Commenti a: Uffa, ora anche Kohlschreiber!Black-list tedesca: 154 tennisti http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 16:43:11 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32997 Avec Double Cordage Mon, 12 Nov 2007 23:23:26 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32997 heh :) in effetti ti devo dar ragione, probabilmente prima di mettere il nome del giocatore tedesco si saranno parati "la schiena". L'altra cosa alla quale ti riferisci, ovvero il dibattito tra libertà di parola e rispetto della libertà altrui (o tutela d'immagine), è figla del nostro tempo, figlia della rivoluzione informatica. A mio parere le carte in tavola sono cambiate rispetto a prima che partisse questa rivoluzione paragonabile se non superiore alla rivoluzione industriale. Quello che conta oggi e la capacità critica di una persona se vogliamo anche di una società, purtroppo essendo questo un valore pericoloso per certi poteri non viene sollecitata a dovere questa capacita critica. forse è il caso di fare qualche esempio, prendiamo quello delle liste pubblicate dai giornali visto che capita a pennello (anche se io di solito per i vantaggi che offre l'astrazione preferisco fare esempi con variabili e costanti agli antipodi del tema trattato, forse ne aggiungo uno con pere, cacio e miele dopo :) se non opto per il giaciglio) allora nell'articolo apparso su "Die Welt" si citano molto chiaramente la provenienza, il contenuto e l'attendibilità (nel caso specifico scarsa, inquanto si parla di movemimenti di quote sospetti inquanto fuori dalla norma che però non provano nulla) della lista. I nomi delle liste non sono invece di particolare rilevanza se non in conessione con la frequenza in cui appaiono sulla lista. un lettore con una discreta capacità critica dovrebbe mostrarsi molto scettico dinanzi a questa lista, perchè A) trattasi di un pezzo unico, ovvero non vengono citate simile liste alle quali paragonre la lista in argomento, B) non è resa pubblica per intero, C) non ha per base dati che provano altro che sospetti tutta via questa lista apparentemente contiene fatti non chiacchiere e quindi non ci dovrebbe essere nulla ad impedire la sua pubblicazione ne tanto meno la citazione della pubblicazione provo a farla breve. il problema non è tanto la libertà altrui ma è l'immagine, rilevante quasi solo in casi dove questa viene sfruttata da uno sponsor che la monta ora la domanda è dobbiamo sacrificare il diritto ad esporre verità (ad esempio la lista, i nomi che ci sono scritti, etc etc sono tutte verità che devono essere valutate criticamente per farsi poi un opinione, ma questo dopo non prima, prima si deve soppesare solo se di verità si tratta, potremmo chiamare queste verità anche fatti) agli interessi principalmente economici che stanno dietro ad un immagine. la mia risposta è no, se non si può più dire la verità, se non si possono più esporre i fatti siamo dinanzi a una situazione problematica. Questo vale in ambito pubblico quanto in ambito privato, qui ci sta un esmpio: se al tipo che sta dall'altra parte non posso dire che la sua impugnatura a metà manico, i suoi pantaloncini ascellari e il suo riporto a turbante sono ridicoli la situazione non è buona, se invece glielo posso dire senza che questo prenda e se ne vada la situazione è buona pur rimanendo i fatti invariati. tornando all'esempio portato da Ubaldo, se mi inserisci in una lista senza che io in quella lista ci sia stato allora magari una causa ci potrebbe stare ma se tu pubblichi una lista che contiene il mio nome la palla sta me e non dovrei poter farti nessuna causa che non venga immediatamente respinta. Lo stesso vale per una citazione, traduzione etc. bisogna poi sempre distinguere tra una persona pubblica e una persona privata. per quanto strano possa sembrare oggi giorno potrebbe essere più irrilevante per una persona privata essere ingiustamente coinvolto in vicende poco lodevoli di quanto lo possa essere per una persona pubblica come un politico, una soubrette o un profssionista dello sport in quanto tutti dipendenti più da imprenditori e finzioni che dalla realtà dei fatti. quindi se io in quella lista ci fossi davvero (indifferentemente dal mio staus di persona privata o pubblica) non avrei nessun problema a spiegare i fatti ai miei conoscenti, e ci stiamo avviando a una società dove il proprio punto di vista o la propria finta immagine la possimao fare conoscere anche a un pubblico generale di sconosciuti pur essendo persone private e non pubbliche. proprio per questo è sempre più importante una innata capacità critica quasi una dose di scetticismo, altrimenti ci facciamo fregare a raffica. parallelamente per il lato opposto, cio è quello di chi pubblica è semmai sempre più importante la verifica delle fonti delle proprie notizie, ma non possimao metterci ogni volta a verificare la notizia in se. in base all'ultimo punto citato, per un certo verso hai quindi fatto bene a non pubblicare la mia traduzione, non potedone verificare la veridicità per via della diversa lingua della fonte da qui è stata tratta, che trasforma una citazione in una fonte. quindi alla fine ti devo dar ragione nell'azione (la decisione di non pubblicare l'articolo del giornale tedesco) seppur non nell'argomentazione (di non pubblicarla per i nomi contenuti e non per la mancante certezza di identici contenuti in traduzione e originale), pur considerando di avare ragione anche io, essendo stato io stesso a tradurre ma ciò non conta in questo caso. (ma per carità come ben sai ma, probabilmente è meglio ripeterlo per i lettori del blog onde evitare discussioni, non ho mai preteso che tu pubblicassi la traduzione, anzi gia prevedevo problemi l'ho proposta più come informazione o base per una valutazione, come avevo anche scritto nel commento precedente la traduzione, ma tant è ho scritto tutta sta solfa per piacere del discorso ma mi rendo, ahi me tardivamente, conto che tu hai meglio da fare che leggere parafilosofia :) spero che almeno qualche lettore del blog ne possa aver tratto spunto) Conta invece che una citazione si trasforma in notizia non verificata. heh :) in effetti ti devo dar ragione, probabilmente prima di mettere il nome del giocatore tedesco si saranno parati “la schiena”. L’altra cosa alla quale ti riferisci, ovvero il dibattito tra libertà di parola e rispetto della libertà altrui (o tutela d’immagine), è figla del nostro tempo, figlia della rivoluzione informatica.

A mio parere le carte in tavola sono cambiate rispetto a prima che partisse questa rivoluzione paragonabile se non superiore alla rivoluzione industriale. Quello che conta oggi e la capacità critica di una persona se vogliamo anche di una società, purtroppo essendo questo un valore pericoloso per certi poteri non viene sollecitata a dovere questa capacita critica.

forse è il caso di fare qualche esempio, prendiamo quello delle liste pubblicate dai giornali visto che capita a pennello (anche se io di solito per i vantaggi che offre l’astrazione preferisco fare esempi con variabili e costanti agli antipodi del tema trattato, forse ne aggiungo uno con pere, cacio e miele dopo :) se non opto per il giaciglio)

allora nell’articolo apparso su “Die Welt” si citano molto chiaramente la provenienza, il contenuto e l’attendibilità (nel caso specifico scarsa, inquanto si parla di movemimenti di quote sospetti inquanto fuori dalla norma che però non provano nulla) della lista.

I nomi delle liste non sono invece di particolare rilevanza se non in conessione con la frequenza in cui appaiono sulla lista.

un lettore con una discreta capacità critica dovrebbe mostrarsi molto scettico dinanzi a questa lista, perchè
A) trattasi di un pezzo unico, ovvero non vengono citate simile liste alle quali paragonre la lista in argomento,
B) non è resa pubblica per intero,
C) non ha per base dati che provano altro che sospetti
tutta via questa lista apparentemente contiene fatti non chiacchiere e quindi non ci dovrebbe essere nulla ad impedire la sua pubblicazione ne tanto meno la citazione della pubblicazione

provo a farla breve.

il problema non è tanto la libertà altrui ma è l’immagine, rilevante quasi solo in casi dove questa viene sfruttata da uno sponsor che la monta

ora la domanda è dobbiamo sacrificare il diritto ad esporre verità (ad esempio la lista, i nomi che ci sono scritti, etc etc sono tutte verità che devono essere valutate criticamente per farsi poi un opinione, ma questo dopo non prima, prima si deve soppesare solo se di verità si tratta, potremmo chiamare queste verità anche fatti) agli interessi principalmente economici che stanno dietro ad un immagine.

la mia risposta è no, se non si può più dire la verità, se non si possono più esporre i fatti siamo dinanzi a una situazione problematica. Questo vale in ambito pubblico quanto in ambito privato, qui ci sta un esmpio: se al tipo che sta dall’altra parte non posso dire che la sua impugnatura a metà manico, i suoi pantaloncini ascellari e il suo riporto a turbante sono ridicoli la situazione non è buona, se invece glielo posso dire senza che questo prenda e se ne vada la situazione è buona pur rimanendo i fatti invariati.

tornando all’esempio portato da Ubaldo, se mi inserisci in una lista senza che io in quella lista ci sia stato allora magari una causa ci potrebbe stare ma se tu pubblichi una lista che contiene il mio nome la palla sta me e non dovrei poter farti nessuna causa che non venga immediatamente respinta. Lo stesso vale per una citazione, traduzione etc.

bisogna poi sempre distinguere tra una persona pubblica e una persona privata.

per quanto strano possa sembrare oggi giorno potrebbe essere più irrilevante per una persona privata essere ingiustamente coinvolto in vicende poco lodevoli di quanto lo possa essere per una persona pubblica come un politico, una soubrette o un profssionista dello sport in quanto tutti dipendenti più da imprenditori e finzioni che dalla realtà dei fatti.

quindi se io in quella lista ci fossi davvero (indifferentemente dal mio staus di persona privata o pubblica) non avrei nessun problema a spiegare i fatti ai miei conoscenti, e ci stiamo avviando a una società dove il proprio punto di vista o la propria finta immagine la possimao fare conoscere anche a un pubblico generale di sconosciuti pur essendo persone private e non pubbliche.

proprio per questo è sempre più importante una innata capacità critica quasi una dose di scetticismo, altrimenti ci facciamo fregare a raffica.

parallelamente per il lato opposto, cio è quello di chi pubblica è semmai sempre più importante la verifica delle fonti delle proprie notizie, ma non possimao metterci ogni volta a verificare la notizia in se.

in base all’ultimo punto citato, per un certo verso hai quindi fatto bene a non pubblicare la mia traduzione, non potedone verificare la veridicità per via della diversa lingua della fonte da qui è stata tratta, che trasforma una citazione in una fonte.

quindi alla fine ti devo dar ragione nell’azione (la decisione di non pubblicare l’articolo del giornale tedesco) seppur non nell’argomentazione (di non pubblicarla per i nomi contenuti e non per la mancante certezza di identici contenuti in traduzione e originale), pur considerando di avare ragione anche io, essendo stato io stesso a tradurre ma ciò non conta in questo caso. (ma per carità come ben sai ma, probabilmente è meglio ripeterlo per i lettori del blog onde evitare discussioni, non ho mai preteso che tu pubblicassi la traduzione, anzi gia prevedevo problemi l’ho proposta più come informazione o base per una valutazione, come avevo anche scritto nel commento precedente la traduzione, ma tant è ho scritto tutta sta solfa per piacere del discorso ma mi rendo, ahi me tardivamente, conto che tu hai meglio da fare che leggere parafilosofia :) spero che almeno qualche lettore del blog ne possa aver tratto spunto) Conta invece che una citazione si trasforma in notizia non verificata.

]]>
Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32985 Avec Double Cordage Mon, 12 Nov 2007 21:26:13 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32985 Ubaldo ti rispondo qui a mo di e-mail cosi non ti devi leggere l'e-mail, se vuoi rispondere ma dubito che ne avrai il tempo puoi farlo anche via e-mail tanto il mio indirizzo lo hai. cerco di essere breve e tutto quello che segue non è inteso per pebblicarlo sul blog ma se lo pubblichi non c'è problema: capisco la tua posizione, se ti querelano sono cavoli, purtroppo è una brutta storia questa delle querele è una specie di censura, uno non può più dire quello che pensa o riferire la parola di altri a meno di non contare meno di un fico secco se non vuole dare lavoro agli avvocati, forse è anche per questo che nella sola roma ci sono più avvocati che in tutta la francia poi invece il grosso dei casi si insabbia in tribunale, ma avevo detto di farla breve quindi taglio. so del mio problema dei refusi, purtroppo non ho mai imparato a battere a macchina e nei commenti di blog non passo mai nulla al controllo del computer e spesso non rileggo nemeno tutto per intero, poi il mio italiano scritto, lo sò è abbastanza carente. ma non essendo un vero italiano e avendo altre 4 lingue in testa questo è quel che mi consente la spontaneità, mi dispiace ma non ho tempo d'ispezionare a fondo le mie esternazioni "casual internet" :) lo so si tratta di temi delicati ma l'ambito è quello di commento in un blog non di un tribunale, voglio dire la figuraccia d'inanzi ai letterati la faccio io. ad ogni modo nella rassegna stampa dovresti pubblicarlo l'articolo fatto da "DIE WELT" l'importante è che lo fai tradurre esattamente senza tralasciare parti, come era avvenuto la volta scorsa per l'intervista del WDR dove anche il senso dell'affermazione era stato capovolto completamente, da una richiesta di collaborazione nello scommettere da parte di un collega giocatore, si era passati mi sembra a una proposta di truccare una partita lanciata da un esterno. il senso delle frasi dell'articolo nella mia traduzione è facilmente intuibile, ho lasciato volutamente invariato il più possibile l'ordine delle parole per facilitare il confronto, i condizionali sono quelli dell'articolo io non ne ho aggiunti trattandosi di una traduzione. Ubaldo ma non ti sembra un pò esagerato non poter pubblicare un commento a un articolo di blog contenente una traduzione di un articolo di un giornale superiore per reputazione a praticamente tutti i quotidiani italiani inlcusi corriere della sera e repubblica? A mio parere l'articolo andrebbe letto da chi si interessa di tennis, certo vengono citate fonti anonime, ma ai giornali i nomi sono conosciuti e penso dovrebbero consegnarli nel caso di un indagine, quindi si tratta più di tutela del anonimato che di accuse da fonti igniote. Poi oggi giorno nessuno è veramente anonimo nemmeno io, e poi con i giri d'affari di milardi di euro e la protezione offerta se fossi coinvolto in una cosa del genere cercherei anche io di tutelare la mia immagine pubblica. forse intendi pubblicare questo commento, decidi tu per me è uguale, in tal caso aggiungo per i lettori del blog che se vogliono leggersi la traduzione un pò casual che ho fatto del articolo pubblicato da "DIE WELT" me lo facciano sapere in un commento su questo blog che se ci sono richieste lo metto sul mio blog, altrimenti niente Nota di UBS: ti ho chiesto solo, se puoi, di rileggere un po' quello che mandi. Altrimenti tocca farlo ad altri, me compreso. Qui sotto allego le fonti dei giornali che tu hai citato. La responsabilità delle loro affermazioni non mi riguarda. Tieni presente che di liste ne sono state pubblicate, da siti e giornali, a bizzeffe. E se io metto te in una lista, e tu non c'entri niente, mi puoi far causa ed hai, a seconda dele circostanze, anche ragione di farla. Double Cordage sarebbe....forse secondo alcuni, corre voce che...sia stato implictao nell'aggiustare 8 incontri....Beh, io non posso provarlo e tu Double Cordage ti senti igniustamente perseguitato,la tua onorabilità offesa, i tuoi figli dicono "ma papà è vero che hai truffato" o i tuoi fratelli, i tuoi genitori, i tuoi amici, i tuoi colleghi...dai, non mancanza di libertà non scriverlo, è rispetto per la libertà altrui. Vuoi socmmetere che Die Welt, o altri, sta molto più attento a non dire cose non provate su un tedesco, su un Becker, su una Graf piuttosto che su un Italiano o un argentino che presume se ne possano anche fregare? Comunque per chi proprio non può resistere ecco le fonti fonte ZDF è http://www.zdf.de/ZDFsport/inhalt/24/0,5676,7123832,00.html la “watch list” del ATP di comprenderebbe 154 giocatori ed 11 giocatrici, da Luglio 2002 fino a Settembre 2007. sullo spiegel http://www.spiegel.de/sport/sonst/0,1518,515616,00.html viene citato un esperto di nome Reinhardt che afferma che nell’europa centrale il tennis nel ambito delle scommesse è il secondo mercato, preceduto solo da quello del calcio, esperti parlerebbero di miliardi di euro nel giro. (Miliardi? Non saranno un po' troppi?) fonte articolo del 10 novembre “die welt” http://www.welt.de/sport/article1350924/Betrug_der_Wettmafia_im_Tennis_fliegt_auf.html dal quale articolo tutto sarebbe partito. Saluti e state tranquilli, ragazzi, non vi lasciate prendere la mano Ubaldo ti rispondo qui a mo di e-mail cosi non ti devi leggere l’e-mail, se vuoi rispondere ma dubito che ne avrai il tempo puoi farlo anche via e-mail tanto il mio indirizzo lo hai. cerco di essere breve e tutto quello che segue non è inteso per pebblicarlo sul blog ma se lo pubblichi non c’è problema:

capisco la tua posizione, se ti querelano sono cavoli, purtroppo è una brutta storia questa delle querele è una specie di censura, uno non può più dire quello che pensa o riferire la parola di altri a meno di non contare meno di un fico secco se non vuole dare lavoro agli avvocati, forse è anche per questo che nella sola roma ci sono più avvocati che in tutta la francia poi invece il grosso dei casi si insabbia in tribunale, ma avevo detto di farla breve quindi taglio.

so del mio problema dei refusi, purtroppo non ho mai imparato a battere a macchina e nei commenti di blog non passo mai nulla al controllo del computer e spesso non rileggo nemeno tutto per intero, poi il mio italiano scritto, lo sò è abbastanza carente. ma non essendo un vero italiano e avendo altre 4 lingue in testa questo è quel che mi consente la spontaneità, mi dispiace ma non ho tempo d’ispezionare a fondo le mie esternazioni “casual internet” :)

lo so si tratta di temi delicati ma l’ambito è quello di commento in un blog non di un tribunale, voglio dire la figuraccia d’inanzi ai letterati la faccio io.

ad ogni modo nella rassegna stampa dovresti pubblicarlo l’articolo fatto da “DIE WELT” l’importante è che lo fai tradurre esattamente senza tralasciare parti, come era avvenuto la volta scorsa per l’intervista del WDR dove anche il senso dell’affermazione era stato capovolto completamente, da una richiesta di collaborazione nello scommettere da parte di un collega giocatore, si era passati mi sembra a una proposta di truccare una partita lanciata da un esterno.

il senso delle frasi dell’articolo nella mia traduzione è facilmente intuibile, ho lasciato volutamente invariato il più possibile l’ordine delle parole per facilitare il confronto, i condizionali sono quelli dell’articolo io non ne ho aggiunti trattandosi di una traduzione.

Ubaldo ma non ti sembra un pò esagerato non poter pubblicare un commento a un articolo di blog contenente una traduzione di un articolo di un giornale superiore per reputazione a praticamente tutti i quotidiani italiani inlcusi corriere della sera e repubblica?

A mio parere l’articolo andrebbe letto da chi si interessa di tennis, certo vengono citate fonti anonime, ma ai giornali i nomi sono conosciuti e penso dovrebbero consegnarli nel caso di un indagine, quindi si tratta più di tutela del anonimato che di accuse da fonti igniote. Poi oggi giorno nessuno è veramente anonimo nemmeno io, e poi con i giri d’affari di milardi di euro e la protezione offerta se fossi coinvolto in una cosa del genere cercherei anche io di tutelare la mia immagine pubblica.

forse intendi pubblicare questo commento, decidi tu per me è uguale, in tal caso aggiungo per i lettori del blog che se vogliono leggersi la traduzione un pò casual che ho fatto del articolo pubblicato da “DIE WELT” me lo facciano sapere in un commento su questo blog che se ci sono richieste lo metto sul mio blog, altrimenti niente

Nota di UBS: ti ho chiesto solo, se puoi, di rileggere un po’ quello che mandi. Altrimenti tocca farlo ad altri, me compreso. Qui sotto allego le fonti dei giornali che tu hai citato. La responsabilità delle loro affermazioni non mi riguarda. Tieni presente che di liste ne sono state pubblicate, da siti e giornali, a bizzeffe. E se io metto te in una lista, e tu non c’entri niente, mi puoi far causa ed hai, a seconda dele circostanze, anche ragione di farla. Double Cordage sarebbe….forse secondo alcuni, corre voce che…sia stato implictao nell’aggiustare 8 incontri….Beh, io non posso provarlo e tu Double Cordage ti senti igniustamente perseguitato,la tua onorabilità offesa, i tuoi figli dicono “ma papà è vero che hai truffato” o i tuoi fratelli, i tuoi genitori, i tuoi amici, i tuoi colleghi…dai, non mancanza di libertà non scriverlo, è rispetto per la libertà altrui. Vuoi socmmetere che Die Welt, o altri, sta molto più attento a non dire cose non provate su un tedesco, su un Becker, su una Graf piuttosto che su un Italiano o un argentino che presume se ne possano anche fregare? Comunque per chi proprio non può resistere ecco le fonti
fonte ZDF è http://www.zdf.de/ZDFsport/inhalt/24/0,5676,7123832,00.html
la “watch list” del ATP di comprenderebbe 154 giocatori ed 11 giocatrici, da Luglio 2002 fino a Settembre 2007.

sullo spiegel http://www.spiegel.de/sport/sonst/0,1518,515616,00.html
viene citato un esperto di nome Reinhardt che afferma che nell’europa centrale il tennis nel ambito delle scommesse è il secondo mercato, preceduto solo da quello
del calcio, esperti parlerebbero di miliardi di euro nel giro. (Miliardi? Non saranno un po’ troppi?)

fonte articolo del 10 novembre “die welt” http://www.welt.de/sport/article1350924/Betrug_der_Wettmafia_im_Tennis_fliegt_auf.html
dal quale articolo tutto sarebbe partito.
Saluti e state tranquilli, ragazzi, non vi lasciate prendere la mano

]]>
Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32974 Avec Double Cordage Mon, 12 Nov 2007 20:20:18 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32974 intendevo dire non tutti giornalisti sono cloni di vespa (e non veapa come invece un typo maledetto e ne ho fatti parecchi mi ha fatto scrivere, perdonate gli errori ...chi ne è senza lanci il primo fede) intendevo dire non tutti giornalisti sono cloni di vespa (e non veapa come invece un typo maledetto e ne ho fatti parecchi mi ha fatto scrivere, perdonate gli errori …chi ne è senza lanci il primo fede)

]]>
Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32971 Avec Double Cordage Mon, 12 Nov 2007 20:04:54 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32971 @paolo ma di che solidarietà parli, su cosa è fondata sul naiF o chauvinismo? Cosa ne sai tu se uno con il vizio delle scommesse non puo anche scommettere tramite altri? Ma lasciamo da parte questo caso specifico, più generalmente invece a me sembra che ciascuno che scommette on line si dichiara d'accordo in un contratto che se l'agenzia lo ritiene neccessario tutti i suoi dati verranno trasmessi ad enti di investigazione come ad esempio in questo caso lo può essere l'ATP. Queste agenzie che ad esempio nell'ambito del bet exchange (dove i guadagni sono i più elevati) lavorano come una specie di borsa possono analizzare il "mercato" e scoprire movimenti sospetti, se veramente uno ha barato colui che ci ha guadagnato sarà sicuramente un suo conoscente, e siccome le briglia sono state tenute molto scioltE in molti casi questo potrebbe essere un conoscente nemmeno troppo lontano, che persino l'ATP potrebbe essere capace di ricondurre al tennista che ha barato. Certo fin che uno dei due non confesserà non ci saranno prove a meno di transazioni bancarie tra i due rese note per un motivo o l'altro. C'è comunque una disparità di rischio tra i due, a meno che il complice non sia un parente o conoscente stretto (cosa che però aggraverebbe i sospetti oltre misura).quest non avrebbe nulla da perdere e potrebbe essere persuaso a far cadere il giocatore. Penso che potrebbero esserci un bel numero di tennisti con le chiappe strette in questi prossimi mesi, tutto dipende...fino a che punto l'ATP vorrà indagare i propri associati da lei rappresentati visto che non c'è nessun ente indipendente che potrebbe sopperire a questo conflitto d'interessi. Bisogna vedere se l'ATP deciderà se gli conviene mettere da parte le mele marcie ingenue (o non)... oppure se penserà che basterà agire come si è fatto con il doping con squalifiche raramente oltre i nove mesi e insabbiando il resto, scusandosi con un "we found no evidence" ho letto sul sito dell'emittente pubblica tedesca ZDF che la "watch list" del ATP di comprenderebbe 154 giocatori ed 11 giocatrici, da Luglio 2002 fino a Settembre 2007. scriverò maggiori dettagli nel post che segue non si sa mai che ci siano problemi a pubblicare ciò che pubblicano lo "spiegel" e "die welt" sullo spiegel viene citato un esperto di nome Reinhardt che afferma che nell'europa centrale il tennis nel ambito delle scommesse è il secondo mercato, preceduto solo da quello del calcio, esperti parlerebbero di miliardi di euro nel giro. Prosegue lo Spiegel, a cospetto di tali cifre e di organizzazioni di carattere mafioso appare evidente che un giocatore (riferendosi all'intervista del WDR nella trasmissione sport inside, dove viene dichiarato un tentativo di corruzione e l'uso frequente e spavaldo di scommesse online nella player's lounge) non se la senta di rinunciare all'anonimato. Di fronte a questo problema il presidente della federazione tedesca si sbaglia nel limitaris a criticare l'intervista del WDR. L'ATP avrebbe urgentemente consigliato ai propri giocatori di non effettuare ulteriori dicharazioni sull'argomento scommesse. Aggiungo io, infatti Djokovic in conferenza stampa ha risposto due volte con un secco "I have nothing to say about that". Non so come abbiarisposto Davydenko ma sicuramente gli avranno fatto domande a riguardo. Non mi risulta che i giornalisti siano tutti cloni di Vespa. <strong>NOTA DI UBS: Caro Double Cordage quando scrivi argomenti di questo tipo _ scusami se te lo dico _ ti devi impegnare di più nell'evitare refusi e quant'altro. Sono argomenti delicati, non si possono buttar lì alla rinfusa. Hai fatto un gran lavoro di ricerca, invece, per l'altro post...ma come immaginavi ci sono accuse tali e non circostanziate (non importa che non sia tu a farle ma giornali tedeschi: saremmo sempre noi a dilatarne la conoscenza) che sebbene tu usi spesso il condizionale, sarebbero etc, sono assolutamente impubblicabili. Ci lascerebbero nudi con le querele. Che, volendo, potranno semmai fare a quelle testate. Con calma, ma non adesso alle mie cinque dle mattino, vedrò che cosa si può salvare. ciao e scusa, ma capiscimi.</strong> @paolo ma di che solidarietà parli, su cosa è fondata sul naiF o chauvinismo? Cosa ne sai tu se uno con il vizio delle scommesse non puo anche scommettere tramite altri? Ma lasciamo da parte questo caso specifico, più generalmente invece a me sembra che ciascuno che scommette on line si dichiara d’accordo in un contratto che se l’agenzia lo ritiene neccessario tutti i suoi dati verranno trasmessi ad enti di investigazione come ad esempio in questo caso lo può essere l’ATP. Queste agenzie che ad esempio nell’ambito del bet exchange (dove i guadagni sono i più elevati) lavorano come una specie di borsa possono analizzare il “mercato” e scoprire movimenti sospetti, se veramente uno ha barato colui che ci ha guadagnato sarà sicuramente un suo conoscente, e siccome le briglia sono state tenute molto scioltE in molti casi questo potrebbe essere un conoscente nemmeno troppo lontano, che persino l’ATP potrebbe essere capace di ricondurre al tennista che ha barato. Certo fin che uno dei due non confesserà non ci saranno prove a meno di transazioni bancarie tra i due rese note per un motivo o l’altro. C’è comunque una disparità di rischio tra i due, a meno che il complice non sia un parente o conoscente stretto (cosa che però aggraverebbe i sospetti oltre misura).quest non avrebbe nulla da perdere e potrebbe essere persuaso a far cadere il giocatore.

Penso che potrebbero esserci un bel numero di tennisti con le chiappe strette in questi prossimi mesi, tutto dipende…fino a che punto l’ATP vorrà indagare i propri associati da lei rappresentati visto che non c’è nessun ente indipendente che potrebbe sopperire a questo conflitto d’interessi. Bisogna vedere se l’ATP deciderà se gli conviene mettere da parte le mele marcie ingenue (o non)… oppure se penserà che basterà agire come si è fatto con il doping con squalifiche raramente oltre i nove mesi e insabbiando il resto, scusandosi con un “we found no evidence”

ho letto sul sito dell’emittente pubblica tedesca ZDF
che la “watch list” del ATP di comprenderebbe 154 giocatori ed 11 giocatrici, da Luglio 2002 fino a Settembre 2007.
scriverò maggiori dettagli nel post che segue non si sa mai che ci siano problemi a pubblicare ciò che pubblicano lo “spiegel” e “die welt”

sullo spiegel viene citato un esperto di nome Reinhardt che afferma che nell’europa centrale il tennis nel ambito delle scommesse è il secondo mercato, preceduto solo da quello
del calcio, esperti parlerebbero di miliardi di euro nel giro. Prosegue lo Spiegel, a cospetto di tali cifre e di organizzazioni di carattere mafioso appare evidente che un giocatore (riferendosi all’intervista del WDR nella trasmissione sport inside, dove viene dichiarato un tentativo di corruzione e l’uso frequente e spavaldo di scommesse online nella player’s lounge) non se la senta di rinunciare all’anonimato.
Di fronte a questo problema il presidente della federazione tedesca si sbaglia nel limitaris a criticare l’intervista del WDR. L’ATP avrebbe urgentemente consigliato ai propri giocatori di non effettuare ulteriori dicharazioni sull’argomento scommesse.
Aggiungo io, infatti Djokovic in conferenza stampa ha risposto due volte con un secco “I have nothing to say about that”. Non so come abbiarisposto Davydenko ma sicuramente gli avranno fatto domande a riguardo. Non mi risulta che i giornalisti siano tutti cloni di Vespa.

NOTA DI UBS: Caro Double Cordage quando scrivi argomenti di questo tipo _ scusami se te lo dico _ ti devi impegnare di più nell’evitare refusi e quant’altro. Sono argomenti delicati, non si possono buttar lì alla rinfusa. Hai fatto un gran lavoro di ricerca, invece, per l’altro post…ma come immaginavi ci sono accuse tali e non circostanziate (non importa che non sia tu a farle ma giornali tedeschi: saremmo sempre noi a dilatarne la conoscenza) che sebbene tu usi spesso il condizionale, sarebbero etc, sono assolutamente impubblicabili. Ci lascerebbero nudi con le querele. Che, volendo, potranno semmai fare a quelle testate. Con calma, ma non adesso alle mie cinque dle mattino, vedrò che cosa si può salvare. ciao e scusa, ma capiscimi.

]]>
Di: paolo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32949 paolo Mon, 12 Nov 2007 16:45:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32949 Io credo che il punto principale di questo scandalo, che ha raggiunto proporzioni davvero enormi, e che l'ATP, pur sapendo, non abbia fatto nulla quando il fenomeno era ancora marginale, circoscritto a qualche giocatore. Tutti i tennisti, hanno quindi creduto di poterla fare franca. Infatti in una sola settimana, quando si giocavano Sopot e Washington si sono concentrati il maggior numero di incontri sospetti. Ma solo grazie a Betfair (tempestata di e-mail di protesta per il match davidenko-vassallo arguello) che ha reso Void l'incontro, è uscito fuori lo scandalo. Ne hanno quindi parlato i media, e l'atp dapprima silente è stata costretta a intervenire. Piena solidarietà invece a Di Mauro, che ha peccato solo di ingenuità. Io credo che il punto principale di questo scandalo, che ha raggiunto proporzioni davvero enormi, e che l’ATP, pur sapendo, non abbia fatto nulla quando il fenomeno era ancora marginale, circoscritto a qualche giocatore. Tutti i tennisti, hanno quindi creduto di poterla fare franca. Infatti in una sola settimana, quando si giocavano Sopot e Washington si sono concentrati il maggior numero di incontri sospetti. Ma solo grazie a Betfair (tempestata di e-mail di protesta per il match davidenko-vassallo arguello) che ha reso Void l’incontro, è uscito fuori lo scandalo. Ne hanno quindi parlato i media, e l’atp dapprima silente è stata costretta a intervenire.
Piena solidarietà invece a Di Mauro, che ha peccato solo di ingenuità.

]]>
Di: Paolo N. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32920 Paolo N. Mon, 12 Nov 2007 10:46:35 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32920 Su kohlschreiber-tsonga ho segnalato io stesso a betfair con una e-mail l'incredibile andamento delle quote...tsonga dopo aver perso il primo set era dato a 1.3 con un volume di giocate decisamente inusuale...era evidente che c'era qualcosa di anomalo...e infatti tsonga ha puntualmente vinto...a voi le conclusioni Su kohlschreiber-tsonga ho segnalato io stesso a betfair con una e-mail l’incredibile andamento delle quote…tsonga dopo aver perso il primo set era dato a 1.3 con un volume di giocate decisamente inusuale…era evidente che c’era qualcosa di anomalo…e infatti tsonga ha puntualmente vinto…a voi le conclusioni

]]>
Di: anto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32919 anto Mon, 12 Nov 2007 10:41:32 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32919 Ubaldo quando penso che ti hanno diffidato alcuni giocatori italiani per alcune notizie relative al caso scommesse, cosa dovrebbe fare allora Kohlschreiber con i media tedeschi, che l'hanno letteralmente ammazzato! Ubaldo quando penso che ti hanno diffidato alcuni giocatori italiani per alcune notizie relative al caso scommesse, cosa dovrebbe fare allora Kohlschreiber con i media tedeschi, che l’hanno letteralmente ammazzato!

]]>
Di: Mario http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32918 Mario Mon, 12 Nov 2007 09:44:27 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1116#comment-32918 non voglio credere che tutti questi personaggi abbiano disonorato lo sport che rappresentano e insultato i tifosi che lo amano come il sotoscritto. però i fatti sono molto sospetti, e non è più possibile far finta di niente; il tennis non è malato, non basta un'influenza per affermare che è in corso una malattia terminale. se davvero qualcuno ha fatto ciò che non doveva fare è giusto che non prenda più una racchetta in mano non voglio credere che tutti questi personaggi abbiano disonorato lo sport che rappresentano e insultato i tifosi che lo amano come il sotoscritto.
però i fatti sono molto sospetti, e non è più possibile far finta di niente; il tennis non è malato, non basta un’influenza per affermare che è in corso una malattia terminale. se davvero qualcuno ha fatto ciò che non doveva fare è giusto che non prenda più una racchetta in mano

]]>