Commenti a: Sette doppi falli in due games.L’arbitro ammonisce Davydenko per scarso impegno. Ci è o ci fa?L’ATP lo multa: 2000 dollari. Un avvertimento? Qui il video http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 18:15:41 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Nikolik http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31475 Nikolik Tue, 30 Oct 2007 09:04:34 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31475 Ciao, Thomas! Qualora tu non ci ripensassi, come invece mi auguro, un caro saluto. Ciao, Thomas!
Qualora tu non ci ripensassi, come invece mi auguro, un caro saluto.

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Di: maxolds http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31473 maxolds Tue, 30 Oct 2007 09:01:55 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31473 bello, marcos. perfetto davvero . eppero'.... strana la vita-diceva woody allen- e il tassista di rimando ''si, come tutto il resto'' ..figuriamoci il tennis. bello, marcos. perfetto davvero .

eppero’….
strana la vita-diceva woody allen- e il tassista di rimando
‘’si, come tutto il resto”

..figuriamoci il tennis.

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Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31445 marcos Tue, 30 Oct 2007 00:46:53 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31445 il blog ospita i pensieri di tutti coloro che amano il tennis. spesso, tali pensieri sono molto distanti tra loro. ubaldo ed altri scrivono pezzi su cui discutere: l'articolo, nel blog, è occasione di riflessione scritta e di discussione. talvolta, sono più interessanti gli interventi che seguono l'articolo, rispetto al primo scritto (soprattutto quando lo scrivo io). per questo, a mio parere, l'articolo scritto nel blog trova la sua completezza alla fine di tutti gli interventi che ha generato: capita, spessissimo, che i contenuti del pezzo principale vengano in questo modo completati, approfonditi, riletti in altra ottica, confutati, criticati, arricchiti...capita che diano origine a riflessioni impensabili al momento della stesura del primo pezzo e che la discussione proceda verso altri lidi. una qualsiasi parte dell'articolo e degli interventi successivi può non piacere a qualcuno, non piacere a molti, può appassionare qualcuno o appassionare molti; dei cento interventi che seguono l'articolo (articolo compreso), dieci possono essere particolarmente profondi, venti discutibili per me, venti discutibili per roberto, dieci simpaticamente ironici, dieci clamorosamente superficiali per me, cinque particolarmente aguzzi, cinque duri da mandar giù per alcune sensibilità, dieci che paiono inutili, magari solo per me, e dieci che provano a riassumere. qualsiasi intervento, dunque, ha una sua ragion d'essere. all'interno di questo fiume di parole, che va dal titolo all'ultimo punto dell'ultimo post, soprattutto quando si tratta di temi delicati, ciascuno si assume anche il rischio, scrivendo, di turbare l'altrui sensibilità. a tutti noi, credo, è capitato, anche in questo blog, di rimanerci male per le affermazioni di qualcuno o per la piega presa da una discussione: credo sia una fisiologica conseguenza dello stare insieme. anche quando si sta bene insieme, infatti, capita il giorno in cui non ci si sopporta. il blog regala a tutti un altro giorno per stare bene insieme. approfittiamone. il blog ospita i pensieri di tutti coloro che amano il tennis. spesso, tali pensieri sono molto distanti tra loro. ubaldo ed altri scrivono pezzi su cui discutere: l’articolo, nel blog, è occasione di riflessione scritta e di discussione. talvolta, sono più interessanti gli interventi che seguono l’articolo, rispetto al primo scritto (soprattutto quando lo scrivo io).
per questo, a mio parere, l’articolo scritto nel blog trova la sua completezza alla fine di tutti gli interventi che ha generato: capita, spessissimo, che i contenuti del pezzo principale vengano in questo modo completati, approfonditi, riletti in altra ottica, confutati, criticati, arricchiti…capita che diano origine a riflessioni impensabili al momento della stesura del primo pezzo e che la discussione proceda verso altri lidi.
una qualsiasi parte dell’articolo e degli interventi successivi può non piacere a qualcuno, non piacere a molti, può appassionare qualcuno o appassionare molti; dei cento interventi che seguono l’articolo (articolo compreso), dieci possono essere particolarmente profondi, venti discutibili per me, venti discutibili per roberto, dieci simpaticamente ironici, dieci clamorosamente superficiali per me, cinque particolarmente aguzzi, cinque duri da mandar giù per alcune sensibilità, dieci che paiono inutili, magari solo per me, e dieci che provano a riassumere. qualsiasi intervento, dunque, ha una sua ragion d’essere. all’interno di questo fiume di parole, che va dal titolo all’ultimo punto dell’ultimo post, soprattutto quando si tratta di temi delicati, ciascuno si assume anche il rischio, scrivendo, di turbare l’altrui sensibilità. a tutti noi, credo, è capitato, anche in questo blog, di rimanerci male per le affermazioni di qualcuno o per la piega presa da una discussione: credo sia una fisiologica conseguenza dello stare insieme. anche quando si sta bene insieme, infatti, capita il giorno in cui non ci si sopporta.

il blog regala a tutti un altro giorno per stare bene insieme. approfittiamone.

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Di: angelica http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31432 angelica Mon, 29 Oct 2007 23:06:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31432 ma sinceramente, voi pensate che mettersi d'accordo su un match di un torneo di livello cosi' insignificante sia veremente cosi' grave da meritare tutto 'sto polverone mediatico? oppure lo dite solo per una questione di principio? (che ci sta' eh, per carita' ci sta tutta) Perche' come ripetuto piu' volte, per quel che mi rigura, chi scomette e' un pollo e chi scomette su tornei cosi' scrausi e' un pollo al quadrato. Mentre per quel che riguarda tornei di un certo livello (quelli che contano, non prendiamo in giro) non c'e' mezza voce di risultati accroccati. Oh, per il momento tutti parlano (e spesso quelli che parlano di piu' sono giocatori di classifica a 3 cifre) ma di prove nemmeno l'ombra. ma sinceramente, voi pensate che mettersi d’accordo su un match di un torneo di livello cosi’ insignificante sia veremente cosi’ grave da meritare tutto ’sto polverone mediatico?
oppure lo dite solo per una questione di principio? (che ci sta’ eh, per carita’ ci sta tutta)

Perche’ come ripetuto piu’ volte, per quel che mi rigura, chi scomette e’ un pollo e chi scomette su tornei cosi’ scrausi e’ un pollo al quadrato.
Mentre per quel che riguarda tornei di un certo livello (quelli che contano, non prendiamo in giro) non c’e’ mezza voce di risultati accroccati.

Oh, per il momento tutti parlano (e spesso quelli che parlano di piu’ sono giocatori di classifica a 3 cifre) ma di prove nemmeno l’ombra.

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31398 Avec Double Cordage Mon, 29 Oct 2007 19:02:30 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31398 Rispetto la decisione di thomas yancey e deducendo che si tratta di una persona con forti principi posso anche comprendere la sua azione, in particolarmodo se lui fosse una persona attiva nel ambito giornalistico - letterario come si potrebbe pensare dalla sua cpacità espressiva e dalla sua elevata cultura per non dire saggezza. Ad ogni modo personalmente non mi trovo d'accordo con la sua motivazione e valutazione della gravità del evento, ma questo come detto in base alla mia valutazione ed io non sono ne giornalista ne scrittore (non ci vuole sherlock holmes a capirlo) e sinceramente non ho problemi ad ammettere che un sospetto che Davydenko in un modo o nell'altro abbia fatto qualcosa di losco nell'ambito di queste scomesse sia tramite bet exchange e collaboratori o altro io lo nutro. Io sono d'accordo con Ualdo qunado differnezia un blog da un quotidiano, anche se questo blog viene gestito da un giornalista vero rimane pur sempre un blog che ha altre regole di tempi, linguaggio e metodi, in modo da richiedere al utente un maggior senso critico, che i mezzi tradizionali d'informazione. per spiegarmi meglio vorrei fare un esempio: Wikipedia può essere utilissima ma non è sicuramente un enciclopedia, non significa che quello che c'è scritto in un enciclopedia sia tutto legge ma su wikipedia un semplice appassionato può trovare errorri e ommissioni grossolane e senza un elevata capacità critica sarebbe completamente perso, come del resto lo sarebbe nel mondo dopo l'attuale rivoluzione informatica, ma ciò non toglie che wikipedia è di straordinari utilità specialmente se si conosce l'inglese e una o due altra lingue ancora. Io queste cose le terrei in considerazione nel ambito di un blog e quindi sarei contento se thomas yancey potesse ripensarci e tornare tra di noi. Quanto al mio personale scetticismo su Davydenko sicuramente non c'è niente di concreto tanto meno uno straccio di prova ma solo indizi, altrimenti forse avrei qualcosa di più di un sospetto. Gli indizi nemmeno sono un gran che (il numero di tornei giocati, il numero 4 del mondo che gioca challenger e si ritira o gioca delle partite esotiche che hanno come conseguenza la sua esclusione dal bet exchange, e altre cose di piccolo conto come queste) e può anche darsi che l'ipotesi del capro espiatorio abbia delle fondamenta, am in una cosa sono molto d'accordo con thomas yancey ovvero "la pochezza delle istituzioni del tennis professionistico mondiale". Probabilmente lui non sarà d'accordo con la mia analisi, ma io ancor più di pochezza parlerei di CONFLITTO DI INTERESSI, l'ATP dal mio punto di vista più che un associazione capace di indagare, perseguiere e sanzionare comportamenti antisportivi (doping e match-fixing) a mio parere è un organizzatore di tornei, come in buona parte lo è anche l'ITF e quindi dal mio punto di vista non sono gli enti adatti a fermare questo male se come penso è un male diffuso da anni e non solo un eccezzionale caso su 1000. Perchè se veramente una piccola parte di quello che ha detto Murray corrispondesse alla verità almeno il match-fixing sarebbe gia una parte se pur minoritaria del sistema come lo erano (o lo sono tuttora, non lo so) i sottobanco pagati ai vari Agassi e Lendl nei primi anni novanta. In conclusione se il problema (o meglio i due problemei) persistesse veramente in forma più che minoritaria ci vorrebe un organismo "third Party" indipendente ad indagare la situazione (ovvero i primi 200 giocatori della classifica in tutti i tornei atp e future) e sanzionare con squalifiche di 5 anni o più i colpevoli, ma se il problema fosse veramente rilevante un organizzazione del genere, logicamente, non verrebbe mai appoggiata ne dall'ATP ne dal'ITF perchè verrebbe a galla del marcio. Se il problema invece non dovesse essere un cancro allora ATP e ITF dovrebbero al più presto mettere in piedi questa organizzazione indipendente dagli organizzatori per fare chiarezza su match-fixing e doping, sarò pure italiano solo a metà ma a me pare logico, vi prego di correggermi e illuminarmi se sbaglio. (sicuramente non c'è bisogno di ricordarlo perchè penso che dopo i vari interventi di esperti di scommesse sia ormai chiaro che il problema non sono le scommesse ma gli eventuali giocatori che si vendono o pianificano le partite = match fixing) in più per rendere efficace l'indagine secondo me bisognerebbe fare una cosa ch in tialia ha notevole tradizione, ovvero un condono. Mi vengono i brividi solo a scriverlo ma dubito che senza di questo qualche giocatore uscirebbe allo scoperto per fare cifre, date, nomi e cognomi. lo sò, intervento troppo lungo per l'ennesima volta, spero possiate perdonarmelo e anche l'intrinseca caterva di errori di ortografia, vorrei solo invitare thomas yancey a ripensarci e a tornare a scrivere nuovamente su questo blog, io ho sempre apprezzato quello che ha scritto pur talvolta non condiveidendolo esono sicuro che tutti gradirebbero la sua presenza e sui post. Rispetto la decisione di thomas yancey e deducendo che si tratta di una persona con forti principi posso anche comprendere la sua azione, in particolarmodo se lui fosse una persona attiva nel ambito giornalistico - letterario come si potrebbe pensare dalla sua cpacità espressiva e dalla sua elevata cultura per non dire saggezza.

Ad ogni modo personalmente non mi trovo d’accordo con la sua motivazione e valutazione della gravità del evento, ma questo come detto in base alla mia valutazione ed io non sono ne giornalista ne scrittore (non ci vuole sherlock holmes a capirlo) e sinceramente non ho problemi ad ammettere che un sospetto che Davydenko in un modo o nell’altro abbia fatto qualcosa di losco nell’ambito di queste scomesse sia tramite bet exchange e collaboratori o altro io lo nutro.

Io sono d’accordo con Ualdo qunado differnezia un blog da un quotidiano, anche se questo blog viene gestito da un giornalista vero rimane pur sempre un blog che ha altre regole di tempi, linguaggio e metodi, in modo da richiedere al utente un maggior senso critico, che i mezzi tradizionali d’informazione.

per spiegarmi meglio vorrei fare un esempio: Wikipedia può essere utilissima ma non è sicuramente un enciclopedia, non significa che quello che c’è scritto in un enciclopedia sia tutto legge ma su wikipedia un semplice appassionato può trovare errorri e ommissioni grossolane e senza un elevata capacità critica sarebbe completamente perso, come del resto lo sarebbe nel mondo dopo l’attuale rivoluzione informatica, ma ciò non toglie che wikipedia è di straordinari utilità specialmente se si conosce l’inglese e una o due altra lingue ancora.

Io queste cose le terrei in considerazione nel ambito di un blog e quindi sarei contento se thomas yancey potesse ripensarci e tornare tra di noi.

Quanto al mio personale scetticismo su Davydenko sicuramente non c’è niente di concreto tanto meno uno straccio di prova ma solo indizi, altrimenti forse avrei qualcosa di più di un sospetto. Gli indizi nemmeno sono un gran che (il numero di tornei giocati, il numero 4 del mondo che gioca challenger e si ritira o gioca delle partite esotiche che hanno come conseguenza la sua esclusione dal bet exchange, e altre cose di piccolo conto come queste) e può anche darsi che l’ipotesi del capro espiatorio abbia delle fondamenta, am in una cosa sono molto d’accordo con thomas yancey ovvero “la pochezza delle istituzioni del tennis professionistico mondiale”.

Probabilmente lui non sarà d’accordo con la mia analisi, ma io ancor più di pochezza parlerei di CONFLITTO DI INTERESSI, l’ATP dal mio punto di vista più che un associazione capace di indagare, perseguiere e sanzionare comportamenti antisportivi (doping e match-fixing) a mio parere è un organizzatore di tornei, come in buona parte lo è anche l’ITF e quindi dal mio punto di vista non sono gli enti adatti a fermare questo male se come penso è un male diffuso da anni e non solo un eccezzionale caso su 1000.

Perchè se veramente una piccola parte di quello che ha detto Murray corrispondesse alla verità almeno il match-fixing sarebbe gia una parte se pur minoritaria del sistema come lo erano (o lo sono tuttora, non lo so) i sottobanco pagati ai vari Agassi e Lendl nei primi anni novanta.

In conclusione se il problema (o meglio i due problemei) persistesse veramente in forma più che minoritaria ci vorrebe un organismo “third Party” indipendente ad indagare la situazione (ovvero i primi 200 giocatori della classifica in tutti i tornei atp e future) e sanzionare con squalifiche di 5 anni o più i colpevoli, ma se il problema fosse veramente rilevante un organizzazione del genere, logicamente, non verrebbe mai appoggiata ne dall’ATP ne dal’ITF perchè verrebbe a galla del marcio.

Se il problema invece non dovesse essere un cancro allora ATP e ITF dovrebbero al più presto mettere in piedi questa organizzazione indipendente dagli organizzatori per fare chiarezza su match-fixing e doping, sarò pure italiano solo a metà ma a me pare logico, vi prego di correggermi e illuminarmi se sbaglio.

(sicuramente non c’è bisogno di ricordarlo perchè penso che dopo i vari interventi di esperti di scommesse sia ormai chiaro che il problema non sono le scommesse ma gli eventuali giocatori che si vendono o pianificano le partite = match fixing)

in più per rendere efficace l’indagine secondo me bisognerebbe fare una cosa ch in tialia ha notevole tradizione, ovvero un condono. Mi vengono i brividi solo a scriverlo ma dubito che senza di questo qualche giocatore uscirebbe allo scoperto per fare cifre, date, nomi e cognomi.

lo sò, intervento troppo lungo per l’ennesima volta, spero possiate perdonarmelo e anche l’intrinseca caterva di errori di ortografia, vorrei solo invitare thomas yancey a ripensarci e a tornare a scrivere nuovamente su questo blog, io ho sempre apprezzato quello che ha scritto pur talvolta non condiveidendolo esono sicuro che tutti gradirebbero la sua presenza e sui post.

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Di: roberto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31372 roberto Mon, 29 Oct 2007 15:56:30 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31372 Thomas, non lasciarci, continua a scrivere, se puoi. Tu sei la nostra Coscienza Critica, sei il nostro Censore, sei il Depositario Ultimo delle virtù etiche. Cosa ne sarebbe stato, della Repubblica Romana, senza l’azione prudente e illuminata dei suoi censori? Come avrebbe potuto conservare per tanto tempo, in un mondo pervaso da crudeltà e turpitudine, le virtù dei Patres? Non privarci del piacere di leggere i tuoi scritti, Thomas. Ché essi ci rendono tutti un po’ migliori. E comunque, ci si vede a maggio, al Foro, al Gran Raduno del Blog dell’Ubaldo, no? Thomas, non lasciarci, continua a scrivere, se puoi.
Tu sei la nostra Coscienza Critica, sei il nostro Censore, sei il Depositario Ultimo delle virtù etiche.
Cosa ne sarebbe stato, della Repubblica Romana, senza l’azione prudente e illuminata dei suoi censori? Come avrebbe potuto conservare per tanto tempo, in un mondo pervaso da crudeltà e turpitudine, le virtù dei Patres?
Non privarci del piacere di leggere i tuoi scritti, Thomas.
Ché essi ci rendono tutti un po’ migliori.
E comunque, ci si vede a maggio, al Foro, al Gran Raduno del Blog dell’Ubaldo, no?

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Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31366 Ubaldo Scanagatta Mon, 29 Oct 2007 15:16:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31366 Mi par di capire che, sdegnato dalla mia "leggerezza professionale" Thomas Yancey, apprezzato interlocutore di questo blog, abbia deciso di sbattere la porta e andarsene. Mi spiace, al di là dei pareri divergenti. Era un interlocutore intelligente. Può pure essere che abbia ragione lui. Io non credo. E le mie motivazioni, come ho spiegato sopra replicando proprio a lui, erano più articolate e numerose dell'unica cui lui sembra concedere la priorità. Ripeto, avrà ragione lui. Nobody is perfect, figurarsi se penso di esserlo io. Io so soltanto che apro sempre la porta a tutti i commenti civili anche se non collimano con i miei e/o mostrano di non capirli. Così non fosse non avrei aperto questo blog che, mi sembra, sia assai open e goda dell'apprezzamento dei più (ovviamente nella piena libertà di critica). Credo che basti a suffragare quanto dico la stessa pubblicazione integrale di questo commento di T.Y. che non è certo simpatica e complimentoso nei miei confronti. Ma chi ha un blog sa i rischi e le responsabilità cui va incontro. Quella porta non la sbatto in faccia a nessuno. La mia educazione non me lo permette. Se altri ritengono di doverlo fare non ci posso fare nulla, altro che dolermene. Ubs Mi par di capire che, sdegnato dalla mia “leggerezza professionale” Thomas Yancey, apprezzato interlocutore di questo blog, abbia deciso di sbattere la porta e andarsene.
Mi spiace, al di là dei pareri divergenti. Era un interlocutore intelligente. Può pure essere che abbia ragione lui. Io non credo. E le mie motivazioni, come ho spiegato sopra replicando proprio a lui, erano più articolate e numerose dell’unica cui lui sembra concedere la priorità. Ripeto, avrà ragione lui. Nobody is perfect, figurarsi se penso di esserlo io.
Io so soltanto che apro sempre la porta a tutti i commenti civili anche se non collimano con i miei e/o mostrano di non capirli. Così non fosse non avrei aperto questo blog che, mi sembra, sia assai open e goda dell’apprezzamento dei più (ovviamente nella piena libertà di critica).
Credo che basti a suffragare quanto dico la stessa pubblicazione integrale di questo commento di T.Y. che non è certo simpatica e complimentoso nei miei confronti. Ma chi ha un blog sa i rischi e le responsabilità cui va incontro.
Quella porta non la sbatto in faccia a nessuno. La mia educazione non me lo permette. Se altri ritengono di doverlo fare non ci posso fare nulla, altro che dolermene.
Ubs

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Di: angelica http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31365 angelica Mon, 29 Oct 2007 15:16:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31365 thomas yancey ci abbandona?! Cosi' senza un perche'?! Ohibo' ! Thomas sappi che mi hai rovinato la serata. E non e' carino nei confronti di una fanciulla! Per quanto riguarda ATP, sta gestendo male questa situazione. Ripeto fino alla nausea, secondo me una decisione di dare un warning come quello, l'arbitro belga (che non e' certo uno di primo livello) non l'ha presa cosi', senza che qualcuno gli avesse detto qualcosa. thomas yancey ci abbandona?!
Cosi’ senza un perche’?!
Ohibo’ ! Thomas sappi che mi hai rovinato la serata. E non e’ carino nei confronti di una fanciulla!

Per quanto riguarda ATP, sta gestendo male questa situazione.
Ripeto fino alla nausea, secondo me una decisione di dare un warning come quello, l’arbitro belga (che non e’ certo uno di primo livello) non l’ha presa cosi’, senza che qualcuno gli avesse detto qualcosa.

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Di: thomas yancey http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31354 thomas yancey Mon, 29 Oct 2007 10:12:38 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31354 La “questione Davydenko” mi ha offerto la possibilità di comprendere alcune cose che non mi erano abbastanza chiare. Anzitutto la pochezza delle istituzioni del tennis professionistico mondiale. L’intera vicenda delle presunte connivenze di alcuni giocatori nella determinazione dei risultati di partite sulle quali si è scommesso è stata finora affrontata con molte ambiguità. Le più dirompenti sono state la decisione dell’arbitro Dercq di ammonire Davydenko per scarso impegno e la successiva decisione dell’ATP di multare il tennista ucraino per lo stesso motivo. L’associazione dei tennisti professionisti sa che esistono scommesse truccate e che Davydenko è direttamente implicato in queste truffe? Allora ha l’obbligo di informare immediatamente le autorità preposte alla repressione e alla sanzione di comportamenti illeciti e di rilevanza penale e deve subito sospendere e poi radiare il giocatore. Se invece l’ATP sta ancora indagando e non ha alcun elemento di certezza in suo possesso, allora assumere decisioni come quelle prese nei confronti di Davydenko è assolutamente fuori da ogni regola sportiva ed etica. Non c’è ancora nessuno che abbia affermato, in modo ufficiale e con prove indubitabili, che Nikolay Davydenko è colpevole. Quanto invece sta accadendo dentro e fuori del mondo del tennis appare come una scervellata ricerca a tutti i costi di un capro espiatorio. Davydenko si presta ottimamente a svolgere il ruolo: non ha sponsor influenti che abbiano interesse a tutelarlo ed è poco gradito, quando non addirittura inviso, alla grandissima parte del pubblico. La folla brama sempre il sangue, soprattutto quando ne sente l’odore. I mezzi di comunicazione sono in genere propensi ad assecondare questa insana pulsione per ragioni di convenienza economica o ideologica. Non passa giorno senza che se ne abbia qualche dimostrazione. Il caso di Gino Girolimoni non ha mai insegnato nulla, purtroppo. Giudico almeno incivile, diseducativo e irresponsabile questo atteggiamento dei “media”. Nei limiti di quello che mi è possibile, non intendo mai avallarlo. Per questa ragione, ho sostenuto che trovavo disdicevole l’atteggiamento assunto da Ubaldo Scanagatta sulla “questione Davidenko”. L’impostazione generale dei suoi scritti nel merito mi è parsa soprattutto scandalistica, senza che tenesse minimamente in conto le regole più elementari a salvaguardia dei diritti di qualunque essere umano. Davidenko, in questo caso. Il sondaggio proposto sulla sua innocenza o colpevolezza è stato esemplare, in tale senso. Di fronte alle mie argomentazioni, Ubaldo Scanagatta non ha saputo o voluto riflettere sulla grave leggerezza del suo comportamento professionale. Si è giustificato affermando che questo blog non è il “Corriere della Sera” o il “TG 1”. Come dire che un qualunque cittadino può comportarsi senza dignità, tanto non è il Presidente della Repubblica. Certo, gli atteggiamenti dell’uomo qualunque non hanno la risonanza e la rilevanza della più importante carica istituzionale. Ma questo, almeno per me, non è una buona ragione per comportarsi in modo approssimativo e superficiale: è una questione di dignità personale, prima ancora che professionale. Nella sua ultima replica indirizzata a me, Ubaldo Scanagatta mi chiedeva di essere comprensivo. Mi dispiace certamente che questo sia accaduto in un momento in cui le sue condizioni di salute non sono ottimali. Ma come ha giustamente saputo trovare le energie per proseguire le sue attività, saprà altrettanto assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti. Che in questa disgraziata vicenda di Davydenko non mi sono parsi esemplari. Concludo questo mio ultimo intervento su “Servizi vincenti” salutando tutti, indistintamente. Dai miei primi interlocutori, in termini di tempo, Stefano Grazia e Nikolik, a Roberto, al quale non ho fatto mancare qualche critica nei miei ultimi scritti sul blog. Ma che ha saputo rispondere con stile e intelligenza, come sempre. Conservatevi tutti bene e cercate di divertirvi. T. Y. La “questione Davydenko” mi ha offerto la possibilità di comprendere alcune cose che non mi erano abbastanza chiare. Anzitutto la pochezza delle istituzioni del tennis professionistico mondiale. L’intera vicenda delle presunte connivenze di alcuni giocatori nella determinazione dei risultati di partite sulle quali si è scommesso è stata finora affrontata con molte ambiguità. Le più dirompenti sono state la decisione dell’arbitro Dercq di ammonire Davydenko per scarso impegno e la successiva decisione dell’ATP di multare il tennista ucraino per lo stesso motivo.
L’associazione dei tennisti professionisti sa che esistono scommesse truccate e che Davydenko è direttamente implicato in queste truffe? Allora ha l’obbligo di informare immediatamente le autorità preposte alla repressione e alla sanzione di comportamenti illeciti e di rilevanza penale e deve subito sospendere e poi radiare il giocatore. Se invece l’ATP sta ancora indagando e non ha alcun elemento di certezza in suo possesso, allora assumere decisioni come quelle prese nei confronti di Davydenko è assolutamente fuori da ogni regola sportiva ed etica.
Non c’è ancora nessuno che abbia affermato, in modo ufficiale e con prove indubitabili, che Nikolay Davydenko è colpevole. Quanto invece sta accadendo dentro e fuori del mondo del tennis appare come una scervellata ricerca a tutti i costi di un capro espiatorio. Davydenko si presta ottimamente a svolgere il ruolo: non ha sponsor influenti che abbiano interesse a tutelarlo ed è poco gradito, quando non addirittura inviso, alla grandissima parte del pubblico.
La folla brama sempre il sangue, soprattutto quando ne sente l’odore. I mezzi di comunicazione sono in genere propensi ad assecondare questa insana pulsione per ragioni di convenienza economica o ideologica. Non passa giorno senza che se ne abbia qualche dimostrazione. Il caso di Gino Girolimoni non ha mai insegnato nulla, purtroppo.
Giudico almeno incivile, diseducativo e irresponsabile questo atteggiamento dei “media”. Nei limiti di quello che mi è possibile, non intendo mai avallarlo. Per questa ragione, ho sostenuto che trovavo disdicevole l’atteggiamento assunto da Ubaldo Scanagatta sulla “questione Davidenko”. L’impostazione generale dei suoi scritti nel merito mi è parsa soprattutto scandalistica, senza che tenesse minimamente in conto le regole più elementari a salvaguardia dei diritti di qualunque essere umano. Davidenko, in questo caso. Il sondaggio proposto sulla sua innocenza o colpevolezza è stato esemplare, in tale senso.
Di fronte alle mie argomentazioni, Ubaldo Scanagatta non ha saputo o voluto riflettere sulla grave leggerezza del suo comportamento professionale. Si è giustificato affermando che questo blog non è il “Corriere della Sera” o il “TG 1”. Come dire che un qualunque cittadino può comportarsi senza dignità, tanto non è il Presidente della Repubblica. Certo, gli atteggiamenti dell’uomo qualunque non hanno la risonanza e la rilevanza della più importante carica istituzionale. Ma questo, almeno per me, non è una buona ragione per comportarsi in modo approssimativo e superficiale: è una questione di dignità personale, prima ancora che professionale.
Nella sua ultima replica indirizzata a me, Ubaldo Scanagatta mi chiedeva di essere comprensivo. Mi dispiace certamente che questo sia accaduto in un momento in cui le sue condizioni di salute non sono ottimali. Ma come ha giustamente saputo trovare le energie per proseguire le sue attività, saprà altrettanto assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti. Che in questa disgraziata vicenda di Davydenko non mi sono parsi esemplari.
Concludo questo mio ultimo intervento su “Servizi vincenti” salutando tutti, indistintamente. Dai miei primi interlocutori, in termini di tempo, Stefano Grazia e Nikolik, a Roberto, al quale non ho fatto mancare qualche critica nei miei ultimi scritti sul blog. Ma che ha saputo rispondere con stile e intelligenza, come sempre.
Conservatevi tutti bene e cercate di divertirvi.
T. Y.

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Di: anto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31339 anto Mon, 29 Oct 2007 08:36:25 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1057#comment-31339 Bravo Giorgio. Un solo commento: SCANDALOSO! Bravo Giorgio. Un solo commento: SCANDALOSO!

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