Garbin simil ko Camerin con distinguo
Il necrologio del tennis italiano
I 4 ambiziosi obiettivi di Piatti
“Volandri diventerà top-ten nel 2007″
Partecipate al sondaggio

 
20 Gennaio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

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Ascolta l’intervista esclusiva con Tatiana Garbin

Segnalo un post suggestivo di Giorgio Di Palermo, ATP tour manager, sulla “scottante” questione delle sospensioni legate alla “Heat-Policy”.
(è nel blog relativo a quell’argomento; al contempo registro con soddisfazione la crescente attenzione che sembra suscitare questo sito fra gli addetti ai lavori, Panajotti, Brianti, Di Palermo, Camerin, Garbin)

MELBOURNE _ Russia-Italia 2-0, com’era scontato. Rassegniamoci, Maria Sharapova oggi come Elena Dementieva ieri, sono di un’altra categoria. E dicendo così, non credo di offendere nessuno, tantomeno Maria Elena Camerin (battuta ieri 6-1,6-3 in un’ora) e Tati Garbin sconfitta oggi 6-3,6-1 in un’ora e 10 minuti. Maria Elena e Tati Garbin sono due ragazze dolcissime che stanno facendo molto bene in rapporto alle loro possibilità e meglio ancora faranno in avvenire visto che entrambe hanno voglia di lavorare sul serio e le loro scelte (anche di allenatori) lo dimostrano.
Però, se vi mettete nei miei panni, non è il massimo trovarsi a dover scrivere il necrologio del tennis italiano già al sabato della prima settimana dopo che le due migliori rappresentanti del Paese hanno raccolto otto games in due.
13 sconfitte, 6 vittorie è uno dei bilanci più deprimenti degli ultimi 14 anni, . Secondo Tommasi addirittura il peggiore. Il fatto è che negli ultimi anni a portarci alla seconda settimana sono quasi sempre state le ragazze, prima la Farina (che ha fatto gli ottavi in tutti gli Slam e a Wimbledon anche i quarti), la Serra Zanetti (Adriana) e la Grande, poi la Schiavone e anche la Pennetta, e un paio di volte Sanguinetti.
E si sapeva che anche qui o ci avrebbe trascinato alla seconda settimana Francesca Schiavone o…nessuno.
Va detto che fra le due partite perse dalla due ragazze venete con le russe, al di là del punteggio rovesciato e quasi identico, c’è stata una discreta differenza, al di là dei dieci minuti in più che Tati è rimasta sul “centrale” contro la Sharapova.
Maria Elena era stata distrutta fin dall’inizio, e anche alla fine non ha mai dato nemmeno per un momento l’impressione di poter cambiare il corso della partita. Invece Tati ha cominciato alla grande. Ha strappato il servizio in apertura a Maria, è salita 2-0 e ha giocato molti scambi ad un ritmo notevole. Per mezz’ora, fino al 3 pari, ha dato l’impressione di poterla impegnare. Poi però ha perso nove games su dieci, dopo che c’erano stati quattro break nei primi sei games, perché Maria ha cominciato a servire sopra i 180 km l’ora e buona notte.
Maria aveva già vinto all’applausometro sulla passerella, all’ingresso in campo. Il prof.Parra, che mi dice sempre di avere pronti 12 pezzi da inserire in questo blog ma poi si dimentica sempre di mandarmeli _ peggio per voi, se aveste bisogno di laserterapie…ma anche per lui! Scherzo naturalmente _ aveva preannunciato, fiducioso nelle chances di Tati: “Oggi ci si diverte!”.
Per mezzora ci siamo divertiti. Poi meno. Scenetta gustosa all’inizio, quando Lombardi e Barazzutti, che ormai viaggiano in tandem come Castore e Polluce _ eh sì che i due non erano poi così amici fino a qualche tempo fa, dopo essere stati gran rivali da piccolini quando entrambi giocavano ad Alessandria con il maestro Cornara _ si sono andati a sedere per sbaglio nel palco dei players-guest che spettava a papà Yuri Sharapov. Figurarsi la reazione di quel simpaticone del papà di Maria. Li ha fatti cacciare fuori chiamando le guardie. Lombardi l’ha presa sul ridere ma si è messo a contestare il pass di mr.Sharapov che aveva scritto il 16 come data anziché il 20…Lo faceva ridendo, e suscitando le risate dei vicini che naturalmente Sharapov non lo possono vedere, ridevano anche le body-guards. Insomma tutti tranne Yuri.
Per quanto ha detto Tati a fine partita vi rimando alla mia intervista audio, semrpe che a Bologna al sabato ci sia Michele, l’unico che me la possa mettere in onda. Io da Melbourne non posso farcela. Idem dicasi per le foto di Tati.

ljubicic.jpg

Poi, insieme agli altri colleghi, abbiamo incontrato Riccardo Piatti, consulente tecnico della Fit. Ha le idee chiare l’allenatore di Ljubicic. Gli obiettivi sono quattro: 1) vincere la Coppa Davis. 2) Inserire un giocatore fra i primi dieci. 3) Vincere uno Slam; 4) Conquistare una medaglia ai Giochi Olimpici di Pechino.
E’ impazzito? No, ragazzi. Quando ha detto: “Se c’è riuscita un Paese come la Croazia, che ha centrato tutti e quattro quegli obiettivi, e non ha una federazione, se 167 giocatori sono entrati fra i primi 10 dal 1973 a oggi, perché a un italiano quegli obiettivi devono essere preclusi?” ci ha lasciati senza parole. Come quando ha detto, con grande onestà: “Mi dispiace non aver avuto la necessaria esperienza quando mi capitò fra le mani Omar Camporese. Lui era un giocatore che avrei dovuto portar tra i primi dieci. E mi dispiace aver detto a Furlan che l’obiettivo doveva essere arrivare fra i primi 20, e arrivò n.19. Noi dobbiamo puntare al meglio…Volandri secondo me ha le caratteristiche tecniche per poter arrivare fra i primi dieci del mondo già quest’anno, è molto migliorato, ma deve progredire ancora nella tenuta fisica. Bracciali può diventare ancora più forte sull’erba. E Seppi deve imparare a gestire meglio i propri match. Con Mayer dopo aver vinto il primo set si è distratto nei primi games del secondo quando avrebbe potuto chiudere psicologicamente la partita. D’altra parte Bracciali e Seppi hanno soltanto due anni nel circuito Atp…e hanno ancora molto da imparare”.
Si è parlato anche dei giovani più promettenti…insomma, per la prima volta dopo tanti anni si ha la sensazione che si stiano facendo le cose sul serio. Voi, che leggete questo blog con infinita pazienza, siete ottimisti o pessimisti? Entro quando ritenete raggiungibili gli ambiziosi progetti di Piatti?

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18 Commenti a “Garbin simil ko Camerin con distinguo
Il necrologio del tennis italiano
I 4 ambiziosi obiettivi di Piatti
“Volandri diventerà top-ten nel 2007″
Partecipate al sondaggio”

  1. giampiero scrive:

    Penso che Piatti abbia voluto dare la classica “sterzata” all’ambiebiente, ma non credo che questi giocatori abbiano i mezzi per entrare nei primi dieci. Sarebbe già un succsso piazzarne tre fra i primi 30.
    Chiaramente spero di essere smentito e sarebbe una grande soddisfazione ritrovare un italiano nei top ten ed essere in grado di vincere almeno un master series se non uno slam.

  2. Mauro scrive:

    Piatti faceva meglio a volare basso. Eppure dovrebbe sapere che tipo di Federazione ha alle spalle…. Mi fanno ridere gli obiettivi che si è dato: vincere la Coppa Davis (forse tra cento anni, forse voleva dire rientrare nella Davis che conta), inserire un giocatore fra i primi dieci (uno nuovo sicuramente visto quelli che ci sono, forse voleva dire un paio tra i primi trenta), vincere uno slam (per favore…) vincere una medaglia olimpica (scusatemi ma questo proprio non interessa a nessuno). Sterzata all’ambiente? Ma per favore …..

  3. yasu scrive:

    volevo sapere qualche strategia per il questo progetto
    deli tennista azzurri

    in croazia dopo essere arrivato i primi dieci
    il super ivanisevic
    tanti giovani ebbero cominciato giocare
    sopratutto alla citta’ dove fu nato lui cioe’ split(spalato)

    quando ebbe finito la carriera di goran subito dopo il suo amico
    arrivava cioe’ “super mario” mario ancic
    ora anche sua sorella sanja che gioca al piccolo torneo dell’wta e i grandi tornei di junior

    viaggia insieme con la famiglia( suo padre parla croato e inglese anzi
    sua mamma parla con me in italiano quando sanja giovava in giappone)
    i croati hanno gia capito i sistemmi per il programma dei tennista giovane
    in loro paese

    meglio ancora ebbe vinto la coppa davis nel 2005
    allora tennis e’ molto popolare in croazia
    dove ci sono due tennista fra i primi dieci( ljuvicic e ancic)

    in giappone una famiglia ricca aiuta per la nuova generazione
    paga sacco di soldi
    c’e’ l’appoggio economico
    dopo aver trovato le nuove candidati per futuro vicino al campo di
    torneo di junior(under 18 e under 15)

    qualche tennista giovane puo’ stare negli stati uniti
    e sta al campo di nick bolletieri oppure altre academy di tennis

    il signor morita puo’ guardagnare tanti soldi
    perche’ tutti posti del mondo si vendono i prodotti della sony
    e tanti comprano loro prodotti

    allora qualcuno sente la delusione al governo e se non volesse mai
    pagare tante tasse
    pensa di pagare per aiutare qualcuno a cui piace lo sport preferito

    il signor morita a cui piaceva creare il progetto per la nuova generazione
    di tennis
    ormai i tennista giovani giapponesi stanno negli stati uniti

    penso che abbiano opportunita’ giocare meglio
    credo che ryoko fuda e ayumi morita (tutte due ragazze
    imparavano tennis negli stati uniti)abbiano talento

    poi federazione di tennis in giappone( il signor morita e’ presidente!)
    ha creato tanti tornei di challenger per tennista giovane
    che voleva guardagnare i punti prima di andare via ai grandi tornei

    uno mano l’appoggio economico altre mano ci sono tornei di challenger
    penso che sia meglio per tennista’ giovane

    anzi la famiglia di matsushita ( cioe’ da panasonic)
    cosa faceva?
    hiro matsushita ebbe guidato la macchina di champ car negli stati uniti
    con il sostanzioso appoggio del marchio di osaka

    in italia qualcuno aiuta come il signor morita per tennista?
    oppure come la famiglia matsushita ebbe pensato di solamente
    nipote matsushita?comunque qualcuno non voleva tante tasse
    pensa di divertimento oppure nipote che bisognava tanti soldi
    da guidare al mondo dell’automobilismo

    la famosissima famiglia in italia?
    al mondo della velocita’
    ho capito il rapporto duro fra la famiglia della fiat
    ( la famiglia agnelli) e il pilota torinese giovanni bussei che poteva partecipare al campionato italiano e mondiale di supersport e superbike

    immaginavo come la famiglia di famiglia di matsushita e hiro matsushita

    comunque vediamo i nuovi protagonista di tennis in italia
    con l’appoggio economico e sistemma(come ora in giappone)oppure senza
    aiuto(come negli anni ottanta in germania dove sono venuti becker
    e graf)

  4. Marco scrive:

    Devo farti i complimenti, caro Ubaldo. Perché siamo invasi di blog e discussioni, si discute su tutto. Però questo è particolare per tre motivi.
    1) Le tue corrispondenze sono godibili, misceli cronaca, commento, colore. Ci si affeziona alla combriccola di paisà in trasferta, anche se qualcuno, adesso, tornerà a casa, visto che non c’è più un tennista italiano da seguire e tifare.
    2) In un panorama di impaccabili portali, siti, link etc… questo blog un po’ così lascia il gusto delle cose artigianali, fatte più per passione che per affare.
    3) Ci sono informazioni per palati fini, per chi ama il tennis, lo vuole capire e non solo vedere. Aver coinvolto gli addetti ai lavori, come i coach, è la migliore reclame possibile allo sport. Hai fatto bene a notare - in questa corrispondenza in cui cerchi di avvicinare i lettori ai protagonisti - il “muro” che la Schiavone ha frapposto, nascondendosi dietro l’addetto stampa. Il tennis ha bisogno di popolarità…tanto non degenererà mai come il calcio, non c’è pericolo che la Schiavone soffra di sovraesposizione. E quando Piatti dice: vinciamo una medagli a Pechino, credo che abbia trovato un modo per portare il tennis nell’immaginario dei ragazzi. Paradossalmente serveribbe più un bronzo Olimpico (con apparizione al tg della sera) che una semifinale dello Slam (chissà se al tg lo direbbero…).
    Complimenti a tutti.
    (mi prometto di scrivere di più come frequenza e di meno come lunghezza, ma il fuso orario sacrifica un po’ questa interazione…

    Ps.: Non so se lo hai visto nelle qual. ma Bolelli si fa?

  5. Fabio F. scrive:

    francamente, considero roboanti e poco più le dichiarazion di un professionista serio e competente come riccardo piatti.

    Fognini oggi in non so quale challenger sudamericano è stato sconfitto da zabaleta…
    Monfils e Murray hanno dominato negli juniores, Ubaldo. I nostri cosa hanno dominato? Io continuo a vedere una cultura rosso-centrica, quasi anti-diluviana, in cui il solo vero tennis viene ridotto alla primavera europea e alla sempiterna davis (ora, dopo la vittoria, la Fed Cup per le donne..)

    Non è che siano le competizioni a squadre una maledizione per il nostro tennis? Santangelo, schiavone, pennetta (con qualche alibi in più) sono uscite disastrosamente dal torneo. Un caso? speriamolo…

  6. marcos scrive:

    lo sono per natura, ma dopo aver visto l’incontro di nalbandian, che affida in buona parte i suoi successi alla fiducia nell’immense capacità che gli regala personalmente il padreterno, lo sono ancor di più: se un giocatore del livello tecnico di nalbandian (ottimo, ma costruibile) riesce ad inventarsi rimonte del genere e, anche grazie a questo, ad occupare nobilissimi posti in calssifica, perchè non può capitare anche a noi?

    era sotto due set a zero e serviva sotto 45 anche nel terzo: 00 40.
    nalbandian annaspava intorpidito per il campo: non c’era un rovescio che non gli andasse in rete; serviva a 150 e grosjean gli cercava sempre il dritto perchè fallosissimo.
    all’improvviso, come san paolo sulla strada per damasco, la nalba giocava 5 punti stupendi, senza fargliela vedere.
    grosjean ha scosso subito il capo e, dopo qualche ora, sotto la doccia, era convinto d’aver giocato contro due persone diverse.

    senza pretendere che i nostri si affidino alla preghiera od alla mano di dio per vincere, come un altro famoso, sono certo che, con questi pochi talenti a disposizione, qualcuno presto farà un notevole salto di categoria.

    volandri nei 10, con le sue croniche difficoltà sul veloce, mi pare una chimera…ma seppi, seppi può farcela.

    coraggio!

    marcos

  7. Riccardo B. scrive:

    Per Piatti parlano i risultati che ha raggiunto con Furlan e Ljubicic: è un grandissimo tecnico. E concordo alla grande sul discorso-Camporese: uno come Omar, seguito dal Piatti di oggi, sarebbe di sicuro entrato nei top-ten. Il problema è che, secondo me, Camporese è stato anche l’unico azzurro dal 1980 in poi ad avere queste potenzialità.

    Su Volandri top-ten la mia idea è negativa. Si potrebbe obiettare: “Ci è riuscito anche Robredo”. Vero, ma lo spagnolo ha saputo migliorarsi, a partire dal servizio che fino a qualche anno fa era appena migliore di quello di Filo.
    Eppoi Tommy frequenta le seconde settimane degli Slam dal 2001, quando Volandri giocava i challenger…A parte la fortunosa vittoria ad Amburgo, Robredo vanta quattro ottavi a Flushing, due quarti e tre ottavi a Parigi e due ottavi in Australia…Insomma, si parla un signor giocatore che il suo posticino tra i top-ten se lo è meritato.
    Inoltre ha un anno in meno di Filo che, ahinoi, deve ancora meritare anche solo di avvicinarsi al top.
    Ci sono troppi fattori a suo sfavore:
    - lo scarso rendimento negli Slam (anche se gli va riconosciuta la sfortuna di Parigi 2005)
    - la mentalità: spiace dirlo, ma finora non l’ha cambiata. L’anno scorso, dopo la semifinale a Doha, rilasciò un’intervista a Stefano Semeraro in cui diceva che avrebbe giocato di più sul veloce prima degli Us Open: promessa disattesa. E vale più o meno lo stesso per i Masters Series indoor (niente qualificazioni a Madrid e Bercy)
    - Il servizio: quando glielo si dice diventa viola, ma lontano dalla terra è un lusso che non ci si può permettere (essì che Jay Berger ce l’ha fatta, ma lui aveva due superfici a disposizione…)

    Non voglio essere severo con Filo, di cui peraltro adoro il gioco da fondo, ma penso che un ranking tra il 15 e il 20, corredato da qualche gustoso exploit sul rosso (chessò: semi a Parigi, finale a Roma) sia il suo limite massimo.

    Sugli obiettivi di Piatti: quasi impossibile il quarto, raggiungibili a medio-lungo termine gli altri, di certo non con quelli di adesso.
    Furlan è troppo bravo per non cavare qualcosa di buono, e ho notato con piacere delle presenze azzurre nei tornei junior a Melbourne: Trevisan, Lopez-Casaccia e Fabbiano nel maschile (peraltro tutti teste di serie) e Zanchetta nel femminile. Che fai Ubaldo, vai a dare un’occhiata e ci relazioni?

    Per chiudere la pappardella (di cui mi scuso): a livello pro si vedono belle qualità solo in Bolelli e si intravedono in Fognini e Naso. Basta, mi pare.
    Vedo invece grande vivacità a livello under: chiaro che per coglierne i frutti dovremo aspettare qualche anno.

  8. Ivan scrive:

    Molto interessanti tutti i commenti, devo dire che tutti presentano spunti condivisibili. Ribadisco anch’io la stima per Piatti, così come la logica nel prendere a paragone un paese dotato di minori potenzialità, almeno stando a quanto dicono molti indicatori (demografici, economici…), che ha ottenuto risultati importanti. Francamente devo dire che i 4 obiettivi sono irrealistici:
    1) la Davis, quando? direi non prima di una decina d’anni… a meno che a forza di botte di c.
    2) Volandri tra i primi 10? dunque… considerato che Berdych, Djokovic, Murray, Gasquet e Baghdatis nel breve periodo dovrebbero inserirsi con una certa stabilità nella top tene o al limite tra 10-15 se qualcuno più sopra tiene botta, tra chio è attualmente nella top, beh Volandri può contare solo sul vantaggio anagrafico nei cfr di Ljubo, Blake e Gonzalez…. con quel quintetto in attesa se la sogna la top ten.
    3) Lo slam? anche questo… quando? siamo cronicamente legati al problema della II settimana e qua si ipotizza addirittura la vittoria? ma neanche con la fortuna del principiante…
    4) Pechino… anche questa è troppo vicina e per me un’olimpiade ha un grado di difficoltà simile, se non superiore a quello di un master series, per cui…

    Di Piatti condivido pienamente i discorsi a proposito di Bracciali e Seppi, nonché il “mea culpa” su Camporese, anche se qualcuno mi deve ancora spiegare perché Omar continuasse ad avere quel fisico da bancario… probabilmente con 2 gambe ben funzionanti ci avrebbe regalato parecchie soddisfazioni.

    Per Yasu: a proposito del sostegno delle imprese allo sport… in giappone siete ad uno stadio più avanzato in termini di CSR, a tutti i livelli. In Italia solitamente il sostegno alle organizzazioni non profit che svolgono attività sociale in tutti i settori è ancora legato all’iniziativa e all’interesse di un imprenditore, piuttosto che, come nel caso dello sport, della possibilità di creare un evento visibile per avere un ritorno come sponsor o partner (come si dice ora, per sembrar meno bottegai).
    Ti cito un aneddoto, visto che hai citato la Fiat, raccontatomi dal sociologo De Masi: durante gli anni 70 fu invitato a una tavola rotonda con l’avv. Agnelli, ai tempi in cui la Fiat gli rendeva entrate personali paurose, per parlare di progetti per migliorare la vita ai tanti immigrati italiani che si erano stabiliti a Torino per lavorare nella Fiat. De Masi propose, visto che molti lavoratori avevano figli ormai in età di università, di finanziare l’università di Torino oppure di costruire un campus universitario privato della Fiat. La risposta di Agnelli è stata: ma io non sono Lorenzo il Magnifico (il grande principe fiorentino del 400 e mecenate dell’arte e della cultura rinascimentale). La risposta, come sempre ironica di De Masi: Lo sospettavo e oggi me ne dà un motivo in più.
    Se queste sono le radici del capitalismo italiano… altro che mandare qualche ragazzo italiano da Bollettieri…

  9. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ho letto tutto, naturalmente. Difficile rispondere a tutti, però mentre si gioacano decine di match e sono appena stato a sentire l’intervista di Lucia Safarova, e a fargli un po’ di domande sul privato. Ha cominciato a 3 anni (perchè sua sorella aveva cominciato a 11, troppo tardi secondo papà Safarov!). Da quattro anni sta con Berdych, con cui è cresciuta insieme a Prostejov. Hanno vinto quasi contemporaneamente. Non faranno come Connors- Evert che vinsero Wimbledon da fiidanzatini nel 1974, però promettono molto bene. e la vittoria di Lucia Safarova sulla Mauresmo (che se l’è fatta addosso come tant altre volte, diciamo la verità) riscatta la sconfitta patita dalla Schiavone che così rifletterà prima di meditare propositi di ritiro.
    Tornando a Piatti: d’accordo con marco B (posso dire che si tratta di un giornalista dell’unità molto preparato sul tennis e sul calcio, per averlo invitato più volte alla trasmissione che conducevo su Canale 10) sul fatto _ che farebbe inorridire Tommasi _ e cioè che magari una medaglia di bronzo nel tennis varrebbe più di una semifinale di uno Slam in termini comunicazionali. Azzeccato l’esempio del Tg! Apparentemente Ljubicic, a sentir Piatti, si è esaltato e convinto di avere il potenziale per diventare un top-ten proprio vincendo una medaglia alle Olimpiaci.
    Riguardo agli obiettivi di Piatti avverto generale scetticismo. Ok, però forse è soltanto ponendosi grandi obiettivi che si raggiungono almeno quelli piccoli. think big, dicono gli americani, maestri dell’approccio positivo. Anch’io sono 30 anni che critico…però adesso un movimento poisitivo all’interno di questa Fit, al di là delle inevitabili (o evitabili) storture, mi pare di riscontrarlo. E nel movimento del tennis in genere idem. Fra i ragazzini,che frequento anche per via di mio figlio Giancarlo _ a proposito, approfitto per ringraziare tutti quanti si sono interssati al suo incidente in motorino: ha una frattura composta al gomito, lo hanno steccato per 10 giorni, poi si vedrà se l’articolazione ne ha sofferto o meno, siamo moderatamente ottimisti…e ora andrà più piano (questo non gli piacerà leggerlo) _ si respira un’aria nuova, i genitori che vogliono che i ragazzi provino a diventare tennisti non si affidano soltanto a mamma federazione, tutti hanno capito che i maggiori sforzi devono farli da soli. I nostri, per via del nostro sistema scolastico, delle mamme, di varie tradizioni familiari continueranno ad arrivare più tardi, su questo non dubito. Ma potranno arrivare, e magari fare come Sanguinetti e Pozzi che hanno gioato fino a 35 anni, o come la Farina che ha ottenuto i migliori risultati dopo i 27 anni (idem garbin?). E lì Piatti ha ragione, così come ce l’ha chi ha scritto di Nalbandian: ottimo giocatore, bravo fin da ragazzino, una tigna che levati, una grinta che discende probabilmete anche dalle difficoltà che ha sueprato nel suo Paese per emergere, ma comunque un tennista che sa di abbastanza costruito. non un talento puro alla Federer, insomma. E comunque Nalba è arrivato a n.3 lo scorso marzo…
    senza fare arrabbiare Piatti (che ormai sembra americano nel descrivere gli obiettivi; mi ricorda Malgara quando si presentò come alternative alle elezioni presidenziali della Fit in alternativa a Galgani.” Disse, bisogna pianificare un giocatore fra i primi 10,uno fra i primi 20, 8 fra i primi 100″. Lo spernacchiarono, lui che era il manager dell’UPA, unione pubblicitari associati, Galgani stravinse e noi ci siamo ritrovati con in mano un pugno di mosche)…._ accidenti che inciso! _ io mi accontenterei anche di qualcosa meno.
    Andrò a vedere gli junior, appena possibile. Intanto devo ringraziare il nostro corrispondente speciale giapponese che, oltre a fare esercizio di italiano grazie al nostro blog, ci dà anche preziose informazioni. Chi avrebbe mai saputo, ad esempio, che la junior Morita è la figlia del presidente della Federtennis giapponese ed ha qualche yen da parte? O che il presidente della Panasonic è il sig. Matsushita che nel tennis….Un dubbio? ma Morita ha a che fare con la Sony?
    Sulle opinioni riguardo Volandri: concordo con Piatti sul fatto che Volandri, al di là dell’aspetto estremamente atletico _ e io lo vedo allenarsi ogni tanto al Matchball anche abbastanza duramente _ abbia bisogno di rafforzarsi atleticamente. lui ha ricordato esempi di Ljubicic sconfitto al terzo turno di un torneo pechè non aveva recuperato _ anni addietro _ e Filo, in effetti, ogni volta che ha vinto un match duro il giorno dopo, o due partite dopo, era morto. O almeno diceva di esserlo. Ricordo quando a Montecarlo disputò due grandi partite, battendo Puerta dopo Canas (Due vittorie… dopate? ah ah ah, battutaccia) e poi l’indomani contro Ferrero rimediò una stesa. Beh, era una questione fisica, oltre che di appagamento mentale.
    Su quello che dice il nostro esperto tv Riccardo Bisti, e che scrive quello che abbiamo sempre detto un po’ tutti, devo anche dire che se Volandri riuscisse sempre ad esprimersi sui livelli di quello visto a Santander, sia contro Robredo sia contro Nadal per i primi tre set (eccoci lì, sulla questione fisica, ancora…) almeno a ridosso dei top-ten potrebbe arrivarci. Sul discorso del servizio e della mentalità da cambiare…mah, lì il processo mentale Filo lo deve ancora metabolizzare. Marcos scrive cose in modo sempre colorito, però è un pigrone. Gli avevo chiesto se voleva raccontare un match visto in tv e lo fa a metà. Vabbè.. Mi accorgo di rispondere in ordine sparzo e confuso, ma qui non si dorme mai e non essere confusi è pressochè impossibile. Invidio Clerich che fa il suo bel pezzo quotidiano, di grande qualità, a metà giornata, si alza e se ne va. chi non ha la stessa qualità (e mi pare che universalmente ce l’abbiano in pochi) deve sopperire con la quantità. E non arriverà mai nelle condizioni di freschezza di un Clerici a 77 anni suonate…sembra un ragazzino. Beato lui. A mio figlio dico sempre, leggi, leggi, e leggi, ti troverai meglio di chiunque altro. Anche Semeraro, che non ha avuto le mie piccole ambizioni di giocatore da ragazzo (mi sono divertito, ma quanto tempo ho dedicato al tennis giocato…), di viaggiatore dopo, di organizzatore più tardi, e ha frequentato con profitto l’univiesrità di filosofia, ha a mio avviso notevoli qualità di scrittore-giornalista, e bene fa La Stampa, finalmente, a dargli lo spazio che si merita. Segnalo, intanto, e non c’entra nulla, ma le cose mi vengono in mente così, che Rino Tommasi ha fatto la sua comparsa su Matchpoint.

  10. Mauro scrive:

    Carissimo Ubaldo, mi fido di te e sono un pò rincuorato sulle prospettive del nostro tennis quando dici che si respira un’aria nuova, che la federazione ha capito di non ostacolare le iniziative private e che Furlan lavora bene a Tirrenia. Sperem. Auguri per tuo figlio Giancarlo -ma quanti anni ha?-, vorrei un parere su Matteo Trevisan, io l’ho conosciuto da bambino 6-7 anni fa quando veniva ad allenarsi allo Sporting a Montecatini ed era seguito da un B1, un certo Catarsi (la cui simpatia latitava molto); mi sembrava molto sveglio e promettente. Grazie per i tuoi commenti, sempre appropriati e ricchi di notizie interessanti per tutti noi.

  11. Roger Federer scrive:

    Mago Ubaldo

    Thank you for such an interesting blog.
    But I don’t think Volandri will ever be a top 10.
    By the way, what do you think of my chances tonight against Loco Djoko?

  12. yasu scrive:

    grazie rispondere la mia opinione

    comunque l’ingerniere della macchina che e’ gia convinto
    con la macchina che gira 10chilometri con un lito di benzina
    lui non puo’ modificare mai la macchina per 30chilometri con un lito di
    benzina

    se non fosse contento di presente situazione
    puo’ modificare e cambiare tante cose

    percio’ bisogna avere il sogno e l’ultima distinazione
    del alto livello

    15 anni fa quando l’ingerniere giapponese voleva produrre
    la macchina che gira piu’ di 30chilometri con un litro
    solamente lui e suoi staff potevano svillupare la loro macchina
    e hanno fatto bravissimo lavoro loro!

    anzi altre ingerniere negli anni 90 ebbe detto”incredibile!
    come il sogno! impossibile!”e ebbe lasciato tutto quindi non poteva
    mai la macchina per il nuovo secolo

    quindi bisogna tenere la nuova idea per il futuro vicino
    e dobrebbe avere insoddisfazione al periodo presente
    per modificare e cambiare come preferisce

    anche al mondo di tennis se fosse gia convinto
    non c’e’ il progresso per il futuro

    PS il signor morita(la sony) e’ il leader di morita foundation che
    porta i tennista negli stati uniti al campo di bolletieri
    anzi la famiglia di matsushita(da panasonic) non fa mai per tennista
    allora se fosse uguale del livello di prodotti
    la sony fa qualche azione per il mondo di tennis
    anzi la panasonic non fa mai al mondo di tennis
    cosa preferiscono gli appasionata di tennis in giappone?

  13. Tax Garbin scrive:

    Ciao a tutti!!!
    volevo anche io mettere un piccolo post su questo sito,che ho trovato completo e molto curato!!! (Bravo Ubaldo ne sai a pacchi) ; )
    Proprio oggi sono rientrata in Italia, e il pensiero ricorrente durante il viaggio di ritorno ( più di 24 ore d’aereo) è andato senz’altro alla partiata che ho disputato con Maria Sharapova. Le sensazioni che ho provato quando sono entrata sul centarle sono davvero difficili da descrivere, vedere tutta quella gente sugli spalti, effettivamente, intimorisce un po’, ma poi quando tra tutti i presenti sono riuscita ad individuare gli amici che sono venuti a sostenermi, del mio box, ecco…vedendo quelle persone, ho sentito una carica fortissima e proprio in quell’istante ho capito che non ero sola… che avrei potuto contare anche su di loro!!
    Il mio coach Giovanni, l’immancabile Yle, la Mary, la Roby e Francesco, Il mitico Dottor Parra, Corrado e tutti gli altri mi hanno sostenuto fino all’ ultimo punto… un ringaziamento va anche a loro!
    Un saluto a tutti e W ITALIA sempre!!!!
    Tax

  14. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Allora: mentre Roger federer non si è mai sognato di scrivermi un post, anche se con me è sempre stato molto gentile _ e una volta ha dato un’udienza di 10 minuti a Wimbledon (è o non è il papa del tennis?) a mio figlio (16 anni) che stravede per lui e Nadal (non molto originale vero?) _ e so che a chiamarmi Mago Ubaldo è un amico portoghese, Miguel seabra, quello di Tax Garbin è vero e mi fa piacere averlo ricevuto. Credo sia giusto darle un suo spazio, qui intanto la ringrazio sperando che continui a farlo. Sarebbe interessante, ad esempio, che ricordasse oggi che è arrivata…le sue difficoltà da ragazzina, quando non aveva soldi e voleva assolutamente diventare professinista. E’ cambiato qualcosa da allora a oggi?

  15. Ivan scrive:

    La cosa che sembrava più strana del post del fasullo Roger era Loco Djoko: se le altre 3 righe potevano funzionare, compreso Mago, che te lo meriti, vista la fama del Borg della penna che hai in svizzera, Federer che ironizza o sfotte un avversario, soprattutto prima di giocarci contro… questa sarebbe stata come se il Papa si fosse preso Pannella come consulente sui Pacs. Ma chissà che prima o poi non arrivi anche l’imprimatur ufficiale… non mi stupirei e sarebbe meritatissimo.

  16. gigi scrive:

    Complimenti per la trasmissione ad Ubaldo,sempre attivo e sempre caldo,ed ai partecipanti:tutti competenti,raffinati,educati.
    Su Volandri,che dire?Anche Panatta,due anni fa,scrisse che era tra i primi 10 sulla terra.Io,uomo stradale,col senno di Sancho Pancia,mi chiedo:
    ma uno che è cosi,da top ten,non dovremmo vederlo spesso,nei tornei rossi che contano(non Biella oPalermo!),cioè Slam,Master e tornei di 1a.categoria,molto spesso tra i primi otto,qualche volta in semi e magari in una finale all’anno(vincere no ,chè ci sta quel Nadal).Invece manco per il …
    Anch’io lo vidi a Monte Carlo,due anni fa.i suoi avversari argentini,battuti,uscirono dal campo stanchi;egli,il suddetto Filippo,era distrutto.Dopo il match con Ferrero si buttò addirittura a terra,lungo disteso sul campo.
    E poi,temo,la mentalità non è quella giusta.Leggevo un paio di mesi fa su Matchpoint,che una certa squadra del campionato italiano di A1 poteva schierare Volandri,Bracciali ed altri;ma andava male,malgrado il Filippo,anche perchè non aveva ancora potuto schierare Bracciali,in giro per i tornei professionistici per far punti.Capito la mentalità del Volandri?Lui giocava la A1!
    Robredo non è migliore?bella questa!
    Ho letto ,nel forum di Tennis Warehouse,il post di un tale che diceva che un suo amico,molto addentro alle cose del tennis,gli aveva rivelato che in realtà i professionisti eran soltanto quattro,due uomini e due donne,che cambiavan abbigliamento e racchetta nei vari match(magari ,col largo ricorso al paint job da parte dei produttori di telai-ma è legale far credere ai consumatori che un campione usa l’ultimo modello uscito,quando invece usa il terz’ultimo?apriamo un thread sull’argomento?-perfino le racchette son sempre le stesse)
    Ovviamente,voleva dire che i giocatori son(quasi,dico io)tutti eguali.La differenza la fa la testa,intesa come carattere,volontà di vincere e sacrificarsi,l’intelligenza tattica,ed il fisico.
    E poi,sul terreno duro Volandri non c’è proprio.
    Più forte di Robredo?Certo,quando lui sarà il numero 7 e lo spagnolo l’8!Ma qualcuno mi dica ancora dove mettiamo Murray,Gasquet e tutti gli altri giovani e forti ,già nominati da un collega di blog.
    Salutissimi.

  17. gigi scrive:

    Intanto vedo su un sito che nessun italiano è entrato nel main-draw di Monte Carlo.
    Forse là non sanno che il nostro è uno dei più forti del mondo sul rosso…
    Peccato,perchè la finale che ora si gioca “breve”,l’avrebbe favorito.

  18. luca scrive:

    Ci sono tanti giocatori ke pur non avendo fatto granche sono entrati tra i primi 10 ma Volandri nn ce la farà mai!!!! Se ce la facesse vorrebbe dire ke il tennis è proprio alla frutta.

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