Federer trionfo n.50 a Cincinnati.
In 3 anni e mezzo ha vinto 39 tornei.
Se va avanti così Connors… tremi
Discorso qualità: di quei 50 vinti da Roger, 25 sono Slam o Masters series!
Per voi c’è chi ha fatto meglio?
Intanto io scommetto che batterà i due record di Pete Sampras.
A New Haven Santangelo-Dementieva, Volandri-Fish, Starace-T.Johansson.
Indovinate il coach di quest’ultimo?
Super Schiavone batte la Schnyder.
Tommasi: “Meglio battere Dementieva e Schnyder che vincere un mini-torneo in Austria. Federer? Non ha mai cercato vittorie facili”

 
19 Agosto 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Di UBALDO SCANAGATTA

Federer ha compiuto a Cincinnati …50 tornei vinti. Giocando come lui sa fare di domenica, cioè meglio che in tutti gli altri giorni, e in una finale abbastanza a senso unico, nonostante che James Blake abbia avuto 5 palle break (ma senza dopo essersi fatto già brekkare, sia nel primo sia nel secondo set), Fed-Express ha vinto 6-1,6-4 in 64 minuti (e sono certo che gli spettatori avrebbero gradito vedere una finale 3 set su cinque).
Il bello è che a me Blake è piaciuto molto, ha cercato di giocare anticipato, e anche se ha perso per la sesta volta consecutiva (soltanto all’US Open riuscì a strappargli un set, ma Federer che aveva avuto il setpoint si era forse…distratto) non poteva fare di più e meglio.
Federer quando gioca bene è un mostro. Durante la settimana non aveva giocato granchè bene, né con Almagro né con Hewitt (peraltro ritornato in grande spolvero), ma in finale ha fatto paura. A parte i 9 aces (due dei quali sulla seconda di servizio, incluso il matchpoint) riusciva a giocare sui colpi anticipatissimi e velocissimi di Blake con una disinvoltura impressionante, senza mai apparire in affanno.
Un mostro, ripeto. A 26 anni e 11 giorni già 50 tornei vinti non è male, vero? Boris Becker si era fermato a 49 in tutta la carriera, eppure (anche se non ha mai vinto un solo torneo sulla terra battuta!) mi pare che abbia vinto parecchio, no?
In fatto di precocità Roger arriva a quota 50 preceduto soltanto da Bjorn Borg, John McEnroe, Ivan Lendl e Jimmy Connors. Connors è poi arrivato a vincerne, più di tutti, 109, ma alcuni dei primi _ quelli del circuito Riordan _ erano torneucci.
Si tratta di vedere, adesso, dove si fermerà Federer. A 109 non credo che arriverà, anche se negli ultimi tre anni e mezzo, cioè dal 2004 compreso ha vinto 39 tornei sui 60 cui ha preso parte, due terzi insomma! Pazzesco. Significa che se riuscisse a reggere questo ritmo a 29 anni e mezzo potrebbe ritrovarsi a 90 tornei vinti! E allora perfino il record di Jimbo Connors sarebbe in pericolo, anche se Federer non volesse imitare Jimbo anche in…longevità. Connors, ricordo, nel ’91 raggiunse le semifinali dell’US Open ed aveva 39 anni.
Dei 50 tornei vinti da Federer va sottolineata anche,e direi soprattutto, la qualità dei tornei conquistati. Questo mi sarebbe piaciuto sentir dire nella telecronaca, per il resto perfettamente documentata, della finale. E’ importante dare tutti i dati possibili, e sia Elena Pero sia Roberto Lombardi l’hanno fatto, ma è ancora meglio se su quei dati ci si sofferma per spiegare meglio. Di tornei ce ne sono tanti, vincere Sopot non è come vincere uno Slam o un Masters Series. Dei 50 vinti da Federer undici sono titoli dello Slam e 14 sono Masters Series. Insomma esattamente la metà dei tornei vinti sono grandi, grandissimi tornei, di grande, grandissima tradizione e qualità. Questo dà compiutamente il segno della vera, straordinaria grandezza di Federer. (Ho ricordato prima i tornei di modesto calibro vinti da Connors, ne ricordo tanti WCT vinti da Lendl, di solito ottimi tornei ma con tanti buoni giocatori assenti perchè non erano stati messi sotto contratto da Lamar Hunt,il petroliere texano fondatore del WCT. Lo stesso McEnroe vinse diversi tornei in America di livello non trascendentale. Ma sto citando a memoria e dovrò verificare se quel che dico d’istinto è supportato da dati di fatto. Ecco, quando avrò tempo, se non mi precede nessuno dei miei amati blogger, vorrei vedere se anche nei primi 50 tornei di quei quattro “super-precoci” di cui sopra, Borg, McEnroe, Lendl e Connors, ce n’erano 25 di questo livello. Così a occhio (sebbene certo Borg vanti 11 Slam prima dei 26 anni, quando si è ritirato e mi sembri il…concorrente di Federer più qualificato nell’ambito di questo discorso) sarei propenso a credere che Federer abbia fatto meglio di tutti. Se non altro credo che per un blog come questo sia un bel motivo su cui sportivamente…accapigliarsi. Comunque adesso i 94 tornei vinti da Lendl paiono alla sua portata. Nella graduatoria del plurivincitori dell’era Open intanto Federer ha superato Boris Becker, fermo a quota 49 (in carriera). Dopo i 109 di Connors e i 94 di Lendl ci sono i 77 McEnroe, i 64 di Sampras (con il quale Federer si esibirà in autunno), i 62 di Borg e Vilas, i 60 di Agassi, i 57 di Nastase che, come e meno di Rod Laver (44) aveva cominciato a vincere prima del 1968 (l’era Open). Accetto scommesse che almeno il record di Sampras (anzi i due record di Sampras, i 14 Slam e i 64 tornei complessivi) Roger lo batte di sicuro. Purchè, visto l’andazzo, non scommetta Mirka, Paganini o lo stesso Roger!
P.S: Ho appena inserito questo post nel blog, poi sono andato a vedere il sito dell’ATP e, accidenti, anche loro si sono accorti che 25 dei 50 tornei di Federer erano o Slam o Masters Series. E io che ero così fiero della mia osservazione…in giornata l’avranno tutti i siti e domani tutti i giornali. E magari qualcuno farà subito anche quella ricerca- qualità…Ma è tardi, io ora vado a dormire! Non senza avervi detto che non nutro troppa fiducia nei match dei nostri a New Haven: Volandri ha Fish e Starace Thomas Johansson. Firmerei per il pari, ma temo lo 0-2. A proposito dello svedese Johansson, Thomas e non il desaparecido Joakim, sapevate chi è il suo nuovo coach? Tal…Magnus Norman! Sì, l’ex vincitore di 12 tornei Atp (incluso Roma 2000), finalista al Roland Garros sconfitto di misura da Guga Kuerten, nonchè uno dei mille ex annientati dalla vedova nera del tennis, Martina Hingis (come Radek Stepanek, ormai ex anche lui…difatti ora gioca meglio). Segnalo due risultati femminili di New Haven e mi complimento con la “Schiavo”. Sta proprio tornando lei. Non ci tradire all’US Open, please. Francesca Schiavone (ITA) d. (5) Patty Schnyder (SUI) 76(5) 26 64, (WC) Vania King (USA) d. Tathiana Garbin (ITA) 64 64.Oggi la Santangelo sfida la Dementieva, match che potrebbe anche avere una qualche rilevanza in chiave Fed Cup.

Scrive Rino Tommasi

Era stato sufficiente che Roger Federer cedesse qualcosa di più del solito ai suoi avversari e che perdesse addirittura una partita (la finale dell’Open del Canada) contro il migliore dei suoi inseguitori (Novak Djokovic) per far nascere il timore o la speranza (dipende dalle inclinazioni del tifo) che il campione svizzero fosse in crisi.
Il modo in cui ha liquidato James Blake nella finale di Cincinnati dovrebbe aver sciolto ogni dubbio. Non so e non mi interessa sapere se Federer possa essere considerato il miglior tennista di ogni epoca perché è una domanda affascinante solo perché non potrà mai avere una risposta, ma non ci sono dubbi che sia il più forte tra i suoi contemporanei, quindi il primo nell’unica classifica che ha sufficienti basi di credibilità.
I numeri ci dicono che Federer ha vinto il suo 50° torneo e che solo otto giocatori ne hanno vinti di più in carriera ma anche qui sono confronti che dicono poco. Il primatista in materia, secondo i libri, è Jimmy Connors che di tornei ne ha vinti 109 ma molti dei tornei vinti da Jimbo furono organizzati dal suo manager , Bill Riordan, per convincere il giovanotto di essere imbattibile, un’operazione mediatica ed economica che ha dato i suoi risultati perché quella mentalità non ha abbandonato Connors nemmeno quando ha perso dieci partite di fila contro Bjorn Borg.
C’è da dire invece che Federer non ha mai cercato vittorie facili se è vero che tra le 50 da lui ottenute ci sono 11 tornei del Grande Slam, 14 Masters Series e 3 Masters per un totale di 28 successi di altissima qualità.
C’è da anche da aggiungere che Federer ha perduto soltanto 16 delle 66 finali da lui disputato e che solo Rafael Nadal, che nei suoi confronti ha ancora un bilancio positivo di 8 vittorie e 5 sconfitte, lo ha battuto in finale più di una volta (6 per la precisione). Nessun altro giocatore è riuscito a battere Federer in una finale più di una volta. Roddick è stato sconfitto in finale 5 volte su 5, Hewitt 3 volte su 3, Agassi 2 volte su 2.
Volendo cercare qualche aspetto vulnerabile di questo campione è curioso notare come abbia perduto 3 delle 5 finali che ha giocato in Svizzera (due a Basilea, la sua città).
Non mi ha sorpreso la netta sconfitta subita a Cincinnati da Djokovic. C’è una statistica della quale rivendico la paternità secondo cui il 40 per cento dei giocatori che vincono un torneo perdono al primo turno in quello successivo. Ci vuole tempo per abituarsi a vincere ma sul futuro di Djokovic si può giurare. Del resto Ana Ivanovic, l’altro gioiello del tennis serbo, dopo aver vinto a Los Angeles ha raccolto 4 games a Toronto contro la cinese Yan.
Anche se interrotte da una pesante sconfitta contro la francese Golovin, sono incoraggianti le vittorie ottenute da Francesca Schiavone sulla Dementieva e sulla Schnyder, molto più importanti e significative di quella che le aveva procurato esagerati titoli sui giornali per un piccolo successo in un torneino austriaco di qualche settimana fa.
Purtroppo mancano, in attesa del severo esame dell’Open degli Stati Uniti, segnali positivi nel settore maschile.

Rino Tommasi

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115 Commenti a “Federer trionfo n.50 a Cincinnati.
In 3 anni e mezzo ha vinto 39 tornei.
Se va avanti così Connors… tremi
Discorso qualità: di quei 50 vinti da Roger, 25 sono Slam o Masters series!
Per voi c’è chi ha fatto meglio?
Intanto io scommetto che batterà i due record di Pete Sampras.
A New Haven Santangelo-Dementieva, Volandri-Fish, Starace-T.Johansson.
Indovinate il coach di quest’ultimo?
Super Schiavone batte la Schnyder.
Tommasi: “Meglio battere Dementieva e Schnyder che vincere un mini-torneo in Austria. Federer? Non ha mai cercato vittorie facili””

  1. egizio scrive:

    L’invito a fare “ricerchina” da parte del buon Ubaldo è appetitosa ma dopo una giornata passata per lo più a scrivere, poi in spiaggia ed infine a tifare davanti alla tv, c’è spazio e forze solo per qualche riflessione poco impegnativa. Nella giornata in cui il nostro “Re” si guadagna il suo meritato cinquantesimo titolo, non riesco non raccontare l’emozione che ho provato grazie alla “mia” Roma uscita con la Super Coppa Italiana in tasca dallo stadio di Milano. Mi perdonino tutti coloro che non apprezzano questo mio riferimento calcistico, ma il calcio è stato il mio primo amore… e stasera mi sono sentito tornare bambino. Tornando al tennis posso dire che dalla finale di stasera, e dico quella di stasera non quella di una settimana fa, mi ritornano in mente le parole di Luca che spesso mette in evidenza la fortuna di Federer a non avere avuto in carriera tanti avversari in grado di infastidirlo più di tanto. Per finire concludo con un’osservazione di carattere “estetico” e dico che sul blog recentemente si è parlato della bellezza della Sharapova , della Kournikova… ma Mirka, che stasera ho visto in gran forma e insolitamente loquace, di Mirka dico che è una gran bella donna! Invidio Roger e so anche che non sono il solo ad essere così invidioso..:)

  2. ivan scrive:

    Ubaldo, ci provo io a dare qualche dato sui primi 50 di questi grandi, sperando che aiutino a inquadrare un po’ meglio il problema:

    BORG:
    - 8 Slam
    - 1 Master
    - 11 WCT e 10 Superseries (dal 1978)
    - ha trionfato in finale: 7 volte su Connors (2 slam), 6 Vilas (2 slam), 6 volte Gerulaitis (1 Master), 3 volte Orantes (1 slam), Ashe, Panatta e Barazzutti; 2 volte su Nastase (1 slam) e Mc Enroe tra gli altri

    JOHN MCENROE:

    - 5 Slam
    - 2 Master
    - 6 WCT
    - una ventina di superseries (credo 22 per esser precisi)
    - Ha trionfato: 5 volte su Borg (3 slam), Lendl (1 master), Connors; 4 su Gene Mayer, 3 su Geruilatis (1 Slam), Tanner, 2 su Chris Lewis (1 slam), Gullikson, Kriek tra gli altri e su Ashe nel Master del 1978

    IVAN LENDL:

    - 2 Slam
    - 2 Master
    - 14 WCT
    - 22 Super Series
    - Ha trionfato: 6 volte su McEnroe (2 slam, 1 Master), 5 Vilas, 2 Geruilatis (1 Master), borg, Mayotte, Curren, McNamara tra gli altri

    CONNORS:

    - 3 Slam (4 se si considerano i 105 titoli assegnatigli dall’ATP)
    - 3 WCT
    - i super series furono introdotti nel 78, dunque dopo le 50 vittorie di Jimbo
    - Ha trionfato tra gli altri: 4 volte su Rosewall (2 slam), 3 volte su: Tanner, Sandy Mayer, , Nastase, Ashe, Meiller, Geruilatis, 2 su Borg e 1 su Vilas

    guardando i dati così direi che i più impressionanti sembrerebbero essere Borg e Mac. Lo svedese in primis per il numero di Slam, mentre McEnroe impressiona perché in finale è stato capace di stendere in tutti i casi per 5 volte i diretti rivali Borg, Lendl e Connors, dunque è quello che in un ipotetico girone all’italiana avrebbe ottenuto più punti negli scontri diretti, aumentando dunque il peso specifico dei suoi trionfi.
    Non so se qualcuno riesce a trarre delle considerazioni al riguardo: a me riesce difficile comparare periodi che si sono basati su diversi sistemi di classificazione del calendario.

  3. Michele Fimiani scrive:

    Io già in un precedente commento dopo Wimbledon, avevo risposto a Marcos quaando si diceva scettico sul fatto che Roger potesse battere il record di Sampras. Basterebbe anche che nei prossimi 3 anni vincesse solo Wimbledon e un qualunque altro Slam sul cemento. Bisognerebbe proprio che non avesse più voglia di giocare o che si infortunasse.
    E credo che prima di perdere motivazioni “almeno” questo record voglia batterlo. Non mi sembra che sia uno che voglia essere dimenticato in fretta… Mi spingo più in là con la scommessa: Federer finisce la carriera con 17 Slam e alla fine vince un Roland Garros!
    Concludo rispondendo ad Egizio: Mirka è indubbiamente graziosa, ma se invece di essere la fidanzata di Federer fosse la panettiera di Ponte a Ema qualcuno si girerebbe a guardarla…?

  4. Nikolik scrive:

    Effettivamente, la vittoria della Schiavone sulla Schnyder è incoraggiante, perchè viene dopo il torneo recentemente vinto e la vittoria sulla Dementieva.
    Oltretutto, la Schnyder sta giocando bene in questo periodo (è arrivata in finale a S. Diego), per cui la vittoria, in tre set, è ancora più importante.
    Tanto per restare in tema con la passione romanista di Egisto, bisognerà vedere se la Schiavone è come la Roma, cioè capace di vincere contro chiunque nella giornata buona, in una partita unica, ma incapace di vincere lo scudetto (cioè il torneo).
    Si vedrà subito nel prossimo turno, che sarà decisamente alla sua portata (probabilmente contro la Loit).
    Oltretutto, la Schiavone non ha poi tanti punti da difendere in classifica da qui alla fine dell’anno, solo poco più di 300, che non sono tanti, se solo si considera che, arrivando nei quarti a New Haven (che, ripeto, è un traguardo che ora è decisamente alla sua portata), ne prenderebbe già 70.
    Speriamo.

  5. Nikolik scrive:

    Nelle nuove classifiche che sono appena uscite, si può rilevare qualche elemento interessante.
    In primo luogo, già adesso, la Schiavone è praticamente sicura di tornare la n. 1 italiana.
    Infatti, la Garbin, che attualmente la precede in classifica di soli 3,5 punti, ha già perso al primo turno a New Haven contro la King e, quindi, rimpiazzerà i 4 punti dell’anno scorso (aveva perso al secondo turno delle qualificazioni) con l’unico punto di quest’anno, con un saldo negativo di -3.
    La Schiavone, approdando almeno al secondo turno, è sicura già ora di prenderne almeno 35, con i quali sostituirà i 25 dell’anno scorso (l’anno scorso la sconfitta al secondo turno nello stesso torneo dava solo 25 punti, quest’anno 10 di più), con un saldo positivo di +10. Quindi, la Schiavone è sicura di superare la Garbin di almeno 9,5 punti.
    L’unica che potrebbe insidiarla è la Santangelo, che, però, non solo ha 56 punti in meno della Schiavone, ma in questa settimana deve rimpiazzare i 56 punti raccolti con i quarti di finale raggiunti l’anno scorso nello stesso torneo. Insomma, la Santangelo dovrebbe fare un mega risultato (speriamo!) per superare la Schiavone.
    Se però si guarda in prospettiva di fine anno, si deve concludere che la Schiavone, per restare la prima delle italiane, dovrà veramente darsi da fare.
    Infatti, come detto, lei deve difendere oltre 300 punti da qui alla fine dell’anno, mentre la Garbin circa 200 e la Santangelo circa 150.
    Forza ragazze.
    Per il resto, segnalo che con gli ultimi buoni risultati la Remondina ha scalato 50 posizioni (ora è n. 458) e la Di Sarra 22 (ora è n. 460).
    Oltretutto, siccome i risultati dei tornei minori ITF sono inseriti nella classifica del computer con una settimana in ritardo, saliranno ancora la prossima settimana, quando verranno inseriti i punti del torneo di Pesaro, in cui entrambe hanno raggiunto la semifinale.
    Roberto, in altra parte del blog, suggeriva alle nostre giovanissime ragazze di dedicarsi ai tornei almeno di 25.000 $, magari all’estero e su altre superfici, e non ai torneini di 10.000, meno competitivi.
    Roberto ha assolutamente ragione, non solo da un punto di vista tecnico, ma anche di classifica (basti pensare che raggiungendo il secondo turno di un torneo da 25.000 $ si prendono 4 punti, vale a dire gli stessi che si prendono raggiungendo la finale di un torneo da 10.000).
    Però, se mi immedesimo, penso che queste ragazze, di 17-18 anni, abbiano anche problemi di scuola, per cui penso che cerchino di concentrare l’attività nei tornei durante la pausa estiva.
    Ad esempio, so che la Besser, per fare un’esempio, ha deciso di abbandonare la scuola, per dedicarsi solo al tennis, ed infatti lei sta giocando le qualificazioni dei tornei più importanti, come suggerisce giustamente Roberto.
    Però non deve essere facile per tutte abbandonare la scuola.
    Ad esempio, se io avessi una figlia di 17-18 anni e, un giorno, lei mi dicesse: sai papà, la settimana prossima vado a giocare le qualificazioni di un torneo da 25.000 o 50.000 $ in America, così faccio esperienza a giocare sul cemento, per cui devo saltare 10 giorni di scuola, beh, in quel caso io la butterei fuori di casa e le spaccherei tutte le racchette.

  6. Alessandr0 scrive:

    Faccio anch’io una riflessione sulla presunta fortuna di Federer a non avere avuto tanti avversari che lo potessero impensierire. In realtà Blake sul cemento è un avversario degnissimo e appare scarso solo quando affronta Roger. Se non ci fosse Federer tuttavia Blake potrebbe benissimo vincere uno slam sul cemento e probabilmente lo avrebbe anche già vinto agli Us Open 2006 (o comunque se lo sarebbe giocato in finale con Roddick). E non sarebbe un vincitore di slam immeritevole perchè non credo si possa mettere in discussione la qualità e la spettacolarità del suo gioco. Blake può raggiungere picchi qualitativi altissimi e ha offerto spesso sul cemento delle singole prestazioni eccellenti. Certamente è discontinuo perchè il suo è un gioco rischiosissimo e questo si vede soprattutto sulle altre superfici; ciò non toglie che, se non ci fosse Roger, sarebbe sufficentemente continuo da poter vincere gli Us Open.
    Se ritorniamo indietro con la memoria agli Australian Open 2007, l’avversario di Roger in finale è stato invece “Mano de Piedra” Gonzalez. Anche in quel caso si è trattato di un avversario durissimo che è apparso “scarso” solo se confrontato a Federer. Gonzalez in quel momento era in stato di grazia e andate a rivedervi il modo in cui ha massacrato Nadal e Haas nei quarti e in semifinale dove praticamente ad ogni punto giocava colpi vincenti sia di dritto che di rovescio.
    Paradossalmente mi pare che se Federer fosse meno forte e dominasse meno faticando maggiormente contro i suoi avversari, sarebbe considerato più forte perchè i suoi avversari sarebbero considerati migliori.
    Ovviamente è un modo di ragionare assurdo e spesso coloro che considerano Federer fortunato sono semplicemente coloro che magari adorano religiosamente una pagana divinità passata (Borg, Sampras, Agassi, ecc…) e non vogliono ammettere che sarebbe necessario passare al culto attuale del dio Roger.

  7. angelica scrive:

    Mi aggrego ai complimenti per Francesca Schiavone per la vittoria sulla Schnyder. :)
    Aggiungo solo un episodio riportato da uno spettatore del match: nel terzo set sul 0-3 la Schiavone ha chiesto un medical timeout per un problema a spalla e collo. La svizzera sembra che non l’abbia presa bene e abbia palesemente dimostrato di non credere al problema fisico di Francesca.
    Dopo l’interruzione l’italiana ha chiuso 6-4.
    Al momento della stretta di mano, Patty a scambiato ancora qualche parola con la Schivone a proposito del timeout.

    D’altra parte la svizzera ha un caratterino niente male. Non so se c’e’ qualcuno che si ricorda di quella volta che si rifiuto di stringere la mano a Conchita Martinez, perche’ secondo lei si era comportata in maniera non sportiva.

    Indipendentemente del match della Schiavone, anche sul medical timeout forse ci sarebbe da rivedere un po’ la regola.
    A me sembra, diciamo curioso che per esempio la Bartoli ogni volta, ma proprio ogni volta che e’ in difficolta’ o indietro con il punteggio chiede sempre il fisioterapista oppure deve andare in bagno.

    Non credo che il match Santangelo Dementieva sara’ un’ anteprima della finale di FedCup perche’ la russa non e’ stata convocata.
    Se la regola di Barazutti per le convocazioni e’ chi ha la miglior classifica e’ convocato, per il capitano russo la regola e’: chi gioca la semifinale, gioca anche la finale.

  8. roberto scrive:

    Caro Nikolik, tu hai indubbiamente ragione a portare avanti le ragioni connesse con gli impegni solastici delle nostre giovani promesse. Noi giustamente valutiamo in modo positivo il fatto che abbiamo una ‘89, Dentoni, n. 380, un’altra ‘89, Remondina, n. 458 e una ‘90, Di Sarra, n. 460.
    Tuttavia, il paragone con altre realtà, sicuramente più difficili dal punto di vista economico e sociale, è davvero impietoso.
    Negli ultimi tempi si è parlato molto del boom della Serbia, ma mi pare che in tutto l’est europeo le cose si stiano muovendo molto velocemente.
    Faccio due esempi: la Polonia e la Romania.
    La Polonia ha una ‘89, Agnieska Radwanska, al n. 32 del ranking, ben più su della nostra migliore promessa, Karin Knapp, che ha due anni di più…
    La Romania ha due giocatrici molto promettenti, e in notevole anticipo sulle nostre:
    Ioana Raluca Olaru, una ‘89 (che ha battuto sabato la Knapp nelle quali a New Haven), già arrivata al n. 85 della classifica;
    e Sorana Cirstea, una ‘90 che, pur giocando pochi tornei, è già n. 140, e con al suo attivo una finale in un torneo WTA, a Budapest.
    Tutto può succedere nell’evoluzione delle carriere delle atlete, ma mi pare che il vantaggio accumulato da queste ragazze dell’est sulle nostre migliori promesse sia già ora difficilmente colmabile.
    Insomma, Nikolik, tu sei sicuramente un genitore affettuoso, avveduto e previdente, come la grande maggioranza dei padri italiani.
    Ma forse se i padri italiani avessero un po’ di coraggio in più, condito magari da un pizzico di follia, riusciremmo prima o poi ad avere la sospirata top ten…
    Forse Camila Giorgi?

  9. marco scrive:

    Nonostante alcune battute a vuoto in questo 2007 Roger Federer non ha mai tradito le attese negli avvenimenti che contano..e sono convinto che trionferà a mani basse agli US Open..
    A proposito dell’avvenenza di Mirka sarebbe interessante conoscere l’opinione di un certo Marat..di certo non sarebbe banale e poi lui di donne se intende..hihi

  10. angelica scrive:

    ah gia’ giusto l’avvenenza di Mirka. Spunto di conversazione estramente intrigante. Basandomi su questo, non riesco a capacitarmi di come Safin e Haas, che sono decisamente avvenenti (si potra’ usare questo termine per gli uomini?) non siano numero 1 e 2 del ranking. Mah, forse sara’ solo perche’ hanno sorteggi di tabellone sfortunati…

    Magari sarebbe anche interessante conoscere l’opinione di Mirka su Safin, visto che lei di giocatori vincenti se ne intende … :P

  11. Simona scrive:

    Un’opinione femminile su Mirka: io la trovo molto carina e burrosa, certo lontana dallo stereotipo della velina, e questo non fa che rendermi ancora più simpatico Federer, non omologato ai gusti televisivi e modaioli!

  12. enrico scrive:

    Mi piace rimarcare come sia Federer, non Nadal, l’uomo bionico del tennis. Lo svizzero, infatti, oltre ad avere una cifra tecnica superiore agli altri, arriva sempre in forma più che accettabile a tutti gli appuntamenti, non solo quelli importanti. A (seppur giovane) memoria, non riesco a ricordare un atleta così costante su livelli alti. E non è che giochi meno degli altri, la stagione sul rosso se la fa tutta, arrivando spessissimo in fondo.
    Nadal, che è un altro atleta straordinario, costantemente paga da agosto in poi. Anche quest’anno ci sono segnali in tale direzione. E questo vuol dire molto: se la natura ha deciso di dare alla stessa persona sia una grandezza tecnica inestimabile sia un fisico così impressionante…forse è destino che vinca :-)

    Discorso italiani. Penso anch’io in uno 0-2 purtroppo per i maschi. Ovviamente, se ne dovessi scegliere uno, prenderei Starace. Magari se lo svedese servisse male…Spero invece nelle donne, a partire dalla Santangelo. La Dementieva è un osso duro, ma ce la si può fare. Schiavone docet.

  13. marco napo. scrive:

    si sa che è facile salire sul carro del vincitore.
    ma francamente avevo gia scritto che cincinnati come si è visto lo avrebbe
    vinto l’unico giocatore decente rimasto ovvero federer.
    personalmente ho visto giocare borg,connors ,mc enroe ,lendl ,edberg,beker noa ecc. , e federer è solo un signorino viziato,senza grande personalità nè un gioco creativo (pur possedendo grandi doti tecniche).
    se poi vogliamo dare i numeri diciamo che borg annoiato e nauseato dal tennis si è ritirato da leggenda altro che federer.
    la creatività e personalità di mc enroe non si discute e neanche la sua grandezza sul veloce a confronto con i grandi talenti del suo tempo.
    in un periodo di vacche magre bisogna aggrapparsi ai djocovic e nadal unici che scendono in campo per non fare da spalla se non da zerbini al nostro federer.
    un saluto

  14. luca scrive:

    Ho visto alcune immagini di Sampras / Agassi Us Open 2001 e Federer / Agassi Us Open 2005: quanto è fortunato Federer ! Agassi aveva 35 anni all’epoca.
    Potrà anche vincere 20 slam, ma mi viene in mente il gratta e vinci.
    Sampras era un’altra cosa; e gli avversari altra cosa rispetto a quelli di Federer.
    A me sembra che Borg e Sampras siano un’altra categoria

  15. remo scrive:

    Ottima la riflessione di Ubaldo sulla quantità e la qualità delle vittorie di Federer e interessanti i rilievi statistici di ivan. Lo svizzero non ha certo espresso il suo miglior tennis nel corso della settimana e in finale ha trovato un avversario che, facendo l’unico gioco che sa fare e cioè anticipare e rischiare ogni scambio all’esasperazione e quindi accorciandolo il più possibile, ha finito per fare anche il gioco dello svizzero che non era parso in brillantissime condizioni fisiche e talvolta in affanno soprattutto al termine di scambi prolungati. Con questo, va rimarcato quanto sia però difficile tenere a bada Blake quando l’americano riesce a tenerla dentro; più che a tennis sembra che giochi a ping-pong. Comunque, eccezionale Federer ma continuo a pensare che per gli US Open debba migliorare la condizione fisica: tre su cinque per sette partite nell’afa di New York non sono uno scherzo e, se è vero come dice Tommasi che maggiore è la classe e minore diventa il dispendio di energie, è altrettanto vero che pure Roger non può esprimere tutto il suo immenso talento quando gli mancano le gambe. Non è un caso che, nella settimana appena finita in gloria, più di una volta abbia dovuto appellarsi al servizio (vale a dire l’unico colpo che si gioca da fermi e senza il condizionamento dell’avversario) per togliere le castagne dal fuoco. E a Flushing Meadows gli avversari non mancheranno.

  16. luca scrive:

    A 25 anni, 3 mesi 7 giorni Bjorn Borg si è ritirato con 62 tornei vinti, di cui 11 grandi slam e 2 masters ( comprensivi dell’errore arbitrale durante il quinto set della finale degli Us Open 1980 !!!!): era il 13 settembre 1981.
    A 26 anni e 11 giorni Federer vince 50 tornei di cui 11 grandi slam.
    Ogni commento è superfluo

  17. flexible scrive:

    conosco la libidine e ringrazio il cattolico roger che me la fornisce, soprattutto di domenica. Una considerazione un po’ blasfema: a differenza di sampras, mc, andré ecc, quando roger incontra un pari livello (almeno in quella giornata) non cresce, anzi gioca peggio. Spesso gli è sufficente per vincere (le due finali di wimbledon con Nadal), ma tranne rare occasioni (roma finale al 5, australia con Safin) non cresce. Se ci pensate è una cosa strana, quasi che sia infastidito, o sorpreso, a vedere la palla che solitamente non ritorna di nuovo nel suo campo. Invece di percepirla come un miracolo vive quella palla come una bestemmia da cui liberarsi.
    La dico banale. Gioca meglio contro quelli più scarsi. La dico tutta. Quando gli dei minori lo affiancano invece di esaltarsi soffre. Insomma Jimbo (o becker) per fare un nome giocava da dio soprattutto se incontrava gesù cristo, Roger è Dio, soprattutto quando non incontra Gesù…
    amen

  18. Enzo Cherici scrive:

    Complimenti ad Ivan per la ricerca, credo tu ci abbia fornito materiale interessante per cercare di rispondere alle domande poste da Ubaldo nel suo articolo. Meglio Federer o i grandi campioni del recente passato quanto a qualità di tornei vinti? Ce la farà lo svizzero a raggiungere Connors?
    Proviamo a rispondere. Per quanto riguarda il primo è veramente dura dare una risposta circostanziata. La difficoltà sta nel comparare calendari che col passare degli anni hanno assunto significati diversi. Oggi abbiamo il circuito dei Master Series, prima c’erano il WCT ed il Superseries. Vale più una vittoria a Cincinnati o al WCT di Dallas ad esempio? Ognuno può avere la sua opinione, ma è difficile se non impossibile rispondere con dati obiettivi. C’è da dire che rispetto al Federer attuale i grandi del passato arricchiano il loro palmares con molti torneini minori. Ubaldo dice che un conto è vincere a Sopot un altro vincere un MS. Ha ragione da vendere. E da qui parte un’altra riflessione che non credo sia stata ancora fatta finora. I 50 tornei vinti da Federer comprendono anche i 3 Masters o no? Se li comprendono siamo addirittura sopra il 50%: 11 Slam + 14 MS +3 Master = 28. Pazzesco!
    Raggiungerà Connors? Difficile, molto difficile. Ha 26 anni e non è nemmeno arrivato alla metà dei tornei vinti da Jimbo. Che comprendono molta robetta di scarso livello, questo è vero, ma è proprio questo che limita Roger nella ricerca di questo record. Sempre ammesso che a lui questo record interessi veramente. Mi sembra che la programmazione annuale dello svizzero non si lasci influenzare minimamente - e fa benone - dalla spasmodica ricerca dei grandi numeri. In questo 2007 mi sembra che l’unico torneo giocato al di fuori di Slam e MS sia stato Dubai. E questo la dice lunga.
    Concludo con due parole sulla finale di ieri. Per Federer era la partita più semplice del torneo. Affrontava un avversario che credo sia entrato in campo già sapendo come sarebbe andata a finire visti i precedenti. Detto questo, è stato una volta di più impressionante. Come alcuni di voi hanno osservato, Blake non ha giocato affatto male, solo che contro di lui Federer da l’impressione di non essere mai in affanno. E questo credo che per l’avversario sia peggio che subire 20 aces!

  19. Luigi Ansaloni scrive:

    Ma da quando esattamente la Mirka è diventata una ragazza avvenente? Marat ha avuto donne mooooooooooooooolto più belle, non chiedetegli commenti…poi va bene, i gusti sono gusti, ma a tutto c’è un limite…

    Ps: E sono 50…:)

  20. Nicola scrive:

    Se non sbaglio nessuno ha parlato dei 3 Masters che Roger ha già portato a Basilea!..Le finali Slam,AMS ecc.,in questo post non le contiamo,o sbaglio?
    Come dice Ivan,è difficile comparare risultati raggiunti dai vari giocatori in epoche differenti,anche solo dal 68 in poi!..A pensarci bene è quasi impossibile; ci vorrebbe un Tommasi in gra spolvero con il suo archivio…
    Tra l’altro prego lo stesso Ivan (ma chiunque sà può rispondermi),di spiegarmi cosa sono i WCT e i Superseries (sono malato di tennis solo dal 2001)…Sono l’equivalente degli AMS o non è proprio così?Comunque io ho contato 8 Slam per Jimbo e l’Atp gli riconosce 105 tornei,che confusione!..
    Comunque:
    - Realisticamente il grande Roger non può ambire ai 94 tit. di Lendl,ma al massimo ai 77 di Mac,anche se da uno così ci si può aspettare di tutto!..
    - Invece lo stesso Roger,tempo 2/3 anni,e a meno di grosse sorprese,dovrebbe togliere ogni record al maestro Sampras!..

  21. anna scrive:

    chi ha vinto tra henin e jankovic?

  22. Nikolik scrive:

    Roberto ha ancora una volta ragione quando dice che, riguardo alle nostre ragazze più giovani, il paragone con altre realtà, sicuramente più difficili dal punto di vista economico e sociale, è davvero impietoso.
    Sai come facciamo Roberto? Invece che fare confronti con altre realtà, confronti che, come dici te, sarebbero impietosi, facciamo i confronti con noi stessi.
    Propongo, quindi, di verificare che classifica avevano le nostre migliori giocatrici alla fine dell’anno dei loro 18 anni.
    Francesca Schiavone ha chiuso il 1998 al n. 295; Tathiana Garbin ha chiuso il 1995 al n. 709; Mara Santangelo ha chiuso il 1999 al n. 451; Roberta Vinci ha chiuso il 2001 al n. 172; Karin Knapp ha chiuso il 2005 al n. 306; Maria Elena Camerin ha chiuso il 2000 al n. 229; Flavia Pennetta ha chiuso il 200 al n. 297; Romina Oprandi ha chiuso il 2004 al n. 478.
    La media tra queste giocatrici, a 18 anni, è una classifica di 367.
    Insomma: queste sono tutte buone giocatrici, che sono state almeno top-50, ragazze che, in pratica, ce l’hanno fatta a diventare buone professioniste.
    Propongo che si guardi solo questo: se le nostre ragazze di 18 anni ce la faranno a raggiungere il livello delle loro colleghe sopra citate, io sarei già soddisfatto, perchè vorrà dire che, comunque, il nostro livello tennistico, a livello femminile, sarà almeno decente.
    Vedremo quante nostre diciottenni, alla fine del 2007, avranno una classifica di almeno 367. Se saranno, come spero, almeno 4, beh, io sarò soddisfatto, perchè forse, tra 3-4 anni, avremo altre 3-4 Schiavone, e non sarà male con questi chiari di luna.
    Consoliamoci, insomma.
    Per il resto, mi hanno detto bellissime cose di questa Camila Giorgi.
    Mi hanno detto che ha 15 anni, un gioco molto brillante, d’attacco, che si allena a Parigi e che il papà, però, è argentino.
    Roberto, tu l’hai vista giocare?
    Non è che, alla fine, ce la porteranno via i francesi o gli argentini?

  23. angelica scrive:

    flexible, sta attento che non ti colpisca un fulmine ! :D

    anna, la finale di toronto e’ stata vinta dalla henin 76(3) 75.
    Bella partita, piu’ di 2 ore di gioco.
    Finale molto piu’ interesante della finale al torneo di Cincinnati

  24. Sergio scrive:

    Sono perfettamente d’accordo nel dire che Federer ha avuto e sempre più avrà una fortuna sfacciata…. 11 slams e 14 MS posso vincerli anch’io , basta solo un po’ di fortuna…E poi, che culo, ha la fortuna di giocare contro uno dei più forti della storia sulla terra battuta. Ebbene si, chi sfida il Nr.1, lo fa solo per timbrare presenza perche già sanno chi sarà il fortunato vincitore e nessuno mai proverà a dare il massimo per fare il colpaccio….Invece i vari maghi del passato (Borg, McEnroe,..) per dimostrare che non erano fortunati si autofustigavano le mani prima di un incontro….Meglio parlare di Mirka che continuare a sentire queste scemenze…

  25. roberto scrive:

    Nikolik, apprezzo il tuo… buonismo, oltretutto condito da una statistica molto interesssante.
    E’ probabile che il nostro movimento riuscirà a sfornare con le nate negli anni 89-90, altre tre o quattro top 50… Brave ragazze educate e professionali, che hanno preso il loro bravo diploma… ma che non saranno mai veramente forti.
    Insomma, se posso dirti quello che penso, io vorrei qualcosa di diverso…
    Io voglio una giocatrice, o un giocatore, che faccia sognare le folle, da primi cinque posti del ranking. Una capace di arrivare in semifinale, o in finale, in uno slam, uno che ti fa venire gli attacchi di insonnia la notte per seguire una semifinale dell’US Open, uno che ti fa marinare l’ufficio per andare a vederlo giocare, che fa interrompere il telegiornale delle 20 su Rai uno per seguire in diretta un match point, uno che si veda giocare in tv in chiaro, con un’orgia di sponsor pronti ad investire e a riportare 4-5 tornei Atp in Italia, e che scateni un’invasione di ragazzini, giovani emuli, delle scuole tennis.
    E poi non me ne fregherebbe niente se il padre è un mitomane che lo ha cresciuto a pane tennis e atletica, se non sa dire due parole in fila, se non sa scrivere il suo nome… O No?
    Camila Giorgi è giovanissima, è nata il 31 dicembre del ‘91, ed è quasi completamente dedita al tennis. E’ già riuscita a passare un turno in un 25.000 dollari.
    Il padre è nato in Argentina da genitori italiani, ma ha il doppio passaporto, e mi sento di escludere che possa cambiare nazionalità.
    Non la ho ancora mai vista giocare di persona, me la descrivono come una furibonda e grintosa picchiatrice, con sprazzi di gioco di livello altissimo, ma ancora un po’ troppo fallosa. Speriamo…
    Anche qui, però, i paragoni non sono molto incoraggianti. L’austriaca Tamira Paszek (padre abbastanza mitomane), che ha esattamente un anno più di Camila (è nata il 6 dicembre del ‘90), oggi è al n. 43 del ranking wta. L’anno scorso, all’età di Camila, ha finito la stagione al n. 181. Camila oggi è 740… La vedo dura.

  26. Nikolik scrive:

    Ha ragione Angelica nel dire che la finale di Toronto è stata molto più interessante di quella del torneo maschile di Cincinnati.
    Ma, in genere, tutto il tennis femminile è di gran lunga più interessante di quello maschile, almeno adesso.
    Il tennis maschile è un orribile monologo di Federer e di Nadal, con qualche loro disattenzione.
    A Wimbledon ho visto la passeggiata di Mcenroe, Connors e Borg sul centrale: quanta malinconia e che campioni, che personalità diverse, che modi di giocare diversi…quello sì che era tennis divertente. E quanti ne mancavano: Lendl, Vilas, Gerulaitis, Wilander…tutti diversi tra loro, tutti stili diversi, tutte personalità diverse, che divertimento ragazzi.
    Ora, centomila volte meglio le donne.

  27. Nikolik scrive:

    Roberto, che vuoi che ti dica? Hai completamente ragione.
    Cercavo solo di consolarmi!
    Speriamo in Camila Giorgi e, perchè no, nelle altre ragazze, almeno per entrare nelle prime 30, e facciamoci coraggio, in attesa di una vera campionessa.
    Ho detto campionessa, e non campione, perché tra i maschi abbiamo ancor meno probabilità.

  28. Alessandr0 scrive:

    Non per creare polemica inutile, ma mi domando perchè viene sempre citata quella partita degli Us Open 2005 tra Federer e Agassi e non ad esempio la finale del Masters 2003 finita 6-3 6-0 6-4 o i quarti di finale Australian Open 2004 finiti 6-3 6-4 6-4. E’ una striscia vincente di 8-0 e di 20 set a 5. Come si fa a pensare che Agassi sia stato un vero rivale di Federer? Forse da giovane lo sarebbe stato (ma è poi tutto da dimostrare che l’Agassi 25enne fosse meglio dell’Agassi ultratrentenne; ad esempio all’epoca della partita mitica con Sampras, non aveva già 31 anni?) . Federer è stato messo in difficoltà da Agassi allo stesso modo in cui l’ha messo in difficoltà Baghdatis agli Australian Open 2006 o Blake agli Us Open 2007 o Roddick a Wimbledon 2004. E cioè, hanno retto un paio di set, Federer ha dovuto impegnarsi e poi gli altri sono crollati nel set finale.
    Come faceva poi notare qualcun’altro in qualche messaggio, non capisco perchè ci si accanisce tanto per ogni singolo set che perde Federer…

  29. Ronnie scrive:

    per Luca: chi ha detto che l’Agassi del 2001 fosse più forte di quello del 2005? , nello specifico, di quello degli Us Open 2005? aveva certo 4 anni in più, ma la sola questione anagrafica non basta. Anch’io ho rivisto “The Match” di recente, come pure il quarto ‘05 di Agassi contro Blake e la finale contro Federer. Sono convinto che in quelle due partite Andreino abbia giocato alla grandissima (il secondo set della finale penso che l’avrebbe vinto contro chiunque, a memoria non ricordo molti in grado di dare un 6-2 allo svizzero sul duro), come forse non gli avevo mai visto fare con quella continuità nell’arco di una singola partita. E fisicamente non era certo a pezzi, nonostante avesse giocato 15 set nelle ultime 3 partite. A fine gara gli fu anche chiesto se quello appena concluso fosse stato il suo miglior match…..poi si sa che agli americani piace “pompare” i propri beniamini, però credo sia cmq indicativo. Lui peraltro non ha certo escluso la cosa. Io qualche dubbio ce l’ho. Ad ogni modo il discorso è sempre quello e verte sul proprio giocatore preferito. Per te Sampras lo sarà anche se Roger vincesse 150 tornei da qui a quando smetterà. Poi ognuno tira l’acqua al suo mulino, provando magari ad effettuare considerazioni che avvalorino la sua teoria (impegnandosi magari un pò). Ma del resto se fossimo tutti dello stesso parere Ubaldo avrebbe già chiuso il blog ;) Lunga vita a Pistol Pete.

  30. Enzo Cherici scrive:

    È proprio vero che non si è mai contenti di quello che si ha. Negli anni ‘80 non era raro nel corso delle telecronache sentire frasi del tipo “questa Laver la giocava ad occhi chiusi” oppure “bel colpo, ma il rovescio di Rosewall…”. Quando poi giocavano Sampras ed Agassi tutti a rimpiangere le volées di Edberg e Becker e le sfide Lendl-McEnroe. Che improvvisamente, da quando furoreggiano Federer e Nadal, ci mancano da pazzi. Insomma, non siamo mai contenti.
    L’ultima osservazione è per Luca: ma che t’ha fatto di male quel povero Federer? Non è per caso che eri fidanzato con Mirka e te l’ha rubata no? Scherzo ovviamente, ma quanto astio! Fra i bei match che hai ricordato ti sei scordato di citare il Federer-Sampras del 2001 a Wimblendon. Non c’è bisogno di ricordarti il risultato scommetto….

  31. Stefano Grazia scrive:

    Ovviamente sono d’accordo con Sergio…. federer è proprio fortunato!
    No, scherzi a parte, ma siete tutti fuori? Il tifo da ultras va bene ma sostenere che Federer non ha avversari è assurdo dimenticando soprattutto la profondità dei tabelloni….McEnroe e Borg cominciavano a giocare nei quarti o in semi… Inoltre Borg ha anche lui sconfitto dei Tanners e dei Gerulaitis al quinto set…Ora, con tutta la simpatia che poteva suscitare il grande Vitas, non vedo perchè debba essere considerato superiore a un Safin o a un Roddick o a un Hewitt…Il problema è tutto qui e lo ha centrato a mio avvisoAlessandrO ed è quello che io sto timidamente tentando di contrapporre ai sostenitori dell’assurda tesi che FED è Grande perchè gli Avversari sono scarsi…E se fosse vero invece il contrario? Che gli avversari SEMBRANO scarsi (ma lo sembrano poi davvero?) perchè FED è immenso… Il valore dei tornei vinti non si discute: gli Slam e i Masters di oggi NON valgono gli equivalenti degli anni 70-80…basta pensare al RG e all’Aussie Open, disertato dai più mentre ora è il torneo più difficile insieme all’US OPEN (nel senso che essendo giocato sul duro la competizione è più elevata)
    Infine, mentre ricordo a quelli che sostenevano che Sampras anche adesso batterebbe Nadal sull’erba, che Pistol Pete è il primo a non crederci (giustamente) come dimostrano i suoi recenti risultati nel Senior Tour e nel Team Tennis dove le ha prese anche da dei carneadi, sottolineo una volta di più che l’unica cosa che si può fare è selezionare un quintetto di giocatori che potrebbero vantare il titolo di The Greatest e, guess what, McEnroe e Connors non ci arrivano neanche…Tutti concordano che i giocatoridegni di essere annoverati sono: Tilden, Kramer e Gonzalez e poi Laver,Borg, Sampras e Federer…Sampras ci aggiungeva anche Lendl fra quelli dell’Era Open perchè sosteneva si devono scegliere i giocatori dominanti della propria era…In questo caso anche Johnny Macnell’84 ha dominato niente male ma forse non è considerato abbastanza…Ora, se vogliamo parlare di giocatori dominanti, misembra che Federer non sia in discussione…Poi ognuno può credere quello che gli pare e pensare/sognare/sperare che il suo preferito sia stato il migliore … Ma che non mi si venga a dire che Borg batterebbe adesso Federer…o che Sampras ancora adesso potrebbe gocarsela alla pari…
    L’altro giorno mio figlio,10 anni, si era guardato borg-mcEnroe, una delle due finali US Open perse da Borg con Mac, le altre due le perse mi pare da Jimbo, e ci è rimasto malissimo…La palla non viaggiava affatto, mi ha detto al telefono (lui era ancora in Italia, io ero già qui in Africa)…e poi mi ha analizzato il rovescio di Borg e il dritto di MAC dicendo che adesso NON avrebbero avuto possibilità…poi ,pietoso, vedendo che ci ero rimasto male, ha aggiunto: no, no, però giocavano bene…Ma si vedeva lontano un miglio che lo diceva per farmi piacere.
    E aveva ragione lui…il Tennis è diventato un gioco estremamente più difficile da dominare oggi che ieri…

  32. angelica scrive:

    Che bello finalmente leggere “in genere, tutto il tennis femminile è di gran lunga più interessante di quello maschile, almeno adesso”
    Nikolik ma dove sei stato fino ad ora !!!!!
    Adesso vado a fare la ola per festeggiare :D

  33. Carlo P scrive:

    Direi che il disco rotto di Borg che a 25 anni, 6 mesi, 3 gg e 12 ore aveva vinto tanti slam quanti Federer sarebbe bene non farlo suonare più … Trovo francamente ridicolo confrontare i giocatori solo nella finestra 18-25 anni, solo perchè questo fa comodo alla tesi di Borg quale GOAT.
    Inoltre, Borg si è ritirato perchè non vinceva più, e basta.
    Per quanto riguarda fantasia, ecc, a proposito di Mac e altri, è la solita aria fritta, e poi anche qui il tifo acceca gli stolti: capisco (ma non condivido)che si dica che il talento di Mac lo rende superiore a Lendl (che ha vinto più slam), ma tirare in ballo il suo talento per sminuire Federer mi pare veramente il colmo (è infatti noto che Federer è un pallettaro).
    Feder inoltre è privo di “attributi” (o “signorino”), infatti vince quasi tutte le finali (la sua percentuale è più alta di quella di un altro noto “coniglio” quale Connors …)
    Ragazzi, siamo seri per favore …

    Viceversa, i numeri ancora una volta confermano la grandezza di Federer, che nei suoi primi 50 tornei ha una qualità superiore a quella di tutti gli altri campioni a confronto.

    Sempre a proposito della storia del GOAT: frequentando diversi blog americani, la diatriba in corso riguarda il confronto fra Sampras e Roger, nessuno ormai tira in ballo Borg, nè possono trovare spazio tutti quelli che hanno vinto meno Slam dello svizzero (Agassi, Connors, Lendl, Mac).

  34. angelica scrive:

    A New Haven Dementieva batte Santangelo 62 36 60
    Mara mai stata veramente in corsa per la vittoria.

    Partita davvero curiosa:
    Santangelo 7 Doppi falli e 1 Ace, Dementieva 9 Doppi Falli e 6 Ace.
    Percentuali di servizio bassissime 56% Santagelo, 40% Dementieva

    Nel 3 set Mara Santangelo fa solo 11 punti e 6 sono doppi falli Dementieva, di cui 4 nel quinto game del terzo set, dove la russa realizza anche un ace sulla seconda di servizio.

    Si va be’ Dementieva sara’ anche una giocatrice mai completamente realizzata ma ogni suo match e’ una storia a parte.
    Secondo me ogni sua partita merita sempre di essere seguita perche puo’ veramente succedere di tutto

  35. Elisabetta scrive:

    Ubaldo non credo ci sia bisogno di noi donne per fare polemiche, i bloggers di sesso meschile bastano e avanzano! Stavolta non sono d’accordo con te per me: Blake nella finale di Cincy ha giocato proprio male, anche per me gioca a ping-pong, va bene anticipare ma non giocare mai un colpo d’attesa contro Federer ! Mentre condivido in pieno l’analisi fatta da Roberto Lombardi nella telecronaca della finale Federer-Blake sulle difficoltà di Federer con i giocatori che lo costringono a lunghi scambi e approfittano delle sue pause di concentrazione. Purtroppo non sono d’accordo che l’attuale tennis femminile sia più interessante dell’attuale maschile, ad alti livelli può essere anche vero, ma se guardiamo i primi turni degli Slam certi incontri sono veramente interessanti solo per gli addetti ai lavori.

  36. ivan scrive:

    WCT è l’acronimo di World Championship Tennis ed è il circuito formato da David Dixon nel 1967 che partì con 8 atleti per poi arrivare nel 1971 ad imporsi come principale circuito del tennis pro, annoverando 20 tornei e istituendo un master di fine anno riservato agli 8 migliori giocatori dell’annata. Il WCT cessò la sua attività nel 1990, data dell’inizio del circuito ATP. Oltre all’istituzione del championship fu in questo contesto che fu introdotto il sistema del tie break e che impose la professionalizzazione del tennis, facendo sì che anche a Wimbledon venissero accettai tennisti pro.
    Mi riaggancio all’ultima considerazione di Stefano Grazia, assieme ai contenuti generali del suo post, sempre molto intelligenti e stimolanti, per riconnettermi al tentato confronto suggerito da Ubaldo. La comparazione, come più volte sottolineato in altri thread, è impossibile: il tennis odierno non è più difficile da dominare è semplicemente il tennis adatto al contesto in cui si propone, ovvero quello di atleti fisicamente e psicologicamente più preparati, meglio nutriti, meglio equipaggiati e anche più spettacolarizzato perché generatore di un business più esteso. Per questo fare confronti tra i tornei dei campioni del passato è azzardato… penso che ci si debba accontentare dell’intuizione del talento e dell’efficacia di un atleta nel suo periodo, immaginando che Borg darebbe filo da torcere a Roger perché in potenza dotato di tutti i requisiti per confrontarsi con i migliori tennisti di sempre. Per usare un paragone: più che nei panni dello statistico bisognerebbe calarsi in quelli di un allevatore di cavalli come rappresentati nello stereotipo del tizio che guarda in bocca al cavallo per intuirne il talento, la struttura e le potenzialità… eventualmente poi ci fa una cavalcata per valutare se possieda l’indole del cavallo di razza.
    Tornando alle considerazioni di Stefano: senz’altro quando un giocatore domina la sua epoca tende a far apparire meno evidenti i meriti di chi gli è accanto: basti pensare negli sport di squadra i meriti spesso sminuiti dei Bulls rispetto a Jordan o dei vari Careca, Ferrara nel Napoli di Maradona… se per quest’ultimo esempio spesso si usava la giustificazione, peraltro piuttosto fondata, della scarsa efficacia delle prestazioni del team senza il suo campione come se su di esso gravasse il fardello dell’insicurezza dovuta all’assenza del leader, lo stesso potremo chiederci per gli sport individuali e per il tennis, gioco in cui è vitale la componente dell’autostima. Quanto diventa psicologicamente difficile sfidare Federer piuttosto che Nadal restando ai giorni nostri? se del complesso dello svizzero verso il maiorchino si sono sprecati fiumi di inchiostro, resta pur sempre vero che agli occhi dello spettatore onesto e imparziale che la componente psicologica è solo uno dei fattori che spiegano l’affermazione di un giocatore, a volte determinante, ma che adeguatamente non considerata diventa un elemento che tende a far inquadrare in una prospettiva erronea il confronto. Indubbiamente Roger e Rafa prevalgono su molti competitor innanzitutto prima di scendere in campo, ma ciò non toglie che dietro a molte prestazioni opache ci siano molto talento o altre importanti qualità che liberate da questa zavorra porterebbero a un confronto più serrato.
    Chiudo restando nell’ambito della componente psicologica, spostandomi su un versante diverso: sbaglio o proprio Pete Sampras, uno dei papabili dell’ipotetico titolo di più grande di sempre, disse a proposito del Safin che lo sconfisse a F.M. che non aveva mai visto nessuno giocare un tennis così pazzesco? Marat ci ha dato prova che quei numeri non erano frutto di una serata di grazia, ma che appartenevano al suo bagaglio di tennista… purtroppo gli erano insoliti sotto il punto di vista della continuità e della concentrazione ma ciò non toglie che tutti quanti riconoscano che Safin potenzialmente possa essere un avversario temibilissimo, di quelli da portare nell’Olimpo del gioco… qualità senza le quali non staremmo a dire che a Roger manca di diritto l’Australian open del 2005, causa l’aver trovato un avversario straordinario che si espresso come sapeva. Giocare contro di lui non è affatto scontato, benché fosse magari più difficile per Sampras o Agassi prevale su un Courier che in quanto a talento avrebbe preso una stesa non solo dai 2 mostri sacri ma pure da quel povero Marat Safin che tra 100 anni sarà una voce d’almanacco o di wikipedia che annovererà solo 2 slam e un 3 mesi da numero 1… eppure si fosse provato a chiedere a quei fenomeni di Pete o Roger com’era giocarci contro, beh, magari vi avrebbero anche risposto meglio trovarsi lui che un Courier, un Hewitt o un Chang (restiamo sempre tra i vincitori di almeno uno slam) perché l’efficacia ha il suo peso, ma vuoi avventurarsi in una risposta forse più sincera e articolata per descrivere la strizza provata che se questo si sveglia e si mette a giocare come sa vale quei 3 messi assieme?

  37. francesco di bene scrive:

    x Stefano:

    d’accordo su tutto, tranne sull’ultima parte, oggi i mezzi tecnici permettono di fare cose impossibili con le racchette che usavano McEnroe o Borg. Velocità della palla compresa.

  38. Nikolik scrive:

    Possiamo prendere spunto da un dato che non può essere contestato, vale a dire che, nel tennis maschile, i tornei che contano sono solo 14, cioè i 4 del grande slam, i 9 masters series e la masters cup di fine anno.
    Beh, se si parte da questa premessa, si può vedere che l’anno scorso solo 2 di questi 14 tornei non sono stati vinti da Federer o Nadal, tra l’altro i meno importanti dei 14 (Amburgo e Parigi) e solo perché entrambi non vi hanno partecipato.
    Quest’anno non sembra andare, in verità, molto meglio, visto che finora i nostri due campioni ne hanno vinti già 8 su 10.
    Appare quindi giustificata la mia affermazione, secondo cui il tennis maschile è un orribile monologo di Federer e di Nadal, con qualche loro disattenzione (molto rara, a dire la verità).
    Insomma, per carità, saranno bravi, ma perchè dovrei appassionarmi se tanto so che vinceranno sempre loro, come dimostrano 20 vittorie negli ultimi 22 tornei che contano sul serio e a cui ha partecipato almeno uno di loro?
    Come potevo appassionarmi alla finale di Cincinnati, quando ricordavo bene la miserevole figura fatta da Blake nella finale della Masters Cup dell’anno scorso?
    Del resto, anche questo blog non fa che confermare le mie perplessità.
    Infatti, in questo blog, gli appassionati di tennis maschile ormai si sono ridotti unicamente a questi argomenti: Federer è il più forte di tutti i tempi? Federer batterà i records di Sampras e Connors? Sulla terra è più forte Nadal o Borg? Nadal vincerà Wimbledon? Federer vincerà il Roland Garros? Il n. 1 della classifica di fine anno sarà Federer o Nadal?
    Insomma, sempre Federer, Nadal, mah…insomma, mi dite come posso appassionarmi? Mica sono il cugino di Federer o Nadal. Se tutto il tennis è solo loro…
    Altro indizio che conferma le mie perplessità è stato l’entusiasmo con cui è stato accolta qualche vittoria di Djokovic, proprio perchè, evidentemente, nessuno ne può più di questo orribile dualismo.
    Date retta, concentriamoci sul tennis femminile e lasciamo che il tennis maschile lo guardi chi è veramente interessato, cioè le fidanzate di Federer e Nadal e i loro più stretti parenti.

  39. remo scrive:

    Il dominio di Federer trascende gli avversari, che nel complesso non sono inferiori per numero e qualità a quelli di altri grandi campioni del passato più o meno recente. Il tennis di oggi è diverso già da quello che si giocava appena 5-6 anni fa e i confronti sono sempre quantomeno opinabili se non proprio impossibili. Comunque, tornando per un attimo a Federer-Agassi, il bilancio degli head-to-head è 8-3 (tutti sul cemento) per lo svizzero, che ha perso i primi tre tra cui l’ultimo nella finale di Miami 2001. Da quel momento Federer è cresciuto e Agassi, pur mantenendosi costantemente tra i primissimi quasi fino al ritiro, via via calato. Il match della svolta è stato il quarto, un 6-7, 6-3, 7-6 a favore di Federer nel round robin del masters di Houston 2003 in cui i due hanno dato vita a colpi e soluzioni eccezionali. In quel torneo poi Federer sfatò uno dei tabù ricorrenti al Masters, vale a dire che quando i finalisti si incontrano anche nel girone eliminatorio, vince quello che ha perso la partita precedente. Roger dominò lo statunitense lasciandoli appena sette giochi in tre sets. Da allora il rapporto di forze è ovviamente cambiato anche se Andrè è riuscito a mettere alla frusta Federer in due edizioni successive degli US Open: nel 2004, in un match fortemente condizionato dal vento, nei quarti costrinse l’avversario al quinto set e l’anno dopo, come detto, giocò tre grandi set nella finale prima di arrendersi nel quarto.

  40. thomas yancey scrive:

    Questa diatriba sul valore di Federer sta diventando estenuante. I meriti del tennista svizzero mi paiono di un’evidenza disarmante. Eppure i suoi detrattori ripetono ad libitum che è fortunato, che non vale Borg o McEnroe, che è un monoculo in terra caecorum, e che tutto ciò ha svilito il tennis maschile al punto da rendere preferibile quello femminile: amenità d’ogni genere. Mantra ripetuti per eliminare lo spettro sempre più incombente che Federer spazzi via dalla storia del tennis le deità vichinghe, i bulli americani, i boscaioli d’origine latina, i duri veterani del tennis australiano d’antan.
    Mi pare si stiano creando le identiche premesse che hanno finito per distruggere il calcio come sport: l’incapacità di riconoscere il merito, la cultura della prevaricazione ad ogni costo. L’ormai cronica mancanza di campioni italiani nel tennis nasce con ogni probabilità da questo humus che è il brodo di coltura di ogni nostra azione, individuale e come popolo.
    Il calcio rappresenta allora in modo paradigmatico quello che avviene nella società? Stiamo imparando tutti che non conta il valore, che non serve il merito? Se quel che resta è solo il sentimento della rabbia, allora cosa avremo vinto o perso mai?
    Il merito. E’ molto probabile che tutto il nostro sapere, la nostra cultura non prevedano affatto il merito come l’unico giusto ed etico mezzo per affermarsi.
    Oggi non bastano più i capolavori dei campioni e le magie degli sconfitti a nascondere la verità: non conosciamo il significato, il valore e l’importanza per tutti del merito.

  41. thomas yancey scrive:

    Vediamo se ho capito il fine ragionamento: posso avere due bellissime donne a lungo e qualche altra graziosa ragazza di contorno, ma ciò mi annoia, anche perché non sono il loro cugino; preferisco avere più ampia scelta fra qualche centinaio di racchie, e magari essere anche loro parente.

  42. Enzo Cherici scrive:

    Partendo dal presupposto che ciascuno è libero di apprezzare maggiormente quello che vuole, volevo soltanto fare un’osservazione in merito al tema posto da Nikolik. Tennis maschile o femminile? Come dicevo, ogni scelta è valida, mi sembra però riduttivo dire che il maschile sia diventato noioso solo perché si riduce ad un “orribile monologo tra Federer e Nadal”. Mi sembra che la storia del tennis è strapiena di rivalità accese, che hanno monopolizzato e imperversato per determinati periodi. Laver-Rosewall, Borg-Connors e poi Borg-McEnroe, Lendl-Mc-Enroe, Edberg-Becker, Sampras-Agassi. Mi sembra che tutti, chi più chi meno, ci siamo appassionati nel corso degli anni a questi duelli. E quando capitavno finali di Slam “zoppe” tipo McEnroe-Lewis o Agassi-Clement, tutti sentivamo la mancanza del rivale storico. insomma, se Federer o Nadal imperversassero solitari, sarei anche d’accordo con Nikolik, ma visto che c’è questa rivalità, io sono ben contento di potervi assistere.

  43. Colin scrive:

    La Discussione sta prendendo una piega davvero ridicola..C’è qualcuno che fa una colpa a Federer e Nadal di vincere troppo…
    Un Forum come questo è Stupendo,però quando comincia ad arrivarci gente di tutti i tipi,ovviamente il Livello Generale si abbassa..Basta Scrivere Sciocchezze,se il Tennis Maschile non vi piace non guardatelo,se il Tennis Maschile è monotono,guardate il Femminile…Però Non Facciamo Discussioni di 500 Post su questo…

  44. Carlo P scrive:

    Propongo ad UBS di chiudere questo blog, che sta diventando la palestra dei detrattori ottusi di Federer, i quali, terrorizzati dall’idea che il futuro gli consenta di battere tutti i record statistici, si dilettano con amene giustificazioni (eccone un florilegio):

    Limitare il confronto al periodo più favorevole del loro amato (senza considerare come ovvio l’intera carriera, e i questo Roger è ancora in credito, visto che non ha ancora finito di giocare).

    Tirare in ballo la categoria “fortuna” (nota componente fondamentale di tutti gli sport veri, a partire dal poker …).

    Sostenere che gli avversari son più scarsi (certo, se Roger vince quasi tutto non potrà mica essere merito suo …).

    Dire che il tennis di una volta era migliore (mentre è evidente a tutti che quello attuale è più difficile, basti pensare a profondità dei tabelloni e velocità di gioco).

    Da parte mia, se non verranno fermati i messaggi dei “detrattori ottusi”, non frequenterò più questo blog. So che non ve ne frega niente, comunque divertitevi fra di voi a raccontarvi le vostre incredibili amenità.
    Saluti e baci a tutti !

  45. Nikolik scrive:

    Ma, insomma, lasciamo perdere questi discorsi su Federer e Nadal, che possono interessare solo loro e occupiamoci, invece, noi che siamo veri appassionati di tennis, di veri e reali problemi tecnici.
    Ho appena finito di leggere, su mediavideo, una notizia sconvolgente per noi appassionati di tennis: un ex fidanzato della Sharapova ha dichiarato che la campionessa, a letto, è un vero disastro.
    Quale sarà il problema tecnico della Sharapova? Mancanza di allenamento specifico? Mancanza di un coach capace? Mancanza congenita di talento? Scarsa capacità di concentrazione? Incapacità di giocare bene i punti decisivi e importanti?
    Rivolgo queste domande agli esperti di tennis femminile, come Angelica, ma chiaramente, chiedo lumi anche al nostro Ubaldo che è un esperto in questa materia, com’è risaputo.

  46. Marcello scrive:

    Ricordo agli appassionati che Federer con la vittoria a Cincy ha di nuovo riguadagnato punti su Nadal ad oggi sono più di 2000…difficilmente potremmo vedere avvicendamenti tra le due posizioni entro la fine dell’anno come alcuni prevedevano dopo le “disfatte” di Federer a RG (ma non era in finale?) e a Wimbledon (ma non aveva vinto?). Nadal è meglio che pensi a difendere con le unghie e con i denti ciò che ha guadagnato (poco) sul veloce e indoor nel 2006 perchè se Djokovic finisce dalla sua parte di tebellone mi sa che non va proprio a rose e fiori. Ad oggi non può in alcun modo impensierire Federer in termini di classifica.

  47. Enzo Cherici scrive:

    Ecco le teste di serie per lo Us Open:

    WOMEN

    1. Justine Henin, Belgium
    2. Maria Sharapova, Russia
    3. Jelena Jankovic, Serbia
    4. Svetlana Kuznetsova, Russia
    5. Ana Ivanovic, Serbia
    6. Anna Chakvetadze, Russia
    7. Nadia Petrova, Russia
    8. Serena Williams, United States
    9. Daniela Hantuchova, Slovak Republic
    10. Marion Bartoli, France
    11. Patty Schnyder, Switzerland
    12. Venus Williams, United States
    13. Nicole Vaidisova, Czech Republic
    14. Elena Dementieva, Russia
    15. Dinara Safina, Russia
    16. Martina Hingis, Switzerland
    17. Tatiana Golovin, France
    18. Shahar Peer, Israel
    19. Sybille Bammer, Austria
    20. Lucie Safarova, Czech Republic
    21. Alona Bondarenko, Ukraine
    22. Katarina Srebotnik, Slovenia
    23. Tathiana Garbin, Italy
    24. Francesca Schiavone, Italy
    25. Mara Santangelo, Italy
    26. Sania Mirza, India
    27. Vera Zvonareva, Russia
    28. Ai Sugiyama, Japan
    29. Samantha Stosur, Australia
    30. Agnieska Radwanska, Poland
    31. Anabel Medina Garrigues, Spain
    32. Michaella Krajicek, Netherlands

    MEN

    1. Roger Federer, Switzerland
    2. Rafael Nadal, Spain
    3. Novak Djokovic, Serbia
    4. Nikolay Davydenko, Russia
    5. Andy Roddick, United States
    6. James Blake, United States
    7. Fernando Gonzalez, Chile
    8. Tommy Robredo, Spain
    9. Tomas Berdych, Czech Republic
    10. Tommy Haas, Germany
    11. Mikhail Youzhny, Russia
    12. Ivan Ljubicic, Croatia
    13. Richard Gasquet, France
    14. Guillermo Canas, Argentina
    15. David Ferrer, Spain
    16. Lleyton Hewitt, Australia
    17. Carlos Moya, Spain
    18. Marcos Baghdatis, Cyprus
    19. Andy Murray, Great Britain
    20. Juan Ignacio Chela, Argentina
    21. Juan Carlos Ferrero, Spain
    22. Paul-Henri Mathieu, France
    23. Juan Monaco, Argentina
    24. David Nalbandian, Argentina
    25. Marat Safin, France
    26. Jarkko Nieminen, Finland
    27. Dmitry Tursunov, Russia
    28. Nicolas Almagro, Spain
    29. Filippo Volandri, Italy
    30. Robin Soderling, Sweden
    31. Potito Starace, Italy
    32. Jurgen Melzer, Austria

    Ad una prima occhiata mi sembra che per domani ci sarà una danza della pîoggia per non incontrare Roddick e Ivanovic nei quarti dei rispettivi tabelloni. Per il resto, mi fa un certo effetto vedere Volandri e Starace tra le teste di serie. Soprattutto il primo, non credo lo meriti. Facile immaginare altri riti propiziatori per capitarci contro…

  48. Ubaldo Scanagatta scrive:

    SCRIVE RINO TOMMASI (e lo pubblico qui per affinità di argomento e non perchè voglia sminuire il suo contributo, ovviamente)

    Era stato sufficiente che Roger Federer cedesse qualcosa di più del solito ai suoi avversari e che perdesse addirittura una partita (la finale dell’Open del Canada) contro il migliore dei suoi inseguitori (Novak Djokovic) per far nascere il timore o la speranza (dipende dalle inclinazioni del tifo) che il campione svizzero fosse in crisi.
    Il modo in cui ha liquidato James Blake nella finale di Cincinnati dovrebbe aver sciolto ogni dubbio. Non so e non mi interessa sapere se Federer possa essere considerato il miglior tennista di ogni epoca perché è una domanda affascinante solo perché non potrà mai avere una risposta, ma non ci sono dubbi che sia il più forte tra i suoi contemporanei, quindi il primo nell’unica classifica che ha sufficienti basi di credibilità.
    I numeri ci dicono che Federer ha vinto il suo 50° torneo e che solo otto giocatori ne hanno vinti di più in carriera ma anche qui sono confronti che dicono poco. Il primatista in materia, secondo i libri, è Jimmy Connors che di tornei ne ha vinti 109 ma molti dei tornei vinti da Jimbo furono organizzati dal suo manager , Bill Riordan, per convincere il giovanotto di essere imbattibile, un’operazione mediatica ed economica che ha dato i suoi risultati perché quella mentalità non ha abbandonato Connors nemmeno quando ha perso dieci partite di fila contro Bjorn Borg.
    C’è da dire invece che Federer non ha mai cercato vittorie facili se è vero che tra le 50 da lui ottenute ci sono 11 tornei del Grande Slam, 14 Masters Series e 3 Masters per un totale di 28 successi di altissima qualità.
    C’è da anche da aggiungere che Federer ha perduto soltanto 16 delle 66 finali da lui disputato e che solo Rafael Nadal, che nei suoi confronti ha ancora un bilancio positivo di 8 vittorie e 5 sconfitte, lo ha battuto in finale più di una volta (6 per la precisione). Nessun altro giocatore è riuscito a battere Federer in una finale più di una volta. Roddick è stato sconfitto in finale 5 volte su 5, Hewitt 3 volte su 3, Agassi 2 volte su 2.
    Volendo cercare qualche aspetto vulnerabile di questo campione è curioso notare come abbia perduto 3 delle 5 finali che ha giocato in Svizzera (due a Basilea, la sua città).
    Non mi ha sorpreso la netta sconfitta subita a Cincinnati da Djokovic. C’è una statistica della quale rivendico la paternità secondo cui il 40 per cento dei giocatori che vincono un torneo perdono al primo turno in quello successivo. Ci vuole tempo per abituarsi a vincere ma sul futuro di Djokovic si può giurare. Del resto Ana Ivanovic, l’altro gioiello del tennis serbo, dopo aver vinto a Los Angeles ha raccolto 4 games a Toronto contro la cinese Yan.
    Anche se interrotte da una pesante sconfitta contro la francese Golovin, sono incoraggianti le vittorie ottenute da Francesca Schiavone sulla Dementieva e sulla Schnyder, molto più importanti e significative di quella che le aveva procurato esagerati titoli sui giornali per un piccolo successo in un torneino austriaco di qualche settimana fa.
    Purtroppo mancano, in attesa del severo esame dell’Open degli Stati Uniti, segnali positivi nel settore maschile.

    Rino Tommasi

  49. jan scrive:

    Sono d’accordo con Ubaldo che Federer battera’ di sicuro i due record di Sampras.
    Non credo pero’ che riuscira’ in futuro a mantenere questo ritmo. Dal 2004 questo e’ il primo anno in cui nella prima parte della stagione i tornei persi da Roger sono di piu’ rispetto a quelli vinti. Da gennaio alla vigilia degli US Open negli anni precedenti era andata cosi’:

    2004: tornei disputati 14, vinti 8, persi 6(torneo olimpico incluso)
    2005: tornei disputati 12, vinti 9, persi 3
    2006: tornei disputati 12, vinti 7, persi 5
    2007: tornei disputati 11, vinti 5, persi 6

    Se non ci saranno imprevisti, infortuni e simili, in futuro per Federer non solo sara’ difficile vincere sulla terra con Nadal, ma sara’ anche complicato sconfiggere sul cemento Djokovic, ragazzo che apprende velocemente e bene. Inoltre ci sono anche Murray e Berdych in lista d’attesa e anche Del Potro che a 18 anni e’ numero 59 del rankings e che quindi promette bene. Infatti solo il numero 1 Federer, il numero 2 Nadal, il numero 3 Djokovic, l’ex numero 1 e attuale numero16 Hewitt e Del Potro sono entrati nei top 100 intorno ai 18 anni o prima. E la cosa strana e’ che Federer e Djokovic hanno conseguito questo risultato entrambi a 18 anni, un mese e 12 giorni.

  50. angelica scrive:

    Certo Colin, 500 post per sapere e meglio ATP o WTA e’ troppo ma pure 1500 e’ meglio questo o quello, non che’ sia da meno.

    Detto questo, pero’ vorrei anche aggiungere:
    aa usare un po’ piu’ di ironia quando si leggono i post degli altri, non mi sembra sia vietato da dottore.

    Voglio dire che non capisco che bisogno ci sia di scaldarsi tanto se qualcuno dice che Federer e fortunato oppure e’ il piu’ forte di tutti i tempi oppure il tennis maschile e meglio del femminile e viceversa.

    E va be’ c’e’ gente che la pensa cosi’. E che sara’ mai!! Lesa maesta? Forse…ma io pensavo di vivere in una Repubblica percio’ personalmente non importa un granche’

    Ora se non siamo capaci di ‘chiaccherare’ anche con un po’ di sfotto’ in uno spazio virtuale di cui, cosi’ tanto per dire e solo qualcuno se lo fosse dimenticato, siamo degli ospiti, mi chiedo ma se ci incontravamo al bar del club che faccevamo ci prendevamo a racchettate sulle gengive?!

    Colin, sono d’accordo con te, se a qualcuno il tennis maschile non piace non lo guardo (io lo guardo ma se c’e’ in contemporaneo uno femminile guardo quest’ultimo)
    Stesso discorso vale per il tennis femminile, non ti piace non lo guardare.
    Detto questo vorrei solo aggiungere che non e’ da decidere quale e migliore fra i due, sono semplicementi due sport diversi con le stesse regole. Si possono apprezzare tutti e due senza necessita’ di denigrare uno per esaltare l’altro.
    A me questo ricorda tanto il modo di fare calcistico: faccio il tifo contro invece che a favore. Mah!
    Sara’ per questo che non mi piace il calcio.

    un ultima cosa :
    ma se siete cosi’ stressati alla fine di Agosto, cioe’ dopo le vacanze… a Marzo in che condizione state ???!!!!

  51. ivan scrive:

    come segnalato da altri utenti la discussione sta prendendo toni piuttosto surreali e ben ha fatto Ubaldo ad aggiungere il contributo di Tommasi che ha già eloquentemente risposto ai 2 principali nostri interrogativi Federer è il più forte in circolazione ed i confronti con il passato sono impossibili.
    Piuttosto al momento mi concentrerei su un altro aspetto più site specific: perché siamo arrivati a simili accese diatribe? non è per caso che si scatenano quando abbiamo di fronte o un n.1 occasionale, in cui si iniziano non solo ad elencare i paragoni con il passato ma anche tutte le circostanze favorevoli che ne hanno consentito l’ascesa, oppure quando troviamo un giocatore straordinario e realmente dominante per un periodo consistente? Federer rientra certamente nella II categoria…. basta il buon senso a certificarlo riconoscendo l’esistenza di un simile dibattito proprio perché il giocatore ispira a volare alto. Sia chiaro che lo stesso vale per Nadal quanti hanno vinto 3 Parigi, per di più consecutivi e con l’identità precocità? per non parlare della capacità di rivaleggiare degnamente con il supremo numero 1… riconosciamo i meriti dei protagonisti e basta così

  52. Marcello scrive:

    Federer ha avuto anni peggiori e migliori, il 2005 è stato fino adesso il peggiore perchè è stato l’anno nel quale ha portato a casa “solo” slam e non ha vinto la masters cup, probabilmente il 2007 sarà il “peggiore” di tutti ma non si può dire.

    Jan, tu citi nomi come Berdych,Djokovic,Murray ma questi sono minacce più per Nadal che Federer. Djokovic per battere un Federer mezzo-servizio ha dovuto esprimere il 100% del suo tennis tanto che la settimana dopo ne ha risentito molto, mentre per battere sul veloce Nadal il serbo ha dimostrato in due occasioni di avere una tattica ormai consolidata tanto che sul cemento siamo 2-1 per Djokovic per un totale di 4 set a 2. Che dire di Berdych contro Federer? a parte lo scivolone che lo svizzero ebbe ad Atene da allora in poi il ceko ha sempre preso sonore batoste, mentre con Nadal sul cemento siamo 3-0 per Berdych. Il fatto che non possa mantenere questo ritmo è un opinione che onestamente non condivido, fisicamente Federer è a posto, sul circuito è quello che gioca meno tornei e spende di meno sul campo…assai diverse sono le condizioni di Djokovic e Nadal, il primo gioca un tennis molto dispendioso dal pdv energetico nella parte superiore del corpo e inizia anche un pochino a vedersi, Nadal sono due anni (dopo questi due AMS potremmo anche già dire 3…) che ad Agosto arriva con la lingua di fuori e con postumi o prodromi di infortunii. Io noto soprattutto questo, Federer dopo Dubai ha giocato veramente male rispetto ai suoi standard, qualche bagliore lo si è visto a Parigi e a Wimbledon ma assolutamente lontano dal Federer che ha vinto a Melbourne. Ha avuto cali di motivazione,litagate con Mirka e con Roche, mettiamoci pure tutto…però io non vedo alcuna crisi che in molti notano (e magari sia auspicano). Federer come ho fatto notare ha ben 2000 e pasa punti di vantaggio su Nadal…e 2000 punti sono tanti, troppi perchè i vari Djokovic,Berdych,Nadal,DelPotro etc…possano aspirare a togliergli presto il trono, Finchè vince tre Slam su 4 e gioca la finale nel quarto, e per ora agli appuntamenti importanti non è mai mancato.

  53. Fabio scrive:

    Intervengo solo per rimarcare 2 cose lette secondo me assurde (adesso no ho voglia di controllare chi le ha dette :-) ).
    La prima e’ che Borg e McEnroe “iniziavano a giocare” dai quarti o dalle semifinali …
    La seconda e’ che Borg si e’ ritirato perche’ non vinceva piu’.
    Questo e’ non avere memoria storica !
    Per quanto riguarda la solita polemica su Federer …
    In uno sport di abilita’, in cui l’uso di un attrezzo e’ fondamentale come il tennis, e’ PACIFICO che quando la componente atletica diventa preponderante su quella tecnica quest’ultima si impoverisce.
    Quindi i migliori del nostro tempo sono sicuramente migliori atleti ma non migliori tennisti.

  54. remo scrive:

    Vorrei rispondere ai quesiti di Nikolik sulla Sharapova e sui giudizi di questo suo ex che, almeno quanto a urletti, non dovrebbe essere seconda a nessuno ma preferisco tenere debita distanza da queste rivelazioni gossip che poco o nulla hanno a che fare con il tennis. E poi sarebbe interessante conoscere anche il parere di Maria.
    Per quanto riguarda invece la diatriba su Federer e la minaccia di Carlo P di disertare il blog dico che sarebbe un peccato in quanto ogni voce arricchisce questa palestra anche e soprattutto quando predispone al confronto. In ogni modo, tifosi o meno che si possa essere di questo o quell’altro giocatore o giocatrice, trovo che la maggior parte (se non tutti) i pareri espressi qui siano degni di considerazione e attenzione. Federer è un grandissimo, nessuno mai potrà stabilire chi sia o sia stato il più grande (per fortuna, aggiungo io) e, probabilmente sbagliando, ci ha abituati a mantenere un tale livello di gioco e risultati che ogni suo sia pur piccolo cedimento viene analizzato al microscopio. Ed è questo un ulteriore inequivocabile segnale della sua grandezza. Carlo P, resta con noi.

  55. flexible scrive:

    ritengo che tutti le analisi proiettive siano deboli. A mio avviso nella carriera di un campione esistono grosso modo due fasi. La prima è quella della classe, la seconda quella dell’orgoglio. La prima è quella “facile” (è tanto più facile quanto più grosso è il talento) è la golden age, giovani ci si affaccia nel circuito che conta e si entra all’olimpo e fondamentalmente si spacca il culo a tutti e i record tintinnano. Intorno ai 25\27 anni, altri dei bussano alla porta ed è molto difficile per chi è seduto di diritto sul trono di zeus accettare di alzarsi anche solo per un mese e accettare il ballo della scopa. E’ lì che scatta la seconda fase, quella che io chiamo dell’orgoglio.
    Se un re accetta il ballo e mette in scena l’orgoglio la carriera si allunga e si apre l’essenza dello sport. Il dramma. E’ una fase che adoro, l’hanno messa in scena becker, sampras, connors, (agassi è un caso a parte) ecc. Altri invece sono scappati. Borg e Mc(con distinguo ha continuato ma non era più lui) su tutti. Credo che il fattore scatenante per vedere se federer entrerà nella seconda fase (e quindi fare i conti proiettivi) sia proprio DjoKoviv e la nouvelle vague della racchetta.
    Non ci resta che aspettare

  56. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Lungi da me l’idea di fare pagelle dei post (tutti sono apprezzati, anche se mi piacciono più quelli che ti fanno pensare rispetto a quelli dei tifosi sfegatati di un giocatore piuttosto che di un altro, degli uomini piuttosto che delle donne), ma così come…mi mancavano da un po’ i commenti di Thomas Clancey, sempre originali e stimolanti sia o non sia condivisibile il suo punto di vista, trovo che quest’ultimo di Flexible, certamente ben scritto, sia assai godibile e, per quanto mi concerne, condivisibile

  57. paolo (bologna) scrive:

    Gentile Scanagatta,
    ieri ho trovato un vecchio numero di matchball, del 1987, in cui venivano riportati dai quarti di finale i tabelloni dei tornei del grande slam dal 1969 al 1987, ed una sintesi delle annate più prestigiose dei giocatori.
    Mi verrebbe da spezzare una lancia a favore del buon vecchio Jimmy. E’ vero che ha vinto 8 prove dello slam come Agassi e Lendl, è anche vero però che in tutta la carriera ha partecipato solo due volte all’open d’Australia, ed ha messo piede per la prima volta al Roland Garros nel 1979 quando non era più il numero 1.
    Inoltre, da vent’anni, due prove vengono giocate sul cemento, mentre Connors ha beneficiato di questa superfice, la più adatta al suo gioco, solo dal 1978 all’open USA. Nei cinque anni in cui è stato il numero uno ATP ha giocato complessivamente 12 tornei dello slam - uno solo sul cemento - arrivando 11 volte in finale (unica sconfitta prematura con Tanner a Wimbledon) e vincendone 5. Con un bilancio, nei confronti di Borg, di tre vittorie a due, ed in ben quattro partite la loro sfida coincise con la finale del torneo.
    Nello stesso numero della rivista sono riportate le finali giocate, anche extra-slam, dell’annata 1974: a parte un certo Meiler di cui non so nulla, due volte suo avversario, non mi pare che gli altri avversari battuti da Connors fossero giocatori così modesti, parliamo come minimo di gente come Gotfried, S.Mayer, Metreveli, Smith …. Inoltre va ricordato che per ben quattro anni (Tokyo 1984 - Washington 1988) è rimasto senza vincere un torneo, resistendo alla facile tentazione di ripiegare su competizioni più abbordabili, e perdendo finali contro Lendl (Fort Myers, Key Biscayne) Wilander (Cincinnati, Key Biscayne), Becker (Queen’s), Edberg (Memphis)…
    Da profano, all’epoca ero troppo giovane per seguire il tennis, mi viene il dubbio che Connors sia un po’ come Totò (mi perdoni l’accostamento cinefilo): periodicamente, a seconda delle ricorrenze, o viene esaltato come il miglior attore italiano del 900, o lo si considera semplicemente un comico popolare, nulla di più. Nel caso di Connors credo che i numeri tutto sommato gli rendano giustizia: non è stato il più grande nell’era-pro, ma ha vinto più di tutti. Cordiali saluti

  58. Nikolik scrive:

    A proposito di tennis femminile, stavo guardando le classifiche di doppio.
    Come sapete, noi abbiamo la nostra Santangelo nelle primissime posizioni.
    Nella classifica per team, assieme alla Molik, è quinta ed è possibile una loro qualificazione al masters di fine stagione, a cui possono partecipare le prime quattro coppie. Purtroppo, l’ultimo torneo è stata una brutta botta, perché la Santangelo, sempre in coppia con la Molik, ha perso proprio con la coppia che la precede in classifica, Sugiyama/Srebotnik.
    Comunque, anche la coppia cinese, terza, è raggiungibile, mentre le prime due sono decisamente fuori portata.
    Nella classifica di doppio, ma individuale, la situazione è molto più interessante, perché la Santangelo è sesta.
    Da qui alla fine dell’anno, però, la Santangelo deve difendere solo 275 punti.
    La quinta in classifica, la Srebotnik, la precede di 409 punti, ma da qui alla fine dell’anno ne deve difendere ben 1.388; la quarta e la terza, la Stosur e la Raymond, che hanno lo stesso punteggio, la precedono di 1.359 punti, ma da qui alla fine dell’anno ne devono difendere ben 1.497; la seconda, la Huber, la precede di 1.635 punti, ma da qui alla fine dell’anno ne deve difendere ben 943; la Black, che è prima, la precede di 1.899 punti, ma da qui alla fine dell’anno ne deve difendere ben 888.
    Quindi, se Mara continuerà a giocare bene e a raggiungere almeno le semifinali di ogni torneo di doppio a cui parteciperà (come è successo 5 volte negli ultimi 6 tornei disputati), potrà veramente ambire a chiudere l”anno in una posizione prestigiosissima.
    A New Haven sta giocando con la Mirza, quindi con una collega forte.
    Speriamo.

  59. Enzo Cherici scrive:

    OFF TOPICS

    Da un paio di giorni ho notato che l’aggiornamento del blog procede a rilento. Esempio: alcuni post della serata di ieri ho potuto leggerli soltanto oggi verso le 12.00. Capita anche a voi o devo portare il pc dal veterinario?

    PS. Ha ragione Angelica: diamoci tutti una calmata, la piega sta prendendo contorni sempre più calcistici. Non vorrei che nei prossimi commenti iniziassimo a litigare per la chiamata di qualche fallo di piede…Poi facciamo coordinare il blog da Maurizio Mosca (scherzo eh…Ubaldo non si tocca ;-))

  60. Luigi Ansaloni scrive:

    Secondo me Thomas Yancey è l’Ubaldo sotto falso nome :)

  61. Luigi Ansaloni scrive:

    Ah volevo solo segnalare il ritorno in coppa Davis di un grandissimo e sfortunatissimo giocatore, Guga Kuerten, che sarà la riserva del Brasile nella sfida di play off contro l’Austria del 21-23 settembre per accedere al World Group. Vedere giocare il talento di Florianapolis è sempre un piacere, anche dopo il 2004…

  62. Colin scrive:

    Cara Angelica,Io Non Sono Affatto ne un “Tifoso” Del Tennis Maschile,e tantomeno un Denigratore del tennis Femminile!Anzi il Tennis Femminile(da i quarti in poi però)è molto spettacolare!Quello che non mi va tanto giù è che il titolo del Post è:”Federer Trionfa a Cincinnati ecc.ecc” e di questo + o - si dovrebbe dibattere…Invece non so x quale motivo si è cominciato a dire:Il tennis maschile fa schifo,il Tennis Femminile è l’unico divertente ecc.ecc!Io Non Vedo che attinenza ha questo con il Tema Centrale del Post…Tu potrai dire “Ma questa è una Tribuna Pubblica,si può anche cambiare argomento e parlare di altro”!Certo ma lo si fa in un’altro Bel Post,e se ne parla all’infinito!
    P.S Non Mi Sembra di essere stato “aggressivo” ne in questo,ne nel mio precedente intervento,al massimo un pò “annoiato”!Un Saluto Angelica

  63. luca scrive:

    Nessuno mette in discussione le capacità di Federer.
    Nel mio breve e contestato post ho fatto l’ennesimo “relata refero”; i dati sono quelli che sono; il resto sono solo parole.
    Se Borg ha fatto molto meglio di Federer con avversari più titolati ( rif. Match Point sugli Australian Open 2007) è dato di fatto.
    Federer ha cominciato a stravincere - terra esclusa - dal 2003, anno del ritiro di Sampras. Che a sua volta aveva avversari diversi da quelli di Federer . Tutto qui.
    Margaret Court ha vinto più della Navratilova ( 62 slam in totale ): e allora ?
    Che Federer non sia Borg (e nemmeno Sampras) NON E’ COLPA MIA.

  64. thomas yancey scrive:

    Semplifichiamo il secondo principio della termodinamica: se una determinata quantità di energia viene trasformata da una forma ad un’altra si verifica una dissipazione di una parte di questa stessa energia sotto forma di calore. Questo stato degradato non è reversibile: non è dunque più utilizzabile per essere convertita in lavoro. La grandezza fisica che caratterizza lo stato di un corpo (o di un sistema chiuso, come l’universo) che evolve verso il massimo equilibrio e quindi verso la degradazione completa e irreversibile dell’energia si chiama entropia. In buona sostanza, nessun motore, di qualsiasi natura, può trasformare completamente calore in lavoro, perché una parte di calore viene sempre dispersa. Ogni sistema tende dunque inevitabilmente all’equilibrio finale, la morte termica.
    Le proposizioni scientifiche si fondano sull’esperimento, che è falsificabile, ma che, per il suo stesso carattere, non può accertare la veridicità assoluta degli enunciati che lascia scaturire. Le asserzioni filosofiche sono fondate invece sull’esperienza, che può confermare un giudizio di significato, ma non è in grado di dimostrare la falsità di qualcosa. Non possiamo pertanto mai attribuire carattere duraturo ad una proposizione scientifica. Né possiamo stabilire la fine di un enunciato filosofico.
    La scienza pare interessare tutti in generale ma pochi in particolare. La filosofia, come la letteratura, interessa solo nel particolare. Propongo allora qualche opinione che trae origine dalle proposizioni scientifiche convertite in enunciati filosofici.
    L’entropia ci avverte che qualsiasi opera, ogni attività, tutte le forme di vita richiedono una dissipazione di energia. Maggiore è la quantità degradata, più rapido è il tempo durante il quale questa degradazione avviene, prima finiranno le opere, le attività, le forme di vita impegnate. Nell’essere umano, la trasformazione di energia è certo ben diversa da quella del motore di un piroscafo: le componenti chimiche e fisiche non vengono influenzate soltanto da valori, grandezze e reazioni meccaniche e termodinamiche; lo stato corporeo, la salute, il grado di efficienza sono essi stessi condizionati dal pensiero, dall’emotività, dalla sensibilità. Ma non giudico arbitrario ritenere che questi sistemi diversi implicano comunque comportamenti assoggettati alle leggi del dispendio. In fondo, la fine è anche una conseguenza del proprio stesso comportamento, pur se inevitabile comunque: sono i tempi e i modi a differire.
    Ho letto sovente in “Servizi vincenti” i nomi di Villeneuve e Senna, oltre ovviamente a quelli dei tennisti d’ogni epoca. Gilles Villeneuve richiedeva alle sue azioni un valore entropico molto elevato: la sua visione esistenziale, la sua spasmodica maniera di ricercare l’essenza, la sua eccessività di proposizione si svolgevano con scambi energetici alti ed effettuati in tempi rapidissimi. Ayrton Senna possedeva uno spessore esistenziale più scettico e meno irruente di Villeneuve. Ma la sua cifra era quella del cavaliere romantico, solitario, carismatico: mantenere gradi tanto elevati è estremamente impegnativo, con tutte le conseguenze che ne derivano.
    Le azioni sportive di Rafael Nadal sono invece un esempio paradigmatico di valore entropico alto tanto sul piano puramente chimico e fisico quanto su quello emotivo: l’energia corporea che il suo gioco richiede e la necessità di mantenere una concentrazione mentale elevatissima lo costringono a dissipare una quantità impressionante di energia. Difatti, la seconda metà della stagione agonistica lo vede sovente in grande affanno. Dubito molto che la sua carriera sportiva possa essere longeva.
    Novak Djokovic ha una resa energetica redditizia per quel che concerne l’energia che chiede al suo organismo durante il gioco. Il suo punto veramente debole, la grandezza finora troppo alta dell’entropia complessiva delle sue azioni, consiste in una mente ancora fragile, a causa di un’emotività eccessivamente reattiva.
    Roger Federer, infine. Trovo superfluo dilungarmi sul suo impressionante talento naturale, sulla sua solidissima forma mentis, sulla sua matura personalità. Mi pare più interessante rilevare che la completa consonanza dei gesti, l’essenzialità del modo di essere gli consentono di ottenere un rendimento fenomenale in proporzione al dispendio. Sono convinto che la vera ragione che muove molti a giudicarlo con acrimonia risiede proprio in questo: ciò che alla massima parte degli esseri umani richiederebbe lacrime e sangue a lui riesce con una semplicità disarmante. Roger Federer mi appare come un perfetto esempio di armonia dell’essere e dello stile. E’ un Re che avrà lunga vita.

  65. luca scrive:

    Hanno rimesso in produzione dopo 23 anni la leggendaria Wilson Jack Kramer Autograph; penso si tratti di una tiratura limitata ( chissà quanto costa!!!).
    La prova del nove sarebbe veder giocare Federer con quella racchetta contro un avversario attuale - ad esemio Nadal - dotato di medesimo attrezzo; filmare il match e visionarlo prima e dopo un Borg / McEnroe del 1980: ADDIO DISCUSSIONI !!!!!
    Immagino i commenti : ….sono due discipline sportive diverse…..in fondo, Borg e McEnroe erano abituati a giocare con le racchette di legno….etc.
    Perchè Federer non ci delizia con una esibizione utilizzando quella Wilson ? Sampras - giocatore scarsissimo - lo fece con McEnroe, utilizzando una Jack Kramer Pro Staff

  66. luca scrive:

    Secondo me, Federer poteva alpiù ambire alla top ten del 1980, dunque:

    1) Borg
    2) McEnroe
    3) Connors
    4) Lendl
    5) Vilas
    6) G.Mayer
    7) Gerulaitis
    8) Clerc
    9) ?

    I casi sono due:
    - i giocatori dell’epoca erano dei brocchi
    - le racchette attuali fanno apparire un fenomeno uno che non l’avrebbe beccata mai con i vecchi attrezzi

  67. jan scrive:

    Marcello, hai ragione, anche Rafa trovera’ sulla sua strada avversari giovani, ambiziosi e forti. Ma finora Nadal domina sulla terra e sembra che li’ non ci siano avversari che possano intimorirlo. E’ invincibile sul rosso da piu’ di due anni, salvo la parentesi ad Amburgo con Federer. Sul cemento e’ piu vulnerabile e ci sono gia’ alcuni che lo mettono regolarmente in difficolta’ e riescono a sconfiggerlo.
    Federer invece deve difendere molti punti conquistati sul cemento e da ora in poi trovera’ qualche problema in piu’ nel vincere su questa superficie, come ha dimostrato Djokovic, che quest’anno ha gia’ vinto 2 Atp Masters Series vinti nel 2006 da Roger.
    E’ vero che la partita fra Federer e Djokovic e’ stata una partita molto combattuta, ma mentre Roger e’ all’apice della sua carriera, Djokovic, come gli altri ventenni, ha molte possibilita’ di miglioramento. Ma questo e’ ovvio. Quello che non e’ ovvio e’ per quanto tempo lo svizzero continuera’ ad essere l’incontrastato numero 1 del tennis.

  68. giorgio scrive:

    Dopo questa overdose di amletici quesiti sulla grandezza federeriana e sulla sempre stucchevole diatriba tra tennis maschile a quello femminile, vorrei tornare per un attimo al tennis giocato per segnalare i risultati dei nostri a New Haven:

    Johansson b. Starace 76(3) 63

    Schiavone b. Loit 61 64.

    Da segnalare la prestazione incoraggiante al servizio di Lotito autore di ben 7 aces nel primo set con una percentuale di prime palle che, prima del tie, superava l’85%. Peccato per le 4 palle break mancate dal beneventano nel primo set. L’unica palla break dell’incontro concessa da Potito gli è stata fatale nel sesto gioco del secondo set.

    Per ciò che riguarda la Leonessa, l’unica preoccupazione è stata il break subito nel primo game dell’incontro. Adesso affonterà nei quarti la vincente di Kuznetsova/Radwanska

    TABELLONE US OPEN (occhio alla “fortuna” di Federer ed alla sfiga dei qualificati)

    Roger Federer SUI (1)
    vs.
    QUALIFIER

    QUALIFIER
    vs.
    QUALIFIER

    QUALIFIER
    vs.
    QUALIFIER

    John Isner USA
    vs.
    Jarkko Nieminen FIN (26)

    Juan Carlos Ferrero ESP (21)
    vs.
    Feliciano Lopez ESP

    Robert Kendrick USA
    vs.
    Igor Andreev RUS

    Donald Young USA
    vs.
    Chris Guccione AUS

    Sergio Roitman ARG
    vs.
    Richard Gasquet FRA (13)

    Tomas Berdych CZE (9)
    vs.
    Marc Gicquel FRA

    Simone Bolelli ITA
    vs.
    Julien Benneteau FRA

    Gilles Simon FRA
    vs.
    QUALIFIER

    Fernando Verdasco ESP
    vs.
    Paul-Henri Mathieu FRA (22)

    Ivo Karlovic CRO (32)
    vs.
    Arnaud Clement FRA

    Thomas Johansson SWE
    vs.
    Nicolas Massu CHI

    Jose Acasuso ARG
    vs.
    Martin Vassallo Arguello ARG

    Justin Gimelstob USA
    vs.
    Andy Roddick USA (5)

    —FINE PRIMO QUARTO—

    Nikolay Davydenko RUS (4)
    vs.
    Jesse Levine USA

    Nicolas Kiefer GER
    vs.
    Vincent Spadea USA

    Peter Luczak AUS
    vs.
    Luis Horna PER

    Alex Kuznetsov USA
    vs.
    Nicolas Almagro ESP (28)

    Andy Murray GBR (19)
    vs.
    QUALIFIER

    Juan-Pablo Guzman ARG
    vs.
    Jonas Bjorkman SWE

    Dominik Hrbaty SVK
    vs.
    Hyung-Taik Lee KOR

    Ruben Ramirez Hidalgo ESP
    vs.
    Guillermo Canas ARG (14)

    Tommy Haas GER (10)
    vs.
    QUALIFIER

    Benjamin Becker GER
    vs.
    QUALIFIER

    Paul Goldstein USA
    vs.
    Sebastien Grosjean FRA

    Max Mirnyi BLR
    vs.
    Marcos Baghdatis CYP (18)

    Filippo Volandri ITA (29)
    vs.
    Michael Llodra FRA

    Stefan Koubek AUT
    vs.
    Sam Querrey USA

    Fabrice Santoro FRA
    vs.
    Albert Montanes ESP

    Michael Russell USA
    vs.
    James Blake USA (6)

    —FINE SECONDO QUARTO—

    Tommy Robredo ESP (8)
    vs.
    QUALIFIER

    Mardy Fish USA
    vs.
    QUALIFIER

    QUALIFIER
    vs.
    Michael Berrer GER

    Ernests Gulbis LAT
    vs.
    Potito Starace ITA (30)

    Carlos Moya ESP (17)
    vs.
    QUALIFIER

    Guillermo Garcia-Lopez ESP
    vs.
    Igor Kunitsyn RUS

    Mariano Zabaleta ARG
    vs.
    Philipp Kohlschreiber GER

    Nicolas Devilder FRA
    vs.
    Mikhail Youzhny RUS (11)

    Lleyton Hewitt AUS (16)
    vs.
    Amer Delic USA

    Andreas Seppi ITA
    vs.
    Agustin Calleri ARG

    QUALIFIER
    vs.
    Nicolas Lapentti ECU

    Edouard Roger-Vasselin FRA
    vs.
    Juan Monaco ARG (23)

    Jurgen Melzer AUT (31)
    vs.
    Diego Hartfield ARG

    Juan Martin Del Potro ARG
    vs.
    Nicolas Mahut FRA

    Carlos Berlocq ARG
    vs.
    Radek Stepanek CZE

    Mario Ancic CRO
    vs.
    Novak Djokovic SRB (3) (strepitoso primo turno serbo-croato)

    —FINE TERZO QUARTO—

    Fernando Gonzalez CHI (7)
    vs.
    Teimuraz Gabashvili RUS

    Robby Ginepri USA
    vs.
    Olivier Rochus BEL

    Stanislas Wawrinka SUI
    vs.
    Evgeny Korolev RUS

    QUALIFIER
    vs.
    Marat Safin RUS (25)

    Juan Ignacio Chela ARG (20)
    vs.
    Michael McClune USA

    Danai Udomchoke THA
    vs.
    Wayne Odesnik USA

    QUALIFIER
    vs.
    Gael Monfils FRA

    Kristof Vliegen BEL
    vs.
    Ivan Ljubicic CRO (12)

    David Ferrer ESP (15)
    vs.
    Florian Mayer GER

    Florent Serra FRA
    vs.
    Werner Eschauer AUT

    Xavier Malisse BEL
    vs.
    Kristian Pless DEN

    Ivan Navarro Pastor ESP
    vs.
    David Nalbandian ARG (24)

    Dmitry Tursunov RUS (27)
    vs.
    Tim Henman GBR

    Jo-Wilfried Tsonga FRA
    vs.
    Oscar Hernandez ESP

    Janko Tipsarevic SRB
    vs.
    Ryan Sweeting USA

    Alun Jones AUS
    vs.
    Rafael Nadal ESP (2)

    Direi che Nadal non possa proprio lamentarsi per il suo quarto di tabellone. Esordio molto tranquillo con una WC e nessuna delle sue bestie nere nei primi 4 turni. Per contro quel fortunello di Federer si becca Roddick nei quarti ed uno tra Ferrero e Gasquet negli ottavi.

    La mina vagante Djokovic viene sorteggiato dalla parte di Nadal mentre Blake pesca la parte alta

    Dichiaro UFFICIALMENTE aperta la sessione pronostici dell’US OPEN meno televisivo (per noi italiani) degli ultimi anni

  69. Marcello scrive:

    Luca un ‘esibizione tra Federer e Nadal con quel tipo di racchette non sarebbe possibile in quanto Nadal con l’impugnatura che ha e per il suo stile di gioco steccherebbe sempre la palla.

    Sampras nei match che contavano ha sempre battuto Mac..un esibizione con le reliquie vale meno di un 2 di coppe quando la briscola è denari…

    Non mi stancherò mai di ripeterlo: SONO DUE SPORT DIVERSI!!!!
    Ogni sport ha le sue evoluzioni, veloce o lenta che sia, il basket anni 80 e anni 90 è forse ancora paragonabile a qullo di oggi (a fatica), ma lo si può paragonare con quello degli anni ‘60? NO! Il calcio di Ronaldinho,Kakà etc può essere in qualche modo comparato allo sport di Orsi,Piola e Schiavio, o per non tornare troppo indietro a a quello di Riva-Rivera o Graziani-Pulici, a me non pare. Nel tennis assistiamo a questo ad una velocità quasi raddoppiata rispetto agli altri sport, se un alieno vedesse una partita degli anni 80 e subito dopo la finale di Cincinnati 2007, noterebbe queste differenze in modo lampante!!!!
    Borg ha dominato la sua epoca,Federer la sua…non sussistono paragoni. Come diceva Renée Descartes:in questi casi bisogna sospendere il giudizio.
    Thomas Yancey ha colto in il concetto.

  70. Carlo scrive:

    Thomas, Nadal deve solo mangiare di più!

  71. giorgio scrive:

    US OPEN DONNE

    Justine Henin BEL (1)
    vs.
    QUALIFIER

    Olga Poutchkova RUS
    vs.
    QUALIFIER

    QUALIFIER
    vs.
    Julia Schruff GER

    QUALIFIER
    vs.
    Ai Sugiyama JPN (28)

    Tatiana Golovin FRA (17)
    vs.
    Ahsha Rolle USA

    Yung-Jan Chan TPE
    vs.
    Karin Knapp ITA

    Virginia Ruano Pascual ESP
    vs.
    Kateryna Bondarenko UKR

    Catalina Castano COL
    vs.
    Dinara Safina RUS (15)

    Marion Bartoli FRA (10)
    vs.
    Alexa Glatch USA

    Sara Errani ITA
    vs.
    QUALIFIER

    Andrea Petkovic GER
    vs.
    Audra Cohen USA

    Jessica Moore AUS
    vs.
    Lucie Safarova CZE (20)

    Vera Zvonareva RUS (27)
    vs.
    QUALIFIER

    Lauren Albanese USA
    vs.
    Elena Likhovtseva RUS

    Tatiana Poutchek BLR
    vs.
    Maria Elena Camerin ITA

    Angelique Kerber GER
    vs.
    Serena Williams USA (8) (poteva mancare un quarto tra justine e serena?)

    —FINE PRIMO QUARTO—

    Jelena Jankovic SRB (3)
    vs.
    Jarmila Gajdosova SVK

    Sofia Arvidsson SWE
    vs.
    Olga Govortsova BLR

    Tzipora Obziler ISR
    vs.
    Caroline Wozniacki DEN

    QUALIFIER
    vs.
    Samantha Stosur AUS (29)

    Sybille Bammer AUT (19)
    vs.
    Tamarine Tanasugarn THA

    Vania King USA
    vs.
    Meghann Shaughnessy USA

    Jill Craybas USA
    vs.
    QUALIFIER

    Stephanie Cohen-Aloro FRA
    vs.
    Elena Dementieva RUS (14)

    Venus Williams USA (12)
    vs.
    QUALIFIER

    Ioana Raluca Olaru ROU
    vs.
    Ashley Harkleroad USA

    Eleni Daniilidou GRE
    vs.
    Yvonne Meusburger AUT

    Gisela Dulko ARG
    vs.
    Alona Bondarenko UKR (21)

    Mara Santangelo ITA (25)
    vs.
    Vera Dushevina RUS

    Ekaterina Bychkova RUS
    vs.
    QUALIFIER

    QUALIFIER
    vs.
    Aravane Rezai FRA

    Aiko Nakamura JPN
    vs.
    Ana Ivanovic SRB (5)

    —FINE SECONDO QUARTO —

    Nadia Petrova RUS (7)
    vs.
    Timea Bacsinszky SUI

    Anastasia Rodionova RUS
    vs.
    Olga Savchuk UKR

    QUALIFIER
    vs.
    Agnes Szavay HUN

    Alberta Brianti ITA
    vs.
    Michaella Krajicek NED (32)

    Katarina Srebotnik SLO (22)
    vs.
    Alicia Molik AUS

    Maria Kirilenko RUS
    vs.
    Martina Muller GER

    Jelena Kostanic Tosic CRO
    vs.
    Elena Vesnina RUS

    Julia Vakulenko UKR
    vs.
    Daniela Hantuchova SVK (9)

    Martina Hingis SUI (16)
    vs.
    Mathilde Johansson FRA

    Tatjana Malek GER
    vs.
    QUALIFIER

    QUALIFIER
    vs.
    Victoria Azarenka BLR

    Dominika Cibulkova SVK
    vs.
    Tathiana Garbin ITA (23)

    Anabel Medina Garrigues ESP (31)
    vs.
    Aleksandra Wozniak CAN

    Lourdes Dominguez Lino ESP
    vs.
    Yoon Jeong Cho KOR

    Camille Pin FRA
    vs.
    QUALIFIER

    Klara Zakopalova CZE
    vs.
    Svetlana Kuznetsova RUS (4)

    —FINE TERZO QUARTO—

    Anna Chakvetadze RUS (6)
    vs.
    Ashley Weinhold USA

    Jamea Jackson USA
    vs.
    Nicole Pratt AUS

    Laura Granville USA
    vs.
    QUALIFIER

    Kaia Kanepi EST
    vs.
    Sania Mirza IND (26)

    Francesca Schiavone ITA (24)
    vs.
    Nathalie Dechy FRA

    Greta Arn GER
    vs.
    Tamira Paszek AUT

    Severine Bremond FRA
    vs.
    Edina Gallovits ROU

    Iveta Benesova CZE
    vs.
    Patty Schnyder SUI (11)

    Nicole Vaidisova CZE (13)
    vs.
    Alla Kudryavtseva RUS

    Flavia Pennetta ITA
    vs.
    Shuai Peng CHN

    Bethanie Mattek USA
    vs.
    Madison Brengle USA

    Meilen Tu USA
    vs.
    Shahar Peer ISR (18)

    Agnieszka Radwanska POL (30)
    vs.
    Akiko Morigami JPN

    Emilie Loit FRA
    vs.
    Virginie Razzano FRA

    Yaroslava Shvedova RUS
    vs.
    Casey Dellacqua AUS

    Roberta Vinci ITA
    vs.
    Maria Sharapova RUS (2) (almeno un azzurra dovremmo vederla su Neurosport………)

    Per la Leonessa possibile rivincita di 3.turno contro la Schnyder. E ottavo probabile contro Chakvetadze, che sa molto di Fed Cup

  72. giorgio scrive:

    Il tabellone delle quali ve lo risparmio. Solo gli azzurri:

    - Alexander Waske GER (26) b. Marco Crugnola ITA 60 62
    - Fabio Fognini ITA (7) vs. Lars Burgsmuller GER (oggi)

    - Federico Luzzi ITA (12) vs. Santiago Giraldo COL (oggi)

    - Hugo Armando USA vs. Leonardo Azzaro ITA (sospeso per pioggia )

    - Michal Przysiezny POL vs. Paolo Lorenzi ITA

    E l’unica donna:

    - Margalita Chakhnashvili GEO vs. Nathalie Vierin ITA (oggi)

  73. Enzo Cherici scrive:

    Usciti i tabelloni dello US Open. Mamma mia che sfiga i numeri uno! In particolare la Henin ha di fronte a sè una vera e propria via crucis. Dovesse vincere compierebbe un’impresa straordinaria. Farò il tifo per lei più del solito. Anche Federer ha di fronte a se un cammino niente male. Dopo i primi tre turni di rodaggio avrà uno tra Ferrero e Gasquet in ottavi e uno tra Roddick e Berdych ai quarti. Fortunatamente per lui Djiokovic è nella semi di Nadal, il quale se ha recuperato un minimo di condizione non dovrebbe penare fino alle semifinali. Djokovic dovrà fare attenzione all’ottavo contro Hewitt, se passa quello assisteremo probabilmente alla rivincita di Montreal contro lo spagnolo. Volandri secondo me perde da Llodra, mentre Starace ha un buonissimo tabellone fino al terzo turno, dove troverebbe Robredo: poteva andare peggio. Credo inizi a rimpiangere la mancanza di match sul cemento. Avrebbe un ottimo tabellone anche la Garbin nel femminile, speriamo recuperi una condizione accettabile. La Schiavone ha un tabellone duro, ma non impossibile. Se non si stanca troppo a New Haven potremmo ritrovarcela ai quarti contro la Chakvetadze. Tabellone fantastico per Blake che non vedo come possa perdere prima delle semifinali. Ma la cosa incredibile è proprio il tabellone della Henin: neanche nei suoi peggiori incubi avrebbe potuto andarle peggio. Dalla sua parte non manca nessuno….potevano metterle anche la testa di serie numero 2 e poi eravamo proprio al completo. Coraggio Justine.

    PS Si vede che vivo in Belgio? eheh

  74. Ronnie scrive:

    “le racchette attuali fanno apparire un fenomeno uno che non l’avrebbe beccata mai con i vecchi attrezzi “. Non avrei mai pensato di poter ridere tanto seguendo un blog. Nè di scoprire talenti che non sfigurerebbero affatto sul palco di Zelig. Vado a prendere le patatine.

  75. Carlo P scrive:

    L’aspetto più mistificante nelle affermazioni dei detrattori di Federer è quello relativo alla valutazione degli avversari: nella classifica dell’80 comparivano Borg, Mac, Lendl, Connors, e allora, che significa ? Che Lendl fosse un super l’avremmo scoperto nell’84, anche Mac era agli inizi. Per contro, le carriere di Borg, Mac e Lendl hanno raggiunto i rispettivi apici in epoche diverse.
    A posteriori, rileggendo una classifica di top ten con Federer, Nadal, Djoko e qualcun altro che si aggiungesse prossimamente potremmo avere diversi plurivincitori di slam.
    Resta il fatto, invece, che quando Mac ha raggiunto il suo top, Borg è sparito, idem per Mac nei confronti di Lendl alcuni anni dopo.
    Insomma, il presunto “dato di fatto” della maggiore qualità degli avversari di Borg, per difendere la sua supremazia, è solo un’opinione.
    Anche la questione delle racchette è una mistificazione: e se provassimo a ribaltare l’analisi ? Gli attrezzi attuali rendono i colpi più facili: verissimo. Quindi, è diventato più difficile vincere, poichè se conta di più il fattore atletico i valori si livellano. Ancora una volta, merito a Federer !
    Infine, proviamo a mettere le racchette attuali in mano a Borg, Mac eccetera e vediamo se hanno riflessi e velocità di braccio per tenere le velocità attuali ! Io so solo che ogni volta che rivedo una finale di slam degli anni ‘80, ho l’impressione di vedere la finale di un challenger di oggi, se raffrontata al tennis di vertice odierno.

  76. luca scrive:

    P.S. La Wilson Jack Kramer Autograph è messa in vendita a 400 dollari (!!!)
    Pronostico finale Us Open : Jack Kramer vs Pancho Gonzalez; scusatemi, volevo dire Nadal vs Djokovic

  77. sadi carnot scrive:

    Eh, i ragazzi di oggi non mi sanno più la termodinamica… a lezione dormono, a casa non studiano e poi ogni volta che si tratta di enunciarle… te le reinventano loro queste benedette leggi. Che bisona fare?
    Vabbè almeno ci stanno gli US OPEN.

    forza Roger!
    vamos, Rafa!

  78. Nikolik scrive:

    In un attimo di colposa disattenzione, ho guardato anche io il tabellone maschile degli US Open.
    Lo so, ragazzi, scusatemi, lo so che è un esercizio inutile, tanto il torneo lo vinceranno Federer o Nadal, ma è stata la forza dell’abitudine.
    Federer, negli scontri diretti, conduce 9-3 contro Ferrero, ma ha vinto gli ultimi sette confronti; contro Gasquet conduce 6-1, ma ha vinto gli ultimi sei confronti; contro Roddick conduce 13-1, ma ha vinto gli ultimi nove confronti; contro Berdych conduce 4-1, ma ha vinto gli ultimi quattro confronti.
    Ecco, per usare un eufemismo, non penso proprio che il nostro n. 1 perderà il sonno nei prossimi giorni.
    Sarà sicuramente un torneo molto incerto ed appassionante.

  79. Enzo Cherici scrive:

    Nikolik se l’approccio è questo c’è sempre il Wrestling eh? ;-)

    Ma che discorso è? Non ricordo nel passato teste di serie numero uno che avessero record negativi con gli avversari che via via gli si proponevano lungo il cammino. Borg che bilancio aveva con Bertolucci e Zugarelli? Troppo deboli? E il povero Gerulatis? Mai vinto un match manco per sbaglio! Eppure era numero tre del mondo…McEnroe era per caso sotto contro Ocleppo? E Sampras contro Novak? Andiamo, se ci attacchiamo anche queste considerazioni per voler sminuire il tennis attuale non siamo alla frutta, ma all’ammazzacaffè!

  80. enrico scrive:

    Sono sconvolto dal sapere che il numero uno al mondo, dominatore delle ultime quattro stagioni, ha bilanci positivi nei testa a testa con i suoi avversari. Questa volta, caro Nikolik, sei forse scivolato in un’ovvietà che, fra l’altro, non serve d’aiuto al tuo ragionamento. Penso che Federer abbia sì evitato una semifinale con Djokovic, ma dovrà stare ben attento nel suo cammino. Gasquet, Roddick, Berdyck, tutti avversari che in un torneo normale potrebbero rappresentare una degna finale.

    Discorso italiani. Molto è già stato detto - ed è questa la vera linfa di questo blog, nei commenti ci sono sì polemiche, a volte sterili, ma anche molte informazioni utilissime - rimarcherei soltanto che Starace ha la possibilità concreta di passare due turni. C’è aria di sorpasso in casa Italia. Lo so che si parla di posizioni attorno al numero trenta del mondo…ma è un fatto. Anche se sento dietro me Rino Tommasi intonare “povera patria” di Battiato :-)

  81. Alessandr0 scrive:

    Vorrei farvi notare che sulla carta, in linea teorica, se Djokovic volesse vincere gli Us Open dovrebbe battere nell’ordine: Ancic, Stepanek, Del Potro, Hewitt, Youzhny, Nadal e Federer. Non poteva essere più sfortunato di così.
    Federer dopo i primi turni facili avrebbe a partire dagli ottavi Gasquet, Roddick e Blake (o Davydenko). A partire dagli ottavi ci sarebbero quindi partita complicate, con avversari che però lui ha già dimostrato in passato di poter gestire in modo relativamente comodo.
    Il premio della fortuna va a mio avviso invece a Nadal. Ha la strada spianata fino in semifinale, le teste di serie del suo quarto di tabellone sono giocatori in crisi (Safin, Nalbandian, Ljubicic, Gonzalez), terraioli che non hanno le armi per fargli male (Ferrer, Chela) e un giocatore da cemento ma dal talento minore (Tursunov). Quindi, mi pare che o si risveglia Gonzalez, o Nadal arriva dritto fino in semifinale (a meno che non sia talmente in crisi o abbia problemi al polso al punto di soffrire giocatori come Tipsarevic o Tsonga, ad esempio)…

  82. roberto scrive:

    Riprendendo lo spunto di enrico, credo che il sorpasso tra Starace e Volandri, comunque vada questo US Open, sia ormai una questione di poche settimane, dal momento che Potito deve difendere pochissimi punti da qui alla fine dell’anno (una novantina), mentre a Filippo scadono due risultati pesanti, la vittoria al torneo di Palermo (che ahimé non c’è piu…) e la finale di Bucharest (sono quasi 300 punti).
    Credo che l’effimero titolo di n. 1 d’Italia sia comunque meritato da Starace, che quest’anno è stato il migliore dei nostri, nonché quello che ha fatto i più significativi progressi tecnici, assieme a Fognini.
    Tuttavia, quel che mi preme sottolineare è che il Safin del beneventano, testa di serie n. 31 degli US Open, arriva a New York con nelle gambe un solo match giocato sul cemento, quello perso ieri a New Haven contro lo svedese Thomas Johansson. Pertanto, anche il primo turno di Poto, contro il lettone Gulbis, giocatore discontinuo, ma uno dei migliori talenti emergenti del tennis mondiale, presenta molte insidie. Insidie che non dipendono solo dal valore dell’avversario, ma anche dalla sciagurata programmazione del nostro, figlia di una mentalità ahimé provinciale e di una probabilmente esagerata paura di infortunarsi, giocando sul duro.
    Ed è un peccato, perché Starace, se solo se ne convincesse, sarebbe in possesso di caratteristiche tecniche che gli permetterebbero di giocare a buoni livelli anche sul cemento e sul sintetico indoor.
    Io spero che il prossimo anno, iniziando la stagione da top 30, la sua programmazione sia all’altezza della voglia di migliorarsi che ha mostrato quest’anno.

  83. Nikolik scrive:

    Per la precisione, Volandri, da qui alla fine dell’anno, deve difendere ben 300 punti; Starace 121, Bolelli 109, Seppi 35, Fognini 37.
    Come dice Roberto, Starace non dovrebbe avere difficoltà a finire l’anno da n. 1 italiano.
    Però, vista la miseria di punti che devono difendere Seppi e Fognini, direi che costoro hanno veramente la possibilità, giocando bene questi ultimi due mesi, di finire l’anno in una posizione prestigiosa, ancor più dell’attuale, che permetterebbe loro di iniziare l’anno accedendo senza problemi al tabellone principale di qualsiasi torneo.

  84. roberto scrive:

    Scusa Nikolik, ma ti sbagli. La situazione è un po’ migliore rispetto a come la hai descritta tu, perché vanno contati anche i risultati attualmente non validi (quelli peggiori del 18o risultato) che andrebbero a sostituire i risultati in scadenza.
    Supponendo che i nostri non conquistassero neppure un punto da qui alla fine dell’anno, il totale dei punti persi da ciascuno sarebbe il seguente:

    Volandri perderebbe 280 punti: (escono i 170 punti della vittoria di Palermo, più i 120 della finale di Bucharest, ma entra, come 18o risultato, il secondo turno di Sopot, che vale 15 punti. Quindi 175+120-15=280). Dovrebbe restare nei primi 50, anche se di poco.

    Starace perderebbe 91 punti: (escono i 60 punti dei quarti a Mosca, i 35 punti della finale al challenger di Genova, i 21 punti dei quarti al challenger di Dnepropetrovsk, ma entrano, come 17o e 18o risultato, i 15 punti degli ottavi a Gstaad e i 10 punti di Buenos Aires. Quindi 60+35+21-10-25=91).
    Finirebbe l’anno intorno alla 34a posizione.

    Seppi perderebbe 14 punti: escono i 20 punti del Masters series di Parigi e i 10 punti di New Haven, mentre entrerebbero 16 punti come 17o e 18o risultato. Quindi 20+10-8-8=14.
    Finirebbe l’anno intorno alla 83a posizione.

    Fognini perderebbe 22 punti: escono i 15 punti del secondo turno di Palermo, i 12 punti dei quarti al challenger di Freudenstadt e i 10 punti del challenger di Aracaju, ma entrano, come 16o, 17o e 18o risultato altri 15 punti. Quindi 15+12+10-15=22.
    Finirebbe l’anno intorno alla 116a posizione.

    Chi purtroppo è messo peggio dei nostri sembra essere lo sfortunato Simone Bolelli, che è stato a lungo bloccato da un infortunio ai muscoli addominali e che da qui alla fine dell’anno, se non vincesse neppure un match, uscirebbe dai primi 100.
    Simone perderebbe infatti, tutto considerato, 105 punti e chiuderebbe l’anno intorno alla 117a posizione. Se si considera che aveva iniziato l’anno al n. 127, sarebbe davvero una gran brutta prospettiva, un ritornare al punto di partenza, dopo aver così tanto faticato (Simone questa estate era arrivato al n. 65!).

  85. Luigi Ansaloni scrive:

    Prima di tutto, sono davvero sconvolto (e non scherzo) su quante elucubrazioni mentali da una parte e dell’altra provochi Federer e la sua leadership da numero 1. Thomas aveva provato a troncare queste (mal)dicenze con un ragionamento degno di Umberto Eco o comunque di un semiotico di fama (mi ricorda tanto il mio professore, Giacomo Marrone…) ma la sua missione è fallita…

    Devo fare ragione ad Enrico quando deride (o quasi) il ragionamento degli scontri diretti dello svizzero negli ultimi anni. Tutti sanno, anche il mio telefonino, la mia bottiglia d’acqua e il mouse del mio computer, che l’unico giocatore con cui Federer è in negativo è Rafael Nadal. Se consideriamo i primi 15 al mondo. Se poi vogliamo metterci pure Canas, mettiamocelo. Non è una critica a chi lo ha fatto (non ricordo in questo momento) ma mi ha fatto ridere la battuta di Enrico…ogni tanto ci vuole…

    Per quanto riguarda le discussioni su racchette vecchie, classifiche degli anni 80, past vs present o present vs future, spero che nessuno si offenda quando dico che tutte queste parole mi sanno tanto di splendide s….e mentali.

    Vorrei fare una domanda a tutti voi, piuttosto: quanto conta il tabellone in un torneo di tennis?

  86. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Mi scuso soltanto con l’amico Enzo Cherici che lamenta un…lento aggiornamento del blog. Io sto cercando di ricaricare le batterie in vista di un US Open che si prennuncia faticosissimo (anche per questioni logistiche) oltre che per fuso orari. ho almeno 3 dei cinque leader storici del blog in meritate vacanze (uno addirittura desaprecido…) e io non solo ho aperto il computer max 2 volte per giorno, ma torno domani a Firenze e tutto il giorno di sabato sarò in volo per new York mentre domenica sarebbe mia intenzione riuscire a collegarmi wi-fi da N.Y. (solo se funziona dall’apt. dove sarò alloggiato), per raggiungere F.Meadows lunedì alle 10 americane, quindi 16 italiane.

  87. Ubaldo Scanagatta scrive:

    P.s. quindi almeno da parte mia l’aggiornamento del blog sarà ancora lento. spero negli amici. (e nei futuri collab. del blog).

  88. Stefano Grazia scrive:

    quanto conta il tabellone in un torneo di tennis?

    Per il GRANDE non conta: lui gioca per vincere il Torneo e prima o poi li deve battere tutti…Agassi non si è mai lamentato del Tabellone o del suo seeding perchè lui giocava per vincere un match alla volta ma per vincere anche il torneo…e suppongo come lui tutti i Grandi. Un esempio per tutti: le due Williams.

    Credo conti moltissimo invece per le Seconde Schiere, per i Giovani che vanno a caccia di punti per il futuro (penso a Gasquet che l’anno scorso si beccò subito Federer a Wimbledon) e per gli Onesti Professionisti che vanno a caccia di soldi e allora incontrare al primo turno TdS come Volandri,Staraceanzichè Djokovic può voler dire molto…Poi magari ci perdono lo stesso ma hanno qualche chances in più…

    Ritornando poi alle due Williams, temo che il non essere Teste di Serie fosse più un danno per le altre teste di serie costrette semmai ad affrontarle anzi tempo che per loro (e un danno per il Torneo)…Anche qui mi riferisco più che a Henin,Sharapova o Mauresmo alle tds dal 10 in poi e che non hanno oneste possibilità di vincere uno Slam o diventare top 3…

  89. Tizio scrive:

    Federer è un grande ma spadroneggia in un’epoca di Basso Impero.
    Giocatori come Blake o Davydenko sono dei mezzi campioni che nei momenti importanti si squagliano come enve al sole.
    Chi dice che negli anni ‘80 si tirava piano farebbe bene a gurdare questo video o altri dell’epoca, quando nel circuito si contavano 5 o 6 fuoriclasse da tutti inseriti tra i primi 10 dell’era Open.
    http://www.youtube.com/watch?v=X2n454t9src

  90. Enzo Cherici scrive:

    Ma figurati Ubaldo! Io avevo solo il sospetto che il tutto dipendesse da un malfunzionamento del mio pc, ci mancherebbe altro! Piuttosto, in queste poche righe che hai scritto sei riuscito a farmi montare un’invidia clamorosa nei tuoi confronti, che potrai seguire lo US Open dal vivo…Meglio così, con te lì ci sentiremo un pò presenti anche noi ;-)

  91. Enzo Cherici scrive:

    Una volta tanto non sono d’accordo con Stefano Grazia. Secondo me il tabellone conta per tutti, non solo per le seconde linee. E in tutti gli sport. Non è poi affatto vero che “tanto per vincere il torneo prima o poi devi batterli tutti”. Nadal quest’anno per arrivare in semi non deve battere proprio nessuno. Nel caso gli esca Djokovic agli ottavi contro Hewitt poi strada ancora più in discesa. Qualcuno ha già ricordato come lo scorso anno inoltre sia arrivato in finale a Wimbledon senza incontrare una testa di serie. Mentre quest’anno a Wimbledon ha avuto u!n tabellone pazzesco e chissà se non l’abbia poi pagato nella finale. Anche nei recenti mondiali di calcio vinti dall’Italia s’è visto come il tabellone contasse eccome. Basta rivedere il nostro cammino e quello ben più duro della Francia. Insomma, per una volta caro Stefano non la penso come te. ;-)

  92. giorgio scrive:

    Una piccola precisazione riguardo i calcoli di Roberto sui punti che i nostri dovranno difendere fino a fine anno.
    Occorre sottolineare come Volandri e Starace avranno, con molta probabilità, la classifica per partecipare ai 2 AMS indoor di Madrid e Parigi. Volandri, che pure deve difendere i punti sul rosso dovrebbe poter entrare nel main draw di Parigi grazie alla cronica moria che contraddistingue l’iscrizione al torneo di Bercy.
    Cosa significa la partecipazione ai 2 AMS?

    Sempre supponendo che i nostri non conquistino neanche un punto fine a fine anno, il diritto a partecipare ai 2 AMS significherebbe per Volandri e Starace, dover considerare obbligatoriamente nei top 18 i risultati negativi dei 2 AMS.

    Riepilogando i punti persi:

    VOLANDRI: 175+120=295. Non rientrano più i 15 punti di Amersfoort ma gli eventuali 0 punti di madrid/parigi

    STARACE: 60+35+21-15=101. Nei top 18, oltre agli eventuali 0 punti di madrid/parigi, rientrerebbero i soli 15 punti di Gstaad

    Nel frattempo Davydenko perde per la seconda volta nel giro di un mese (Umago) da Gilles Simon 64 64.
    Escludendo che possa averlo fatto apposta (era campione uscente di New Haven), non posso però non sottolineare come il buon Nikolay possa vantare una statistica quantomeno particolare nel 2007.

    Lo stakanovista russo ha giocato quest’anno, oltre agli slam ed ai AMS, ben 14 tornei ATP con i seguenti risultati:

    2 SEMIFINALI (Rotterdam, Doha)
    2 QUARTI (Barcelona, Poertschach)
    5 OTTAVI (Dubai, Halle, SOPOT, Sydney, New Haven)
    5 eliminazioni al PRIMO TURNO, di cui 3 consecutive (Gstaad, Amersfoort, Umag). In 4 delle 5 occasioni era il numero 1 del seeding.

    Non ci sarebbe nulla di strano se non si fosse in presenza di un giocatore che è numero 4 al mondo e che non fallisce quasi mai nei tornei che contano……..

    “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. Giulio Andreotti

  93. Diego Paoli scrive:

    Quali Us Open:
    Fognini - Burgsmuller 6-1 1-0 rit.
    Pysziansy - Lorenzi 6-3 6-4.

  94. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Mi fa piacere per Fognini, ovviamente, e anche per Luzzi che ha battuto il colombiano Geraldo (semmai qualcuno pensasse che era italiano). Mi preoccupa invece il ritiro della Schiavone dopo il primo set. Spero non sia nulla di troppo serio. Perchè un terzo turno con la Schnyder (sebbene sia sempre difficile battere due volte un’avversaria più titolata, e per di più in uno Slam) ed eventualmente la Chakvetadze (succoso antipasto di Fed Cup) in ottavi sarebbero obiettivi difficili ma non impossibili per la miglior Francesca. Ma avremo la miglior Francesca? Forse Angelica, nostra vet del tennis femminile, ne sa qualcosa di più. Riguardo alle classifiche di fine anno e alla competizione autarchica Volandri-Starace, vorrei solo sapere se l’ultimo intervento al riguardo, fra Nikolik, Roberto e Giorgio (ringrazio tutti e tre, per me sono dei mostri anche quando sbagliano!!! E d’altra parte se non fossero almeno in tre fortemente esperti a confrontarsi non arriveremmo probabilmente mai a un dibattito costruttivo e ad una conclusione finale soddisfacente), e cioè quello di Giorgio, debba ritenersi quello che _ come si suol dire _ taglia la testa al toro. Qualcuno magari riterrà la questione oziosa, io no. Anche giornalisticamente ha una sua valenza, anche se magari a chi legge può bastare sapere che con tutta probabilità Starace scavalcherà Volandri…O no? Infine riguardo a Davydenko _ e alle ultime interessanti osservazioni dell’impargegiabile Giorgio _ preso atto (con una punta di malignità) delle sue debacle nei tornei minori (pur ricordando che i vari Stakanoc del tennis, non a caso russi, e non a caso il primo Stakanov era Kafelnikov che giocava come un ossesso, forse perchè non voleva tornare mai a casa…) osservo due cose: la prima è che Simon, nel caso specifico, è un brutto pesce e a nessuno piace incontrarlo. Insomma perdere con lui ci sta, anche due volte di fila. La seconda è che Davydenko ha vinto di misura con il giovane Donald Young, campione junior a 16 anni e troppo pèresto ritenuto scarso, dopo le prime scottanti sconfitte nel circuito maggiore affrontato probabilmente con troppa fretta. Ma il ragazzino di colore, anche se è alto poco più d’un metro e 76 (credo…) ed ha un tennis assai leggero, ha talento e sta maturando. Alla sua età, 17, non ce ne sono tanti che possono perdere di misura al terzo con Davydenko, anche se il russo magari ha giocato sotto tono.

  95. Nikolik scrive:

    Ho sbagliato io e hanno completamente ragione Roberto e Giorgio.
    Quindi, veramente Seppi e Fognini hanno una grandissima opportunità di migliorare la loro classifica da qui alla fine dell’anno, ancor più di quanto pensassi io, visto che i punti che devono difendere sono veramente pochissimi.
    Oltretutto, per quanto riguarda Fognini, anche il tabellone delle qualificazioni degli US Open concede dei punti ad ogni match, per cui, già con la vittoria di ieri, ha cominciato la sua rincorsa ai primi 100.
    Speriamo.

  96. roberto scrive:

    Caro Giorgio, ti ringrazio per la precisazione, assolutamente corretta, tuttavia, mi viene in mente una cosa che credo vada detta per fare ulteriore chiarezza, anche su invito di Ubaldo. In realtà Volandri e Starace, partecipando a i due MS indoor, perdendo al primo turno prenderebbero comunque 5 punti in ciascun torneo, e tali punti, come dici giustamente tu, andrebbero d’ufficio nel loro best 18. Quindi alla fine della fiera Volandri e Starace perderebbero 10 punti in meno rispetto al conteggio precedente….
    Se invece disertassero i due tornei, pur essendo iscritti di ufficio, si ritroverebbero due 0 nel best 18, come è capitato già a Volandri per essersi ritirato da Montreal.

    Mamma mia quanto siamo pignoli!!

  97. Nikolik scrive:

    Per quanto riguarda il tennis femminile, vorrei segnalare le ottime vittorie della Santangelo, in coppia con la Mirza, al torneo di New Haven.
    Le due sono già in semifinale e, solo con questo risultato, Mara prenderà almeno altri 125 punti in classifica, continuando i suoi progressi.
    Oltretutto, cambiando continuamente partner, i risultati continuano ad arrivare, per cui, chiaramente, si deve ritenere che ormai la nostra giocatrice ha dimostrato veramente di avere padronanza degli schemi e delle dinamiche del doppio.
    Questo fatto potrà farci comodo per la finale della Fed Cup, in cui il doppio potrà essere decisivo (anche se le ultime scelte di Barazzutti non hanno privilegiato Mara in doppio).
    In semifinale incontrerà stasera una coppia molto temibile, Peschke/Stubbs.
    Segnalo, inoltre, le buone prestazioni di Lara Meccico e di Giulia Gardani al torneo ITF di Tre Castagni da 10.000 $.
    In particolare, la Meccico, nata nel 1990, ha battuto la testa di serie n. 6 del torneo, Valentina Sulpizio, che ha 6 anni più di lei e che la precede di 600 posti in classifica, mentre la Gardani, nata nel 1989, ha battuto una bielorussa che era accreditata della testa di serie n. 8.
    Peraltro, entrambe sono ora nei quarti di finale ed entrambe hanno vinto le qualificazioni.
    Roberto ora mi dirà che anche Alize Cornet è nata nel 1990 e che è n. 97 del mondo.
    Lo so, ma che ci posso fare? Sono un inguaribile ottimista, pieno di speranze…

  98. thomas yancey scrive:

    La frequentazione di questo blog mi ha convinto che grandissima parte degli appassionati di tennis è pervicacemente afflitta da un fastidioso disturbo emotivo: la “sindrome della moglie di Lot”. Non passa giorno che non legga rimpianti per Borg o Lendl, per Becker o McEnroe, per Edberg o Sampras. C’è chi piange perfino l’assenza di Vilas o di Gerulaitis, pace all’anima sua. Così aggrappati a questo mitico passato da ricordare con precisione cronometrica quanti anni, mesi, giorni, ore contava la vita del venditore di coppe e racchette Borg quando ha vinto il torneo di Bologna. Gente che ama partecipare ogni giorno a qualche messa in suffragio.
    Chissà, forse a causare questo disturbo deve essere lo scuotimento della teca cranica per il ripetuto spostamento della testa da destra a sinistra e da sinistra a destra che la visione di una partita di tennis sul campo comporta. Non mi pare infatti che gli appassionati di altri sport ne soffrano. Non conosco persone che dopo aver visto una partita di Pirlo piangano i bei tempi di Gullit o di Schiaffino o che dopo un gol di Adriano affermino: “Sì, va bene, ma vuoi mettere le reti che realizzavano Mazzola o Angelillo?”. Né mi ricordo di patiti della boxe che dopo aver visto Tyson perdere assurdamente con Buster Douglas abbiano borbottato disgustati: “Questo ad Alì o a Dempsey non sarebbe mai successo!”.
    Sto cominciando a preoccuparmi: non sarà che il tennis è per un pubblico di masochisti inveterati? O magari è uno sport che trasforma gli appassionati in petulanti seccatori?

  99. roberto scrive:

    No Nikolik, non volglio fare altri confronti impietosi, sarebbe troppo facile. Quel che volevo dire è che il livello tecnico del torneo di Tre Castagni è, piuttosto basso, sicuramente inferiuore alla media dei 10.000 che si svolgono in Italia. Spesso capita, di questi tempi, perché in estate si giocano tantissimi tornei, e quindi le giocatrici si ripartiscono su un numero maggiore di entry list. Il risultato è che molte abitueés dei 10.000 o anche dei 25.000 riescono ad entrare nei tabelloni di tornei più importanti, lasciando spazio alle più giovani leve in quelli minori…
    La Gardani non la conosco, mentre so che la Meccico è una mancina, con un buon rovescio bimane, un gioco discretamente potente.
    Ma se vuoi sapere la mia, la migliore che abbiamo, fra le ‘90 è Federica Di Sarra, che ha un ottimo braccio, un gran dritto naturale e un repertorio tecnico piuttosto completo.

  100. angelica scrive:

    Francesca Schiavone,dopo il ritiro dal match contro Svetlana Kuznetsova, ha detto, in conferenza stampa, che sentiva dolore alla caviglia sinistra che non voleva rischiare un infortunio piu’ grave con gli US Open alle porte e preferisce avere un paio in giorni in piu di riposo, perche’ quando corre e poi si ferma sente dolore.

  101. marco napo. scrive:

    caro thomas , ammiro la tua enfasi ,la tua retorica , buona per un commediografo , ma vedi noi amanti del tennis da buoni esteti e puristi non ci esaltiamo soltanto per un gesto atletico ,ma anche per i colpi d’autore le prodezze ,le estrosità ed invenzioni .
    ed è per questo che rimpiangiamo quelli che sono stati artisti della racchetta più che lavoratori od operai alla davidenko tanto per capirci.
    attualmmente il gioco sempre più potente permette sempre meno un gioco fatto di creatività ed invenzioni .
    poi per qunado riguarda la malinconia o nostalgia del passato , vorrei sapere chi è che non rimpiange un pelè o un maradona (a prescindere dall’uomo ) , o un micheal giordan .
    inoltre direi che il tifoso del tennis è il piu sportivo e meno violento quindi poche chiacchere e lunga vita…….

  102. giorgio scrive:

    Ritornando per l’ultima volta alla questione dei punti da difendere per i nostri, ricordo che la premessa del nostro ragionamento era quella per cui i nostri non avrebbero fatto alcun punto da qui alla fine dell’anno. Spero che Baccini non ne abbia a male per questo……..

    Come dice Roberto, la partecipazione agli AMS (come quella agli Slam) prevede l’assegnazione di punti (5) anche per le sconfitte di primo turno. Tranne nel caso in cui ad essere sconfitto al primo turno è una Wild Card, al quale non viene assegnato alcun punto.

    Detto ciò caro Roberto, spero anch’io che la non partecipazione di Filo e Poto agli AMS indoor sia un’ipotesi molto molto remota. Purtroppo, però, i nostri hanno già dato prova negli ultimi tempi di poca lungimiranza nella loro programmazione.

    Colgo l’occasione per rettificare quanto letto su questo blog qualche settimana fa a proposito delle scelte di Starace. Se non sbaglio Tommasi sosteneva come a Montreal tra i primi 34 giocatori del mondo mancassero solo Volandri, Monaco e Starace. Occorre, però, precisare come Starace, a differenza degli altri 2, non aveva la classifica per partecipare all’AMS di Montreal (come peraltro a Cincinnati), quindi la sua scelta di programmare diversamente l’agosto poteva essere un minimo più comprensibile. Certo, avrei preferito anch’io vederlo alle prese con le qualificazione dei 2 tornei americani, ma almeno le sue rinunce non hanno avuto ripercussioni sulla sua classifica. Volandri e Monaco, invece, devono, loro malgrado, considerare nei best 18 lo “ZERO” di Montreal.

    Evviva i pignoli………..

  103. thomas yancey scrive:

    Caro marco napo, la tua ammirazione mi onora. Soprattutto perché proviene da un esteta finanche purista. Se ho ben capito tu rimpiangi quel gioco artistico e d’autore di un tempo. Che oggi non esiste più, perché tutto si fonda sulla semplice potenza. Verissimo. Infatti Federer, Djokovic, Gasquet, Safin provengono tutti dal sollevamento pesi o hanno vinto in precedenza qualche medaglia olimpica nel lancio del martello. Negli anni dell’Eden invece i tennisti così tanto rimpianti erano tutti allievi di Michelangelo e si muovevano sul campo come Nurejev su un palco. Chissà perché i taglialegna si ostinano oggi a spaccarsi la schiena nei boschi senza capire che il mondo del tennis attuale è fatto giusto per loro. Per quel che concerne la tua esortazione alle poche chiacchiere, sono il primo assertore che le bocche sono come gli sfinteri: andrebbero usati quando è necessario. Dunque sii più cauto quando dichiari di essere sportivo e non violento per poi usare parole di intento e significato opposti.

  104. Nikolik scrive:

    Marco napo ha completamente ragione quando dice che non ci si esalta soltanto per un gesto atletico, ma anche per i colpi d’autore, prodezze, estrosità ed invenzioni. A questo elenco mi permetto di aggiungere un’altra caratteristica: la personalità dei campioni, l’essere personaggi.
    Insomma, Borg, Lendl, McEnroe, Connors, Vilas, Gerulaitis e tutti gli altri erano anche dei veri e propri personaggi di costume, non solo grandi campioni. Ti facevano proprio divertire. Erano speciali. Uno smoccolava e digrignava i denti, uno era simpatico, uno glaciale, uno sembrava un vampiro, un altro minacciava gli avversari e l’arbitro ed era maleducato, ecc.
    E adesso? Chi mi fa divertire? I tennisti si fanno gli affari loro, giocano, vincono, lavorano insomma. Non sono personaggi di costume.
    Le tenniste, invece, sono grandi personaggi: c’è la bellissima; c’è quella bruttina ma che è la più forte di tutte; c’è quella che urla come un’ossessa; c’è quella superatletica che ti intimidisce fisicamente; c’è la giovane campionessa che ti fa tenerezza; ci sono le sorellone americane che hanno personalità fantastica, ecc.
    Ma certo, tutti i gusti sono gusti.

  105. Stefano Grazia scrive:

    Grande Yancey. Sono anche un po’ d’accordo con Nikolic e ne scrivevo tempo fa, non ricordo più dove, sul maggior pathos del tennis femminile… Però ricordo anche che chi si lamenta ora della mancanza di personaggi come Agassi e Lendl quando Agassi comparve lo prese a spernacchiate e di Lendl si diceva tutto tranne che avesse personalità (e invece ne aveva e anche sense of humour)rimpiangendo i Borg, Lendl, McEnroe, Connors, Vilas, Gerulaitis …è vero…E quando c’erano loro sirimpiangevano i bei tempi del cameratismo , dei poveri ma belli, dei gesti bianchi, quando dopo il match si faceva a gara a chi beveva più birre, si viaggiava insieme, etc etc Fra 10 anni rimpiangeremo l’aristocratica personalità di Federer e la brutalità animalesca di Nadal…Io sto già rimpiangendo i C’MON di Hewitt. Ma in verità, e l’ho già scritto, non sopporto più quelli che continuano a rimpiangere i vecchi tempi, gli anni 50, gli anni sessanta, i Beatles e i Rolling Stones (per carità: ho tutti i CD,anzi: i dischi…ma compro anche Macy Gray, i Coldplay, David gray e perfino i coldplay e tutto quello che finisce in ay)(scherzo: mi piace anche Moby e perfino i Maroon 5, si, quelli di quello che non è riuscito ad accendere di passione la Sharapova)…Insomma, quando sentivo i più grandi affermare che loro si che sapevano divertirsi, altrochè i giovani d’oggi ho giurato a me stesso che mai sarei caduto nel tranello…E oggi quando sento questi discorsi non so perchè, e magari non è pertinente, mi viene in mente la battuta di Trainspotting “Scotland is shite!!!!” in risposta al commento retorico e un po’ da “fatto” dell’amico che declamava: come è bella la Scozia…
    Un po’, talora, come quando certi italiani all’estero amano decantare l’Italia solo in quanto italiani (fossero scozzesi, decanterebbero la Scozia) e non per meriti effettivi…Tipo gli Spaghetti alla Bolognese che vi giuro, manco esistono a Bologna…
    OK, lo ammetto: ho perso il filo…Di cosa stavamo parlando?

  106. Tizio scrive:

    I sofisti hanno un grave difetto: considerano la verità un optional, pertanto è un gioco da ragazzi confutarne le tesi.
    Esiste un sacco di gente che davanti ai carneadi attuali rimpiange l’epoca di Alì, Foreman e Frazier, che vedendo Pirlo dice giustamente che Rivera o Netzer erano un’altra cosa e che assistendo allo scempio del ciclismo attuale si commuove al ricordo di Binda, Coppi e Bartali. Non è un atteggiamento pateticamente nostalgico, ma la semplice constatazione che in tutti gli sport esistono annate e periodi migliori di altri.
    Così è del tutto normale, in un’epoca tennistica come la presente, rimpiangere gli anni ‘80, più ricchi di veri campioni e di veri uomini.

  107. luca scrive:

    Più leggo il blog, più rimpiango l’Orso.
    La mia sensazione, da ex allievo del corso di Ingegneria Meccanica - vecchio ordinamento ( = selezione naturale !!!) - del Politecnico di Torino è che più che alle leggi della termodinamica citate da Thomas si debba fare riferimento a quelle della statistica.
    Ma quale Federer: dategli una Jack Kramer Autograh e vedete cosa sa fare; poi rivedete i filmati del 1980.
    L’Orso è statisticamente……UNICO !!!!!!

  108. luca scrive:

    I confronti si fanno ad armi pari, e sono certo che, se si dovesse scommettere fra un vincitore in un ipotetico torneo fra GOAT con attrezzi da 67″, ben pochi punterebbero su Federer; indipendentemente dalle superfici.
    Ecco, la finale di Wimbledon 1969 e Wimbledon 1981 ha visto i due vincitori - ambedue mancini - utilizzare il medesimo attrezzo : la Dunlop Maxply.
    Dopo aver visto i due matches, dire che McEnroe fosse più forte di Laver non mi sembra una sciocchezza.
    Dire che Laver e McEnroe sapessero giocare a tennis non mi sembra una sciocchezza

  109. Sergio scrive:

    Stiamo girando sempre intorno alla stessa torta rancida . Ma chi ha ancora voglia di confrontare Federer con i grandissimi del passato ?? Forse chi, preoccupato dal futuro sorpasso sportivo, punta il dito su un presunto primato qualitativo. Discorso fumoso ed inutile e che personalmente non interessa più. L’orso (”o “minuscola) é estinto, godiamoci quel tanto (o poco) che ci propone il presente. Gli attrezzi evolvono : preferisco guidare una BMW moderna che una FIAT Mirafiori. I nostalgici sono sempre un po’ ipocriti. “Si stava meglio prima..” vallo a dire a chi combatteva al fronte durante la II guerra mondiale. Nauseato, vi saluto.

  110. Stefano scrive:

    Qualcuno mi sa dire come sta Francesca SCHIAVONE e se giocherà gli us open? grazie

  111. giorgio scrive:

    Mara Santangelo, in coppia con la Mirza, domina la coppia numero 1 al mondo (C. Black / L. Huber) con un netto 61 62, aggiudicandosi il sesto titolo di doppio in carriera.
    Quello di New Haven è il quinto alloro del 2007 dopo PATTAYA CITY (con la Pratt), AMELIA ISLAND (Srebotnik), ROMA (Dechy), PARIGI(Molik).

    Continua la scalata in classifica di Mara che con questi 275 punti consolida il 6° posto in classifica, dimezzando il distacco da colei che la precede, la slovena Srebotnik che, rispetto alla nostra, deve difendere, da qui a fine anno, un migliaio di punti in più, a partire dalla finale raggiunta allo scorso Us Open

  112. Stefano Grazia scrive:

    5 tornei vinti con 5 compagne diverse…chi è il miglior doppio in circolazione nel WTA? Santangelo and Anybody Else!!!!

  113. ROBERTA scrive:

    ciao a tutti….
    vorrei avere gentilmente delle informazioni in merito ai biglietti di wimbledon 2008 …
    nei vari siti ci sono un infinita’ di prezzi e sinceramente non ci ho capito molto…
    qualcuno può aiutarmi?
    vorrei andare il prox anno a vedere magari una gara ai quarti.. ma non ci capisco nulla!!! qualcuno mi può dare qualche dritta???
    grazie

  114. stefano scrive:

    borg ha vinto il primo roland garros a 18 anni appena compiuti, il primo wimbledon a 20 anni e due mesi, e dai 17 ai 25 anni ha vinto 6 rol garros, 5 wimbledon(+una finale persa), 2 masters atp(+ 2 finali perse), 2 masters wct(+ 2 finali perse), una coppa davis nel 76 vincendo tutti i doppi, e ha giocato 4 finali agli usa open(quella dell’80 glie l’han rubata vistosamente); inoltre ha vinto sia sulla terra, sia sul sintetico sia sull’erba(e se l’e’ ben cavata anche sul cemento); inoltre ha chiuso il confronto con mac 11 a 9, con connors 15 a 9, con lendl 6 a 2; insomma, in 8 anni ha vinto tutto, mentre federer ha cominciato a vincere nel 2003, dopo il ritiro d sampras(a 22 anni, contro i 18 d borg), ma non ha vinto roland garros; peraltro borg non giocava gli australian open, che avrebbe vinto tranquillamente; era meno tecnico d federer ma + veloce e resistente, ma sopratutto x essere il + grande bisogna vincere su tutte le superfici, oppure su terra e erba, o su terra e sintetico, o su terra e cemento, ma non si puo’ prescindere dalla terra; vi piaccia o no ma statisticamente borg e’ stato + grande, anche se si e’ dimostrato debole nel ritirarsi a soli 25 anni(da questo punto d vista federer sampras lendl agassi e connors son superiori)…stefano, 13/9/07

  115. Nimtroub scrive:

    Interesting thought …. But good!

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