Commenti a: Neanche Roddick “rilancia” Federer.Svizzero k.o. dopo 11 vittorie di fila.Il trono ora è davvero in pericolo.Nadal intravede la leadership mondiale. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 16:26:28 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: minias http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52804 minias Sat, 05 Apr 2008 16:37:06 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52804 Errata corrige: "cognitivo" (riga 11) e "contesto" (riga 20), ovviamente... Errata corrige: “cognitivo” (riga 11) e “contesto” (riga 20), ovviamente…

]]>
Di: minias http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52803 minias Sat, 05 Apr 2008 16:33:17 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52803 Sullo psicologismo di Francesco Davila (4 aprile). Non entro nel dettaglio, perché non ho tempo di mettermi a cercare dati e articoli - per cui la mia replica è del tutto censurabile in partenza, lo so... - ma mi preme confidare all'inclito pubblico di questo forum la sensazione di essere arrivati un po' al fumetto della psicologia e della scienza, in quanto costì scritto. Danni della divulgazione. La parascienza (intendendo con ciò in questo contesto un uso parziale e privo di aggiornamenti di nozioni di per sé anche esatte) sta diventando una piaga. Certi argomenti, sintetizzati, tradiscono se stessi. Tralasciando che la concezione 'quantitativa' di intelligenza presentata è pericolosa e pochissimo condivisa dalla comunità, contano anche molti altri fattori, non solo a livello psicodinamico, ma anche coglitivo... P.s. Sul famoso episodio "Freud chi?" di Federer / Clerici, ho i miei forti dubbi, considerando che un poliglotta e un bilingue naturale come Federer farà fatica a 'cambiare registro di pronuncia', anche solo di parsing sintattico (divisione delle parole), relativamente a una domanda insapettata posta da parte di un italiano notoriamente portatore di soggezione culturale (il grande Clerici) e 'a freddo'. "Freud" (provate a citarlo a un tedesco in pronuncia inglese, a un inglese con accento francese, a un sudafricano con pronuncia italiana e in più fuori contasto) non è una parola che ci si aspetti di sentire in un dopo-partita, priva di alcun tipo di 'prime' semantico (avvertimento); e Clerici è quel gentleman che ci tiene a segnalarci un 'es' (ace) di di Andru Roddick a Nu York, tutte cose che sono giuste, 'a casa loro', ma poco 'veicolari', poco koynè con non 'madrilingua'. Ahi, lo snobismo, lo si perdona solo a un uomo provocatore e simpatico come Clerici - come i suoi sbadigli e i suoi singulti post-prandiali... Comunque, non volendo tediare i cari amici accendendo una di quelle tremende quaestiones fra dilettanti che appesantiscono i blog, vorrei solo segnalare, con tutto il rispetto per l'amico Davila, che c'è chi, "from a logical (and bio-logical) point of view", parafrasando Quine, non trova ben elaborati e spiegati dati genericamente veritieri. Con simpatia, e niente di personale. p.p.s.s. Un ottimo esempio di uso della psicologia della percezione etc. ce lo dà Lombardi, sempre molto appropriato, se possiamo dire. Sullo psicologismo di Francesco Davila (4 aprile).
Non entro nel dettaglio, perché non ho tempo di mettermi a cercare dati e articoli - per cui la mia replica è del tutto censurabile in partenza, lo so… - ma mi preme confidare all’inclito pubblico di questo forum la sensazione di essere arrivati un po’ al fumetto della psicologia e della scienza, in quanto costì scritto. Danni della divulgazione. La parascienza (intendendo con ciò in questo contesto un uso parziale e privo di aggiornamenti di nozioni di per sé anche esatte) sta diventando una piaga. Certi argomenti, sintetizzati, tradiscono se stessi. Tralasciando che la concezione ‘quantitativa’ di intelligenza presentata è pericolosa e pochissimo condivisa dalla comunità, contano anche molti altri fattori, non solo a livello psicodinamico, ma anche coglitivo…
P.s.
Sul famoso episodio “Freud chi?” di Federer / Clerici, ho i miei forti dubbi, considerando che un poliglotta e un bilingue naturale come Federer farà fatica a ‘cambiare registro di pronuncia’, anche solo di parsing sintattico (divisione delle parole), relativamente a una domanda insapettata posta da parte di un italiano notoriamente portatore di soggezione culturale (il grande Clerici) e ‘a freddo’. “Freud” (provate a citarlo a un tedesco in pronuncia inglese, a un inglese con accento francese, a un sudafricano con pronuncia italiana e in più fuori contasto) non è una parola che ci si aspetti di sentire in un dopo-partita, priva di alcun tipo di ‘prime’ semantico (avvertimento); e Clerici è quel gentleman che ci tiene a segnalarci un ‘es’ (ace) di di Andru Roddick a Nu York, tutte cose che sono giuste, ‘a casa loro’, ma poco ‘veicolari’, poco koynè con non ‘madrilingua’. Ahi, lo snobismo, lo si perdona solo a un uomo provocatore e simpatico come Clerici - come i suoi sbadigli e i suoi singulti post-prandiali…
Comunque, non volendo tediare i cari amici accendendo una di quelle tremende quaestiones fra dilettanti che appesantiscono i blog, vorrei solo segnalare, con tutto il rispetto per l’amico Davila, che c’è chi, “from a logical (and bio-logical) point of view”, parafrasando Quine, non trova ben elaborati e spiegati dati genericamente veritieri. Con simpatia, e niente di personale.
p.p.s.s.
Un ottimo esempio di uso della psicologia della percezione etc. ce lo dà Lombardi, sempre molto appropriato, se possiamo dire.

]]>
Di: Marcelus Edberg Wallace http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52755 Marcelus Edberg Wallace Sat, 05 Apr 2008 10:35:33 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52755 @ Marco.napo E' anche giusto celebrare un supercampione dell'ultimo quinquennio. Di Nadal-Djokovic ne riparleremo per i prossimi cinque anni. Abbi pazienza. @ Marco.napo
E’ anche giusto celebrare un supercampione dell’ultimo quinquennio.
Di Nadal-Djokovic ne riparleremo per i prossimi cinque anni.
Abbi pazienza.

]]>
Di: rockville http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52729 rockville Sat, 05 Apr 2008 00:20:44 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52729 Intervista con: Roger Federer Moderatore: Domande, prego... Domanda: Il game, il penultimo suppongo, se lo rivedi, tu eri lì ben presente, e poi improvvisamente hai tirato tre, quattro colpi da poco e il game ti è scappato via. Roger: sì, è un modo amaro, senza dubbio, di finire il match. Ho avuto una buona settimana al servizio. Concludere così è un po’ deludente, ma che ci vuoi fare? Adesso è finita. Penso di essere riuscito a non mollare. Forse questo è uno dei match che avrei dovuto vincere contro di lui visto che lui ne ha avuto alcuni altri nei quali, credo, ci si aspettava vincesse... ma stavola è andata così. D. Che cosa ti ha deluso di più nel tuo gioco, R.? R.: L’aver perso nettamente il tiebreak e, credo, il mio ultimo game di battuta. Vedete, penso di non avergli creato abbastanza difficoltà nel produrre buoni colpi. Io ne ho sbagliati troppi e, penso, questa sia la delusione circa il match di oggi. Dopotutto credo sia stata comunque una buona prestazione, e penso che Andy abbia servito davvero in modo eccezionale stasera. D. E’ un problema, pensi, di concentrazione? R.: Capita. Che ci vuoi fare? Lavori sodo perché non succeda. Ognitanto succede. E’ sfortuna. Avevo bisogno di alcune prime di servizio. Forse le avrei dovute soltanto metterle dentro, mettere in gioco la palla. Si tratta di una scelta e qualche volta l’avversario gioca bene e ti mette pressione. Ecco perchè ho sempre detto che giocare contro Andy è dura, lo conoscete il [suo] servizio. Ha sempre una chance. Ecco perché sono abbastanza sorpreso del mio record contro di lui. D. Le luci non sembrano così potenti come in altri posti. Con la velocità di quel servizio qui diventa più difficile? R.: Credo che difficile sia quando si passa da giorno a notte. Ho dovuto fare un certo sforzo con questo problema prima di qui, ma, penso, oggi non particolarmente. Qui ho avuto qualche difficoltà con Johansson, perché la differenza è notevole. Credo che le luci siano molto vicine al campo e che sia questo che crea la grande differenza. Non penso necessariamente che sia una questione di poca illuminazione. Soltanto penso che le luci siano davvero vicine al campo e così lo rendono un po’ diverso. D. Per uno che è abituato a giocare le finali, quando entri in un periodo in cui non le giochi, diventi teso o preoccupato di riuscire ad arrivarci? R.: No, voglio dire, sono solo deluso di non vedere il mio nome a giocare in finale. Voglio dire, è solo deludente vedere altri lottare lì dove, penso, ho il gioco per arrivare, per essere lì anch’io. Vedete, esserci vicino, un po’ come l’anno scorso. Se avessi battuto Cãnas, credo, avrei avuto una grande chance per vincere qui di nuovo, e sento la stessa cosa stasera. D. Qual è il tuo programma ora? Cosa pensi che farai? R.: Pochi giorni di stacco, cominciare a lavorare di nuovo sulla terra e partecipare a Estoril. D. A che punto valuteresti la tua condizione fisica in confronto alla tua forma migliore? R.: Ho chiesto a Pierre, il mio preparatore, quando è partito, che cosa [ne] pensava e ha detto che pensava che io fossi al 95%. Ho pensato che così era abbastanza per me. Non fa quasi differenza, per me, essere al 95% o al 100%. Non è come essere al 40%. Quella è stata una buona risposta. Ho lavorato duro per cercare di ritornare in forma. Mi sento di essere a posto, vedete, è solo questione di accumulare un certo numero di partite. Penso di averlo fatto in queste due ultime settimane, che sono state molto importanti per me. Vorrei aver raggiunto le finali ma, vedete, solamente non sono riusito a giocare abbastanza bene quando avrei dovuto. D. Ci hai detto l’altro giorno che farai un altro test per chiarire la situazione della mononucleosi. Dove lo farai? R.: Credo che dipenda da... non ho idea di quando lo farò e se lo farò. Era solo un’idea. Vedrò se farlo quando tornerò in Svizzera. D. L’altra settimana hai perso da Mardy Fish a Indian Wells. Oggi hai perso da un altro americano, Roddick. Pensi che con questa striscia di partite che stai facendo con Sampras, forse, [gli americani] stanno imparando dal Vecchio Maestro come si gioca contro di te? R. Non credo proprio. (ride.) Quelle superfici sono troppo veloci, e nessuno gioca come Pete, così questo fatto non ha niente a che fare con questi match. D. Quando dicono al 95%, nessuno lo sa, naturalmente. R.: Certamente. Ma tu ti senti al 100%? R.: Mi sento bene, sì. Voglio dire, credo di aver bisogno ancora di un test sui cinque set, ma non ne avrò fino a che non arriva l’Open di Francia. Tutto quello che posso fare è allenarmi duramente e accetarmi di sentirmi bene verso la fine della sessione di allenamento se lavoro fino a quattro ore, e credo sia questo il test definitivo. Per il tipo di partite di qui non c’è problema. Le sto affrontando facilemnte. Quando sono nelle settimane di allenamento, mi alleno tre o quattro ore al giorno e quando gioco qui 45 minuti e poi gioco un’ora e 15 e poi ancora gioco due ore, non è niente in confronto all’allenamento, io mi sento bene, davvero. Credo che un po’ di coordinazione e alcune piccole cose ancora mancano a causa della carenza di partite, ma di solito questa arriva e io comincio a giocare sempre meglio man mano che le partite vanno avanti. E’ deludente giocare un brutto game e poi pensare che hai giocato male. Non è questo che è accaduto. Sono stati soltanto alcuni punti qua e là e Andy ne ha approfittato D. Dove sarà il primo match test? R.: A Estoril? D. Portogallo? R.: Sì D. Non ci hai mai giocato prima, vero? R.: Prima volta. D. Prima volta? R.: (annuisce) D. Andrai a Roma? R.: Come? D. Ci sarai a Roma? R. E a Montecarlo e ad Amburgo. Ci vediamo là. Intervista con: Roger Federer

Moderatore: Domande, prego…

Domanda: Il game, il penultimo suppongo, se lo rivedi, tu eri lì ben presente, e poi improvvisamente hai tirato tre, quattro colpi da poco e il game ti è scappato via.
Roger: sì, è un modo amaro, senza dubbio, di finire il match. Ho avuto una buona settimana al servizio. Concludere così è un po’ deludente, ma che ci vuoi fare? Adesso è finita. Penso di essere riuscito a non mollare. Forse questo è uno dei match che avrei dovuto vincere contro di lui visto che lui ne ha avuto alcuni altri nei quali, credo, ci si aspettava vincesse… ma stavola è andata così.

D. Che cosa ti ha deluso di più nel tuo gioco, R.?
R.: L’aver perso nettamente il tiebreak e, credo, il mio ultimo game di battuta. Vedete, penso di non avergli creato abbastanza difficoltà nel produrre buoni colpi. Io ne ho sbagliati troppi e, penso, questa sia la delusione circa il match di oggi. Dopotutto credo sia stata comunque una buona prestazione, e penso che Andy abbia servito davvero in modo eccezionale stasera.

D. E’ un problema, pensi, di concentrazione?
R.: Capita. Che ci vuoi fare? Lavori sodo perché non succeda. Ognitanto succede. E’ sfortuna. Avevo bisogno di alcune prime di servizio. Forse le avrei dovute soltanto metterle dentro, mettere in gioco la palla. Si tratta di una scelta e qualche volta l’avversario gioca bene e ti mette pressione. Ecco perchè ho sempre detto che giocare contro Andy è dura, lo conoscete il [suo] servizio. Ha sempre una chance. Ecco perché sono abbastanza sorpreso del mio record contro di lui.

D. Le luci non sembrano così potenti come in altri posti. Con la velocità di quel servizio qui diventa più difficile?
R.: Credo che difficile sia quando si passa da giorno a notte. Ho dovuto fare un certo sforzo con questo problema prima di qui, ma, penso, oggi non particolarmente.
Qui ho avuto qualche difficoltà con Johansson, perché la differenza è notevole. Credo che le luci siano molto vicine al campo e che sia questo che crea la grande differenza. Non penso necessariamente che sia una questione di poca illuminazione. Soltanto penso che le luci siano davvero vicine al campo e così lo rendono un po’ diverso.

D. Per uno che è abituato a giocare le finali, quando entri in un periodo in cui non le giochi, diventi teso o preoccupato di riuscire ad arrivarci?
R.: No, voglio dire, sono solo deluso di non vedere il mio nome a giocare in finale. Voglio dire, è solo deludente vedere altri lottare lì dove, penso, ho il gioco per arrivare, per essere lì anch’io. Vedete, esserci vicino, un po’ come l’anno scorso. Se avessi battuto Cãnas, credo, avrei avuto una grande chance per vincere qui di nuovo, e sento la stessa cosa stasera.

D. Qual è il tuo programma ora? Cosa pensi che farai?
R.: Pochi giorni di stacco, cominciare a lavorare di nuovo sulla terra e partecipare a Estoril.

D. A che punto valuteresti la tua condizione fisica in confronto alla tua forma migliore?
R.: Ho chiesto a Pierre, il mio preparatore, quando è partito, che cosa [ne] pensava e ha detto che pensava che io fossi al 95%. Ho pensato che così era abbastanza per me. Non fa quasi differenza, per me, essere al 95% o al 100%. Non è come essere al 40%. Quella è stata una buona risposta. Ho lavorato duro per cercare di ritornare in forma. Mi sento di essere a posto, vedete, è solo questione di accumulare un certo numero di partite. Penso di averlo fatto in queste due ultime settimane, che sono state molto importanti per me. Vorrei aver raggiunto le finali ma, vedete, solamente non sono riusito a giocare abbastanza bene quando avrei dovuto.

D. Ci hai detto l’altro giorno che farai un altro test per chiarire la situazione della mononucleosi. Dove lo farai?
R.: Credo che dipenda da… non ho idea di quando lo farò e se lo farò. Era solo un’idea. Vedrò se farlo quando tornerò in Svizzera.

D. L’altra settimana hai perso da Mardy Fish a Indian Wells. Oggi hai perso da un altro americano, Roddick. Pensi che con questa striscia di partite che stai facendo con Sampras, forse, [gli americani] stanno imparando dal Vecchio Maestro come si gioca contro di te?
R. Non credo proprio. (ride.) Quelle superfici sono troppo veloci, e nessuno gioca come Pete, così questo fatto non ha niente a che fare con questi match.

D. Quando dicono al 95%, nessuno lo sa, naturalmente.
R.: Certamente.

Ma tu ti senti al 100%?
R.: Mi sento bene, sì. Voglio dire, credo di aver bisogno ancora di un test sui cinque set, ma non ne avrò fino a che non arriva l’Open di Francia. Tutto quello che posso fare è allenarmi duramente e accetarmi di sentirmi bene verso la fine della sessione di allenamento se lavoro fino a quattro ore, e credo sia questo il test definitivo. Per il tipo di partite di qui non c’è problema. Le sto affrontando facilemnte. Quando sono nelle settimane di allenamento, mi alleno tre o quattro ore al giorno e quando gioco qui 45 minuti e poi gioco un’ora e 15 e poi ancora gioco due ore, non è niente in confronto all’allenamento, io mi sento bene, davvero. Credo che un po’ di coordinazione e alcune piccole cose ancora mancano a causa della carenza di partite, ma di solito questa arriva e io comincio a giocare sempre meglio man mano che le partite vanno avanti. E’ deludente giocare un brutto game e poi pensare che hai giocato male. Non è questo che è accaduto. Sono stati soltanto alcuni punti qua e là e Andy ne ha approfittato

D. Dove sarà il primo match test?
R.: A Estoril?

D. Portogallo?
R.: Sì

D. Non ci hai mai giocato prima, vero?
R.: Prima volta.

D. Prima volta?
R.: (annuisce)

D. Andrai a Roma?
R.: Come?

D. Ci sarai a Roma?
R. E a Montecarlo e ad Amburgo. Ci vediamo là.

]]>
Di: marco.napo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52728 marco.napo Fri, 04 Apr 2008 23:14:50 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52728 vedo che non sono l’unico che segue il tennis con concentrazione e passione da anni. l’energia ,la forza di nadal sono uniche una vera potenza della natura. il suo temperamento,il suo vigore gladiatorio danno sempre emozione. ancora piu forte è il mio incoraggiamento per questo ragazzo che da sempre tutto sul campo superando gli avversari in tenuta mentale ,fisica ,e tattica. se sul veloce aveva un gap tecnico lo sta a suo grandissimo merito colmando. ora se vogliamo denigrare un grande tennista come nadal non abbiamo capito nulla di sport ,che è fatto per me di tanto sacrificio e sudore oltre che di talento. se alcuni sono innamorati dei gesti puliti,di una estetica del colpo fine a se stessa ,non seguono lo sport ,ma una coreografia simile alla danza . per quanto ammiri il fioretto e le sfide coi guanti e le giacche bianche preferisco la sfida ,la lotta e il sudore messo in campo da nadal. ribadisco prossimo e meritato numero uno è nadal e se in questo blog ci sono persone che sanno cosa sia il fair play non potranno commentare diversamente…… saludos p.s senza polemica ,ma se la sconfitta di federer puo far notizia pe gli appassionati di tennis è piu importante seguire l'ascesa dei nuovi campioni ovvero dare spazio alle gesta di combattenti come nadal altro che froiderer. vedo che non sono l’unico che segue il tennis con concentrazione e passione da anni.
l’energia ,la forza di nadal sono uniche una vera potenza della natura.
il suo temperamento,il suo vigore gladiatorio danno sempre emozione.
ancora piu forte è il mio incoraggiamento per questo ragazzo che da sempre tutto sul campo superando gli avversari in tenuta mentale ,fisica ,e tattica.
se sul veloce aveva un gap tecnico lo sta a suo grandissimo merito colmando.
ora se vogliamo denigrare un grande tennista come nadal non abbiamo capito nulla di sport ,che è fatto per me di tanto sacrificio e sudore oltre che di talento.
se alcuni sono innamorati dei gesti puliti,di una estetica del colpo fine a se stessa ,non seguono lo sport ,ma una coreografia simile alla danza .
per quanto ammiri il fioretto e le sfide coi guanti e le giacche bianche preferisco la sfida ,la lotta e il sudore messo in campo da nadal.
ribadisco prossimo e meritato numero uno è nadal e se in questo blog ci sono persone che sanno cosa sia il fair play non potranno commentare diversamente……
saludos

p.s senza polemica ,ma se la sconfitta di federer puo far notizia pe gli appassionati di tennis è piu importante seguire l’ascesa dei nuovi campioni ovvero dare spazio alle gesta di combattenti come nadal altro che froiderer.

]]>
Di: +PSTN+ http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52726 +PSTN+ Fri, 04 Apr 2008 22:17:05 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52726 P.S.(Ho scordato la W dopo Montreal per Djokovic) P.S.(Ho scordato la W dopo Montreal per Djokovic)

]]>
Di: +PSTN+ http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52725 +PSTN+ Fri, 04 Apr 2008 22:14:30 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52725 "La sconfitta di Roger non scalfisce minimamente la sua leggenda.Era,è,e rimarrà uno dei più grandi della storia.Anche se si ritira domani." Condivido. Per il resto è da notare come dal 2007 ad oggi in qualsiasi finale Masters Series c'è uno tra Federer, Nadal e Djokovic. Federer 6 finali 3 vittorie (Montecarlo, AmburgoW, CincinnatiW, Madrid, Montreal, ShanghaiW) Nadal 6 finali 3(4?) vittorie (IndianWellsW, MontecarloW, RomaW, Amburgo, Bercy, Miami 2008 ?) Djokovic 3 finali 2 vittorie (Indian Wells, MiamiW, Montreal) Come avveratasi il mio sospetto con Berdych sebbene non conosca ancora l'avversario della finale temo che domani il buon Rafael dopo Stoccarda 2007 e numerose delusioni torni ad alzare un trofeo. “La sconfitta di Roger non scalfisce minimamente la sua leggenda.Era,è,e rimarrà uno dei più grandi della storia.Anche se si ritira domani.”
Condivido.

Per il resto è da notare come dal 2007 ad oggi in qualsiasi finale Masters Series c’è uno tra Federer, Nadal e Djokovic.
Federer 6 finali 3 vittorie (Montecarlo, AmburgoW, CincinnatiW, Madrid, Montreal, ShanghaiW)
Nadal 6 finali 3(4?) vittorie (IndianWellsW, MontecarloW, RomaW, Amburgo, Bercy, Miami 2008 ?)
Djokovic 3 finali 2 vittorie (Indian Wells, MiamiW, Montreal)

Come avveratasi il mio sospetto con Berdych sebbene non conosca ancora l’avversario della finale temo che domani il buon Rafael dopo Stoccarda 2007 e numerose delusioni torni ad alzare un trofeo.

]]>
Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52722 Ubaldo Scanagatta Fri, 04 Apr 2008 21:18:20 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52722 Intanto Nadal ha battuto Berdych 7-6,6-2, prima vittoria su campi dura per lo spagnolo sul ceco. E Rafa, che troppi definiscono tennista mediocre sul cemento (sta troppo indietro…non anticipa, viene poco a rete…), centra la terza semifinale nei grandi tornei di quest’anno. Australian Open, Indian Wells e Miami. E Miami non è finito, anzi…. Chissà se sapeva giocare anche bene. Intanto Nadal ha battuto Berdych 7-6,6-2, prima vittoria su campi dura per lo spagnolo sul ceco. E Rafa, che troppi definiscono tennista mediocre sul cemento (sta troppo indietro…non anticipa, viene poco a rete…), centra la terza semifinale nei grandi tornei di quest’anno. Australian Open, Indian Wells e Miami. E Miami non è finito, anzi…. Chissà se sapeva giocare anche bene.

]]>
Di: Sergio.C http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52717 Sergio.C Fri, 04 Apr 2008 19:39:08 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52717 @ francesco davila Grazie di cuore! Esprimere con tale chiarezza e in poche righe concetti di tale livello è impresa non da poco! Sarebbe interessante, sperando di non sforare troppo dal tema del blog, che diventa ogni giorno più interessante, avere anche qualche indicazione bibliografica... @ francesco davila
Grazie di cuore! Esprimere con tale chiarezza e in poche righe concetti di tale livello è impresa non da poco!
Sarebbe interessante, sperando di non sforare troppo dal tema del blog, che diventa ogni giorno più interessante, avere anche qualche indicazione bibliografica…

]]>
Di: paolo v. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52716 paolo v. Fri, 04 Apr 2008 19:38:03 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1751#comment-52716 P.S. mi riferisco in particolare al post delle 12.49 visto che solo ora ne ho visto un'altro sempre a sua firma. P.S. mi riferisco in particolare al post delle 12.49 visto che solo ora ne ho visto un’altro sempre a sua firma.

]]>