Insalata russa a base di…Tarpishev
Blake,Robredo,Maradona e altri

 
7 Dicembre 2006 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

MOSCA _ Sul mio bloc-notes da Mosca ho annotato le seguenti osservazioni che potrebbero tramutarsi in altrettanti spunti di discussione (o Forum, come si dice oggi) su Evans, Ronaldinho, Air-Jordan, Ricci-Bitti, de Villiers, Blake&Blake (uno è Sir, l’altro no), Davydenko, Berdych, Mancini, Acasuso, Tarpishev, Clarey, Canas, Robredo, Maradona, Dementieva, Myskina, Metreveli, Nalbandian, Appelmans, Safin…
1) Richard Evans, noto columnist britannico, è riuscito finalmente a imporre un proprio vecchio pallino, e cioè far scrivere i nomi delle nazioni, sulle magliette dei protagonisti della Davis. Quando riuscirà a vedere i nomi dei doppisti sulla schiena (che servirebbero anche a riconoscerli, visti che per lo più sono sconosciuti alla grande massa) avrà fatto bingo. Richard sostiene che il tennis sia uno dei pochi sport che (pensate al calcio, al basket) non sia riuscito a vendere le magliette con su scritto i nomi dei protagonisti. Pensate a quante ne ha vendute il Barca con il nome stampigliato su di Ronaldinho, i Chicago Bulls con quello di Air Jordan…
2) Francesco Ricci Bitti, presidente ITF, è stato molto critico nei confronti del nuovo boss dell’Atp Etienne de Villiers: “Non capisco la necessità di smontare a tutti i costi un giocattolo che funziona. E’ quello che sta facendo de Villiers”
3) Diego Maradona è spesso esageratamente…su di giri (eufemismo), ma alcune sue battute, mentre dirigeva il coro degli aficionados de la Legion Argentina (questo c’era scritto sulla sua camiseta biancoceleste) le ho trovate divertenti. Eccole qui: 1) Quel Davydenko ha meno carne addosso di una caviglia. 2) Davydenko corre come se…avesse un Dobermann nei polpacci (non ai polpacci, nei…). 3) David (Nalbandian) che ricorre all’Hawk-Eye està loco (è scemo), tanto dietro a quel pannello c’è una spia del KGB che lo manovra, non gli darà mai ragione!” 4) Perché Mancini non ha messo in campo Canas, anziché Chela e Chucho Acasuso? Eppure Canito è l’unico che non se caga, per batterlo devi matarlo”
4) Christopher Clarey, inviato di International Herald Tribune e del New York Times in risposta alla mia osservazione su Shamil Tarpishev che indossava i calzini rossi, proprio come sir Peter Blake, il kiwi che guidava le spedizioni di Coppa America per Team New Zealand e che fu trucidato da banditi brasiliani: “Sì, è vero, ma a Sir Blake stavano molto meglio”. E in effetti a Tarpishev stavano di peste.
5) Ancora Clarey quando gli ho detto, a proposito di Davydenko “E’ forse il n.3 più debole della storia del tennis, così come Robredo è il n.6 più scarso” ha replicato: “E allora James Blake n.4? Non è mai andato oltre i quarti di finale in uno Slam, ha un record di 9 sconfitte su 9 incontri al quinto set…”.
6) Thomas Berdych. A proposito di incontri al quinto set, il ceco ha un record di 9 vittorie su 9 incontri al quinto. Non lo direste mai, perché è uno dei tennisti che tutti considerano talentuoso sì (tre vittorie su Nadal in tre incontri, un k.o. alle Olimpiadi a Roger Federer) ma anche molto discontinuo. Evidentemente non al quinto.
7) Elena Dementieva. La capitale russa, soprattutto nei pressi dell’Olympic Stadion, era tappezzata di murales della tenista moscovita, e anche di qualcuna di Anastasia Myskina. Nemmeno uno invece, che abbia visto io, di Maria Sharapova…Evidentemente la considerano più americana che russa.
8) Alex Metreveli. Prima del doppio e della cerimonia di presentazione delle squadre l’ITF ha presentato l’”ITF Award” al tennista georgiano che, avversario dei nostri Pietrangeli (di cui era la bestia nera), Gardini e soci, fu finalista a Wimbledon nel ’73, l’anno del boicottaggio, battuto da Kodes. A Charleroi l’ITF aveva consegnato un analogo Award a Sabine Appelmans, tennista belga giunta tra le top-20. Insomma un bel premio “casalingo”, e un po’ ruffiano, non lo si nega a nessuno.
9) Birmingham. E’ stata prescelta quale sede del confronto di Coppa Davis del World Group One (lo stesso dell’Italia), per ospitare ad aprile Gran Bretagna-Olanda. Gli inglesi hanno pensato che potrebbero mettere l’erba, come hanno fatto a suo tempo gli australiani nella Rod Laver Arena per mettere in difficoltà gli spagnoli (solo noi abbiamo pensato che potevamo batterli sulla terra rossa!).
10) Marat Safin. “Ho vinto perché mi ha portato fortuna Maradona stringendomi le mani con la sua “Mano de Dios”. Come celebrerò? “Non lo so, difficile farlo con la mia squadra. Sono troppo professionali”.

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9 Commenti a “Insalata russa a base di…Tarpishev
Blake,Robredo,Maradona e altri”

  1. Riccardo B. scrive:

    Ciao Ubaldo,
    mi permetto di commentare un paio di spunti.
    1) Maradona e la sua voglia di vedere Canas in campo: in linea di principio ha ragione, anch’io sono fermamente convinto che Willy sia l’argentino con più pelotas. Ma la scelta di Mancini merita rispetto: ha confermato gli stessi 4 che hanno portato l’Argentina in finale, privilegiando la continuità.
    Un pò come fece Azeglio Vicini a Italia ‘90, come ricorderai. Nella semifinale contro l’Argentina preferì Vialli (suo pupillo dai tempi dell’under 21) a un Roby Baggio in formissima. Scelta sentimentale, etica se vogliamo. Da rispettare, quindi, anche se discutibile. Semmai non aveva senso portare Canas per poi non schierarlo. A quel punto meglio inserire il giovane Del Potro, che negli ultimi mesi ha giocato molto sul veloce (anche se poi a Bratislava si è leggermente infortunato).

    2) Mi sono sfuggiti i murales di Dementieva e Myskina (mea culpa), ma ti assicuro che in molte zone di Mosca, specie nelle autostrade urbane, troneggiava il musino della Sharapova nei cartelloni pubblicitari della Beeline, operatore di telefonia mobile, di cui Masha è testimonial. Che sia considerata meno russa delle altre è indubbio (voglio proprio vederla in Fed Cup), ma a quanto pare almeno le aziende puntano forte su di lei.
    Salutoni!

  2. marcos scrive:

    punto 2: totalmente daccordo con ricci bitti.

    punto 7: dementieva è pure rock star!
    http://youtube.com/watch?v=WBq-cJt0gUs

    punto 9: non posso scrivere qui quel che penso sulla scelta di torre del greco perchè non sarebbe pubblicato questo mio intervento.

    ciao!

    marcos

  3. mariaj da pariggi scrive:

    caro ubaldo,
    grazie per la sua risposta nell altro articolo.
    mi piace motlo leggere le sue storie, e ha fatto un vero lavoro “giornalistico-humoristico” sulla davis ;) mi ha fatto molto ridere con maradona ! anche con marat, ma questo era di aspettare !
    anche io sono bodo’ista et il caro pete ha dato le referenzia del suo blog !
    spero que mi italiano no e dificoltoso a leggere e scusate per gli errori, lo imparato molti anni fa !
    che cosa fai cuando non cè piu tenis ? e lo stato del tenis en italia ? volandri e bolleli sono un po solitario, no ?
    ciao e grazie ;)

  4. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Marcos, ma quante ore stai collegato al giorno? E come fai a trovare i video di Elena Dementieva? Grazie di avermelo inviato. Anche i lettori di questo blog potranno cliccarci sopra.Carino. Ogni volta che ne trovi uno su un tennista mandamelo. Sio potrebbe anche pensare anche a una “categoria” di link per video di tennisti.
    A riccardo B. che ha esordito come -collaboratore inviato del Corriere dello Sport da Mosca dico, a proposito di Canas, che …le riserve hanno sempre ragione quando i titolari perdono.
    Inoltre portare un quinto giocatore è diventata ormai prassi. Se qualcuno dei quattro si fosse storto una caviglia Mancini avrebbe potuto chiamare Canas. Quanto a Del Potro Enrique Morea e i giornalisti argentini Moro e Salatino me ne hanno detto un gran bene, alcuni si sbilanciano addirittura pronosticandogli un avvenire da top-ten…però farlo esordire in una finale di Coppa Davis avrebbe potuto bruciarlo. Mi è sfuggita la Sharapova e la sua pubblicità per la compagnia telefonica, strano…di solito la Sharapova non mi sfugge. Si vede che sto invecchiando. Delle attenzioni di Mariaj (che presumo sia una donna, ma magari non lo è…con queste e.mail criptiche non si può mai dire) mi compiaccio, tanto più perchè legge anche il mio amico peter bodo su http://www.tennis.com. (salutamelo se gli scrivi, dicendo che te l’ho detto via blog…)Però è preparato/a se è vero che conosce perfino Bolelli pur essendo straniero/a (ma di dove secondo voi?). Una ripsota telegrafica: tennis c’è sempre. Quando non lo giocano gli altri cerco di giocarlo io…ma ho questa benedetta ernia del disco che mi costringe a un riposo forzato.

  5. Raffaele scrive:

    Caro Ubaldo io sono un autentico adoratore della Dementieva e questa tua annotazione mi ha molto incuriosito. Visto che quando gioca per l’amata Russia (fed cup e olimpiadi) sembra dimenticare il suo rapporto con il servizio e mostra solo le fenomenali doti di colpitrice che naturalmente possiede (Henin Mauresmo Clijsters e Sharapova anche se solitamente la battono ne hanno molta paura e rispetto perchè come può perdere anche da una top100 per il noto problema se in giornata su cemento può battere chiunque…tra le fortissime solo son Serenona ha un record disastroso!) volevo sapere da te come è considerata in patria: viene elogiata come una grande campionessa?la gente la riconosce?tra le tenniste è la più famosa (oltre ad essere, insieme a Masha, indiscutibilmente la più bella…almeno per me!)?
    Saluti e buona giornata.

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Dopo aver conosciuto da vicino Elena Dementieva, la prima volta quando arrivò a sorpresa in semifinale all’US Open, poi nell’anticamera del prof.Parra quando sia lei sia io dovevamo farci sistemare dal laser…e poi quest’anno in un piacevole viaggio in macchina da Manhattan a Flushing Meadows insieme a sua madre…beh, devo dirti, che mi piace molto più Elena che Masha Sharapova. Lei è dolce, carina, intelligente, per nulla montata, e proprio bella come del resto il video di youtube inviatomi da Marcos certifica. E se ha fatto i risultati che ha fatto nonostante quell’handicap mostruoso del servizio, beh, vuol dire che per tutto il resto i suoi colpi sono straordinari. Anche Flavia Pennetta, che ci gioca il doppio, ed è un’altra “cliente” assidua del Prof.Laser, me ne ha detto un gran bene. Sembra un po’ freddina, sulle prime, ma invece è cordiale a conoscerla meglio. Mi ha raccontato diverse cose, rpima o poi le scriverò…A Mosca, come ho scritto, ho visto dei murales grandissimi (mentre della Myskina ad esser sincero è stato un altro collega, sul bus con me, che mi ha detto di averne visti diversi ma più piccoli) e Elena era bellissima. Ma non ho avuto tempo per parlare di lei con i russi…nè l’ho vista alla Davis, dove invece, oltre a Kafelnikov visibilmente ingrassato, è comparsa invece Dinara a tifare per il fratello Marat insieme alla mammona gigantesca.

  7. Raffaele scrive:

    Caro Ubaldo se un giorno scrivessi un profilo sulla divina Elena (io in giro per i forum di tennis così la definisco) renderesti felici tutti noi numerosissimi suoi fans! Ogni slam che sta per iniziare spero sempre sia quello che la vedrà protagonista (soprattutto gli USOpen che poi è il mio slam preferito) e capisco le motivazioni dietro alla scelta di avere la madre come suo coach ma vorrei tornazze a lavorare con la sua ex coach con cui sembrava aver aggiunto la discesa a rete tra le sue opzioni di gioco.

    Ti quoto le parole che ha rilasciato a stagione terminata durante un’intervista….bellissime le parole finali :D

    —-Could you tell something about your youth when you were having the tennis education?

    Elena Dementieva: Both of my parents played tennis, when I was seven years old, they brought us to an association that accepted us. Two other clubs thought that my movement was bad. At the Spartak Club Rauza Islanova became my trainer and she demanded discipline from everyone. I didn’t found that always nice, but my fighting spirit excisted because of her I think. But still we got the impression that she found her children a lot more important, so that’s why we called the help from Sergei Pashkov. Later on we invited Olga Morazowa to help. She and my mother signed for the rest of the tennis education and trainings. I’ve had a lot of offers to train in America, like most Russian girls do. But I didn’t see the use of it to leave Moscow and leave my family and friends behind and that I would have all the facilities that I want.
    But as long as you are prepared to work hard, you can learn how to play good tennis in Moscow as well. Now my mother is my only coach. I owe her and my father a lot. Because both of my parents had to save for a long time money to be able to buy my first racket made of wood and my mother had to make my first tennis skirt.

    —–They didn’t succeed to teach you a good serve did they?

    (Laughing contagiously) Elena Dementieva: I hear that often. You can believe me or not, but I’m one of the few persons who knows the most about the technique aspects of the service. Obviously I do get a lot of critical things from the journalists. My colleaugues are happy with my weak serve, but they give me advice with good meanings. On that area the biggest chances of improvement are there. But the habits of my serve are just there, because it is tough to get rid of them,because you are used to hit the serve like that. But I think it has to do with confidence and it’s my head, like also Richard Krajicek told me. He first wanted to see if I was strong enough. And I was strong enough. He said the problem could be that I was thinking too much. He said ”Keep it simple”. He advised that I needed more consistency too. Well sometimes it goes well and sometimes not. But heey I am trying to stay positive, on a good day the service movement that I want will be there.

    —–What is according to you the hurricane of Russian and Czech top players?

    Elena Dementieva: I’m not surprised by the Czech top players. They have got a good tennis tradition and a good scouting system. And they in the Czech Republic they have got a lot of courts and good coaches. I am surprised with my compatriots. Because we have, except in Moscow, bad facilities and there is not a real good education system, tenniswise. Every girl has got her own story. But one thing is clear, the parents are very important in every girls tennis career. They are pushing you really hard and the parents have got no problem to sacrifice a big part of their life like my own parents. It is tough for my father and my brother to see me and my mom for about eight months. I’m really honest to say now that I would doubt myself if I could do that myself to not see my children and husband for eight months.
    What also is very important is the support we get from the government and the audience and ofcourse the fans. When I was eight years old, no one hardly knew what tennis was, mainly because it wasn’t then an Olympic sport. When people saw me with a tennisbag they thought that a guitare was in there. Andrei Chesnokov and Natalia Zvereva played a big part for Russian tennis. I know them both well and I admire them. They have inspired our tennis generation.

    —–Does religion play a part in your life? Are you interested in politics?

    Elena Dementieva: I don’t want to tell too much about things that has got to do with religion. I only want to say that everyone has something or someone they believe in. Even if it is to help you in the difficult times. I hardly have any interest in political things. You hear and read a lot of stuff and at a moment you don’t know anymore what to believe.

    —–What are you doing when you don’t have to play tennis, when you have time off?

    I’ve got an apartment in the neighbourhood of my parents, although I see myself as an independent woman. But honestly I don’t think you can see a lot of that from me. If I am in Moscow I often go to Jurmala ( the coast of Latvia) because my grandparents live there. And sometimes I go to my little house in the forest to be away from the big city. I garden there with my mother and I play chess with my brother. In the winter I love to ski or to do ice skating or snowboarding. Obviously like any other girl I love to shop. I’m quite a shopaholic. Anastasia Myskina and me, we can start a jeansshop ( laughing). In the past we used to borrow each others clothes but that time is over because my legs have become taller than hers.

    ——Could you tell me something about the relationships between the Russian girls?

    Elena Dementieva: I used to train with Anna Kournikova, but I haven’t seen her for some years. I’m really good friends with Myskina. We both have won together the Fed Cup. And both of us like to shop. I don’t have got a lot with Sharapova. She makes loads of noise both on and off the court, but I have got a lot of respect for her fighting spirit. She has got the best focus of all the Russian players. With the other Russian players I have got a friendly relationship.

    —What do you still want to reach in tennis? And after your tennis career?

    Elena Dementieva: I will definetely go study, to prove everyone in Russia that tennisplayers have got also a smart brain. I will probably do something in sportmanagment, so that I can help the new talented people in the sport to make the right decisions. And of course I want to start a family later as well. I won’t go to play tennis until I’m thirty for sure! But before I go away from tennis I want to show that I’m a big champion and perhaps the best ever. WITH A BIG SERVE

  8. marcos scrive:

    ehehe! caro ubaldo…non è la quantità di ore a farmi scovare chicche del genere! basta frequentare i siti giusti, tipo il tuo: c’è sempre qualcuno che rende pubblica la sua ricerca. il web è bello per questo: i navigatori non si tengono gelosamente per sè ciò che scoprono, ma lo offrono a tutti gli altri!
    non sono stato il primo a trovare il video di dementieva: semplicemente ho sfruttato l’ottimo lavoro di qualcunaltro.
    il web è il miglior posto per scambiare le conoscenze: sono gratuite ed inesauribili.

    ciao!

    marcos

  9. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Beh, non posso non ringraziare chi contribuisce a migliorare questo blog, sia con la segnalazione di interviste come quella di elena Dementieva, sia con chi come Marcos mi trasmette video di giocatori/trici che possono piacere a tutti. Continuate così. Per l’open d’Australia spero di darvi un bel servizio…mi sto organizzando. Quanto ai siti giusti…anche per quelli le segnalazioni sono gradite, se riesco a far diventare questo sito un sito di servizio per gli appassionati, sarò contento. Novità ci saranno presto e per le foto, 30.000 di Gianni Ciaccia, e per i negozi con le indicazioni di tutto ciò che può servire tecnicamente per accordare nel modo più giusto la propria rachetta (senza farsi influenzare dalla pubblicità, perchè altrimenti non si è più credibili…e le riviste difficilment epossono prescindervi)

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