- anno 2009: il tennista pinco pallino ottiene i seguenti risultati:
Australian open finale 1200
Roland Garros Semifinale 720
Wimbledon Vittoria 2000
Us Open vittoria 2000
TOTALE: 5920 PUNTI
Si gioca il torneo Australian Open 2010 e il tennista pinco pallino esce al secondo turno. Il secondo turno da in dote 45 punti. Il ranking quindi va a prendere in considerazione i risultati degli ultimi 12 mesi, quindi dopo Melbourne 2010 il ranking sarà composto dai seguenti risultati:
Australian open 2010 Secondo turno 45
Roland Garros 2009 Semifinale 720
Wimbledon 2009 Vittoria 2000
Us Open 2009 Vittoria 2000
TOTALE DOPO AUSTRALIAN OPEN 2010: 45+720+2000+2000= 4765 PUNTI.
In modo più sbrigativo si può calcolare come: 5920 punti - 1200 (australian open 2009) + 45 (australian open 2010) = 4765 pt.
Lo stesso meccanismo avviene dopo il roland garros. Il tennista vince il torneo e prende in dote 2000 punti.
Quindi dopo Parigi 2010 il tennista avrà un punteggio nel ranking di:
4765 punti - 720 (parigi 2009) + 2000 (parigi 2010)= 6045 punti
e così via… ecc..
Massimo
]]>- aumenta il divario tra challengers e tornei ATP quindi sarà più difficile costruirsi una classifica di un certo tipo con i challenger e questo mi sembra buono;
-all’interno dei tornei ATP saranno premiati decisamente di più i picchi di rendimento rispetto alla regolarità es. se uno fa quarti in tutti e quattro gli Slam, che è un ottimo risultato, prende 360×4=1440 che è poco di più di un altro che fa solo una finale in uno Slam (1200 punti) e gli altri magari nemmeno li gioca.
Ripeto, si premia molto di più l’exploit ed il picco di rendimento che la regolarità nel periodo, il che in una classifica su base annuale mi sembra molto discutibile.
Comunque, vedremo…
]]>Sui punti da assegnare ad ogni torneo, ripeto, non penso che possa esistere una soluzione a priori. L’unica sarebbe un’assegnazione a posteriori. Ossia, prendere il campo di partecipazione e solo alla fine del torneo assegnare i punti al vincitore e agli altri piazzati. Se tu stabilisci il premio di 100 e passa tornei prima, e’ logico che poi risultera’ che avrai assegnato tanti punti ad alcuni tornei mediocri e pochi a occasionali tornei eccelsi. Anche tornei della stessa categoria possono non essere dello stesso livello. Nel 2006, Federer e Nadal si sfidarono a Roma per 100 punti race in palio. Lottarono cosi’ tanto che dovettero entrambi rinunciare al torneo successivo, Amburgo, che fu vinto da Robredo. Ora, se la classifica dovesse rispecchiare veramente i meriti dei giocatori, qualcuno sano di mente avrebbe assegnato lo stesso merito a Robredo e a Nadal, o piu’ merito a Robredo che a Federer? Ovviamente i 100 punti conquistati da Nadal, ma anche i soli 70 da Federer, rappresentavano un’impresa tecnica ben maggiore dei 100 vinti da Robredo. Ma tant’e’. Non vedo soluzione. Ogni torneo e’ diverso dall’altro e se li si deve per forza di cose raggruppare all’inizio della stagione si genereranno sempre dei malcontenti. Ma tutto questo esisteva anche prima; il citato torneo del Queen’s ha un albo d’oro ben superiore ad alcuni master series. Ma valeva di meno ieri e continuera’ a valere domani. Non passiamo da una classifica perfetta ad una priva di credibilita’. Passiamo da una classifica fondata su alcuni elementi arbitrari a un’altra fondata su altri elementi arbitrari. Tutto qua.
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