Roger-Andy senza tiebreak erano 15-14
Van Alen: una grande invenzione.
Se dopo 2 ore 2 tennisti sono pari…
“Fed” sta 9-0 con Davydenko.
Ferrer in semifinale: ecco un esempio per gli italiani. E’ un terraiolo che ha imparato a giocare su tutte le superfici.
Djokovic batte Moya 6-4,7-6,6-1

 
7 Settembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Andy Roddick

di RINO TOMMASI

NEW YORK - In un quarto di finale di questo torneo del 2001 Pete Sampras ed Andre Agassi giocarono una delle più belle partite mai viste. A parte la straordinaria qualità si ricorda che per tre ore e mezza nessun dei due ha ceduto il servizio. Vinse Sampras in 4 sets tutti risolti al tie-break. Se Jimmy Van Allen, un signore di Newport, non avesse inventato nel 1970 questo crudele modo di “spezzare la parità” (questo vuol dire, letteralmente, tie-break) i due campioni si sarebbero trovati sul 24 pari del primo set e nessuno saprà mai chi avrebbe poi vinto.
Ebbene l’altra sera Roger Federer ed Andy Roddick hanno costruito una partita quasi simile. Se Roddick non avesse ceduto il servizio sul 2 a 3 del terzo set, dopo aver perso i primi due al tie-break, il punteggio sarebbe stato 15 a 14 del primo set
Discusso e discutibile fin che si vuole il tie-break è stato una grande invenzione, soprattutto in tempi come questi dove il servizio produce sconquassi incredibili. Molti romantici vorrebbero che non venisse usato nel set decisivo come purtroppo avviene in Coppa Davis ed in tre tornei del Grande Slam. Fortunatamente non in questo torneo dove in questa sola edizione ben sette incontri (quattro maschili e tre femminili, l’ultimo – il più bello – tra Venus Williams e la Jankovic) si sono risolti proprio in questo modo.
La più ragionevole tesi a favore della mia teoria è che se due tennisti si trovano 6 pari dopo due o più ore di gioco non sarà mai un’ingiustizia la vittoria di chi ha giocato meglio l’ultimo punto.
Ricordato questo, non è stato un caso e nemmeno un colpo di fortuna quello che ha permesso a Federer di battere Roddick per la 14a volta su 15 incontri. La risposta di rovescio che Federer ha “indovinato” sul 4 pari del tie-break del secondo set è stata una delle cose più belle e difficili che ho visto su un campo da tennis ma questo non autorizza nessuno a dire che Federer è stato fortunato.
In semifinale Federer troverà , come l’anno scorso, il russo Davydenko contro il quale vanta un bilancio di nove vittorie su nove incontri. Davydenko ha battuto in tre sets Tommy Haas, che è un bel giocatore senza anima, considerato che in carriera è passato vicino a qualche vittoria importante.
Il match migliore del torneo appartiene comunque, almeno fino a questo momento, a Venus Williams e ad Jelena Jankovic. Venus ha ora la possibilità, affrontando Justine Henin in semifinale, di vendicare sua sorella Serena, che dalla Henin è stata battuta nei quarti. Solo Martina Hingis, nell’Australian Open del 2000, è riuscita a battere una dopo l’altra le due sorelle in un torneo del Grande Slam.. La Henin può farcela ma rimane dimostrato il clamoroso errore degli organizzatori che hanno penalizzato le Williams con una collocazione tra le teste di serie assolutamente ridicola ed inadeguata.
Intanto si sono qualificati per i quarti di finale del singolare juniores Matteo Trevisan e Thomas Fabbiano. Dopo i disastri del tabellone principale finalmente qualche buona notizia per il nostro tennis.

David Ferrer non si è accontentato di avere eliminato il connazionale Rafael Nadal ma è andato oltre superando una prova del nove abbastanza semplice come si è dimostrato sul campo l’incontro con l’argentino Chela.
Ferrer dovrebbe essere un esempio per quei giocatori italiani che pensano di poter giocare sempre e solo sulla terra battuta perché, avendo le caratteristiche del terraiolo e del regolarista, ha saputo migliorarsi ed applicarsi giocando .tutti i tornei più importanti su qualsiasi superficie.
Eccolo dunque premiato da una semifinale importante e dalla possibilità di qualificarsi per il Masters di fine stagione. In semifinale Ferrer troverà il vincitore dell’incontro tra Djokovic e Moya in programma la scorsa notte.

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18 Commenti a “Roger-Andy senza tiebreak erano 15-14
Van Alen: una grande invenzione.
Se dopo 2 ore 2 tennisti sono pari…
“Fed” sta 9-0 con Davydenko.
Ferrer in semifinale: ecco un esempio per gli italiani. E’ un terraiolo che ha imparato a giocare su tutte le superfici.
Djokovic batte Moya 6-4,7-6,6-1”

  1. Michele Fimiani scrive:

    Tra i tanti commenti dello scorso articolo non sono riuscito a trovare la risposta ad un quesito che avevo posto, così ci riprovo.
    Le 14 semifinali consecutive di Federer negli Slam sono un record o c’è chi ha fatto meglio?

  2. giorgio scrive:

    Michele, ti avevo già risposto ieri. Comunque riporto anche qui la risposta al tuo quesito.
    Il record di semi consecutive appartiene già a Federer dallo scorso Australian Open, quando raggiungendo quota 11 scavalcò Ivan Lendl femo a 10 (dall’Us Open ‘85 all’Australian Open 88)

  3. simon scrive:

    Si è un record già dall’Australian Open quando ha superato il precedente record di Lendl di 10 semifinali consecutive.

  4. giorgio scrive:

    La Jankovic ha giocato una parita sontuosa, ha avuto più chance di Venus di andare avanti di un break nel terzo, e per Tommasi “rimane dimostrato il clamoroso errore degli organizzatori che hanno penalizzato le Williams con una collocazione tra le teste di serie assolutamente ridicola ed inadeguata”………
    Venus potrà pure vincere il torneo, ma la partita con la Jankovic ha dimostrato, ancora una volta, quanto ingiusta sarebbe stata una retrocessione della serba, nell’assegnazione delle tds, per far sì che le 2 sorellone godessero di 2 delle prime 4 tds.

    Mi scuso con tutti se riapro l’ennesima polemica. Ma, come direbbero i bambini………ha iniziato Tommasi!

  5. tony scrive:

    Rino hai come sempre ragione ,giusta secondo me la regola del tie break anche nel quinto set !!!
    Edv hai di nuovo ragione quando confronti Ferrer con i nostri italiani, ma siamo sempre alle solite magari un Federer non riusciremo mai ad averlo ,ma almeno un paio di ferrer e robredo non sarebbe lecito sperarli in un paese come l’italia ?
    Grande Rino sei il migliore!!!

  6. Michele Fimiani scrive:

    Grazie Giorgio, ma tra i 50 commenti non ero riuscito a trovre la tua risposta nascosta tra le classifiche…
    Per quanto riguarda l’articolo del sempre ineccepibile Dott. Tommasi, mi trovo costretto a sottolineare come i giocatori italiani non possano che prendere esempio da Ferrer, il quale dopo Parigi non comincia a giocare tornei provinciali in Spagna, ma va a competere ovunque. E alla fine i risultati si vedono. Lui e Davidenko dimostrano che per entrare nei top ten non è necessario il talento assoluto di Federer! Sono esempi di grande forza di volontà e voglia di arrivare…

  7. Nikolik scrive:

    Con avidità, mi infilo, con grande piacere, nella polemica riaperta da Giorgio, per ripetere che, al contrario di quanto è stato detto, aveva, ed ha, assolutamente ragione Tommasi sulle teste di serie alle Williams.
    Anzi, è stato confermato sul campo ciò che si era detto in questo blog e cioè che le Williams meritavano una testa di serie migliore rispetto al trio Jankovic, Ivanovic e Kuznetsova, che, almeno adesso, appaiono inferiori. Nessuno aveva mai sostenuto che le sorellone dovessero essere preferite alla Henin, giustamente n. 1 del seeding.
    Per quanto riguarda la Jankovic, beh, per raggiungere il n. 3 in classifica ha dovuto giocare ben 21 tornei (anzi, 22 con gli US Open) dall’inizio dell’anno. Basti dire che nessuna delle prime 10 ha giocato così tanto.
    La sua è una classifica costruita, giocando come una cottimista, che, per carità, si è meritata con il suo sudore, ma che, altrettanto chiaramente, non può essere presa per oro colato in sede di attribuzione delle teste di serie.
    Dico, ma lo sapete che si è iscritta al torneo di Bali? E’ l’unica top ten a giocarci. Per carità, lo vincerà quel torneo, brava, e salirà in classifica, ma che c’entra una classifica fatta con questi sistemi con le teste di serie?
    E’ andata anche bene, perchè se, per disgrazia, la Henin fosse stata eliminata presto agli US Open, avremmo rischiato di avere la Jankovic n. 1 in classifica a fine anno, com’è evidente se si guarda la classifica race con i punti solo del 2007. Il rischio c’è ancora, perchè evidentemente la Jankovic giocherà tutti i tornei da qui alla fine dell’anno, si vedrà.
    Ha ragione Tony: Tommasi non si sbaglia mai.

  8. angelica scrive:

    la jankovic con i punti “scartati” dei suoi tornei sarebbe nelle prime 40 della classifica. Tanto per dire, che la classifica se l’e’ costruita con i risultati non semplicemente giocando tutto.
    A bali, non e’ la sola top 10 era iscirtta anche la bartoli..ops scusa hai ragione, considerarla top 10 mi fa venire male ai polpastrelli, (oh scusate tanto ma ‘na botta di cattiveria pure io ogni tanto la devo scrivere. c’e un limite a tutto ! :D)

    Per le tds… non ci casco, non mi ci riportate dentro ’sta discussione “circolare”! Ho gia’ espresso la mia opinione. E poi vi aspetto agli Australian Open quando tutto questo riuscira’ fuori insieme al tabellone a 64 giocatrici e il montepremi :P

    per concludere, faccio solo notare che Kuznetsova e Jankovic saranno classificate numero 2 e 3 al mondo. Proprio due scarse scarse..forse non sono ;)

  9. Stefano Grazia scrive:

    si giorgio, magari anche Tommasi ogni tanto sbaglierà pure lui ma tu scegli a sostegno della tua tesi l’esempio più sbagliato: ma come, Venus batte la Jankovic e tu prendi ad esempio la sua vittoria per dimostrare che sarebbe stato ingiusto classificarla prima della serba…Mah!
    Poi io posso essere d’accordo che a un certo punto 3,4,5,6…insomma, non è che si può sempre azzeccare il quartetto che va in semi anche col Comitato Saggi… Ma ritrovo giusto quanto espresso da nicola farina e da nicolik e cioè che il sistema attuale premia la costanza e l’onesto lavoratore della pelota mentre il seeding dovrebbe forse identificare i favoriti…A cosa servirebbe dunque il Ranking? Ma a mio avviso a distribuire la fetta della Torta a fine anno: chi è primo si becca 2 milioni di dollari e giù via a scalare fino al N°100…E dove si prendono i soldi? Ma tirandoli via dal Montepremi Unico per le donne,no?
    Scherzo

  10. Enzo Cherici scrive:

    Quello che non capisco è perché si ricordi sempre il parere - aurorevolissimo, sia chiaro - di Rino Tommasi e non si citi mai il post di Ubaldo di un paio di giorni fa. Ubaldo ha spiegato in maniera cristallina che sono le stesse giocatrice ad esigere che venga rispettata la classifica nell’assegnazione delle teste di serie. E allora che senso ha questa polemica? Davvero non lo capisco. Qualcuno dice che le Williams vanno discriminate? No, vanno trattate esattamente come tutte. La Jankovic gioca tanto per accumulare punti? Non vedo dove sia lo scandalo visto che il sistema stesso lo prevede. Senza poi contare che ha perso di un soffio e che a Parigi aveva vinto. Vorrei ricordare che lo scudetto lo vince chi fa più punti, non chi vince con Inter, Milan o Juve.

  11. Stefano Grazia scrive:

    Vorrei ricordare che lo scudetto lo vince chi fa più punti, non chi vince con Inter, Milan o Juve.

    Si,nel CaMPIONATO di calcio…E anche nel ciclismo Balmamion vinse due giri d’italia senza vincere una tappa…Ma nel Tennis finora essere primi a fine anno conta relativamente poco SE POI NON HAI VINTO NEMMENO UN MAJOR…Ma qui siamo di fronte ad un anomalia: chi conta di più nella Storia del Tennis, chi è numero Uno a fine anno o chi ha vinto più Slams? Di solito chi vinceva più slams era ance il Numero uno…Con le Williams, e non ti nascondo che la cosa mi da fastidio, si corre il rischio -SE NON FOSSE PER LA HENIN- di avere tutti gli slams in mano loro e nessuna delle due in cima alla classifica e magari nemmeno nelle top 4… Ripeto: puniamole dando molti soldi a fine anno a seconda di come ci si classifica, ma in fin dei conti noi si discuteva se a non dare un seeding alto alle due sorellone non si puniva oltre misura più che loro (A LORO NON GLIENE PUO’ FREGAR DI MENO,ricordiamolo) le altre…Ma Enzo, qui ti do ragione: se le dirette interessate sono contente così. ma che stiamo a parlare a fare?
    (D’accordo, ci sono gli interessi dei media, degli sponsors, del pubblico…)

  12. luca scrive:

    Forse era lecito attendersi qualcosa di più da Nadal; comunque Federer merita di vincere perchè sarebbe finalista in tutte le quattro prove dello slam quest’anno (di cui potrebbe arrivare a vincere la terza)

  13. giorgio scrive:

    Caro Stefano, se io prendo l’esempio sbagliato, qualcuno dovrebbe spiegarmi “il clamoroso errore degli organizzatori che hanno penalizzato le Williams con una collocazione tra le teste di serie assolutamente ridicola ed inadeguata”.

    Ma come si fa a parlare di distribuzione ridicola delle tds, dopo una partita del genere? L’unica cosa ridicola di questa faccenda è che si insista nell’affermare una tesi che non sta in piedi e fa acqua da tutte le parti. Come fanno acqua le giustificazioni che apporta Nikolik, che pure in fatto di classifiche, qualcosa ne dovrebbe sapere.
    Come si fa a dire che la Jankovic per raggiungere il n. 3 in classifica ha dovuto giocare ben 22 tornei?
    E’ giusto ricordare a Nikolik, ed a quelli che non lo sanno, che la classifica
    si basa sui migliori 17 risultati. Quindi la classifica da cottimista va a farsi benedire e vi spiego perchè, con un esempio molto banale che mi viene suggerito dallo stesso Nikolik che commette l’ennesimo autogol, richiamando l’iscrizione al torneo di Bali.
    La bella località indonesiana ospiterà un torneo TIER III, con relativo montepremi e punteggio molto basso. Affinche il risultato del torneo di Bali rientri nel computo generale della classifica WTA, la simpatica serba dovrebbe come minimo giungere in finale. Ma anche la vittoria del torneo comporterebbe un incremento di punti talmente infimo da non farle guadagnare alcuna posizione in classifica.

    Quindi il teorema per cui basta iscriversi a tanti tornei per fare classifica, può avere un senso per le giocatrici di medio livello. Per la numero 3 del mondo, il risultato di Bali non toglie e non aggiunge niente al ranking. Ed anche se considerassimo i punti accumulati nei tornei minori (ossia diversi da quelli del Grande Slam e Miami) vedremmo che la giocatrice serba ha ottenuto meno punti di ben 2 sue colleghe che non mi risulta giochino come cottimiste: Svetlana Kutznetsova e Justine HENIN!

  14. stefan scrive:

    diciamo a tommasi che ha ragione al 100% e terminiamo sta polemica stucchevole…

  15. tony scrive:

    Caro stefan hai ragione che la polemica è stucchevole ma Rino ha pienamente ragione non so fino a che punto una partita di 7 ore sia più divertente e avvincente di un djokovic-stepanek con le emozioni che il tiebreak ha saputo dare

  16. Nikolik scrive:

    Certo che contano solo i migliori 17 risultati.
    E’ chiaro, quindi, che se ne hai già giocati 22, puoi scartare i tuoi peggiori cinque risultati. Poi, se ne giochi 23, puoi scartare i peggiori 6, ecc.
    E ti sembra un vantaggio da poco?
    Se ne giochi 11, come la Henin, non puoi scartare nulla.
    Ma, per carità, la Jankovic è fortissima, solo che si è costruita la classifica in questo modo. Non c’è nulla di male, è chiaro.
    Ma non c’è nulla di male nemmeno a dire che si è costruita una classifica che non considero quando devo assegnare le teste di serie ed è anche legittimo sperare che, sempre con questi sistemi, non diventi n. 1.
    Ma non ce la farà: non è con questi sistemi che si diventa n. 1, ci ha provato anche Nadal, giocando a Stoccarda e ora se ne può apprezzare il risultato.

  17. giorgio scrive:

    Lo so benissimo che non si diventa numero 1 (ma neanche numero 3) con questi sistemi, caro Nikolik. Finalmente il tuo discorso è caduto in contraddizione, come auspicavo. Affermando che “con questi sistemi non si diventa n. 1″, dimostri come il computer tenga benissimo conto della differenza tra i vari tornei.

    Mi sembra che l’abissale differenza tra i punti assegnati ad uno Slam, e quelli assegnati ad un Tier III (Bali), possa metterci tutti a riparo da spiacevole sorprese.
    Infine quando parliamo di partecipazioni apparentemente inspiegabili (Nadal a Stuttgart e Davydenko in tutti gli altri tornei), cerchiamo di valutare il fattore economico. Mi sembra che Ubaldo, in quel di Umag, sia stato abbastanza chiaro sul genere di ingaggi che vengono garantiti ai big per la sola partecipazione. Quindi, come vedi, tutti i tuoi ragionamenti sugli scarti in classifica, sfiorano in maniera molto marginale i vari Nadal e Davydenko, che gioca tutti i tornei ed arriva meritatamente in semifinale in 2 degli ultimi 3 slam.
    Il torneo maschile, a mio avviso, dimostra la totale corrispondenza tra computer e valori in campo. Al Roland Garros, sono giunti in semi le prime 4 tds. A wimbledon, 3 delle prime 4. Agli Us Open, 3 delle prime 4. Ed il quarto (Ferrer) ha eliminato la tds mancante.
    Mi sa che questo computer, tanto stupido non è.

  18. Stefano Grazia scrive:

    Giorgio, si potrebbe obiettare: si, perchè in campo femminile le prime 4 tds non sono le migliori 4 giocatrici del torneo visto che una deve sempre incontrare la Henin nei Quarti A MENO CHE NON ACCETTI IL COMPROMESSO DI GIOCARE QUEL MALEDETTO TORNEO A VATTELAPESCA!!!!!
    Ma io sono qui d’accordo con te: le williams non si possono lamentare, eventualmente sarebbero le altre a doverlo fare…Se non lo fanno, vabbè…
    Però se vogliamo vedere fino in fondo, mi sembra che nei Masters di fine anno abbiano deciso da tempo di bypassare il computer assegnando un posto di diritto ai vincitori di Slams…Il che significa in un certo modo screditare il ranking

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