Commenti a: Stessi premi…unisex a WimbledonParità dei diritti economiciI meriti di Billie Jean e MartinaMa secondo voi è giusto? http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 18:40:57 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: stefano grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-2468 stefano grazia Fri, 02 Mar 2007 09:58:53 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-2468 Non so se si puó ma vorrei postare quel che dice Jon Wertheim sull'argomento nella sua ultima emailbag rispondendo a un lettore scandalizzato. Riporto in inglese il botta e risposta e provo a tradurre almeno il pensiero di Wertheim che condivido: prima di tutto era ridicolo mantenere una differenza di 40.000 euro...mantenerla significava voler fare solo discriminazione sessista...Poi: fare la distinzione fra numero di sets giocati (best of 5 vs best of 3) é ridicolo, qui non si parla di minuti giocati ma di spettacolo e lo spettacolo non é quantificabile, piuttosto si deve parlare di QUALITÁ dello stesso che non necessariamente é il liovello di gioco: se le femmine attirano tanto pubblico quanto gli uomini, per i motivi piú disparati, allora ben venga la paritá di montepremi. D'altra parte osserva ertheim siamo di fronte a un controsenso: le donne cantano vittoria ma ottengono montepremi uguale solo nei grandi slam o negli eventi combinati, laddove cioé ci sono anche gli uomini: come si devono sentire 'dentro' quando devono spiegare ai media, al pubblico, a loro stesse come mai un Master maschile ha un montepremi del doppio o piú rispetto a un corrispondente Tier I? E come mai il nº50 maschile guadagna ´nettamente di piú del corrispondente nº50 femminile? Insomma, un po' d'imbarazzo lo dovrebbe provare in quella che apparentemente potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro, e cioé la dimostrazione che per guadasgnare di piú le donne da sole non ci riescono...hanno bisogno di giocare insieme agli uomini. I suppose you are crowing now that Wimbledon has capitulated to the ridiculous claim by women tennis players for equal pay for less work? Where is the backbone of the men in the ATP who agree to play longer hours for the same pay? Where, pray tell, is the equality? Why not just have one championship open to all players regardless of gender? -- Al Ferg, Sherbrooke Though most communiqués weren't as pointed as Al's, the most popular topic this week was, predictably, the decision at the All-England Club to award women equal prize money. I wouldn't say I'm crowing -- as one voice of reason pointed out, we shouldn't get too worked up over athlete salaries. But I do think the All-England Club made the right call. If the disparity in pay had simply been about unequal pay for unequal work, the women would have been paid 60 pence on the pound, representing best-of-three-sets versus best-of five. That the women were paid something like 96 percent of the men's wages, made it -- perversely -- worse, suggesting this was little more than a petty symbolic statement. Here again is my stance. A) The number of sets is a red herring. We could just as easily base "work" on shots struck per match. The name of the game is entertainment value and as long as women have the commercial appeal of men at majors (sometimes they do; sometimes they don't -- but it sure is close) they deserve equal wages. B) The difference in pay was so minimal that the bad publicity vastly outstripped the savings. While on balance, I applaud this decision, I find the WTA's gloating a bit disingenuous. Check out the prize money from last year and you'll see that the year-end ATP Masters Cup pays nearly 50 percent more than the analogous WTA Championship. The typical Masters Series event pays nearly double the WTA Tier 1. If I'm a WTA exec, I'm not sure how I respond to the question, "How can you clamor for equal prize money when the market consistently suggests your product is worth less?" One could contend that a combined event is different from a tour event and that, so long as men and women both play on Centre Court, both receive commensurate television coverage, they should be paid equally. Still, I wonder whether, with this victory, Amelie Mauresmo, Venus Williams and Co. will now seek answers as to why, say, their 50th-ranked colleague (Severine Bremond) made nearly half as much as the 50th-ranked male (Nicolas Kiefer) last year. Non so se si puó ma vorrei postare quel che dice Jon Wertheim sull’argomento nella sua ultima emailbag rispondendo a un lettore scandalizzato. Riporto in inglese il botta e risposta e provo a tradurre almeno il pensiero di Wertheim che condivido: prima di tutto era ridicolo mantenere una differenza di 40.000 euro…mantenerla significava voler fare solo discriminazione sessista…Poi: fare la distinzione fra numero di sets giocati (best of 5 vs best of 3) é ridicolo, qui non si parla di minuti giocati ma di spettacolo e lo spettacolo non é quantificabile, piuttosto si deve parlare di QUALITÁ dello stesso che non necessariamente é il liovello di gioco: se le femmine attirano tanto pubblico quanto gli uomini, per i motivi piú disparati, allora ben venga la paritá di montepremi.
D’altra parte osserva ertheim siamo di fronte a un controsenso: le donne cantano vittoria ma ottengono montepremi uguale solo nei grandi slam o negli eventi combinati, laddove cioé ci sono anche gli uomini: come si devono sentire ‘dentro’ quando devono spiegare ai media, al pubblico, a loro stesse come mai un Master maschile ha un montepremi del doppio o piú rispetto a un corrispondente Tier I? E come mai il nº50 maschile guadagna ´nettamente di piú del corrispondente nº50 femminile? Insomma, un po’ d’imbarazzo lo dovrebbe provare in quella che apparentemente potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro, e cioé la dimostrazione che per guadasgnare di piú le donne da sole non ci riescono…hanno bisogno di giocare insieme agli uomini.
I suppose you are crowing now that Wimbledon has capitulated to the ridiculous claim by women tennis players for equal pay for less work? Where is the backbone of the men in the ATP who agree to play longer hours for the same pay? Where, pray tell, is the equality? Why not just have one championship open to all players regardless of gender?
– Al Ferg, Sherbrooke
Though most communiqués weren’t as pointed as Al’s, the most popular topic this week was, predictably, the decision at the All-England Club to award women equal prize money. I wouldn’t say I’m crowing — as one voice of reason pointed out, we shouldn’t get too worked up over athlete salaries. But I do think the All-England Club made the right call.
If the disparity in pay had simply been about unequal pay for unequal work, the women would have been paid 60 pence on the pound, representing best-of-three-sets versus best-of five. That the women were paid something like 96 percent of the men’s wages, made it — perversely — worse, suggesting this was little more than a petty symbolic statement.
Here again is my stance. A) The number of sets is a red herring. We could just as easily base “work” on shots struck per match. The name of the game is entertainment value and as long as women have the commercial appeal of men at majors (sometimes they do; sometimes they don’t — but it sure is close) they deserve equal wages. B) The difference in pay was so minimal that the bad publicity vastly outstripped the savings.
While on balance, I applaud this decision, I find the WTA’s gloating a bit disingenuous. Check out the prize money from last year and you’ll see that the year-end ATP Masters Cup pays nearly 50 percent more than the analogous WTA Championship. The typical Masters Series event pays nearly double the WTA Tier 1. If I’m a WTA exec, I’m not sure how I respond to the question, “How can you clamor for equal prize money when the market consistently suggests your product is worth less?”
One could contend that a combined event is different from a tour event and that, so long as men and women both play on Centre Court, both receive commensurate television coverage, they should be paid equally. Still, I wonder whether, with this victory, Amelie Mauresmo, Venus Williams and Co. will now seek answers as to why, say, their 50th-ranked colleague (Severine Bremond) made nearly half as much as the 50th-ranked male (Nicolas Kiefer) last year.

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Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1753 marcos Sun, 25 Feb 2007 00:19:16 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1753 io considero che se si continua a concedere al mercato il potere di decidere sulle differenze, tra un pò l'uomo sarà educato dalle pubblicità e le sue scelte sempre determinate dall'interesse economico. il mercato, straordinaria invenzione dell'uomo, ha perso completamente il suo spirito originario: oltre allo scambio di merci, infatti, era meravigliosa sede di scambio di cultura, di tradizioni, di pensiero. lo sport, l'arte e la cultura sono altresì meraviglioso momento di scambio socio/culturale: il soldo che intorno gira, necessario a sostenerli, deve stare allo sport, all'arte ed alla cultura come l'olio motore sta alla ferrari... un elemento necessario, fondamentale, ma nascosto: se libero di confrontarsi col rosso fiammeggiante della sua carrozzeria o, addirittura, se libero di imbrattarlo...la ferrari sarebbe solo un ammasso untuoso di gran velocità. per tutto questo, non credo che il mercato possa essere il primo motivo per cui hanno deciso di parificare a wimbledon i premi tra maschietti e femminucce. se così fosse, infatti, ritenendo ancora che il valore di una merce debba dipendere dallo sforzo compiuto per produrla, non potrei che ritenere un errore questa parificazione: nessuno, infatti, potrebbe affermare che, per alzare la coppa di wimbledon, la campionessa giochi più tempo ed usi più energie del campione che, parimenti, alza la coppa maschile alla domenica sera. il motivo per cui è stato parificato il premio è del tutto simbolico: è la chiusura di un percorso tuttaffatto facile che le donne hanno conquistato a suon di meriti sul campo. questo storico gesto mi fa considerare wimbledon come una tra le prime istituzioni capace di ammettere che non è degno per l'umanità considerare solo la donna eccellente in grado di svolgere funzioni e ricoprire ruoli da sempre assegnati a uomini anche mediocri. si è eccellenti o mediocri a prescindere dal sesso e la forza fisica maggiore, toccata all'uomo solo per caso, non può più essere una discriminante. la volata rovescia di mcenroe vale esattamente come la volata rovescia di navratilova. amo il tennis, amo le donne, amo wimbledon! marcos io considero che se si continua a concedere al mercato il potere di decidere sulle differenze, tra un pò l’uomo sarà educato dalle pubblicità e le sue scelte sempre determinate dall’interesse economico.

il mercato, straordinaria invenzione dell’uomo, ha perso completamente il suo spirito originario: oltre allo scambio di merci, infatti, era meravigliosa sede di scambio di cultura, di tradizioni, di pensiero.

lo sport, l’arte e la cultura sono altresì meraviglioso momento di scambio socio/culturale: il soldo che intorno gira, necessario a sostenerli, deve stare allo sport, all’arte ed alla cultura come l’olio motore sta alla ferrari… un elemento necessario, fondamentale, ma nascosto: se libero di confrontarsi col rosso fiammeggiante della sua carrozzeria o, addirittura, se libero di imbrattarlo…la ferrari sarebbe solo un ammasso untuoso di gran velocità.

per tutto questo, non credo che il mercato possa essere il primo motivo per cui hanno deciso di parificare a wimbledon i premi tra maschietti e femminucce.
se così fosse, infatti, ritenendo ancora che il valore di una merce debba dipendere dallo sforzo compiuto per produrla, non potrei che ritenere un errore questa parificazione: nessuno, infatti, potrebbe affermare che, per alzare la coppa di wimbledon, la campionessa giochi più tempo ed usi più energie del campione che, parimenti, alza la coppa maschile alla domenica sera.

il motivo per cui è stato parificato il premio è del tutto simbolico: è la chiusura di un percorso tuttaffatto facile che le donne hanno conquistato a suon di meriti sul campo. questo storico gesto mi fa considerare wimbledon come una tra le prime istituzioni capace di ammettere che non è degno per l’umanità considerare solo la donna eccellente in grado di svolgere funzioni e ricoprire ruoli da sempre assegnati a uomini anche mediocri. si è eccellenti o mediocri a prescindere dal sesso e la forza fisica maggiore, toccata all’uomo solo per caso, non può più essere una discriminante.

la volata rovescia di mcenroe vale esattamente come la volata rovescia di navratilova.

amo il tennis, amo le donne, amo wimbledon!

marcos

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Di: angelica http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1713 angelica Sat, 24 Feb 2007 13:35:17 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1713 Haas critica la scelta di Wimbledon, neanche li tirasse fuori di tasca proprio 'sti soldi. Pero' e' triste se ancora oggi c'e' tutto 'sto 'chiacchericcio' su montepremi uguali si, uguali no. Com quelli che ancora dicono che non e0 gisuto perche' gli uomini giocano 5 sets (e allora perche' accettano di giocare 3 sets negli altri tornei ?) Che quello maschile e' vero tennis, quello femminile e' cosi' cosi'. Io invece credo che piu' semplicemente dipenda da chi gioca. Non e' detto a priori che un incontro maschile si a piu' bello di uno femminile, ne' il contrario. Io il biglietto per un film, teatro o torneo di tennis lo pago se penso che mi fara' divertire. Tutto qui. (mi chiedo quanto saranno stati contenti gli spettatori che si sono subiti quei bellisismi ed avvincenti incontri del Round Robin :-/) Visto che ne' Wimbledon ne' gli altri tornei dello Slam sono enti di beneficienza, avranno fatto i loro conti e avranno valuto che gli conviene. Vorrei sapere quali tornei guardano chi afferma che i tornei femminile cominciano dalle semifinali. Forse non hanno guardato con attenzione quelli degli ultimi anni visto che ci sono state 7 vincitrici diverse negli ultimi 8 tornei. Haas critica la scelta di Wimbledon, neanche li tirasse fuori di tasca proprio ’sti soldi.
Pero’ e’ triste se ancora oggi c’e’ tutto ’sto ‘chiacchericcio’ su montepremi uguali si, uguali no. Com quelli che ancora dicono che non e0 gisuto perche’ gli uomini giocano 5 sets (e allora perche’ accettano di giocare 3 sets negli altri tornei ?) Che quello maschile e’ vero tennis, quello femminile e’ cosi’ cosi’. Io invece credo che piu’ semplicemente dipenda da chi gioca. Non e’ detto a priori che un incontro maschile si a piu’ bello di uno femminile, ne’ il contrario.
Io il biglietto per un film, teatro o torneo di tennis lo pago se penso che mi fara’ divertire. Tutto qui. (mi chiedo quanto saranno stati contenti gli spettatori che si sono subiti quei bellisismi ed avvincenti incontri del Round Robin :-/)
Visto che ne’ Wimbledon ne’ gli altri tornei dello Slam sono enti di beneficienza, avranno fatto i loro conti e avranno valuto che gli conviene.

Vorrei sapere quali tornei guardano chi afferma che i tornei femminile cominciano dalle semifinali. Forse non hanno guardato con attenzione quelli degli ultimi anni visto che ci sono state 7 vincitrici diverse negli ultimi 8 tornei.

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Di: stefano grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1695 stefano grazia Sat, 24 Feb 2007 08:53:30 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1695 E dividere gli incassi della giornata? Giornate femminili, giornate maschili...a fine torneo si contano i soldini e si fanno le divisioni...Se a vedere le partite delle donne non ci va nessuno, hanno ragione i maschietti, ma se a vedere le due Williams agli USOpen ci vanno più spettatori, le Williams si portano a casa più dei due maschi...Si,lo so che è impraticabile e che ci sono diritti televisivi,sponsor legati all'immagine (ma anche qui, la Sharapova secondo Forbes guadagna più di Roger...e quindi forse attira più sponsor televisivi), etc, però onestamente non credo che il Giocatore Maschio debba guadagnare di più perchè gioca meglio: deve guadagnare di più solo se attira più folla, più pubblico pagante. Intendevo solo questo.E poi,possibile che nessuna donna legga sto blog? Angelica,dove sei? E dividere gli incassi della giornata? Giornate femminili, giornate maschili…a fine torneo si contano i soldini e si fanno le divisioni…Se a vedere le partite delle donne non ci va nessuno, hanno ragione i maschietti, ma se a vedere le due Williams agli USOpen ci vanno più spettatori, le Williams si portano a casa più dei due maschi…Si,lo so che è impraticabile e che ci sono diritti televisivi,sponsor legati all’immagine (ma anche qui, la Sharapova secondo Forbes guadagna più di Roger…e quindi forse attira più sponsor televisivi), etc, però onestamente non credo che il Giocatore Maschio debba guadagnare di più perchè gioca meglio: deve guadagnare di più solo se attira più folla, più pubblico pagante. Intendevo solo questo.E poi,possibile che nessuna donna legga sto blog? Angelica,dove sei?

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Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1668 Ubaldo Scanagatta Sat, 24 Feb 2007 00:21:06 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1668 Comincio da Roberto sull'argomento, l'Italiana che può diventare top-ten. Lui dice Romina Oprandi e l'anno scorso dopo averla vista a Roma l'avrei detto anch'io. Amici svizzeri mi avevano riferito però di quanto fosse difficile lavorare con lei...forse per questo ci lavora il fratello, con cui Romina ha ovviamente quella familiarità che con Panajotti (un tipo tosto, anche se bravo) non avrebbe mai. Lei mi è molto simpatica, con quegli occhioni sempre sgranati mi sembra però al tempo stesso un tipo deciso e una ragazza un po' immatura. Il talento c'è, il fisico un po' meno, sulla testa non mi pronuncio...insomma forse è ancora Francesca Schiavone l'Italiana che ha più chances di arrivare fra le prime 10, purchè ritrovi la fiducia in se stessa (un po' traballante di questi tempi) e magari anche un coach che la sproni nel modo migliore. Sui premi unisex mi sono già pronunciato: in termini di equità, di spettacolo, di interesse reale, non c'è dubbio che il tennis maschile meriti di più. Ma capisco anche che ci siano tanti motivi per consentire al tennis femminile di conquistare la parità dei diritti...economici. Gli Slam, come dicevo, se lo possono permettere con tutti i profitti che fanno e forse conviene alla loro immagine ...più ruffiana, venire incontro alle richieste delle donne. Anche perchè i maschi _ una vlta che ha smesso di giocare Krajicek (e che McEnroe pur di andare controcorrente ma anhce di acquisire i consensi più ampi è capace di dire tutto e il contrario di tutto _ sanno che farebbero una figura da...pessimi gentiluomini se dicessero quello che pensano (e che si dicono fra loro, guardandosi bene dal ripeterlo ai media). Stefano Grazie esordisce citando la frase "E' il mercato che deve stabilire la differenza". Il fatto è che, pensandoci bene, dietro quella parola "mercato" non si nasconde un solo concetto oggettivo, tantomeno una sola definizione nè una sola filosofia, ma non so più quanto incroci culturali. Perchè il mercato lo dovresti misurare con...i soldi, no? Ma se poi ci metti in mezzo l'immagine, poi come la quantifichi? L'oggettivo diventa soggettivo, oppure l'oggetto di un sondaggio Comincio da Roberto sull’argomento, l’Italiana che può diventare top-ten. Lui dice Romina Oprandi e l’anno scorso dopo averla vista a Roma l’avrei detto anch’io. Amici svizzeri mi avevano riferito però di quanto fosse difficile lavorare con lei…forse per questo ci lavora il fratello, con cui Romina ha ovviamente quella familiarità che con Panajotti (un tipo tosto, anche se bravo) non avrebbe mai. Lei mi è molto simpatica, con quegli occhioni sempre sgranati mi sembra però al tempo stesso un tipo deciso e una ragazza un po’ immatura. Il talento c’è, il fisico un po’ meno, sulla testa non mi pronuncio…insomma forse è ancora Francesca Schiavone l’Italiana che ha più chances di arrivare fra le prime 10, purchè ritrovi la fiducia in se stessa (un po’ traballante di questi tempi) e magari anche un coach che la sproni nel modo migliore.
Sui premi unisex mi sono già pronunciato: in termini di equità, di spettacolo, di interesse reale, non c’è dubbio che il tennis maschile meriti di più. Ma capisco anche che ci siano tanti motivi per consentire al tennis femminile di conquistare la parità dei diritti…economici. Gli Slam, come dicevo, se lo possono permettere con tutti i profitti che fanno e forse conviene alla loro immagine …più ruffiana, venire incontro alle richieste delle donne. Anche perchè i maschi _ una vlta che ha smesso di giocare Krajicek (e che McEnroe pur di andare controcorrente ma anhce di acquisire i consensi più ampi è capace di dire tutto e il contrario di tutto _ sanno che farebbero una figura da…pessimi gentiluomini se dicessero quello che pensano (e che si dicono fra loro, guardandosi bene dal ripeterlo ai media).
Stefano Grazie esordisce citando la frase “E’ il mercato che deve stabilire la differenza”. Il fatto è che, pensandoci bene, dietro quella parola “mercato” non si nasconde un solo concetto oggettivo, tantomeno una sola definizione nè una sola filosofia, ma non so più quanto incroci culturali. Perchè il mercato lo dovresti misurare con…i soldi, no? Ma se poi ci metti in mezzo l’immagine, poi come la quantifichi? L’oggettivo diventa soggettivo, oppure l’oggetto di un sondaggio

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Di: anto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1666 anto Fri, 23 Feb 2007 23:47:24 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1666 Non sono d'accordo sull'equiparare il prize money tra maschile e femminile. Se poi si vuol fare gli ipocriti, va bene evviva la parità! Non sono d’accordo sull’equiparare il prize money tra maschile e femminile. Se poi si vuol fare gli ipocriti, va bene evviva la parità!

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Di: Michele http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1637 Michele Fri, 23 Feb 2007 15:55:40 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1637 Sarò abbastanza sintetico e perentorio: pur condividendo le precise analisi dei commenti precedenti sono assolutamente contrario alla parificazione dei premi tra uomini e donne, lo trovo addirittura scandaloso! I tornei femminili iniziano ad essere 'guardabili' se va bene a partire dai quarti ed anche quando ci sono match sulla carta equilibrati molto spesso si risolvono con partite a senso unico! Poi secondo me non c'è paragone tra vedere partite maschili e femminili in generale..... Sarò abbastanza sintetico e perentorio: pur condividendo le precise analisi dei commenti precedenti sono assolutamente contrario alla parificazione dei premi tra uomini e donne, lo trovo addirittura scandaloso!
I tornei femminili iniziano ad essere ‘guardabili’ se va bene a partire dai quarti ed anche quando ci sono match sulla carta equilibrati molto spesso si risolvono con partite a senso unico!
Poi secondo me non c’è paragone tra vedere partite maschili e femminili in generale…..

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Di: vincenzo torzillo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1626 vincenzo torzillo Fri, 23 Feb 2007 13:46:36 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1626 non è assolutamente giusto..il tennis femminile è un altro sport rispetto a quello maschile che è uno sport super competitivo fino al numero 300 del mondo mentre per le donne escluso le prime 30-40 il resto non meritano premi così elevati..........non è giusto.. non è assolutamente giusto..il tennis femminile è un altro sport rispetto a quello maschile che è uno sport super competitivo fino al numero 300 del mondo mentre per le donne escluso le prime 30-40 il resto non meritano premi così elevati……….non è giusto..

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Di: roberto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1619 roberto Fri, 23 Feb 2007 12:27:32 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1619 Sono abbastanza d'accordo con Fabio F., ma con un piccolo distinguo: Serena è secondo me una delle giocatrici più forti di tutti i tempi: se avesse una motivazione pari a quella di Federer avrebbe già vinto 2 o 3 Slam. Credo che il tennis femminile stia attraversando una fase di transizione, che passa per l'adozione generalizzata di un approccio più scentifico nella preparazione atletica, che genera un grande incremento della potenza. Rispetto a qualche anno fa c'è però maggiore equilibrio e maggiore incertezza: io ricordo un quarto di finale a Roma tra la Sabatini e la Tauziat, sessione serale, grande attesa, etc. finire 6-1 6-1 in 32 minuti! e la francese era la n. 11 del mondo, non la n. 80). Adesso noncredo potrebbe succedere di nuovo, almeno fra le prime 25-30 giocatrici c'è molto più equilibrio che in passato e inoltre diventano più importanti fattori come la superficie di gioco. Tuttavia, in questo momento è difficile dire se il livellamento sia verso l'alto o verso il basso. Guardando i risultati di Martina Hingis dopo il suo ritorno (non credo abbia speranze di vincere altri Slam) mi verrebbe da dire che la diffusione del power tennis abbia alzato il livello medio di gioco, anche se gli infortuni sempre più frequenti delle top potrebbero indicare che è difficile avere continuità di rendimento e di salute ai ritmi che si sono raggiunti. Credo che fra qualche tempo la situazione sarà più chiara. Infine chiedo ad Ubaldo se secondo lui c'è qualche giocatrice italiana che ha serie chances di entrare tra le prime 10. La mia idea è che se la Romina Oprandi venisse seguita da un tecnico veramente bravo ed esperto (anziché dal fratello, con tutto il rispetto), avrebbe il talento per farcela, purché lavori molto seriamente a livello fisico. Faccio un nome: Panajotti?... Sono abbastanza d’accordo con Fabio F., ma con un piccolo distinguo: Serena è secondo me una delle giocatrici più forti di tutti i tempi: se avesse una motivazione pari a quella di Federer avrebbe già vinto 2 o 3 Slam.
Credo che il tennis femminile stia attraversando una fase di transizione, che passa per l’adozione generalizzata di un approccio più scentifico nella preparazione atletica, che genera un grande incremento della potenza. Rispetto a qualche anno fa c’è però maggiore equilibrio e maggiore incertezza: io ricordo un quarto di finale a Roma tra la Sabatini e la Tauziat, sessione serale, grande attesa, etc. finire 6-1 6-1 in 32 minuti! e la francese era la n. 11 del mondo, non la n. 80). Adesso noncredo potrebbe succedere di nuovo, almeno fra le prime 25-30 giocatrici c’è molto più equilibrio che in passato e inoltre diventano più importanti fattori come la superficie di gioco. Tuttavia, in questo momento è difficile dire se il livellamento sia verso l’alto o verso il basso. Guardando i risultati di Martina Hingis dopo il suo ritorno (non credo abbia speranze di vincere altri Slam) mi verrebbe da dire che la diffusione del power tennis abbia alzato il livello medio di gioco, anche se gli infortuni sempre più frequenti delle top potrebbero indicare che è difficile avere continuità di rendimento e di salute ai ritmi che si sono raggiunti. Credo che fra qualche tempo la situazione sarà più chiara.
Infine chiedo ad Ubaldo se secondo lui c’è qualche giocatrice italiana che ha serie chances di entrare tra le prime 10. La mia idea è che se la Romina Oprandi venisse seguita da un tecnico veramente bravo ed esperto (anziché dal fratello, con tutto il rispetto), avrebbe il talento per farcela, purché lavori molto seriamente a livello fisico. Faccio un nome: Panajotti?…

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Di: stefano http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1611 stefano Fri, 23 Feb 2007 11:02:15 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=256#comment-1611 "Che, per me, nasce,come detto sopra,da motivi commerciali, pubblicitari, di amrketing-vendita del prodotto che da motivi sportivi. " Si,ma, Fabio, sono quelli i motivi che dettano il mercato...Anche nel Cinema: Star Wars ha incassato sicuramente piú di Schindler List o Saving Private Ryan...addirittura in Italia Boldi De Sica han fatto piú soldi probabilmente di Tognazzi e Gassman per non parlare di Albertazzi...Alla fine conta anche il pubblico e se il pubblico va a vedere il tennis femminile, che importanza ha se il livekllo di gioco é nettamente inferiore? In Atletica credo diano lo stesso premio in denaro a chi vince,che so, i cento metri, indipendentemente se sia maschio o femmina...ovviamente il maschio gareggia coi maschi e la femmina con le femmine (e per questo ci sono i test di determinazione del sesso), ma mi sembra che il Golden Gala sia nell'ammontare uguale.... Non credo che Federer possa dire di dover guadagnare di piú perché in un match darebbe 60 60 60 alla Sharapova... Potrebbe dirlo se ai suoi match gli spalti fossero pieni mentre a quelli della Sharapova non andasse nessuno... Puó darsi che nei primi turni le partite femminili siano meno frequentate...ecco, questo potrebbe essere un valido argomento, ma diventa poi difficile quantificare.... “Che, per me, nasce,come detto sopra,da motivi commerciali, pubblicitari, di amrketing-vendita del prodotto che da motivi sportivi. ”
Si,ma, Fabio, sono quelli i motivi che dettano il mercato…Anche nel Cinema: Star Wars ha incassato sicuramente piú di Schindler List o Saving Private Ryan…addirittura in Italia Boldi De Sica han fatto piú soldi probabilmente di Tognazzi e Gassman per non parlare di Albertazzi…Alla fine conta anche il pubblico e se il pubblico va a vedere il tennis femminile, che importanza ha se il livekllo di gioco é nettamente inferiore? In Atletica credo diano lo stesso premio in denaro a chi vince,che so, i cento metri, indipendentemente se sia maschio o femmina…ovviamente il maschio gareggia coi maschi e la femmina con le femmine (e per questo ci sono i test di determinazione del sesso), ma mi sembra che il Golden Gala sia nell’ammontare uguale…. Non credo che Federer possa dire di dover guadagnare di piú perché in un match darebbe 60 60 60 alla Sharapova… Potrebbe dirlo se ai suoi match gli spalti fossero pieni mentre a quelli della Sharapova non andasse nessuno… Puó darsi che nei primi turni le partite femminili siano meno frequentate…ecco, questo potrebbe essere un valido argomento, ma diventa poi difficile quantificare….

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