I miei incontri con Karin da Parra
Due italiani sul centrale con i n.1.
E altri tre sul n.1: mai successo.
Di Gaudenzi su Sampras l’ultima vittoria sul centrale

 
31 Maggio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
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Dall’inviato
UBALDO SCANAGATTA

inviato a La Nazione, Il Giorno, il RdCarlino

PARIGI _ Quasi ogni mattina incontro Karin Knapp, tedesca di nome e di lingua (“Con la mia famiglia, ma non con l’allenatore”), italiana a dispetto del nome. E’ nata, quasi 20 anni fa, a Luttago, 1.000 abitanti appena, nel cuore dell’Alto Adige, come Thoeni, la Kostner. Difatti a 3 anni era già sulle piste di sci e solo 4 anni dopo avrebbe preso in mano la prima racchetta da tennis. Ragazzona bionda d’un metro e 80, timida ma non troppo, fan della Clijsters, diplomata ragioniera (gli orali dati fra un match e l’altro del torneo di Padova), in meno di un anno e mezzo è salita di 221 posizioni in classifica Wta (vittima più illustre la tedesca Groenefeld n.16). Prima di Parigi Karin era n.85. Dopo sarà almeno n.65. Sì, ieri ha battuto (6-4,2-6,6-3) anche l’ucraina Alona Bondarenko, n.24, che aveva recentemente sconfitto la Schiavone e due volte la Garbin. Domani affronterà la svizzera Schnyder. Proprio con la Garbin, la “Schiavo” e la Santangelo Karin è al terzo round: quattro ragazze lì non le avevamo più avute dal ’62.
Golosa di kaiserschmarn, dolce tipico del Sud Tirol, gli occhi azzurri chiari, due spalle poderose da canoista, ma un polso un po’ più fragile. Proprio per quello (e …un po’ di superstizione; ieri dopo un ace si è fatta ridare la stessa palla) ogni mattina va in pellegrinaggio, dal dottor Parra, alias “Professor Laser”, camera 624 del Radisson Hotel di Port Saint Cloud. Lei insieme a tanti altri atleti più o meno acciaccati del vostro cronista: Garbin, Dementieva, Hantuchova, Starace, tutti “miracolati”, tutti qui ancora in lizza.
Proprio lei, con l’allenatore bresciano Marco Boesso che la segue dacchè lei aveva 15 anni al Tennis Caldaro di…Seppi (“Andreas è un esempio per me! Il suo coach Massimo Sartori mi ha affidato a Marco”), mi ha dato un passaggio da… “casa Parra” sulla Peugeot “ufficiale” del Roland Garros: “La spalla dell’Azarenka (la bielorussa messa k.o. al primo turno), stava peggio di quella di Karin, ma lei ha giocato benissimo…però la Bondarenko è di un altro livello. Aggressiva…ha un rovescio che fa male”. Ma la Knapp debuttante in uno Slam, ha vinto ancora. Nel mondo farà meno notizia delle storiche frasi di Maria Sharapova: “Questi primi giorni sulla terra…mi sento come una mucca su una lastra di ghiaccio”. E: “Quando ero infortunata facevo… la spesa. Ora so dove trovare verdure e formaggio…In cucina sono un vero disastro. Non ho la pazienza di aspettare che l’acqua bolla, che l’olio sia caldo per friggere…so solo tagliare bene le verdure”.
Oggi due italiani contro i n.1 del mondo sul “centrale” Starace con Federer e Santangelo con la Henin. E tre sul n.1 Garbin-Cohen Aloro, Volandri con Ljubicic, Schiavone con Safina. Roba mai vista. L’ultimo italiano a vincere un match sul centrale fu Andrea Gaudenzi, per l’appunto contro Pete Sampras…che però nel maggio 2002, al primo turno, non era più n.1 del mondo. Insomma…Starace deve compiere un’impresa unica…mentre la Henin qui è già stata battuta dalla Garbin, ma quel match si giocò sul Suzanne Lenglen e la Henin era ferma da tempo e si rifermò subito dopo. Insomma sarà un”altra Henin, ma Mara ha detto: “Prima o poi conto di riuscire a batterla”

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2 Commenti a “I miei incontri con Karin da Parra
Due italiani sul centrale con i n.1.
E altri tre sul n.1: mai successo.
Di Gaudenzi su Sampras l’ultima vittoria sul centrale”

  1. Antonio Gaito scrive:

    Una giornata di grandi emozioni sicuramente!

  2. vincenzo torzillo scrive:

    forza POTO!!!

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