Commenti a: Davydenko, Sopot e le scommesse…L’Atp indaga, Espn “svela” i segreti.La condanna morale è già arrivata.Ci saranno anche delle squalifiche? http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 16:42:01 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: 6.7 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46267 6.7 Sat, 23 Feb 2008 19:04:22 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46267 x andrea nizzero: mi dici che cosa cambia il fatto che le scomesse sono state annullate?credi forse che nel momento in cui sono state piazzate le scommesse non avevano copertura al 100% sul conto? ritengo necessario precisare di nuovo(anche a beneficio di jules che confonde le procedure x aprire un conto presso un bookmaker italico,dove occorre "certificarsi" solo al momento di ritirare i soldi) che x avere un conto operativo con bet fair si devono consegnare anche le anlisi del sangue a momenti... bet fair dispone di nomi,cognomi ed indirizzi VERi di tutti ,compresi i 3 dell'ave maria...solo che non può consegnare se non in presenza di richiesta delle autorità competenti(che al momento,x quanto si sa non sono state interessate) quello che è apparso chiaramente,almeno x chi passa 15 ore al giorno vicino a bet fair,è stato il movimento di denaro:prima fase=certezza di davydenko avanti nello score...se ci fosse stata fuga di notizie,come molti di voi sostengono,come facevano a sapere il momento preciso di rastrellare tutto? un tennista che ha problemi fisicipotrebbe e dovrebbe andare sotto nello score o no? x andrea nizzero: mi dici che cosa cambia il fatto che le scomesse sono state annullate?credi forse che nel momento in cui sono state piazzate le scommesse non avevano copertura al 100% sul conto?
ritengo necessario precisare di nuovo(anche a beneficio di jules che confonde le procedure x aprire un conto presso un bookmaker italico,dove occorre “certificarsi” solo al momento di ritirare i soldi) che x avere un conto operativo con bet fair si devono consegnare anche le anlisi del sangue a momenti…

bet fair dispone di nomi,cognomi ed indirizzi VERi di tutti ,compresi i 3 dell’ave maria…solo che non può consegnare se non in presenza di richiesta delle autorità competenti(che al momento,x quanto si sa non sono state interessate)

quello che è apparso chiaramente,almeno x chi passa 15 ore al giorno vicino a bet fair,è stato il movimento di denaro:prima fase=certezza di davydenko avanti nello score…se ci fosse stata fuga di notizie,come molti di voi sostengono,come facevano a sapere il momento preciso di rastrellare tutto? un tennista che ha problemi fisicipotrebbe e dovrebbe andare sotto nello score o no?

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Di: RaimondoNastase http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46254 RaimondoNastase Sat, 23 Feb 2008 16:26:43 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46254 un atp incapace di far rispettare le regole.....tante chiacchiere pochi fatti.Intanto gli scommettitori di betfair coi portatili proliferano indisturbati. un atp incapace di far rispettare le regole…..tante chiacchiere pochi fatti.Intanto gli scommettitori di betfair coi portatili proliferano indisturbati.

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Di: stefano grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46209 stefano grazia Sat, 23 Feb 2008 08:29:02 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46209 AVC: Vassallo Arguello stava per essere squalificato...poi ha cambiato nazionalità e l'hanno lasciato stare... SCHERZO!!!!!! A proposito di scandali: ma è vero che stanno riaprendo il caso doping in Spagna dove oltre a ciclisti e calciatori si vociferava che fosse coinvolto un noto tennista...Nessuno sa niente? AVC: Vassallo Arguello stava per essere squalificato…poi ha cambiato nazionalità e l’hanno lasciato stare… SCHERZO!!!!!!
A proposito di scandali: ma è vero che stanno riaprendo il caso doping in Spagna dove oltre a ciclisti e calciatori si vociferava che fosse coinvolto un noto tennista…Nessuno sa niente?

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Di: Enzo Cherici http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46206 Enzo Cherici Sat, 23 Feb 2008 07:48:25 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46206 Ragazzi, qui le chiacchiere stanno a zero. Sono passati più di 6 mesi da quel 2 agosto 2007. Si è fatto più volte riferimento, giustamente, alla differenza fra giustizia sportiva e giustizia ordinaria. Ebbene, una delle caratteristiche della giustizia sportiva, forse una delle più importanti, è la rapidità. I contorni penali di questa vicenda saranno risolti fra anni e anni. ma dal punto di vista sportivo anche 6 mesi cominciano ad essere decisamente troppi. Anche perché tutto lascia prevedere che la cosa nemmeno si risolverà in tempi troppo brevi. Dopo un primo momento di comprensibile (almeno dal suo punto di vista) irritazione, Davydenko ha iniziato a collaborare con le autorità sportive e gli investigatori che si occupano del caso, fornendo anche i tabulati telefonici personali e dei famigliari. Se non è stata presa ancora alcuna decisione mi sorge il sospetto che dall'analisi del tutto non è uscito fuori assolutamente niente. O comunque nulla che direttamente o indirettamente conduca ad un suo coinvolgimento nella vicenda. E allora? Che si fa? Io di natura non sono un garantista oltranzista, ma per crocifiggere qualcuno non basta nemmeno più urlare "chi volete Davydenko o Barabba?". E allora io la penso esattamente come Marcos. Il russo chiederà un maxi risarcimento e sarò proprio curioso di vedere cosa si inventerà allora l'ATP. La cosa da stucchevole rischia di farsi interessante. Siamo solo agli inizi ;-) Ragazzi, qui le chiacchiere stanno a zero. Sono passati più di 6 mesi da quel 2 agosto 2007. Si è fatto più volte riferimento, giustamente, alla differenza fra giustizia sportiva e giustizia ordinaria. Ebbene, una delle caratteristiche della giustizia sportiva, forse una delle più importanti, è la rapidità. I contorni penali di questa vicenda saranno risolti fra anni e anni. ma dal punto di vista sportivo anche 6 mesi cominciano ad essere decisamente troppi. Anche perché tutto lascia prevedere che la cosa nemmeno si risolverà in tempi troppo brevi. Dopo un primo momento di comprensibile (almeno dal suo punto di vista) irritazione, Davydenko ha iniziato a collaborare con le autorità sportive e gli investigatori che si occupano del caso, fornendo anche i tabulati telefonici personali e dei famigliari. Se non è stata presa ancora alcuna decisione mi sorge il sospetto che dall’analisi del tutto non è uscito fuori assolutamente niente. O comunque nulla che direttamente o indirettamente conduca ad un suo coinvolgimento nella vicenda. E allora? Che si fa? Io di natura non sono un garantista oltranzista, ma per crocifiggere qualcuno non basta nemmeno più urlare “chi volete Davydenko o Barabba?”. E allora io la penso esattamente come Marcos. Il russo chiederà un maxi risarcimento e sarò proprio curioso di vedere cosa si inventerà allora l’ATP. La cosa da stucchevole rischia di farsi interessante. Siamo solo agli inizi ;-)

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Di: daniela http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46203 daniela Sat, 23 Feb 2008 04:56:44 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46203 D'ccordo con Stefano: non è possibile che Betfair non conoscesse le generalità di chi scommette milioni. E allora i conti non mi tornano: che fa Betfair?lancia il sasso e ritira la mano? D’ccordo con Stefano: non è possibile che Betfair non conoscesse le generalità di chi scommette milioni. E allora i conti non mi tornano: che fa Betfair?lancia il sasso e ritira la mano?

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Di: Stefano http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46193 Stefano Fri, 22 Feb 2008 21:44:53 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46193 Vorrei rispondere ancora una volta ad Andrea Nizzero. L'abbiamo capito bene che le vincite non sono state pagate, ma nessuno potrà mai farmi credere che degli scommettitori assidui non lascino traccia alcuna delle loro operazioni, è semplicemente una barzelletta. Per non parlare poi delle garanzie che una puntata di 1 milione di dollari deve prevedere, figuriamoci se Betfair si mette ad accettare poste di questo genere non coperte da lauti depositi bancari... qua nessuno è fesso :-) I nomi ci sono, suvvia, e non voglio nemmeno immaginare chi siano, sicuramente degli "intoccabili", ma non venitemi a raccontare che sfortunatamente Betfair non fosse a conoscenza delle generalità dei suoi scommettitori, perchè è davvero un insulto all'intelligenza. Vorrei rispondere ancora una volta ad Andrea Nizzero.
L’abbiamo capito bene che le vincite non sono state pagate, ma nessuno potrà mai farmi credere che degli scommettitori assidui non lascino traccia alcuna delle loro operazioni, è semplicemente una barzelletta.
Per non parlare poi delle garanzie che una puntata di 1 milione di dollari deve prevedere, figuriamoci se Betfair si mette ad accettare poste di questo genere non coperte da lauti depositi bancari… qua nessuno è fesso :-)
I nomi ci sono, suvvia, e non voglio nemmeno immaginare chi siano, sicuramente degli “intoccabili”, ma non venitemi a raccontare che sfortunatamente Betfair non fosse a conoscenza delle generalità dei suoi scommettitori, perchè è davvero un insulto all’intelligenza.

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Di: pibla http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46185 pibla Fri, 22 Feb 2008 18:35:07 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46185 Senza fare tanti giri di parole, a mio avviso, la cosa più probabile è che Davydenko DIRETTAMENTE e SCIENTEMENTE non abbia partecipato ad alcuna combine, per il semplice motivo che non ne avrebbe ricavato particolari benefici, comunque niente a che vedere con le cifre che uno nella sua posizione quotidianamente guadagna. E' però altrettanto probabile che, prima della partita, vi sia stata una fuga di notizie sul suo precario stato di salute e sulla sua volontà di non voler assolutamente precludere i successivi appuntamenti agonistici per un secondo turno a Sopot. Quello che è molto più difficile stabilire è da dove sia provenuta questa fuga di notizie, o per meglio dire, da quanto vicino a Davydenko sia nata la fuga di notizie.....è qui che la faccenda si fa realmente oscura ed intricata, non invece per un eventuale diretto coinvolgimento dei giocatori che, ripeto, rimane altamente improbabile e comunque difficilissimo da dimostrare. Decisivo naturalmente sarebbe risalire a quei tre scommettitori di provenienza russa e qui si giunge al massimo dell'oscurità e del torbido perché è davvero difficile credere che non sia possibile risalire ai nomi di chi aveva fatto quelle maxi puntate.....è a questo punto che i conti non tornano più. Senza fare tanti giri di parole, a mio avviso, la cosa più probabile è che Davydenko DIRETTAMENTE e SCIENTEMENTE non abbia partecipato ad alcuna combine, per il semplice motivo che non ne avrebbe ricavato particolari benefici, comunque niente a che vedere con le cifre che uno nella sua posizione quotidianamente guadagna.
E’ però altrettanto probabile che, prima della partita, vi sia stata una fuga di notizie sul suo precario stato di salute e sulla sua volontà di non voler assolutamente precludere i successivi appuntamenti agonistici per un secondo turno a Sopot.
Quello che è molto più difficile stabilire è da dove sia provenuta questa fuga di notizie, o per meglio dire, da quanto vicino a Davydenko sia nata la fuga di notizie…..è qui che la faccenda si fa realmente oscura ed intricata, non invece per un eventuale diretto coinvolgimento dei giocatori che, ripeto, rimane altamente improbabile e comunque difficilissimo da dimostrare.
Decisivo naturalmente sarebbe risalire a quei tre scommettitori di provenienza russa e qui si giunge al massimo dell’oscurità e del torbido perché è davvero difficile credere che non sia possibile risalire ai nomi di chi aveva fatto quelle maxi puntate…..è a questo punto che i conti non tornano più.

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Di: Andrea Nizzero http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46184 Andrea Nizzero Fri, 22 Feb 2008 18:03:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46184 Stefano, non prendo in giro nessuno. Nel mio post precisavo semplicemente che le vincite sul match di Davydenko non sono mai state pagate, per evitare fraintendimenti. Ipotesi con cui "giustificare" l'irreperibilità dei veri titolari degli account penso se ne potrebbero fare a bizzeffe, ma che senso avrebbe? Stefano, non prendo in giro nessuno. Nel mio post precisavo semplicemente che le vincite sul match di Davydenko non sono mai state pagate, per evitare fraintendimenti.
Ipotesi con cui “giustificare” l’irreperibilità dei veri titolari degli account penso se ne potrebbero fare a bizzeffe, ma che senso avrebbe?

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Di: Stefano http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46179 Stefano Fri, 22 Feb 2008 17:05:28 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46179 Andrea Nizzero, ma mi stai prendendo in giro? :-) Nell'articolo viene ripetuto più volte che gli scommettitori erano assidui frequetatori di Betfair, addirittura di uno si conoscevano le puntate medie (cit: “RustER”, fino a aprile 2007 aveva una media a puntata di 800$...), a questo RustER i soldi come glieli davano? Brevi manu? Andrea Nizzero, ma mi stai prendendo in giro? :-)
Nell’articolo viene ripetuto più volte che gli scommettitori erano assidui frequetatori di Betfair, addirittura di uno si conoscevano le puntate medie (cit: “RustER”, fino a aprile 2007 aveva una media a puntata di 800$…), a questo RustER i soldi come glieli davano? Brevi manu?

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Di: alenar http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46159 alenar Fri, 22 Feb 2008 14:17:48 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1596#comment-46159 X MARCOS: non sono d'accordo con la tua impostazione garantista del caso. Soprattutto quando arrivi al punto finale dove tutto è bianco o tutto è nero: radiazione per Davydenko oppure risarcimento morale e materiale del russo qualora non sia provata la sua colpevolezza. Per me in ambito di giustizia sportiva (sottolineo sportiva) il ragionamento è un pò diverso, fermo restando ogni principio di legalità. Provo a spiegarmi: dall'articolo appare evidente che è stata tentata una truffa nella partita in questione, una truffa peraltro mal congeniata, talmente evidente e solare da scatenare le reazioni che sappiamo a partire dalla chiusura dell'evento da parte di Bet Fair. Le singole responsabilità vanno accertate: che si tratti del giocatore in questione, del suo clan, della mafia russa o spagnola non sta a noi dirlo. Ma il coinvolgimento del nr. 4 del mondo è comunque pesantissimo; in questo caso si tratta, al di là dell'aspetto economico della vicenda truffaldina, della rottura totale di ogni vincolo e valore legato alla lealtà sportiva. "Vendersi" una partita è il peggior reato di cui possa rendersi colpevole uno sportivo professionista, ritornando ad un vecchio dibattito è secondo me molto più grave anche rispetto al doping. Arginare un simile fenomeno non è semplice, ma occorre grande fermezza e in sede sportiva è sufficiente un processo indiziario per sovvertire la cosiddetta presunzione di innocenza. Ci sono esempi in tanti altri sport (da calciopoli al caso Mc Laren in formula 1) dove per mantenere la credibilità dell'ambiente si trovano soluzioni nelle sentenze ben diverse da quelle di un normale ambito civile o penale. Sono invece d'accordo quando si dice che in qualunque modo sarebbe bene porre fine a questa vicenda, si sta andando troppo per le lunghe, tenendo Davydenko sulla corda, con atteggiamenti davvero fastidiosi, come nel caso dell'arbitro che si è rivolto a lui in maniera irrispettosa. X MARCOS: non sono d’accordo con la tua impostazione garantista del caso. Soprattutto quando arrivi al punto finale dove tutto è bianco o tutto è nero: radiazione per Davydenko oppure risarcimento morale e materiale del russo qualora non sia provata la sua colpevolezza.
Per me in ambito di giustizia sportiva (sottolineo sportiva) il ragionamento è un pò diverso, fermo restando ogni principio di legalità.
Provo a spiegarmi: dall’articolo appare evidente che è stata tentata una truffa nella partita in questione, una truffa peraltro mal congeniata, talmente evidente e solare da scatenare le reazioni che sappiamo a partire dalla chiusura dell’evento da parte di Bet Fair.
Le singole responsabilità vanno accertate: che si tratti del giocatore in questione, del suo clan, della mafia russa o spagnola non sta a noi dirlo.
Ma il coinvolgimento del nr. 4 del mondo è comunque pesantissimo; in questo caso si tratta, al di là dell’aspetto economico della vicenda truffaldina, della rottura totale di ogni vincolo e valore legato alla lealtà sportiva. “Vendersi” una partita è il peggior reato di cui possa rendersi colpevole uno sportivo professionista, ritornando ad un vecchio dibattito è secondo me molto più grave anche rispetto al doping.
Arginare un simile fenomeno non è semplice, ma occorre grande fermezza e in sede sportiva è sufficiente un processo indiziario per sovvertire la cosiddetta presunzione di innocenza.
Ci sono esempi in tanti altri sport (da calciopoli al caso Mc Laren in formula 1) dove per mantenere la credibilità dell’ambiente si trovano soluzioni nelle sentenze ben diverse da quelle di un normale ambito civile o penale.
Sono invece d’accordo quando si dice che in qualunque modo sarebbe bene porre fine a questa vicenda, si sta andando troppo per le lunghe, tenendo Davydenko sulla corda, con atteggiamenti davvero fastidiosi, come nel caso dell’arbitro che si è rivolto a lui in maniera irrispettosa.

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