Commenti a: Dietro le quinte del tennis http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 17:01:53 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Nicola http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98519 Nicola Thu, 05 Feb 2009 23:11:00 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98519 Non ti preoccupare Roberto va bene così! Credo che se vengono messe delle parole tra virgolette, scompaiono. E' così anche in altri forum. Sono stato disattento io che non mi sono ricordato. Grazie per l'accortezza! Non ti preoccupare Roberto va bene così! Credo che se vengono messe delle parole tra virgolette, scompaiono. E’ così anche in altri forum. Sono stato disattento io che non mi sono ricordato. Grazie per l’accortezza!

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Di: Nicola http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98504 Nicola Thu, 05 Feb 2009 20:44:55 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98504 Il virgolettato sopra che è scomparso alla tredicesima riga recitava l'obbligo che ci venne imposto di tesserare ogni nostro socio nella fit. <strong>Nicola riscrivi pure il commento, se credi, si deve essere perso qualcosa nell'invio. (Rob. Comm.) </strong> Il virgolettato sopra che è scomparso alla tredicesima riga recitava l’obbligo che ci venne imposto di tesserare ogni nostro socio nella fit.

Nicola riscrivi pure il commento, se credi, si deve essere perso qualcosa nell’invio. (Rob. Comm.)

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Di: Nicola http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98500 Nicola Thu, 05 Feb 2009 20:09:16 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98500 Ciao Roberto complimenti per la capacità che possiedi di disquisire e affrontare argomenti con una pacatezza ed una competenza rare. Il mio vuole essere un contributo positivo alla nostra costruttiva conversazione. Non sò se ci riuscirò. Purtroppo la gestione federale delle risorse "in entrata" sta diventando insopportabile e a sentire la base dei circoli (quelli meno politicamente importanti) a breve rischiamo di avere una marea di disaffiliazioni. Da fonti federali si è detto che è il primo anno che ci sono aumenti: falso! Le quote sono anni che aumentano senza sosta e con precisione dal 2001 quando ci spiegarono che la stagione degli aumenti era da imputarsi alla caduta delle Torri Gemelle (lo disse il vice pres. in persona). Da allora le torri cadono tutti gli anni! Poi si disse <> . Subito dopo il Pres. uscì sulla stampa dicendo che aveva triplicato il numero dei tesserati in un anno. Bravo... così erano buoni tutti! Da 6 euro siamo arrivati in due anni a nove (fate voi i calcoli percentuali) per i soci, poi le quote per i tornei, il fatto che ci dobbiamo pagare l'arbitro. E allora se ogni servizio me lo pago a parte, perchè devo pagare la quota alla FIT?. Io sono uno che è contento di pagare per i servizi che riceve. E pago volentieri. Qua però non si vede niente. E' tutto uguale e sinceramente cominciamo ad essere stanchi. Quello che è successo quest'anno è una cosa indegna. Devo dichiarare preventivamente che avrò più soci nel 2008 che nel 2009! Pena raddoppio della quota affiliativa. E che colpa ne ho se mi muoiono per esempio due soci (mi sto toccando per loro!). E' incostituzionale! Siamo boarder line rispetto alla osservazione delle leggi! E' USURA. Ride colui che ne ha tesserati la metà (basta che ne dichiari la metà più uno, io che li ho tesserati tutti me la prendo nel sacco!). Eppoi mi obbligano ad avere un giudice interno sennò non mi fanno fare le competizioni se gioca la Juve con l'Inter l'arbitro lo mette la Juve?). In tutte le lettere che inviano, alla fine ti citano la presenza della procura (la minaccia non passa mai di moda!). Non capiscono che siamo volontari e non ne possiamo più. La mia più grande soddisfazione era di aver creato una scuola con tanti ragazzini cui ho regalato sia le racchette che le tute, e li sto facendo appassionare allo sport più bello che c'è. Sinceramente tutte queste soddisfazioni stanno lasciando spazio alle delusioni e alla stanchezza. Di tutto questo ringrazio il presidente Angelo Binaghi e soci. Grazie per averci fatto stancare di impegnarci nella gestione e promozione del nostro sport! Ciao Roberto
complimenti per la capacità che possiedi di disquisire e affrontare argomenti con una pacatezza ed una competenza rare.
Il mio vuole essere un contributo positivo alla nostra costruttiva conversazione. Non sò se ci riuscirò. Purtroppo la gestione federale delle risorse “in entrata” sta diventando insopportabile e a sentire la base dei circoli (quelli meno politicamente importanti) a breve rischiamo di avere una marea di disaffiliazioni. Da fonti federali si è detto che è il primo anno che ci sono aumenti: falso! Le quote sono anni che aumentano senza sosta e con precisione dal 2001 quando ci spiegarono che la stagione degli aumenti era da imputarsi alla caduta delle Torri Gemelle (lo disse il vice pres. in persona). Da allora le torri cadono tutti gli anni!
Poi si disse <> . Subito dopo il Pres. uscì sulla stampa dicendo che aveva triplicato il numero dei tesserati in un anno. Bravo… così erano buoni tutti!
Da 6 euro siamo arrivati in due anni a nove (fate voi i calcoli percentuali) per i soci, poi le quote per i tornei, il fatto che ci dobbiamo pagare l’arbitro. E allora se ogni servizio me lo pago a parte, perchè devo pagare la quota alla FIT?. Io sono uno che è contento di pagare per i servizi che riceve. E pago volentieri. Qua però non si vede niente. E’ tutto uguale e sinceramente cominciamo ad essere stanchi.
Quello che è successo quest’anno è una cosa indegna. Devo dichiarare preventivamente che avrò più soci nel 2008 che nel 2009! Pena raddoppio della quota affiliativa. E che colpa ne ho se mi muoiono per esempio due soci (mi sto toccando per loro!). E’ incostituzionale! Siamo boarder line rispetto alla osservazione delle leggi! E’ USURA. Ride colui che ne ha tesserati la metà (basta che ne dichiari la metà più uno, io che li ho tesserati tutti me la prendo nel sacco!). Eppoi mi obbligano ad avere un giudice interno sennò non mi fanno fare le competizioni se gioca la Juve con l’Inter l’arbitro lo mette la Juve?). In tutte le lettere che inviano, alla fine ti citano la presenza della procura (la minaccia non passa mai di moda!). Non capiscono che siamo volontari e non ne possiamo più. La mia più grande soddisfazione era di aver creato una scuola con tanti ragazzini cui ho regalato sia le racchette che le tute, e li sto facendo appassionare allo sport più bello che c’è. Sinceramente tutte queste soddisfazioni stanno lasciando spazio alle delusioni e alla stanchezza.
Di tutto questo ringrazio il presidente Angelo Binaghi e soci. Grazie per averci fatto stancare di impegnarci nella gestione e promozione del nostro sport!

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Di: andrew http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98492 andrew Thu, 05 Feb 2009 19:06:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98492 Roberto...tu parti dall'analisi che sia ancora possibile costruire insieme ai gestori dell'attuale sistema... Io, forse con eccessivo pessimismo, credo invece che sia necessaria una cesura, un "ripartire da zero"... Per me in questo momento si può dire che il tennis italiano semplicemente non esiste, non esiste una base credibile, non esiste una base di associazioni sportive... Roberto…tu parti dall’analisi che sia ancora possibile costruire insieme ai gestori dell’attuale sistema…

Io, forse con eccessivo pessimismo, credo invece che sia necessaria una cesura, un “ripartire da zero”…

Per me in questo momento si può dire che il tennis italiano semplicemente non esiste, non esiste una base credibile, non esiste una base di associazioni sportive…

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Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98471 Roberto Commentucci Thu, 05 Feb 2009 16:16:15 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98471 Cari Nicola ed Andrew. L'argomento è ovviamente delicato. Provo a dire la mia, per quanto posso. La stampa nei regimi democratici ha sicuramente una funzione di stimolo, diciamo di "controllo sociale" sull'operato di coloro che amministrano la cosa pubblica. Perché questa funzione di controllo sociale possa esplicarsi correttamente, tuttavia, occorre che la stampa sia autorevole, intellettualmente onesta ed indipendente. A mio modesto parere, l'ambiente tennistico italiano, dati i limitati risultati agonistici e la concorrenza degli altri sport maggiori, non ha permesso in questi anni, con alcune lodevoli eccezioni, la formazione di una stampa specializzata estesa e indipendente. Il tennis sui media interessa poco, e c'è spazio per pochi giornalisti. L'ambiente è inevitabilmente piccolo, rissoso, esistono personalismi, antipatie, ci sono alcuni giornalisti e periodici che sono esplicitamente schierati "politicamente", chi con la maggioranza Binaghiana chi con l'opposizione Panattiana. Ne risulta che, da un lato, la Federazione tende a non vivere le critiche con serenità, mentre dall'altro lato prevalgono fatalismo, rassegnazione, e c'è poca voglia di indagare con autentica profondità e competenza sui mali profondi del nostro movimento, che sono antichi e di natura strutturale. In altri casi, poi, le critiche, anche quando sono fondate, rappresentano più che altro uno strumento per favorire l' "opposizione". Questo finisce per screditare tutta la stampa specializzata (anche quella competente e in buona fede). Si crea un clima da caccia alle streghe, in cui regna la prevenzione reciproca, e dove è difficile l'instaurazione di un dialogo sereno e costruttivo. In questo quadro di fondo, e tornando al problema delle quote federali, la Federazione finora non ha avuto il coraggio di mostrare pubblicamente il proprio bilancio. A mio avviso è una scelta poco lungimirante. Il risanamento finanziario è infatti uno dei meriti maggiori della gestione Binaghi. Inoltre, in questi ultimi anni quote crescenti delle disponibilità federali sono state destinate ad investimenti: nel settore tecnico (Tirrenia, scuola maestri) e nella comunicazione e promozione (canale tv Supertennis). Al contrario, le spese di ordinaria amministrazione, quelle di apparato, quelle connesse con il normale funzionamento degli organi federali, sono state decisamente ridotte, grazie anche alla creazione della Coni Servizi. In questa maggiore efficienza amministrativa, ha giocato anche la riduzione della spesa decentrata (quella fatta dai Comitati Regionali) a favore di quella accentrata. Ciò in quanto, obiettivamente, va riconosciuto che le contabilità dei comitati regionali, in passato, non sono state il massimo della chiarezza e dell'efficacia nella destinazione dei fondi, mentre la Federazione non disponeva di adeguati strumenti di controllo su come i fondi dei comitati regionali venissero in concreto gestiti. E per questo si è deciso di ridurli ed accentrare la politica di spesa. Tutto questo a mio avviso non viene spiegato abbastanza, nè con sufficiente chiarezza dalla FIT. Se i soci e i dirigenti di circolo potessero controllare con mano che le maggiori quote federali vengono investite in larga parte per migliorare il tennis italiano (si può poi discutere sull'efficiacia di iniziative come Tirrenia o Supertennis, ma questo è un altro discorso) forse sarebbero meno scontenti e pagherebbero meno malvolentieri. Per quanto riguarda i costi elevati dei circoli di tennis lamentati da andrew credo che essi siano il risultato di un insufficiente adeguamento dell'offerta di campi rispetto ad una domanda crescente. Mi spiego: i praticanti sono obiettivamente in crescita, mentre lo stock di campi è sempre lo stesso, o sale più lentamente: occorre infatti del tempo perché si realizzino le nuove iniziative imprenditoriali per adeguare l'offerta alla maggiore domanda (costruzione di nuovi campi, creazione di nuovi circoli). La fase economica attuale, molto difficile, non aiuta certo gli investimenti. Inoltre, il problema può essere molto grave nelle picccole realtà (come quella di andrew) dove può capitare che due circoli sono troppo pochi, ma tre sarebbero troppi. Insomma, quanto di quei costi elevati dipende dalle cresciute quote federali (che, attenzione, finiranno per lo più reinvestite per allargare il movimento) e quanto da extraprofitti dei gestori dei circoli? Scusate la lunghezza. Cari Nicola ed Andrew.

L’argomento è ovviamente delicato. Provo a dire la mia, per quanto posso.
La stampa nei regimi democratici ha sicuramente una funzione di stimolo, diciamo di “controllo sociale” sull’operato di coloro che amministrano la cosa pubblica.

Perché questa funzione di controllo sociale possa esplicarsi correttamente, tuttavia, occorre che la stampa sia autorevole, intellettualmente onesta ed indipendente.

A mio modesto parere, l’ambiente tennistico italiano, dati i limitati risultati agonistici e la concorrenza degli altri sport maggiori, non ha permesso in questi anni, con alcune lodevoli eccezioni, la formazione di una stampa specializzata estesa e indipendente. Il tennis sui media interessa poco, e c’è spazio per pochi giornalisti. L’ambiente è inevitabilmente piccolo, rissoso, esistono personalismi, antipatie, ci sono alcuni giornalisti e periodici che sono esplicitamente schierati “politicamente”, chi con la maggioranza Binaghiana chi con l’opposizione Panattiana.
Ne risulta che, da un lato, la Federazione tende a non vivere le critiche con serenità, mentre dall’altro lato prevalgono fatalismo, rassegnazione, e c’è poca voglia di indagare con autentica profondità e competenza sui mali profondi del nostro movimento, che sono antichi e di natura strutturale.

In altri casi, poi, le critiche, anche quando sono fondate, rappresentano più che altro uno strumento per favorire l’ “opposizione”. Questo finisce per screditare tutta la stampa specializzata (anche quella competente e in buona fede). Si crea un clima da caccia alle streghe, in cui regna la prevenzione reciproca, e dove è difficile l’instaurazione di un dialogo sereno e costruttivo.

In questo quadro di fondo, e tornando al problema delle quote federali, la Federazione finora non ha avuto il coraggio di mostrare pubblicamente il proprio bilancio. A mio avviso è una scelta poco lungimirante.

Il risanamento finanziario è infatti uno dei meriti maggiori della gestione Binaghi.

Inoltre, in questi ultimi anni quote crescenti delle disponibilità federali sono state destinate ad investimenti: nel settore tecnico (Tirrenia, scuola maestri) e nella comunicazione e promozione (canale tv Supertennis).
Al contrario, le spese di ordinaria amministrazione, quelle di apparato, quelle connesse con il normale funzionamento degli organi federali, sono state decisamente ridotte, grazie anche alla creazione della Coni Servizi.

In questa maggiore efficienza amministrativa, ha giocato anche la riduzione della spesa decentrata (quella fatta dai Comitati Regionali) a favore di quella accentrata. Ciò in quanto, obiettivamente, va riconosciuto che le contabilità dei comitati regionali, in passato, non sono state il massimo della chiarezza e dell’efficacia nella destinazione dei fondi, mentre la Federazione non disponeva di adeguati strumenti di controllo su come i fondi dei comitati regionali venissero in concreto gestiti.
E per questo si è deciso di ridurli ed accentrare la politica di spesa.

Tutto questo a mio avviso non viene spiegato abbastanza, nè con sufficiente chiarezza dalla FIT.

Se i soci e i dirigenti di circolo potessero controllare con mano che le maggiori quote federali vengono investite in larga parte per migliorare il tennis italiano (si può poi discutere sull’efficiacia di iniziative come Tirrenia o Supertennis, ma questo è un altro discorso) forse sarebbero meno scontenti e pagherebbero meno malvolentieri.

Per quanto riguarda i costi elevati dei circoli di tennis lamentati da andrew credo che essi siano il risultato di un insufficiente adeguamento dell’offerta di campi rispetto ad una domanda crescente.

Mi spiego: i praticanti sono obiettivamente in crescita, mentre lo stock di campi è sempre lo stesso, o sale più lentamente: occorre infatti del tempo perché si realizzino le nuove iniziative imprenditoriali per adeguare l’offerta alla maggiore domanda (costruzione di nuovi campi, creazione di nuovi circoli). La fase economica attuale, molto difficile, non aiuta certo gli investimenti. Inoltre, il problema può essere molto grave nelle picccole realtà (come quella di andrew) dove può capitare che due circoli sono troppo pochi, ma tre sarebbero troppi.

Insomma, quanto di quei costi elevati dipende dalle cresciute quote federali (che, attenzione, finiranno per lo più reinvestite per allargare il movimento) e quanto da extraprofitti dei gestori dei circoli?

Scusate la lunghezza.

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Di: Nicola http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98461 Nicola Thu, 05 Feb 2009 14:56:06 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98461 Noi diamo fin da adesso la nostra adesione caro Andrew!!! Il nostro è un atteggiamento pro federazione, non anti. Vogliamo dare l'indicazione precisa di come vengono recepite e di che impatto hanno le politiche federali sui circoli. Non mi faccio portavoce sindacale dei circoli. Anzi sono molto contrario alla struttura dei circoli italiani. Così però si fa peggio. Credo che possiamo affermare con tranquillità che gli interventi su questo blog sono fatti da persone che gravitano attorno all'ambiente del tennis italiano. Pertanto la passione che tutti dimostriamo nel disquisire su Federer, Nadal ecc testimonia quanto l'ambiente ha passione e voglia di contribuire ai successi del tennis Italiano e della nostra Federazione. Mi collego all'articolo da commentare, per dire che a sto punto anche l'ambiente giornalistico italiano deve parlare del nostro tennis. Le sconfitte spesso fanno più notizia delle vittorie. Per cui vi prego fate spingete sull'accelleratore e parlate di quello che accade nel tennis italiano. Create una pressione che costringa i nostri dirigenti ad operare alla luce del sole! Noi diamo fin da adesso la nostra adesione caro Andrew!!! Il nostro è un atteggiamento pro federazione, non anti. Vogliamo dare l’indicazione precisa di come vengono recepite e di che impatto hanno le politiche federali sui circoli. Non mi faccio portavoce sindacale dei circoli. Anzi sono molto contrario alla struttura dei circoli italiani. Così però si fa peggio.
Credo che possiamo affermare con tranquillità che gli interventi su questo blog sono fatti da persone che gravitano attorno all’ambiente del tennis italiano. Pertanto la passione che tutti dimostriamo nel disquisire su Federer, Nadal ecc testimonia quanto l’ambiente ha passione e voglia di contribuire ai successi del tennis Italiano e della nostra Federazione.
Mi collego all’articolo da commentare, per dire che a sto punto anche l’ambiente giornalistico italiano deve parlare del nostro tennis. Le sconfitte spesso fanno più notizia delle vittorie. Per cui vi prego fate spingete sull’accelleratore e parlate di quello che accade nel tennis italiano. Create una pressione che costringa i nostri dirigenti ad operare alla luce del sole!

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Di: andrew http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98373 andrew Wed, 04 Feb 2009 23:26:21 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98373 bravo Gianluca Master!! Ti aspettiamo a Indian Wells... x Nicola: anch'io credo sia giusto il momento di "calcare" un po' la mano su questo argomento scottante. A proposito di scottante, ho intenzione di lanciare una lodevole iniziativa titolata "Brucia anche tu simbolicamente un pezzetto di circolo con un quadretto di Diavolina 1 cm x 1 cm", riservata a coloro che amerebbero pagare meno di 100 euro per associarsi a un circolo e indirizzata appunto verso i circoli che fanno pagare più di 100 euro per i soci tennisti. Aspetto consensi e adesioni... bravo Gianluca Master!! Ti aspettiamo a Indian Wells…

x Nicola: anch’io credo sia giusto il momento di “calcare” un po’ la mano su questo argomento scottante. A proposito di scottante, ho intenzione di lanciare una lodevole iniziativa titolata “Brucia anche tu simbolicamente un pezzetto di circolo con un quadretto di Diavolina 1 cm x 1 cm”, riservata a coloro che amerebbero pagare meno di 100 euro per associarsi a un circolo e indirizzata appunto verso i circoli che fanno pagare più di 100 euro per i soci tennisti.

Aspetto consensi e adesioni…

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Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98372 marcos Wed, 04 Feb 2009 23:20:54 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98372 ...e trovava pure il tempo di dar retta ai quattro disperati del virtual tennis! …e trovava pure il tempo di dar retta ai quattro disperati del virtual tennis!

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Di: Pete Agassi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98350 Pete Agassi Wed, 04 Feb 2009 18:45:15 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98350 ottimo intervento, sempre bello finire l'avventura di uno slam con ironia, retroscena e colpi di coda indirizzati al nostro tennis a dir poco pietoso. Ciao a tutti ottimo intervento, sempre bello finire l’avventura di uno slam con ironia, retroscena e colpi di coda indirizzati al nostro tennis a dir poco pietoso.
Ciao a tutti

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Di: pibla http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98301 pibla Wed, 04 Feb 2009 13:37:46 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2510#comment-98301 ...e in tutto questo, grazie per non aver abbandonato i tuoi amici virtualturisti!!!! …e in tutto questo, grazie per non aver abbandonato i tuoi amici virtualturisti!!!!

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