Commenti a: Più soldi ai giovaniper costruire il futuro http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 11:52:43 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: sic http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-201844 sic Sun, 09 Jan 2011 11:17:30 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-201844 Si è detto che criticare è facile e fare un po' meno. E' vero, ma Ubaldo ha solo raccontato fatti accompagnati da considerazioni nei confronti della gestione di questa federazione che è difficile non condividere. E con l'esperienza e la competenza che Scannagatta dimostra di avere, se riuscisse ad avere anche i requisiti, perchè non pensare ad una sua candidatura alla prossima assemblea elettiva? Sono certo che sarà sicuramente una gestione basata sul merito, sulla competenza e sulla voglia di lavorare per la crescita di tutti i comparti federali. Si è detto che criticare è facile e fare un po’ meno.
E’ vero, ma Ubaldo ha solo raccontato fatti accompagnati da considerazioni nei confronti della gestione di questa federazione che è difficile non condividere.
E con l’esperienza e la competenza che Scannagatta dimostra di avere, se riuscisse ad avere anche i requisiti, perchè non pensare ad una sua candidatura alla prossima assemblea elettiva?
Sono certo che sarà sicuramente una gestione basata sul merito, sulla competenza e sulla voglia di lavorare per la crescita di tutti i comparti federali.

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Di: Vieri Peroncini http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183593 Vieri Peroncini Sun, 26 Sep 2010 22:21:08 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183593 Che la Federazione Nazionale non abbia a cuore l'attività giovanile, a me pare sia un dato incontrovertibile e assiomatico: dagli organismi federali il sostegno economico a quelle che dovrebbero essere le giovani leve è praticamente inesistente, fatti salvi i soliti casi che vengono presi di mira in senso benevolo e in tale mirino rimangono spesso al di là di qualsiasi ragionevole dimostrazione contraria. La sensazione, alle selezioni regionali, provinciali (per esperienza diretta e per numerosi relata refero) è che tutto sia sempre già deciso in base a parametri che sovente c'entrano poco con le capacità tennistiche e/o atletiche, e persino ai risultati. E la sensazione che ne deriva è ugualmente deprimente, ed è precisamente questa: ai giovani (pochi) vengono dati aiuti (pochissimi) non per convinzione nella necessità di costruire un movimento di base che sia da fondamenta per la crescita – dovremmo dire la rinascita – di questo sport, bensì perché fa parte delle attività necessarie per giustificare la propria esistenza. Le priorità economiche, indubbiamente, sono altre, e pur non essendo assolutamente a conoscenza dei bilanci di questa struttura (ma di altre consimili sì), mi sento di avanzare una mera ipotesi, ossia che si tratti di uno dei tanti Moloch in cui oltre il 75% degli introiti serve unicamente al mantenimento in esistenza della struttura stessa, come si verifica anche per istituzioni degnissime di rispetto quali la Croce Rossa (per dirne una). Tolte alcune funzioni di base, che rientrano nell'iconografia delle Federazioni sportive di ogni ordine e grado e che pertanto questi organismi si sentono in obbligo di assolvere, a che serve esattamente la Federazione? A mettere in atto compiti organizzativi di un movimento che, per i numeri che ha, non potrebbe sussistere altrimenti se non nell'anarchia, e dare in tal modo una forma legale e univoca alle competizioni e alle classifiche. Compiti di minima, per così dire, ma necessari. Ma relativamente all'attività giovanile, sarebbe lecito aspettarsi un plus? Sì, ma non è realistico. Allora, personalmente sono propenso (ed è quello che faccio) ad accollarmi tutte le spese ed incombenze del caso di avere un giovane agonista in casa, con relativi oneri ed onori nonché la consapevolezza di svolgere una funzione che dovrebbe essere istituzionale. Nondimeno, a questo punto sarebbe lecito aspettarsi un ritorno minimale, ossia che a fronte del fatto che l'attività tennistica giovanile in Italia si basa sull'abnegazione delle famiglie e sulla passione e l'impegno dei ragazzi, i vari gradi della Federazione non ostacolino un'attività della quale si riserva solo di cogliere gli eventuali frutti. In che modo? Si potrebbe iniziare dall'elaborazione di Calendari agonistici che favoriscano l'iscrizione dei ragazzi ai tornei, invece che ostacolarla: nella realtà dello scrivente, che peraltro è la “periferia dell'Impero” sotto ogni aspetto e non solo tennistico, i calendari dei tornei Under vengono pervicacemente stilati in modo che le competizioni si svolgono alla fine dell'anno scolastico o al suo inizio, ossia nei momenti clou della didattica. Parrà strano, ma quasi tutti i genitori, anche quelli più appassionati, coltivano la convinzione che accanto al sogno tennistico i loro pargoli debbano perseguire un corso di studi, visto che del successo sportivo non vi è garanzia alcuna, ed anzi è appeso a una moltitudine di circostanze favorevoli indipendenti dall'individuo. Si può a 12 anni abbandonare ogni velleità scolastica e darsi al tennis? A meno di chiamarsi Rafa Nadal e avere i suoi risultati fuori dall'ordinario, o di essere talmente abbienti da correre un rischio che rischio non è in quanto il danaro consente recuperi inopinati anche sotto il profilo dell'istruzione, decisamente no: basta un infortunio per determinare un brusco risveglio. E' palese invece che la maggior parte dei club organizza le manifestazioni giovanili solo perché costretta dai regolamenti, e le stipa in periodi ritenuti morti per il gioco dei soci del club: costoro sono la reale ambizione e interesse dei club, con mirabile lungimiranza che si commenta da sé. In questo dovrebbe intervenire una supervisione di una Federazione seria (e stiamo parlando solo di un aspetto organizzativo tra i tanti che viene disatteso – to be continued): al contrario, per spiegarci con un esempio, accade che il Master Nazionale TTK venga programmato della settimana dal 13 al 17 settembre, ossia esattamente coincidente con la prima settimana di scuola che, alla fine del ciclo dell'Under 14, coincide ad esempio con la prima settimana di scuola superiore, ossia i licei. Ogni famiglia ragionevole è costretta a rinunciare se si trova in tale circostanza, ed ogni risultato, a mio modo di vedere, risulta falsato. Quale tipo di miopia può produrre il fissare una data del genere? Levato il dubbio che vi sia un preciso disegno, rimane da considerare la cosa congruente con tutta l'attività tennistica del Bel Paese: le conseguenze ultime sono sotto gli occhi di tutti. Che la Federazione Nazionale non abbia a cuore l’attività giovanile, a me pare sia un dato incontrovertibile e assiomatico: dagli organismi federali il sostegno economico a quelle che dovrebbero essere le giovani leve è praticamente inesistente, fatti salvi i soliti casi che vengono presi di mira in senso benevolo e in tale mirino rimangono spesso al di là di qualsiasi ragionevole dimostrazione contraria. La sensazione, alle selezioni regionali, provinciali (per esperienza diretta e per numerosi relata refero) è che tutto sia sempre già deciso in base a parametri che sovente c’entrano poco con le capacità tennistiche e/o atletiche, e persino ai risultati. E la sensazione che ne deriva è ugualmente deprimente, ed è precisamente questa: ai giovani (pochi) vengono dati aiuti (pochissimi) non per convinzione nella necessità di costruire un movimento di base che sia da fondamenta per la crescita – dovremmo dire la rinascita – di questo sport, bensì perché fa parte delle attività necessarie per giustificare la propria esistenza. Le priorità economiche, indubbiamente, sono altre, e pur non essendo assolutamente a conoscenza dei bilanci di questa struttura (ma di altre consimili sì), mi sento di avanzare una mera ipotesi, ossia che si tratti di uno dei tanti Moloch in cui oltre il 75% degli introiti serve unicamente al mantenimento in esistenza della struttura stessa, come si verifica anche per istituzioni degnissime di rispetto quali la Croce Rossa (per dirne una).
Tolte alcune funzioni di base, che rientrano nell’iconografia delle Federazioni sportive di ogni ordine e grado e che pertanto questi organismi si sentono in obbligo di assolvere, a che serve esattamente la Federazione? A mettere in atto compiti organizzativi di un movimento che, per i numeri che ha, non potrebbe sussistere altrimenti se non nell’anarchia, e dare in tal modo una forma legale e univoca alle competizioni e alle classifiche. Compiti di minima, per così dire, ma necessari.
Ma relativamente all’attività giovanile, sarebbe lecito aspettarsi un plus? Sì, ma non è realistico. Allora, personalmente sono propenso (ed è quello che faccio) ad accollarmi tutte le spese ed incombenze del caso di avere un giovane agonista in casa, con relativi oneri ed onori nonché la consapevolezza di svolgere una funzione che dovrebbe essere istituzionale. Nondimeno, a questo punto sarebbe lecito aspettarsi un ritorno minimale, ossia che a fronte del fatto che l’attività tennistica giovanile in Italia si basa sull’abnegazione delle famiglie e sulla passione e l’impegno dei ragazzi, i vari gradi della Federazione non ostacolino un’attività della quale si riserva solo di cogliere gli eventuali frutti. In che modo? Si potrebbe iniziare dall’elaborazione di Calendari agonistici che favoriscano l’iscrizione dei ragazzi ai tornei, invece che ostacolarla: nella realtà dello scrivente, che peraltro è la “periferia dell’Impero” sotto ogni aspetto e non solo tennistico, i calendari dei tornei Under vengono pervicacemente stilati in modo che le competizioni si svolgono alla fine dell’anno scolastico o al suo inizio, ossia nei momenti clou della didattica. Parrà strano, ma quasi tutti i genitori, anche quelli più appassionati, coltivano la convinzione che accanto al sogno tennistico i loro pargoli debbano perseguire un corso di studi, visto che del successo sportivo non vi è garanzia alcuna, ed anzi è appeso a una moltitudine di circostanze favorevoli indipendenti dall’individuo. Si può a 12 anni abbandonare ogni velleità scolastica e darsi al tennis? A meno di chiamarsi Rafa Nadal e avere i suoi risultati fuori dall’ordinario, o di essere talmente abbienti da correre un rischio che rischio non è in quanto il danaro consente recuperi inopinati anche sotto il profilo dell’istruzione, decisamente no: basta un infortunio per determinare un brusco risveglio. E’ palese invece che la maggior parte dei club organizza le manifestazioni giovanili solo perché costretta dai regolamenti, e le stipa in periodi ritenuti morti per il gioco dei soci del club: costoro sono la reale ambizione e interesse dei club, con mirabile lungimiranza che si commenta da sé. In questo dovrebbe intervenire una supervisione di una Federazione seria (e stiamo parlando solo di un aspetto organizzativo tra i tanti che viene disatteso – to be continued): al contrario, per spiegarci con un esempio, accade che il Master Nazionale TTK venga programmato della settimana dal 13 al 17 settembre, ossia esattamente coincidente con la prima settimana di scuola che, alla fine del ciclo dell’Under 14, coincide ad esempio con la prima settimana di scuola superiore, ossia i licei. Ogni famiglia ragionevole è costretta a rinunciare se si trova in tale circostanza, ed ogni risultato, a mio modo di vedere, risulta falsato. Quale tipo di miopia può produrre il fissare una data del genere? Levato il dubbio che vi sia un preciso disegno, rimane da considerare la cosa congruente con tutta l’attività tennistica del Bel Paese: le conseguenze ultime sono sotto gli occhi di tutti.

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Di: oliverroger http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183431 oliverroger Fri, 24 Sep 2010 21:33:40 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183431 Ho letto con attenzione l'articolo e devo dire che la situazione descritta è la pura verità. Chi scrive, infatti, è padre di una ragazza di 18 anni che appassionata di questo meraviglioso (e dannato) sport sta tentando di "provare" a diventare una tennista di professione. Attualmente è classificata 2,3 in Italia e si aggira intorno alla 800 posizione Wta. In tutti questi anni non si è avuto un euro di contributo dalla Federazione, ma tutto è sulle nostre spalle, con notevoli sacrifici per tutta la famiglia. Per una decente attività, infatti occorre almeno un budget annuale di almeno 40 mila euro Ho letto con attenzione l’articolo e devo dire che la situazione descritta è la pura verità. Chi scrive, infatti, è padre di una ragazza di 18 anni che appassionata di questo meraviglioso (e dannato) sport sta tentando di “provare” a diventare una tennista di professione. Attualmente è classificata 2,3 in Italia e si aggira intorno alla 800 posizione Wta. In tutti questi anni non si è avuto un euro di contributo dalla Federazione, ma tutto è sulle nostre spalle, con notevoli sacrifici per tutta la famiglia. Per una decente attività, infatti occorre almeno un budget annuale di almeno 40 mila euro

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Di: Alex http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183125 Alex Tue, 21 Sep 2010 10:56:54 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183125 Ha quasi 14 anni(come dicevo sopra)la vedi allenarsi con intensità, migliorare giorno dopo giorno. Noti che le altre ragazzine, coetanee e amiche, vanno spesso in giro a zonzo, la passeggiatina, la festicciola e lei invece che il piu delle volte ci rinuncia per un allenamento o una partita. Sai che crescerà, che migliorerà come ragazza e tennista e conosci anche che il suo desiderio è quello di provare a diventare una giocatrice di tennis... Quando poi rifletto ai costi che dovremo AFFRONTARE mi chiedo:ma come faremo io e mia moglie a supportarla tra qualche mese/anno???? Ha quasi 14 anni(come dicevo sopra)la vedi allenarsi con intensità, migliorare giorno dopo giorno. Noti che le altre ragazzine, coetanee e amiche, vanno spesso in giro a zonzo, la passeggiatina, la festicciola e lei invece che il piu delle volte ci rinuncia per un allenamento o una partita. Sai che crescerà, che migliorerà come ragazza e tennista e conosci anche che il suo desiderio è quello di provare a diventare una giocatrice di tennis…
Quando poi rifletto ai costi che dovremo AFFRONTARE mi chiedo:ma come faremo io e mia moglie a supportarla tra qualche mese/anno????

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Di: fabrizio http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183034 fabrizio Sun, 19 Sep 2010 21:07:01 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183034 l'articolo dice la sacrosanta verità; sono il papà di un bambino del 2001 che gioca a tennis da 3 anni e da un anno ha iniziato la preagonistica. i corsi costano molto e piano piano mi rendo conto di come la federazione sia inesistente per i giovani, si lamentano che italia non abbiamo talenti, ma non si rendono conto che in tutti gli sport stiamo andando sempre peggio, la spagna insegna in tutti gli sport ha investito sui giovani e sta ottenendo ottimi risultati, nel tennis nel motociclismo ecc ecc. Nel circolo dove gioca mio figlio ci sono diversi ragazzi meritevoli a livello nazionale, ma non vengono aiutati in nessun modo, senza i soldi dei genitori avrebbero già smesso. Mio figlio mangerebbe pane e tennis se potesse, non so se potrà mai diventare un fuoriclasse, ma so che avrebbe il diritto di provarci di dimostrare dove può arrivare...purtroppo so anche che a meno di una vincita al superenalotto non potrò mai esaudire il suo desiderio e dovrò guardarlo mentre triste dovrà rinunciare al suo sogno perchè non ho le risorse economiche per portarlo avanti... grazie FIT grazie Italia l’articolo dice la sacrosanta verità; sono il papà di un bambino del 2001 che gioca a tennis da 3 anni e da un anno ha iniziato la preagonistica.
i corsi costano molto e piano piano mi rendo conto di come la federazione sia inesistente per i giovani, si lamentano che italia non abbiamo talenti, ma non si rendono conto che in tutti gli sport stiamo andando sempre peggio, la spagna insegna in tutti gli sport ha investito sui giovani e sta ottenendo ottimi risultati, nel tennis nel motociclismo ecc ecc. Nel circolo dove gioca mio figlio ci sono diversi ragazzi meritevoli a livello nazionale, ma non vengono aiutati in nessun modo, senza i soldi dei genitori avrebbero già smesso. Mio figlio mangerebbe pane e tennis se potesse, non so se potrà mai diventare un fuoriclasse, ma so che avrebbe il diritto di provarci di dimostrare dove può arrivare…purtroppo so anche che a meno di una vincita al superenalotto non potrò mai esaudire il suo desiderio e dovrò guardarlo mentre triste dovrà rinunciare al suo sogno perchè non ho le risorse economiche per portarlo avanti… grazie FIT grazie Italia

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Di: Francesco http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183004 Francesco Sun, 19 Sep 2010 17:09:05 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-183004 Eh sì. Se uno vuole diventare un tennista di professione o meglio, un campione, deve investire un capitale. Io gioco a tennis e posso confermare che i soldi nel tennis si mettono quasi sempre e basta. Ci sono passato anch'io di lì. Avevo dieci anni e di aiuti economici neanche l'ombra. Ora vedo intorno a me ragazzi molto promettenti con genitori che investono nel tennis senza ricevere niente. Nessun rimborso. Ma se i risultati arrivano? Se la classifica migliora di cinque, sei gradini la fit non se ne accorge? Come fa un genitore a spendere trentamila euro all'anno per mantenere proprio figlio in un centro all'estero? Eh sì. Se uno vuole diventare un tennista di professione o meglio, un campione, deve investire un capitale. Io gioco a tennis e posso confermare che i soldi nel tennis si mettono quasi sempre e basta. Ci sono passato anch’io di lì. Avevo dieci anni e di aiuti economici neanche l’ombra. Ora vedo intorno a me ragazzi molto promettenti con genitori che investono nel tennis senza ricevere niente. Nessun rimborso. Ma se i risultati arrivano? Se la classifica migliora di cinque, sei gradini la fit non se ne accorge? Come fa un genitore a spendere trentamila euro all’anno per mantenere proprio figlio in un centro all’estero?

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Di: pino http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-182661 pino Fri, 17 Sep 2010 11:48:20 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-182661 Giusto Nicoxia, È vero che è facile fare opposizione. Provo a fare qualche proposta per gioco. Chissà che a qualcuno non venga un'idea... Si potrebbe pensare a qualcosa legato ai diritti tv, ma sembra improbabile in questo momento e con l'interesse per questo sport. Sarebbe un investimento... Vi ricordate l'effetto Alberto Tomba nello sci? Basterebbe un campione maschile per far partire il giro delle televisioni. Da parte mia una difetto rispetto a sport quali il pattinaggio o l'atletica è il costo degli allenatori. Poi, diciamo che il resto delle attività a parte il golf è organizzato in polisportive con costi assorbiti da numerosi praticanti. Una proposta potrebbe essere quella di avere delle polisportive che abbiano una buona professionalità su diversi settori sportivi come il calcio e il basket, comunque sport dove i costi sono divisi per parecchi sportivi, e che sposti un po' di risorse nel tennis per agevolare il settore giovanile. Giusto Nicoxia,
È vero che è facile fare opposizione. Provo a fare qualche proposta per gioco. Chissà che a qualcuno non venga un’idea…
Si potrebbe pensare a qualcosa legato ai diritti tv, ma sembra improbabile in questo momento e con l’interesse per questo sport. Sarebbe un investimento… Vi ricordate l’effetto Alberto Tomba nello sci? Basterebbe un campione maschile per far partire il giro delle televisioni.
Da parte mia una difetto rispetto a sport quali il pattinaggio o l’atletica è il costo degli allenatori. Poi, diciamo che il resto delle attività a parte il golf è organizzato in polisportive con costi assorbiti da numerosi praticanti.
Una proposta potrebbe essere quella di avere delle polisportive che abbiano una buona professionalità su diversi settori sportivi come il calcio e il basket, comunque sport dove i costi sono divisi per parecchi sportivi, e che sposti un po’ di risorse nel tennis per agevolare il settore giovanile.

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Di: nicoxia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-182518 nicoxia Thu, 16 Sep 2010 11:48:32 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-182518 Noi italiani siamo tutti bravi all'opposizione,ma quando dobbiamo governare è un po più difficile,io farei fare ad Ubaldo un paragone da cosa ricevevano i giovani tennisti 15 anni fa e quello che ricevono oggi per vedere se ci sono stati progressi.Fate proposte ma contestualizzatele in un ente che è pubblico con tutte le sue difficoltà di gestione criticare è facile fare un po meno. Noi italiani siamo tutti bravi all’opposizione,ma quando dobbiamo governare è un po più difficile,io farei fare ad Ubaldo un paragone da cosa ricevevano i giovani tennisti 15 anni fa e quello che ricevono oggi per vedere se ci sono stati progressi.Fate proposte ma contestualizzatele in un ente che è pubblico con tutte le sue difficoltà di gestione criticare è facile fare un po meno.

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Di: Alex http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-182413 Alex Wed, 15 Sep 2010 08:20:53 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-182413 Bell'articolo non c'è che dire, visto che a scriverlo è un grande conoscitore del tennis italiano, ma mi ha scoraggiato... e chi lo afferma è un papà che ha una figlia di quasi 14 anni che non pensa ad altro che al tennis... Bell’articolo non c’è che dire, visto che a scriverlo è un grande conoscitore del tennis italiano, ma mi ha scoraggiato… e chi lo afferma è un papà che ha una figlia di quasi 14 anni che non pensa ad altro che al tennis…

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Di: pino http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-181584 pino Fri, 10 Sep 2010 14:00:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2735#comment-181584 Scusate intanto se mi intrometto. Ho una bambina del 2001 che ha iniziato un corso sat da un anno. Vedo con malcelata soddisfazione una certa predisposizione anche se capisco che è molto probabile non sia una fuoriclasse cristallina (ma chi lo sa?). La bimba è potente, precisa e fa molti progressi. Evidentemente da genitore che osserva e si informa, mi rendo conto che un corso SAT con parecchi bambini diventa esclusivamente ludico se non controproducente nel caso di una bambina bravina, ma non ancora agonista. Devi solo sperare che in gruppo ci siano altri al suo livello, altrimenti il maestro è costretto a fare un pastone tra bambini che hanno necessità differenti. QUESTO è IL PUNTO. Tra le SAT e i corsi agonistici, sembra esserci il VUOTO, colmato solo in rarissimi casi da corsi di preagonistica (la via di mezzo giusta), ma con costi esorbitanti. Il genitore non può parlare apertamente di questo coi maestri per la paura fondata che lo prendano per il solito invasato e naturalmente molti di loro cercano giustamente solo di portare la pagnotta a casa riempendo i propri corsi di bambini. (tanto lo sanno che se qualcuno emerge se ne va via...) La domanda che vi faccio è questa: Perchè, ad esempio nel pattinaggio, posso avere un piccolo atleta seguito da vicino e vicino a casa, per una decina di ore la settimana, per poche centinaia di euro a stagione e nel tennis non si trova il modo di avviare i bambini oltre i corsi SAT in maniera più economica? Io non so se mia figlia potrà fare agonismo e a quale livello, e immagino non lo sappiano neanche i maestri. Ci sono troppe variabili in gioco. In questo momento sembra di sì, ma chi mai lo saprà visto che la disponibilità economica per gli allenamenti non c'è e che con i corsi SAT ci metterà diversi anni solo a piazzare una seconda in sicurezza? È un peccato tagliare le gambe a potenziali atleti futuri. Si corre il rischio di avere solo rari casi di telenti impressionanti alla Federer (che ha iniziato seriamente a 12 anni). Immagino quanti ragazzi perdiamo per strada senza che neanche inizino un'attività seria. Questa è la vera crisi del tennis in italia. Figuriamoci poi se dall'impasto iniziale salta fuori qualcosa di buono. Immagino che a quel punto solo famiglie con un ottimo tenore economico possano permettersi di far proseguire il figlio in questo sport. E poi, smettiamola con questo atteggiamento di razzismo sportivo: non è un dramma se si formano atleti che poi non emergono. Questo è lo sport, questa è la vita. Basterebbe prenderla più tranquillamente e smetterla di pensare che si deve allenare solo un futuro campione. Tutto lo sport è pieno di gente che si impegna anche se non vince l'oro alle olimpiadi... Perchè non è possibile farlo nel tennis se non sei ricco? un saluto e spero di non aver fatto arrabbiare nessuno Scusate intanto se mi intrometto.
Ho una bambina del 2001 che ha iniziato un corso sat da un anno. Vedo con malcelata soddisfazione una certa predisposizione anche se capisco che è molto probabile non sia una fuoriclasse cristallina (ma chi lo sa?). La bimba è potente, precisa e fa molti progressi. Evidentemente da genitore che osserva e si informa, mi rendo conto che un corso SAT con parecchi bambini diventa esclusivamente ludico se non controproducente nel caso di una bambina bravina, ma non ancora agonista.
Devi solo sperare che in gruppo ci siano altri al suo livello, altrimenti il maestro è costretto a fare un pastone tra bambini che hanno necessità differenti.
QUESTO è IL PUNTO. Tra le SAT e i corsi agonistici, sembra esserci il VUOTO, colmato solo in rarissimi casi da corsi di preagonistica (la via di mezzo giusta), ma con costi esorbitanti. Il genitore non può parlare apertamente di questo coi maestri per la paura fondata che lo prendano per il solito invasato e naturalmente molti di loro cercano giustamente solo di portare la pagnotta a casa riempendo i propri corsi di bambini. (tanto lo sanno che se qualcuno emerge se ne va via…)
La domanda che vi faccio è questa:
Perchè, ad esempio nel pattinaggio, posso avere un piccolo atleta seguito da vicino e vicino a casa, per una decina di ore la settimana, per poche centinaia di euro a stagione e nel tennis non si trova il modo di avviare i bambini oltre i corsi SAT in maniera più economica?
Io non so se mia figlia potrà fare agonismo e a quale livello, e immagino non lo sappiano neanche i maestri. Ci sono troppe variabili in gioco. In questo momento sembra di sì, ma chi mai lo saprà visto che la disponibilità economica per gli allenamenti non c’è e che con i corsi SAT ci metterà diversi anni solo a piazzare una seconda in sicurezza?
È un peccato tagliare le gambe a potenziali atleti futuri. Si corre il rischio di avere solo rari casi di telenti impressionanti alla Federer (che ha iniziato seriamente a 12 anni). Immagino quanti ragazzi perdiamo per strada senza che neanche inizino un’attività seria. Questa è la vera crisi del tennis in italia.
Figuriamoci poi se dall’impasto iniziale salta fuori qualcosa di buono. Immagino che a quel punto solo famiglie con un ottimo tenore economico possano permettersi di far proseguire il figlio in questo sport. E poi, smettiamola con questo atteggiamento di razzismo sportivo: non è un dramma se si formano atleti che poi non emergono. Questo è lo sport, questa è la vita. Basterebbe prenderla più tranquillamente e smetterla di pensare che si deve allenare solo un futuro campione. Tutto lo sport è pieno di gente che si impegna anche se non vince l’oro alle olimpiadi… Perchè non è possibile farlo nel tennis se non sei ricco?

un saluto e spero di non aver fatto arrabbiare nessuno

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