Commenti a: Scommesse, follie, match truccati.E Warwick-Panatta allora?La banda del buco fa così con le quote http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 17:51:30 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29642 marcos Tue, 09 Oct 2007 15:26:15 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29642 tiriamo per un attimo le fila: betfair è un mediatore che mette a disposizione un sistema che consente lo scambio delle quote, senza influire sulla loro costruzione. è una piazza dove si svolge un mercato, come spiegato da marco, che ringrazio. il ricavo dei campioni onesti delle scommesse (o dei truffatori) non pesa sulle casse di betfair, bensì sulle tasche degli scommettitori onesti, come ha rilevato olm, che ringrazio. gli scommettitori condizionano le quote, attraverso le giocate: possono, per tanto, farle salire o farle scendere, decidendo di investire non soltanto sul vincente, ma anche sul perdente. questo sistema consente un mercato sempre aperto, a patto che le puntate e le bancate siano in equilibrio come spiegato da luigi, che ringrazio. il sistema sempre aperto (senza chiusura del book per rischio di eccessive perdite) consente ai maramaldi di agire con arguzia e complica maledettamente la vita ai controllori. il sistema sempre aperto consente allo scommettitore, rischiando poco, di bancare il favorito (scommettendo in sostanza sulla vittoria dello sfavorito), rischiando molti meno soldi di quelli puntati sulla vittoria del favorito, pur rimanendo in pari il bilancio. perchè vi siano truffatori in giro, devono esserci tennisti corruttibili: il problema, ribadisco, non è la scommessa truccata; il problema è la partita truccata. il sistema del betting exchange non è uno strumento che favorisce l'illegalità, ma può esaltare le capacità dei campioni delle scommesse, dei furbetti ed anche dei malavitosi. anche un bel collier può esaltare le capacità dei malavitosi: non per questo si deve vietare alla nobildonna di vestirlo, per decorare l'affannoso petto. ringrazio ancora tutti. tiriamo per un attimo le fila:

betfair è un mediatore che mette a disposizione un sistema che consente lo scambio delle quote, senza influire sulla loro costruzione. è una piazza dove si svolge un mercato, come spiegato da marco, che ringrazio.

il ricavo dei campioni onesti delle scommesse (o dei truffatori) non pesa sulle casse di betfair, bensì sulle tasche degli scommettitori onesti, come ha rilevato olm, che ringrazio.

gli scommettitori condizionano le quote, attraverso le giocate: possono, per tanto, farle salire o farle scendere, decidendo di investire non soltanto sul vincente, ma anche sul perdente.

questo sistema consente un mercato sempre aperto, a patto che le puntate e le bancate siano in equilibrio come spiegato da luigi, che ringrazio.

il sistema sempre aperto (senza chiusura del book per rischio di eccessive perdite) consente ai maramaldi di agire con arguzia e complica maledettamente la vita ai controllori. il sistema sempre aperto consente allo scommettitore, rischiando poco, di bancare il favorito (scommettendo in sostanza sulla vittoria dello sfavorito), rischiando molti meno soldi di quelli puntati sulla vittoria del favorito, pur rimanendo in pari il bilancio.

perchè vi siano truffatori in giro, devono esserci tennisti corruttibili: il problema, ribadisco, non è la scommessa truccata; il problema è la partita truccata.

il sistema del betting exchange non è uno strumento che favorisce l’illegalità, ma può esaltare le capacità dei campioni delle scommesse, dei furbetti ed anche dei malavitosi.

anche un bel collier può esaltare le capacità dei malavitosi: non per questo si deve vietare alla nobildonna di vestirlo, per decorare l’affannoso petto.

ringrazio ancora tutti.

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Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29638 Ubaldo Scanagatta Tue, 09 Oct 2007 14:32:32 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29638 Dall'Inghilterra rimbalza questa notizia, guarda caso dal Regno Unito delle...Scommesse. Prima aveva parlato Tim Henman, poi ora Andy Murray, e anche Arvind Parmar. Mentre Elseneer, il belga che aveva detto di essere stato avvicinato per perdere da Starace aveva anche raccontato di essere stato avvicinato negli spogliatoi di Wimbledon. Insomma...in Inghilterra c'è del marcio! Questo sarebbe un titolo scherzoso, in realtà tutti i giocatori ammettono di sapere...ma nessuno fa nomi, accuse precise. Io credo che questo pezzo di Marcos (chiedo ancora la cortesia a chi volesse cortesemtne tradurlo di farsi vivo con me tramite la mia posta ubaldoscanagatta@yahoo.it ...anche se la stesura definitva andrà integrata con alcune delle cose emerse dagli interventi di qui sopra) Tennis: Murray, c'e' corruzione e molti giocatori lo sanno (Tutti aspettavano il primo reo-confesso…invece ancora si parla degli altri senza però dimostrare di avere le prove) Agenzia Ansa, del 9-10-07 delle ore 12.38 LONDRA, 9 OTT - Alcuni match di tornei Atp sono truccati e i giocatori ne sono consapevoli: e' questa la denuncia di Andy Murray, numero uno britannico, che conferma i sospetti che circolano ormai da mesi. ''E' piuttosto triste per tutti i giocatori, ma queste cose si sanno - le parole di Murray in un'intervista alla Bbc -. E' difficile dimostrare se un giocatore ha provato a vincere oppure no, perche' basta sbagliare negli ultimi game del set per perdere un incontro''. Diverse agenzie di scommesse hanno espresso dubbi sull'esito di alcune partite di tennis. Sospetti confermati dallo stesso Murray. ''Ci sono giocatori che escono regolarmente al primo turno e devono comunque pagarsi le trasferte - la giustificazione di Murray -. Una carriera dura al massimo 12 anni e bisogna cercare di ottimizzare i guadagni. Anche se questo modo di fare e' assolutamente inaccettabile''. Lo scorso mese un altro giocatore del Regno Unito, Tim Henman, aveva dichiarato di essere a conoscenza di proposte equivoche recapitate ad alcuni colleghi tennisti. ''Personalmente non mi e' mai capitato, ma ascoltando altri giocatori pare che sia una pratica che succede non di rado'', aveva dichiarato l'ex numero uno inglese, ritiratosi dopo l'ultimo incontro di Coppa David della Gran Bretagna. Nel frattempo l'ATP Tour ha avviato un'inchiesta interna per far luce su alcuni casi sospetti gia' segnalati dagli allibratori. " A questa notizia di agenzia si aggiunge quella di una riunione avvenuta a Londra far ITF, ATP e WTA per dibattere l'argomento. Dall’Inghilterra rimbalza questa notizia, guarda caso dal Regno Unito delle…Scommesse. Prima aveva parlato Tim Henman, poi ora Andy Murray, e anche Arvind Parmar. Mentre Elseneer, il belga che aveva detto di essere stato avvicinato per perdere da Starace aveva anche raccontato di essere stato avvicinato negli spogliatoi di Wimbledon. Insomma…in Inghilterra c’è del marcio! Questo sarebbe un titolo scherzoso, in realtà tutti i giocatori ammettono di sapere…ma nessuno fa nomi, accuse precise. Io credo che questo pezzo di Marcos (chiedo ancora la cortesia a chi volesse cortesemtne tradurlo di farsi vivo con me tramite la mia posta ubaldoscanagatta@yahoo.it …anche se la stesura definitva andrà integrata con alcune delle cose emerse dagli interventi di qui sopra)
Tennis: Murray, c’e’ corruzione e molti giocatori lo sanno

(Tutti aspettavano il primo reo-confesso…invece ancora si parla degli altri senza però dimostrare di avere le prove)

Agenzia Ansa, del 9-10-07 delle ore 12.38

LONDRA, 9 OTT - Alcuni match di tornei Atp sono truccati e i giocatori ne sono consapevoli: e’ questa la denuncia di Andy Murray, numero uno britannico, che conferma i sospetti che circolano ormai da mesi. ”E’ piuttosto triste per tutti i giocatori, ma queste cose si sanno - le parole di Murray in un’intervista alla Bbc -. E’
difficile dimostrare se un giocatore ha provato a vincere oppure no, perche’ basta sbagliare negli ultimi game del set per perdere un incontro”. Diverse agenzie di scommesse hanno espresso dubbi sull’esito di alcune partite di tennis. Sospetti confermati dallo stesso Murray. ”Ci sono giocatori che escono regolarmente al primo turno e devono comunque pagarsi le trasferte - la giustificazione di Murray -. Una carriera dura al massimo 12 anni e bisogna cercare di ottimizzare i guadagni. Anche se questo modo di fare e’ assolutamente inaccettabile”. Lo scorso mese un altro giocatore del Regno Unito, Tim Henman, aveva dichiarato di essere a conoscenza di proposte equivoche recapitate ad alcuni colleghi tennisti. ”Personalmente non mi e’ mai capitato, ma ascoltando altri giocatori pare che sia una pratica che succede non di rado”, aveva dichiarato l’ex numero uno inglese, ritiratosi dopo l’ultimo incontro di Coppa David della Gran Bretagna. Nel frattempo l’ATP Tour ha avviato un’inchiesta interna per far luce su alcuni casi sospetti gia’ segnalati dagli allibratori. ”
A questa notizia di agenzia si aggiunge quella di una riunione avvenuta a Londra far ITF, ATP e WTA per dibattere l’argomento.

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Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29627 marcos Tue, 09 Oct 2007 12:31:13 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29627 ringrazio olm per l'intervento e sono perfettamente daccordo sul fatto che i ricavi delle scommesse non pesano sul bilancio dei betting exchange, ma sulle tasche degli scommettitori perdenti. l'esempio portato nell'articolo, quello del giocatore A e del giocatore B, è dichiaratamente "fantastico e, magari, non del tutto corretto" e mira a sottolineare la mia preoccupazione del fatto che le quote, bene o male, poco o tanto, possano essere condizionate dall'esterno. se la banda del buco è in grado di condizionare in qualche modo le quote, mediante le giocate, allora è in grado di comandare il "mercato" di una partita o di più partite. se la quota di arguello, prima del match, in quel paradigmatico incontro, passò da 6.00 a 1.51 in qualche ora, e quella di davydenko passò da 1.11 a 3.00, sempre prima del match, significa che le giocate su arguello vincente, ad un certo punto prima del match, furono enormi ed anche, a mio parere, che le quote nel betting exchange sono particolarmente sensibili al condizionamento delle giocate. s'intenda...non sto dando colpe al betting exchange, ma temo che il suo sistema perfetto, che mantiene in parità il bilancio (parità di bilancio, credo, a cui non partecipa solo una partita, ma tutti gli eventi giocati in quel momento), affidando al mercato la costruzione della quota, sia particolarmente aggredibile dall'esterno. luigi diceva che i "libri vengono chiusi" dai books, quando le agenzie vedono concretizzarsi perdite troppo elevate per loro su una scommessa o su un gruppo di scommesse: è chiaro che i libri vengono chiusi anche per la banda del buco, non solo per gli scommettitori onesti. probabilmente, allora, la famigerata banda preferisce azionare su un mercato più aperto e non condizionato (o meno condizionato) da scelte di agenzia. olm è meno preoccupato di me sul condizionamento esterno delle quote nei betting exchange; apprezzo profondamente il suo intervento perchè ci consente di approfondire meglio gli ingranaggi di un sistema, che potrebbe, forse, meglio ripararsi dalle scorribande del malaffare. sarei molto lieto se altri intenditori di books ed exchange intervenissero, per spiegare fino in fondo il funzionamento dei suddetti ingranaggi: in questo senso, l'articolo sia uno stimolo per l'approfondimento. ringrazio olm per l’intervento e sono perfettamente daccordo sul fatto che i ricavi delle scommesse non pesano sul bilancio dei betting exchange, ma sulle tasche degli scommettitori perdenti.

l’esempio portato nell’articolo, quello del giocatore A e del giocatore B, è dichiaratamente “fantastico e, magari, non del tutto corretto” e mira a sottolineare la mia preoccupazione del fatto che le quote, bene o male, poco o tanto, possano essere condizionate dall’esterno. se la banda del buco è in grado di condizionare in qualche modo le quote, mediante le giocate, allora è in grado di comandare il “mercato” di una partita o di più partite. se la quota di arguello, prima del match, in quel paradigmatico incontro, passò da 6.00 a 1.51 in qualche ora, e quella di davydenko passò da 1.11 a 3.00, sempre prima del match, significa che le giocate su arguello vincente, ad un certo punto prima del match, furono enormi ed anche, a mio parere, che le quote nel betting exchange sono particolarmente sensibili al condizionamento delle giocate. s’intenda…non sto dando colpe al betting exchange, ma temo che il suo sistema perfetto, che mantiene in parità il bilancio (parità di bilancio, credo, a cui non partecipa solo una partita, ma tutti gli eventi giocati in quel momento), affidando al mercato la costruzione della quota, sia particolarmente aggredibile dall’esterno.

luigi diceva che i “libri vengono chiusi” dai books, quando le agenzie vedono concretizzarsi perdite troppo elevate per loro su una scommessa o su un gruppo di scommesse: è chiaro che i libri vengono chiusi anche per la banda del buco, non solo per gli scommettitori onesti. probabilmente, allora, la famigerata banda preferisce azionare su un mercato più aperto e non condizionato (o meno condizionato) da scelte di agenzia.

olm è meno preoccupato di me sul condizionamento esterno delle quote nei betting exchange; apprezzo profondamente il suo intervento perchè ci consente di approfondire meglio gli ingranaggi di un sistema, che potrebbe, forse, meglio ripararsi dalle scorribande del malaffare.

sarei molto lieto se altri intenditori di books ed exchange intervenissero, per spiegare fino in fondo il funzionamento dei suddetti ingranaggi: in questo senso, l’articolo sia uno stimolo per l’approfondimento.

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Di: luigi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29622 luigi Tue, 09 Oct 2007 10:05:33 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29622 Errata corrige: Mi correggo la Gambling Commission ha giurisdizione sulle scommesse piazzate sui mercati Inglesi. Errata corrige:
Mi correggo la Gambling Commission ha giurisdizione sulle scommesse piazzate sui mercati Inglesi.

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Di: MARCO http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29621 MARCO Tue, 09 Oct 2007 10:04:25 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29621 x OLM stai confondendo: betfair, l'exchange + importante se non praticamente unico, non è un book ma un mediatore che non rischia niente,mette in contatto i puntatori e incassa solo la % da chi ha scommesso e vinto . sono i clienti che producono le quote,non betfair che le propone. i books invece rischiano in proprio,con quote create da loro stessi nota in margine è cominciato il processo in inghilterra sullo scandalo delle corse di cavalli truccate che su betfair stesso pare abbia prodotto guadagni illeciti x 2.200mila £ x OLM

stai confondendo: betfair, l’exchange + importante se non praticamente unico, non è un book ma un mediatore che non rischia niente,mette in contatto i puntatori e incassa solo la % da chi ha scommesso e vinto .
sono i clienti che producono le quote,non betfair che le propone.

i books invece rischiano in proprio,con quote create da loro stessi

nota in margine è cominciato il processo in inghilterra sullo scandalo delle corse di cavalli truccate che su betfair stesso pare abbia prodotto guadagni illeciti x 2.200mila £

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Di: luigi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29620 luigi Tue, 09 Oct 2007 10:01:26 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29620 Marcos Ti ringrazio Il tuo articolo comunque e' fatto MOLTO bene, mi avrebbe fatto piacere essere un'attimino piu' specifico e chiaro, ma purtroppo in questo momento non ho tanto tempo. Per quanto riguarda il commento di OLM credo ci sia un pochino di confusione su come funzionano gli exchange. L' exchange e' una piattaforma che permette a due o piu` scommettitori di abbinare la propria scommessa immagina un' EBAY delle scommesse o il modello dello stock exchange o di alcuni mercati finanziari. L' exchange non forma il mercato"Fissa le quote in gergo".. Le quote le fanno gli scommettitori molto competenti e quindi la scommessa si abbina senza che come sui bookies ci sia un % di margine di guadagno per l'exchange sulla quota fissata. Visto che sull exchange esiste il puntare e il bancare(a differenza dei bookies dove puoi solo puntare) su un giocatore ti faccio un esempio: Ammettiamo che tu punti su Federer alla quota di 1.30 £10 il tuo ritorno sara' £3 se Federer vince. Io invece se io banco Federer ad 1.30 per £10 questo significa che per vincere £10 rischio £3(Resonsabilita dello 0.30 di quello che tu hai puntato essendo la mia scommessa piu' difficile da vincere) Ho una responsabilita' di £3 soli per vincere £10 Esempio: OLM Punta £10 @ 1.30 = Ritorno £3.00 se Federer vince se perde invece £10 persi LUIGI Banca Federer(Banca= Luigi vince se Federer perde) £10@1.30= Ritorno £10.00 io ho una RESPONSABILITA' sulla scommessa di £3 soli per vincere £10 "Tecnicamente liability £3". Come vedi la scommessa si e' abbinata io pago te con i miei £3 se perdo e tu a me £10 se Federer perde. L' exchange ti ha offerto solo la piattaforma e se vinci paghi una commissione sulla vincita ed io non pago, se io vinco pago una commissione sulla vincita e tu no. L' exchange non perde mai ammesso che non annulli tutte le scommesse su un mercato come nel caso di Davydenko, in quel caso ha perso le commissioni che gli eventuali vincitori avrebbero pagato avendo annulato il mercato. Non mi risulta che l'UBS abbia fatto niente anche perche' non e' sarebbe suo interesse o competenza per quanto riguarda i Betting E. Da Settembre 07 in Inghilterra c'e' la Gambling Commission che ovviamente ha giurisdiazione solo sulle scommesse piazzate in Inghilterra e se lo ritiene opportuno puo' ordinare ad un bookmaker exchange di annullare le scommesse sospette. Quando parlo di exchange intendo solo i Betting exchange da non condondere con tutti gli altri FSA regulated etc. in quel caso parliamo di mercati finanziari ed e' possibile che UBS abbia realmente fatto qualcosa ma sono 2 cose completamente differenti che utilizzano sostanzialmente pero' gli stessi "meccanismi" Grazie ragazzi Marcos

Ti ringrazio

Il tuo articolo comunque e’ fatto MOLTO bene, mi avrebbe fatto piacere essere un’attimino piu’ specifico e chiaro, ma purtroppo in questo momento non ho tanto tempo.

Per quanto riguarda il commento di OLM credo ci sia un pochino di confusione su come funzionano gli exchange.

L’ exchange e’ una piattaforma che permette a due o piu` scommettitori di abbinare la propria scommessa immagina un’ EBAY delle scommesse o il modello dello stock exchange o di alcuni mercati finanziari.

L’ exchange non forma il mercato”Fissa le quote in gergo”..
Le quote le fanno gli scommettitori molto competenti e quindi la scommessa si abbina senza che come sui bookies ci sia un % di margine di guadagno per l’exchange sulla quota fissata.

Visto che sull exchange esiste il puntare e il bancare(a differenza dei bookies dove puoi solo puntare) su un giocatore ti faccio un esempio:
Ammettiamo che tu punti su Federer alla quota di 1.30 £10 il tuo ritorno sara’ £3 se Federer vince.
Io invece se io banco Federer ad 1.30 per £10 questo significa che per vincere £10 rischio £3(Resonsabilita dello 0.30 di quello che tu hai puntato essendo la mia scommessa piu’ difficile da vincere) Ho una responsabilita’ di £3 soli per vincere £10
Esempio:

OLM Punta £10 @ 1.30 = Ritorno £3.00 se Federer vince se perde invece £10 persi

LUIGI Banca Federer(Banca= Luigi vince se Federer perde) £10@1.30= Ritorno £10.00 io ho una RESPONSABILITA’ sulla scommessa di £3 soli per vincere £10 “Tecnicamente liability £3″.

Come vedi la scommessa si e’ abbinata io pago te con i miei £3 se perdo e tu a me £10 se Federer perde.

L’ exchange ti ha offerto solo la piattaforma e se vinci paghi una commissione sulla vincita ed io non pago, se io vinco pago una commissione sulla vincita e tu no.

L’ exchange non perde mai ammesso che non annulli tutte le scommesse su un mercato come nel caso di Davydenko, in quel caso ha perso le commissioni che gli eventuali vincitori avrebbero pagato avendo annulato il mercato.

Non mi risulta che l’UBS abbia fatto niente anche perche’ non e’ sarebbe suo interesse o competenza per quanto riguarda i Betting E.

Da Settembre 07 in Inghilterra c’e’ la Gambling Commission che ovviamente ha giurisdiazione solo sulle scommesse piazzate in Inghilterra e se lo ritiene opportuno puo’ ordinare ad un bookmaker exchange di annullare le scommesse sospette.

Quando parlo di exchange intendo solo i Betting exchange da non condondere con tutti gli altri FSA regulated etc. in quel caso parliamo di mercati finanziari ed e’ possibile che UBS abbia realmente fatto qualcosa ma sono 2 cose completamente differenti che utilizzano sostanzialmente pero’ gli stessi “meccanismi”

Grazie ragazzi

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Di: olm http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29587 olm Tue, 09 Oct 2007 00:20:11 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29587 Bell'articolo, ma la parte in cui si individua come problema il fatto che le quote siano decise dai giocatori non mi convince. Nell'esempio chi ci perde e' il Betting Exchange, che a fronte di meno di 7000 (5000+1000+500+100) di incasso deve sborsare piu' di 50.000. E' un po' lungo da spiegare, ma questo non e' possibile. L'abilita', la competenza specifica di ogni Betting Exchange e' quella di stabilire le quote in modo da guadagnarci sempre, a prescindere da chi vince. Per fare questo e' indispensabile che le quote riflettano le giocate effettuate. Cioe', se ho accettato scommesse per 10000 su A e 3000 su B, devo per forza riuscire a fissare le quote in modo da pagare complessivamente meno di 3000 a chi ha puntato su A, in caso di vincita di A, e meno di 10000 a chi ha puntato su B, altrimenti sto scommettendo anche io su un risultato. I guadagni dei truffatori non sono fatti alle spalle del Betting Exchange, ma alle spalle degli altri scommettitori meno informati di loro. Il punto allora e' evitare la partecipazione di chi ha "troppe" informazioni, perche' si tratta di una truffa ai danni dei meno informati. A differenza di Marcos credo che quando lo schema delle giocate si allontana di molto dalla norma, sicuramente c'e' sotto qualche cosa. Non c'entra niente l'imprevedibilita' dello sport, ma la prevedibilita', certa e verificata, dei flussi delle puntate a fronte del livello delle quote. Si potrebbero individuare le anomalie anche senza sapere il nome o il ranking dei giocatori. Occorre quindi stabilire chi puo' scommettere, e poi fare rispettare le regole. Che io sappia nel tennis non c'e' neanche il codice etico. Sono illeciti ovviamente i match truccati. Ma se un giornalista scommette contro Federer forte di informazioni confidenziali sulla sua vita privata, e' lecito? O se vende queste informazioni a qualcuno? O se organizza un rete di informatori al servizio di scommettitori? Dove mettere il confine tra lecito e illecito? Grazie all'attenzione di persone come UBS (che mi sembra stia smuovendo le acque un po' in solutudine) si arrivera' a un codice di condotta per gli addetti ai lavori. Non so fino a che punto sara' possibile farlo rispettare, ma non credo che questo problema sia fondamentale per il tennis. Un giocatore che vende una partita danneggia essenzialmente se' stesso e chi ha scommesso su di lui. Non e' come nel calcio dove il rapporto tra tifoso e squadra e' stretto, e il mancato impegno e' un tradimento, o come nelle corse di cavalli, dove tutti gli spettatori sono anche scommettitori. Buttare una partita nel tennis e' frequentissimo comunque. Molto peggio quando e' il regolamento che ti impone di buttare la partita, come poteva accadere nei round robin, o il doping, che puo' portare in altissimo un giocatore indegno. Bell’articolo, ma la parte in cui si individua come problema il fatto che le quote siano decise dai giocatori non mi convince. Nell’esempio chi ci perde e’ il Betting Exchange, che a fronte di meno di 7000 (5000+1000+500+100) di incasso deve sborsare piu’ di 50.000. E’ un po’ lungo da spiegare, ma questo non e’ possibile. L’abilita’, la competenza specifica di ogni Betting Exchange e’ quella di stabilire le quote in modo da guadagnarci sempre, a prescindere da chi vince. Per fare questo e’ indispensabile che le quote riflettano le giocate effettuate. Cioe’, se ho accettato scommesse per 10000 su A e 3000 su B, devo per forza riuscire a fissare le quote in modo da pagare complessivamente meno di 3000 a chi ha puntato su A, in caso di vincita di A, e meno di 10000 a chi ha puntato su B, altrimenti sto scommettendo anche io su un risultato.

I guadagni dei truffatori non sono fatti alle spalle del Betting Exchange, ma alle spalle degli altri scommettitori meno informati di loro. Il punto allora e’ evitare la partecipazione di chi ha “troppe” informazioni, perche’ si tratta di una truffa ai danni dei meno informati. A differenza di Marcos credo che quando lo schema delle giocate si allontana di molto dalla norma, sicuramente c’e’ sotto qualche cosa. Non c’entra niente l’imprevedibilita’ dello sport, ma la prevedibilita’, certa e verificata, dei flussi delle puntate a fronte del livello delle quote. Si potrebbero individuare le anomalie anche senza sapere il nome o il ranking dei giocatori.

Occorre quindi stabilire chi puo’ scommettere, e poi fare rispettare le regole. Che io sappia nel tennis non c’e’ neanche il codice etico. Sono illeciti ovviamente i match truccati. Ma se un giornalista scommette contro Federer forte di informazioni confidenziali sulla sua vita privata, e’ lecito? O se vende queste informazioni a qualcuno? O se organizza un rete di informatori al servizio di scommettitori? Dove mettere il confine tra lecito e illecito?

Grazie all’attenzione di persone come UBS (che mi sembra stia smuovendo le acque un po’ in solutudine) si arrivera’ a un codice di condotta per gli addetti ai lavori. Non so fino a che punto sara’ possibile farlo rispettare, ma non credo che questo problema sia fondamentale per il tennis. Un giocatore che vende una partita danneggia essenzialmente se’ stesso e chi ha scommesso su di lui. Non e’ come nel calcio dove il rapporto tra tifoso e squadra e’ stretto, e il mancato impegno e’ un tradimento, o come nelle corse di cavalli, dove tutti gli spettatori sono anche scommettitori. Buttare una partita nel tennis e’ frequentissimo comunque. Molto peggio quando e’ il regolamento che ti impone di buttare la partita, come poteva accadere nei round robin, o il doping, che puo’ portare in altissimo un giocatore indegno.

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Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29578 marcos Mon, 08 Oct 2007 21:26:49 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29578 vi ringrazio molto per gli apprezzamenti, anche perchè è la prima volta che mi tocca studiare un pò, prima di scrivere qui dentro: la "fatica" è stata premiata dalle vostre gentilissime parole! in particolar modo ringrazio ubaldo ed il suo ferratissimo amico! luigi ha probabilmente ragione a dire che questi problemi nel tennis (e nello sport) non trovano origine solo ora, nell'era dell'exchange. anche i books, come ha sottolineato, sono buon pane per i denti della malavita; ogni settore, per altro, può diventare buon pane, in questo senso...ed ho voluto esprimerlo nel mio pezzo. nell'articolo sottolineo l'effetto distorsivo che il condizionamento esterno delle quote può facilmente determinare: il diretto, seppur parziale controllo delle quote da parte di gruppi malavitosi, in questo senso, può spingere con maggior forza il malaffare a tentativi di corruzione. la maggior trasparenza dei siti di exchange, come dice luigi, potrebbe aiutare coloro che si occupano del problema ad arginarne le scorrettezze più vistose, più odiose. il doping è un'altra enorme preoccupazione, caro fulvio: sarebbe illuminante conoscere a fondo gli strumenti di lotta contro questo altro nemico dello sport. vi ringrazio molto per gli apprezzamenti, anche perchè è la prima volta che mi tocca studiare un pò, prima di scrivere qui dentro: la “fatica” è stata premiata dalle vostre gentilissime parole!
in particolar modo ringrazio ubaldo ed il suo ferratissimo amico!

luigi ha probabilmente ragione a dire che questi problemi nel tennis (e nello sport) non trovano origine solo ora, nell’era dell’exchange. anche i books, come ha sottolineato, sono buon pane per i denti della malavita; ogni settore, per altro, può diventare buon pane, in questo senso…ed ho voluto esprimerlo nel mio pezzo.

nell’articolo sottolineo l’effetto distorsivo che il condizionamento esterno delle quote può facilmente determinare: il diretto, seppur parziale controllo delle quote da parte di gruppi malavitosi, in questo senso, può spingere con maggior forza il malaffare a tentativi di corruzione.

la maggior trasparenza dei siti di exchange, come dice luigi, potrebbe aiutare coloro che si occupano del problema ad arginarne le scorrettezze più vistose, più odiose.

il doping è un’altra enorme preoccupazione, caro fulvio: sarebbe illuminante conoscere a fondo gli strumenti di lotta contro questo altro nemico dello sport.

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Di: Daniele Flavi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29545 Daniele Flavi Mon, 08 Oct 2007 15:04:25 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29545 Come fare a non complimentarsi con Marcos per il bel e dettagliato pezzo.....Grande Marcos..grazie al tuo pezzo sono riuscito a capire meglio alcuni passaggi che mi erano sfuggiti in tutti gli altri articoli che avevo letto, anche per la nostra rassegna, riguardo l'argomento delle scommesse... Come fare a non complimentarsi con Marcos per il bel e dettagliato pezzo…..Grande Marcos..grazie al tuo pezzo sono riuscito a capire meglio alcuni passaggi che mi erano sfuggiti in tutti gli altri articoli che avevo letto, anche per la nostra rassegna, riguardo l’argomento delle scommesse…

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Di: egizio http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29543 egizio Mon, 08 Oct 2007 14:17:04 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1006#comment-29543 Non posso che unirmi agli altri per i complimenti fatti a Marcos. Gran lavoro! Vorrei fare un commento sul tema "I tennisti che scommettono". In data 3 Ottobre l'ufficio stampa Fit divulga un comunicato su cui sta scritto: "...la FIT sta procedendo alla stesura di nuove norme disciplinari che proibiscano in modo esplicito ai propri tesserati ogni tipo di scommessa sul tennis..." quindi il divieto non dovrebbe essere ancora ufficiale. Non posso che unirmi agli altri per i complimenti fatti a Marcos. Gran lavoro!
Vorrei fare un commento sul tema “I tennisti che scommettono”. In data 3 Ottobre l’ufficio stampa Fit divulga un comunicato su cui sta scritto: “…la FIT sta procedendo alla stesura di nuove norme disciplinari che proibiscano in modo esplicito ai propri tesserati ogni tipo di scommessa sul tennis…” quindi il divieto non dovrebbe essere ancora ufficiale.

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