito e ricchezza. Con una quantità maggiore di questi beni, gli individui potrebbero garantirsi, in sede teorica, un più ampio successo nel raggiungere i propri fini.
Ma discutere di giustizia sociale è un tipo di riflessione simile a quella sull’esistenza di Dio: lascia il tempo che trova, perché si infrange contro il legno storto dell’umanità.
La massima parte della specie umana non è guidata dall’intelligenza e dunque dalla logica, ma dalla ferocia e dal conseguente bisogno di prevalere a qualsiasi costo.
Il mondo non può essere governato da individui intelligenti, ma da esseri feroci. Gli uomini dotati di capacità intellettive sono davvero parte infinitesimale a confronto della gran quantità di persone con poca intelligenza ma con forte propensione a sopraffare i propri simili. Per quale strana ragione? Semplicemente perché (ammesso che sia concepibile) un mondo governato da esseri intelligenti consentirebbe la sopravvivenza anche dei deboli di qualsiasi genere. Ma la Natura, nostra madre matrigna, si occupa della riproduzione della specie, selezionando duramente la razza umana. Questa nostra genitrice prevede dunque giusto la nascita di pochi esseri intelligenti, ma solo per garantire che i feroci non sbilancino totalmente l’equilibrio, spingendo gli effetti dei loro comportamenti fino alla completa distruzione.
In sostanza, la rara intelligenza serve soltanto a riequilibrare situazioni che potrebbero degenerare drasticamente fino a mettere a repentaglio la sopravvivenza della specie umana. Ma il predominio è comunque destinato ai più feroci, sempre supportati ovviamente dal grande esercito di cani stupidi e crudeli che di fatto costituisce la gran quantità della popolazione umana.
Si potrà anche ritenere questa una triste realtà, ma non si può nulla di fronte all’evidenza. Un individuo dotato di intelligenza non si rammarica dei fatti, giusti o meno che siano.
In fondo, l’autentica povertà è la mancanza di consapevolezza.

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Di: Nicola http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23271 Nicola Wed, 01 Aug 2007 11:48:03 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23271 Ubaldo purtroppo potrebbe essere come dici; se la pensa così un grande conoscitore come Clerici c'è da preoccuparsi...Io però ho la cattiva abitudine a credere principalmente in ciò che vedo (e forse su una questione del genere voglio anche autoconvincermi)...Mi spiego:nel tennis (riferendoci al nostro sport) esistono i controlli anti-doping?Si!..Quanti tennisti sono stati trovati dopati?Pochissimi!..C'è una bella differenza con il ciclismo o con l'atletica... Ora ti pongo alcune domande.Come farabbero i tennisti ad eludere le squalifiche?I controlli sono efficaci e perchè no anche invadenti?Io ho sentito i giocatori parlare di controlli persistenti,a sorpresa,sangue e urine,ecc.(non ultima la Santangelo)!.. Ultimi quesiti.Da quanto tempo la lotta al doping è diventata serrata?Negli anni 70 ad esempio,i tennisti erano costantemente sotto esame? Spero che Clerici e tua moglie siano smentiti,ma forse dovrei andare oltre il mio sguardo... :-) Ubaldo purtroppo potrebbe essere come dici; se la pensa così un grande conoscitore come Clerici c’è da preoccuparsi…Io però ho la cattiva abitudine a credere principalmente in ciò che vedo (e forse su una questione del genere voglio anche autoconvincermi)…Mi spiego:nel tennis (riferendoci al nostro sport) esistono i controlli anti-doping?Si!..Quanti tennisti sono stati trovati dopati?Pochissimi!..C’è una bella differenza con il ciclismo o con l’atletica…
Ora ti pongo alcune domande.Come farabbero i tennisti ad eludere le squalifiche?I controlli sono efficaci e perchè no anche invadenti?Io ho sentito i giocatori parlare di controlli persistenti,a sorpresa,sangue e urine,ecc.(non ultima la Santangelo)!..
Ultimi quesiti.Da quanto tempo la lotta al doping è diventata serrata?Negli anni 70 ad esempio,i tennisti erano costantemente sotto esame?
Spero che Clerici e tua moglie siano smentiti,ma forse dovrei andare oltre il mio sguardo… :-)

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Di: heraimo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23248 heraimo Wed, 01 Aug 2007 08:16:46 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23248 Non mi sembra che Pietrangeli, Panatta, Bertolucci, Barazzuti, Tacchini, Pescosolido, Canè, Gaudenzi, Nargiso, Sanguinetti, Volandri, Starace, Bracciali...abbiano il fisico e la mente logorati, forse sono più logorati quelli che tutte le mattine hanno dovuto timbrare il cartellino. Non mi sembra che Pietrangeli, Panatta, Bertolucci, Barazzuti, Tacchini, Pescosolido, Canè, Gaudenzi, Nargiso, Sanguinetti, Volandri, Starace, Bracciali…abbiano il fisico e la mente logorati, forse sono più logorati quelli che tutte le mattine hanno dovuto timbrare il cartellino.

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Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23179 Ubaldo Scanagatta Tue, 31 Jul 2007 14:18:27 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=80#comment-23179 Oggi su Repubblica Gianni Clerici, partendo dal ciclismo e i casi doping al Toru de France e dalla sua esperienza di Seul '88 con il dopato canadese che vinse i 200, sostiene che lo sport professinistico andrebbe...abolito tutto. Che l'unico vero sport da far praticare ai nostri figli è quello puramente dilettantistico. Mia moglie sostiene che ha ragionissima e che è chiaro come il sole che è così. L'esasperazione agonistica porta inevitabilmente, secondo loro, o a prendere dei prodotti illeciti per accrescere la propria competitività (per soddisfazione personale e/o per i soldi che girano attorno alle gare prof) o a concentrare tutta la propria gioventù, adolescenza, vita in qualcosa comunque di molto limitato e non necessariamente formativo finendo per logorare anzitempo il proprio fisico e la propria mente che andrebberoi coltivati invece in attività assai più armoniche. Che ne dite? Forse questo è un argomento che meriterebbe uno sviluppo a parte...proverò a metterlo nella home-page per vedere che cosa ne viene fuori. Oggi su Repubblica Gianni Clerici, partendo dal ciclismo e i casi doping al Toru de France e dalla sua esperienza di Seul ‘88 con il dopato canadese che vinse i 200, sostiene che lo sport professinistico andrebbe…abolito tutto. Che l’unico vero sport da far praticare ai nostri figli è quello puramente dilettantistico. Mia moglie sostiene che ha ragionissima e che è chiaro come il sole che è così. L’esasperazione agonistica porta inevitabilmente, secondo loro, o a prendere dei prodotti illeciti per accrescere la propria competitività (per soddisfazione personale e/o per i soldi che girano attorno alle gare prof) o a concentrare tutta la propria gioventù, adolescenza, vita in qualcosa comunque di molto limitato e non necessariamente formativo finendo per logorare anzitempo il proprio fisico e la propria mente che andrebberoi coltivati invece in attività assai più armoniche.
Che ne dite? Forse questo è un argomento che meriterebbe uno sviluppo a parte…proverò a metterlo nella home-page per vedere che cosa ne viene fuori.

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